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Messaggi del 14/09/2014

 

Il pistolero li fa fuori tutti

Post n°543 pubblicato il 14 Settembre 2014 da mrjbigmat

Il pistolero spara in faccia (non alle spalle) ai suoi avversari, che stramazzano sotto i suoi colpi chirurgici e micidiali. 

Per la prima volta (sempre a memoria di rocchetto), se si escludono ovviamente  le tappe iniziali, ai primi 5 posti della tappa si piazzano nello stesso ordine i primi 5 della generale. Come a dire questa é la realtà gerarchica. La sacrosanta verità sancita dai fatti e dalla strada. Senza possibilità di replica alcuna.

Il grande l vola alta come un'aquila reale, che fa valere la sua superiore forza e eleganza, andandosi a prendere una vittoria super meritata.

El diablo fa miracoli con i sempre più sorprendenti navarro il tamarro e caruso g., uno in odore di rottamazione fino alla fine, qualche anno fa, e l'altro rottamato e poi ripreso, ma certe altezze non può nemmeno sfiorarle, nonostante valverde capolista di punti (più del vincitore) sia di Vuelta che totale (38865, una cifra da supersupereroe senza vincere nient'altro che la S. Sebastian, che ha corso fra Tour e Vuelta). Altro record per questa squadra: 3 grandi giri oltre i 20mila punti (il Tour addirittura oltre i 40mila, cioè 8000 punti in più di chi ha vinto con primo e secondo e maglia dei gpm. Pur considerando i maggiori punti che si assegnano alla corsa francese, è una differenza enorme).

Lo stesso vale per elnino senza quu'intana (e Pozzovivo che si è disintegrato una gamba prima della partenza).

Non partiva per vincere giallo di sera, ma alla fine é stata la squadra più sorprendente: malgrado la giornata difficile, con tenacia e anche testa, aru quinto meritatissimo confermato; degen kolp maglia verde portata a casa; anacona in difficoltà sparisce dalla generale. Meglio un anacona assente che un'anacon(d)a presente. Rimane comunque in palle blu.

Nonostante il notevole inizio, nulla da fare per sniffey. Questa squadra sconta il difetto d'origine, le ristrettezze dovute alla nascita in un paesello, dal quale ha assorbito, nei primi anni di vita, attraverso i racconti orali - i cunti de li cunti, che, come si sa, passando di bocca in bocca, diventano spesso qualcosa di completamente diverso dalle versioni originali, meno fantasiose e più aderenti alla realtà - la mentalità molto arretrata e retriva. Le successive inevitabili aperture dovute all'ingresso di un grande sponsor, hanno portato a un conflitto fra la modernità, solo apparentemente accettata e accolta, e la parte arcaica (vedi sfascino e altri riti tribali). contraddizioni non risolte che producono un risultato finale, che solo con la nostra parte buona, potremmo definire mediocre. Tutto questo malgrado un caruso d. tutto sostanza e un nieve sempre andante.

Ma passiamo alle cose belle, anzi bellissime. I vagabondi non vanno come nelle loro attese, ma infiammano la corsa. Soprattutto la meravigliosa stella, spumeggiante e frizzante, barguil, che pur non raccogliendo, come lo scorso anno, soddisfazioni parziali, si attesta al sesto posto, prodromico di grandi, imminenti, trionfi.

Bene anche moreno, mentre un po'arrivato, dopo un gran bel giro, kelderman. Brillante anche ieri, infine, il polacco, cui piacciono gli abbracci (non con tutti) che, dopo un inizio corsa distratto, raccoglie i punti per avvinghiarsi, in maglia a palle blu, a frullino froome.

Vuelta di sofferenza per rosa virtuale, ma anche lei é prodromica.

Mrj finalmente scorge un po' di landa. Poco manon é zero.

Le stelle uu' daranno un buon man fort. Grossa delusione (anche se annunciata) di Betancu'.

Oggi finisce una bella vuelta, in cui si sono scontrati i migliori, ad eccezione di nibali. Termina il cammino verso santiago di compostela, dopo tanti santi, veri e non, con un orologio breve: rapido e indolore (si fa per dire) come una zaccagnata.

Prendiamo in prestito le parole (poesia pura) del grande bruno raschi, che, riferendosi all'ultimo chilometro, lo definì: "il lungo preambolo di una coltellata".

E questo é stato.

 

 
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