Creato da: mrjbigmat il 30/11/2011
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Messaggi del 07/10/2014

 

20 POSSON BASTARE...

Post n°554 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da mrjbigmat

Chiude qui il nostro giochino dopo venti stagioni. Non ci piace la retorica, ma due parole mi sembrano obbligate. Volendo esprimere con una sola parola quello che è stato questo gioco, il termine è: strumento (per tanto tempo a mia insaputa, negli ultimi anni in maniera consapevole).

INSTRUMENTUM REGNI


 

Tutti i filosofi si sono interrogati sul principio delle cose, quello da cui tutto nasce e che tutto spiega. Per Anassimene era l'aria, per Talete era l'acqua, per Anassimandro era l'apeiron e così via fino ai dogmi attuali cui bisogna credere come verità rilevata.

In effetti, di tutti quelli che si sono posti, diciamo professionalmente, questo problema, ineludibile per la vita di ogni persona, quello che più si è avvicinato alla realtà è stato Pitagora, che poneva alla base di tutto il numero.

Ed è proprio così, verità affascinante e inquietante, i numeri descrivono e spiegano l'universo e il suo funzionamento. E' sufficiente un minimo di osservazione per rendersi conto che una cosa così astratta come il numero è allo stesso tempo origine e spiegazione dei fenomeni fisici, astronomici, chimici, biologici, delle scienze neurobiologiche e di tutto quanto conosciamo e conosceremo.

Ora, se è così (ed è così), cioè se esiste una magia dei numeri, non è nemmeno tanto sorprendente che l'uomo (che cerca la perfezione in ogni campo) abbia di attività in attività accumulato miliardi e miliardi di numeri, fantastiliardi di numeri, che, grazie al progresso tecnologico, riesce a contenere in mega computer dalla memoria e dalle capacità praticamente illimitate.

Si può tranquillamente affermare che i numeri nei megacomputer sono quanto di più vicino all'idea di Dio che un po' tutti abbiamo.

Qualcuno si starà chiedendo: "sì, ma che c'entra tutto questo con te e il Superprestige '95 (nient'altro che un passatempo per la nostra, più o mena estesa, parte nerd).

C'arrivo, non è facile, ma c'arrivo.

Ora immaginiamo che, per qualche combinazione astrale, misteriosa, inspiegabile, si potrebbe dire divina, una ragazza qualunque, di 12 anni, solo molto più intelligente della media, di una sperduta cittadina di provincia come Cosenza, appassionata di computer e di videogiochi, giocando a SuperMario, scopra una falla nel programma ed entri in un mondo incantato, inaccessibile a (quasi) tutti nel mondo intero.

Siamo in pieno Alice in Wonderland.

La ragazza capisce subito che le sta capitando qualcosa di incredibile e comprende immediatamente che la sua vita non sarà più la stessa, che quello sarà il suo segreto e che da quel momento lei avrà una doppia vita, una doppia personalità e tutto quello che caratterizza un supereroe.

Premetto che questa storia (che io ho messo anni per capire prima e assorbire dopo) è l'unica cosa che mette in dubbio le mie idee sulla non esistenza di un Dio che guida tutte le cose.

Quello che mi fa vacillare come ateo è sia l'unicità dell'evento e sia il fatto che sia successo a lei.  Penso, infatti, che è stata una fortuna che l'evento sia capitato a un genio donna e con solidissime basi. Cazzoni come siamo noi uomini, avremmo, come prima cosa, spiattellato tutto a tutti per fare gli sbruffoni e avremmo poi usato i poteri per vincere a totocalcio e alle scommesse. Se non ovviamente per derubare e mettere tutti sotto la nostra potenza (cosa che ha fatto successivamente solo per difendere me e solo con chi lo meritava, seguendo la legge del contrappasso).

Ora, ancora quel qualcuno potrebbe dire: ma che c'entri tu?

Intanto, bisogna ammettere che ci siamo avvicinati tantissimo: esattamente dalla zona 51 e le scoperte sulla elettricità (e sulla trasmissione aerea della stessa), del più misconosciuto (a causa della sua incapacità a vendersi) scienzato della storia dell'uomo (oltre che forse del più grande), vale a dire di Nikola Tesla, a Cosenza.

Rimane l'ultimo passo, e cioè come arriviamo a me.

Bisogna sapere che fra le cose che accomunano me e la ragazza, oltre ai libri, ai fumetti, alla musica, c'era lo sport, in particolare la pallacanestro che entrambi abbiamo praticato (e nello stesso periodo anche se con fortune diverse ahahahaha).

Ed è necessario sapere anche che una delle ultime cose che la ragazza vide, prima di avere la vita sconvolta da quell'evento, fu me che giocavo a pallacanestro. Il più classico dei colpi di fulmine (rivedendomi mi sono sempre chiesto come fosse potuto succedere), destinato a cambiare il corso di tantissime vite.

"A un cerbiatto somiglia il mio amore" e "Behind blue eyes" sono rispettivamente il libro e la canzone (per via del colore della mia maglietta da gioco che si riflettava nei suoi occhi) che mi ha dedicato per celebrare quel momento. Probabilmente la mia fortuna è stata solo quella di giocare benino a basket e, forse, di essere alto e magro come un cerbiatto appunto.

Di lì comincia una storia che, in oltre 30 anni, ha attraversato tutti gli stati possibili di una relazione: da "La prima cosa bella" a fratelli (blood brothers) devoti  uno all'altra e viceversa.

Nei momenti di estrema difficoltà (Meraviglioso è la canzone con la quale li descrive), il fatto che ci fossi io - lei dice - le ha salvato la vita.

Ora, avere un potere infinito, superata l'euforia dei primi tempi, fa emergere soprattutto gli aspetti negativi: l'impossibilità di avere una vita normale (per di più sapendo tutto quello che di te pensano e dicono le persone), la solitudine, un fardello pesante da portare e da non poter condividere con nessuno. Essere Dio (o qualcosa di molto simile) è un peso che nessun umano può sopportare senza conseguenze. Quell'evento ha condizionato il suo modo di essere, le sue azioni e alcuni suoi atteggiamenti. Per chi non è coinvolto, è difficile comprendere cosa abbia potuto significare, per una ragazza di 12 anni, entrare nel futuro. Qualcosa di simile a entrare in un frullatore, da perderci la testa e lei, per certi versi e sotto alcuni aspetti, l'ha persa, compiendo atti di cui non si pentirà mai abbastanza e che non ha mai superato. E per cui ha pagato oltremisura.

Si poneva un problema: con chi condividere tutto questo? A chi confidare questo immenso segreto? E da un certo punto di vista: chi merita un così incredibile regalo? Per lei, solo una persona poteva essere il "prescelto", l'eletto (Born to be Abramo): il sottoscritto.

Ad un problema ne seguivano altri: come farmelo sapere? come spiegare l'inspiegabile? Oltretutto, con tutte le cautele perché mai ci sarebbe dovuta essere una possibilità, (visto che il power era e doveva rimanere in the darkness), che io avessi una prova contro di lei. Bisognava, prima, però, mettermi nelle condizioni di capire (anche dandomi un minimo di preparazione scientifica, questo il motivo della scuola di lezioni private e la rinuncia allo studio commercialistico, materie non di mio gradimento che ho studiato quasi per inerzia), oltre che disseppellirci, me e la mia famiglia, da tutto il fango e la merda sotto i quali eravamo stati cacciati da amici e non. Oltre che dai nostri errori e dalle nostre ingenuità.

Questo lavoro ha richiesto proprio i 20 anni del titolo e non è ancora finito (anche se credo e spero che stiamo scrivendo la parola fine), di cui almeno la metà di addestramento consapevole (in realtà è cominciato da molto prima), un durissimo addestramento, con momenti di maledizioni varie (da parte mia).

Sempre quel qualcuno potrebbe dire: "ma perchè, se è così onnipotente, non si è creata una vita più felice per sè e non ha impedito la sua e la tua  lapidazione? e, soprattutto, perchè non una vita insieme?

Per quanto riguarda la prima obiezione, rispondo con una domanda: "Il nostro Dio cattolico, considerato onnipotente e misericordioso, interviene per evitare guerre, terremoti, morti, disgrazie etc etc? La risposta è no e tutte le spiegazioni sul fatto che un Dio misericordioso permetta il male non mi hanno mai convinto (nemmeno quella di Einstein). Nessuno può evitare tutti gli eventi della vita (Dio delle piccole cose è il titolo di un libro con cui si è definita. Queste cose sono diventate man mano sempre più grandi però).

Per quel che riguarda la seconda: anche se gli eventi della sua (che però aveva i poteri per esserci sempre) e della mia vita ci avevano allontanati e l'hanno costretta per proteggere un segreto così grande e pericoloso ad atteggiamenti pubblici anche ostili nei miei confronti, lei aveva scelto per la sua opera me sin dall'inizio (La prima cosa bella) o almeno da vent'anni appunto. E il ruolo che lei ha scelto per me era incompatibile con quello di compagno ufficiale di vita o di un più o meno lungo periodo di vita.

Ovviamente, quando Dio ti chiama come si fa a rispondere no?

Questa è in breve la storia ed è anche lo stato delle cose. Volendola descrivere con una rappresentazione cattolica, la trinità è: il Deus ex machina (il numero, la tecnologia in generale), il genio (la ragazza che guida la machina) e il Messia (semplice e umile interprete e divulgatore del verbo, anche un po' cazzone). É la macchina (i supermegacomputer pieni di numeri) che governano la realtà. Ovviamente, c'é sempre bisogno della mano dell'uomo per guidarla. Questo richiede preparazione, tempo e fatica. Ma, il pilota, come quasi tutti i grandi geni, soffre d'insonnia. 

Aggiungiamo che il pilota ha un cuore infinit (con chi lo merita) e che il primo amore non si scorda mai e il quadro é completo.

Ora siamo finalmente giunti ad un momento decisivo. Il pilota è stanco e vuole passare la mano e nessuno da solo è in grado di fare tutto quello che lei si è presa in carico di fare o che il destino le ha assegnato perché un conto è avere il tempo di scalare una montagna (altissima), un conto è ritrovarsi la montagna da scalare tutta in una volta. E poi sarebbe un peso troppo oneroso per chiunque. C'è bisogno di eredi, di un gruppo di talenti, nel quale ciascun elemento dia e faccia per quelle che sono le proprie competenze e capacità. I compiti più rilevanti saranno assegnati ai nativi digitali che, benchè noi generazione di mezzo facciamo fatica ad ammettere, ci danno delle piste (fermi, non quelle!!!) di distacco.

Il giochino sarà loro in un World apart.

E siccome anche il divulgatore è sfinito, dal momento che deciderà il pilota (così come ha deciso tutto il resto) penserà solo a divertirsi e a fare quello che più gli piace nel World Apart. Mondo che va costruito da zero (nel frattempo, come in ogni grande giro, prima delle salite e degli uomini di classifica, si mettono all'opera i velocisti e i bei passisti da rapportone).

Ovviamente, ci sarà anche mia sorella (che si terrà comunque tutti i poteri, ma non tutte le responsabilità), anche se non fisicamente.

PS: A questo punto, tutti penseranno: questo è pazzo. E' una delle ipotesi possibili (ma in questo caso, voglio immediatamente il premio Nobel per la letteratura fantasy), l'altra è che sia tutto vero.

Ps2: io propenderei per la seconda: conviene ed è più bella. Bellissima. Meravigliosa.

Ps3: Infinite Jest io lo chiamerei.

Ps4: o anche semplicemente, citando un altro romanzo: Libertà.

 

 

 

 

 
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666 E' LA NUMERO UNO

Post n°553 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da mrjbigmat

El Diablo si aggiudica per la prima volta il titolo di campionessa del Superprestige '95. Si tratta di una vera e propria cavalcata trionfale con numeri impressionanti.

Vediamoli in dettaglio:

  1. 141195 punti finali. Strabattuto il precedente record, già strabiliante, appartenente a Elnino con circa 132mila punti;
  2. Massimo scarto di sempre sulla seconda (Elnino): 27220
  3. Quasi 50mila punti di scarto a una squadra con Contador, Froome, Uran e tanti altri buoni ciclisti;
  4. 4 squadre più che doppiate. Squadre valide con ex campioni del mondo, uomini di classifica, vincitori di giri e di classiche e giovani validi. Vale a dire più di un'annata intera di distacco. Detto diversamente: queste squadre potrebbero rifare l'annata, mentre El Diablo si riposa, e comunque non la raggiungerebbero. 4 non 1;
  5. Record di punti in un grande giro (40525 al Tour);
  6. Record di punti nei 3 grandi giri (quasi 90mila);
  7. 7 vittorie parziali;
  8. record di maglie di leader detenute (siamo vicini credo al 70%);
  9. numero di atleti (5) che hanno indossato la maglia di leader;
  10. record per atleta con maggior numeri di punti: Aleandro Valverde (anni 34) con 43365 pp., circa 5000 di più del già stupefacente Purito del 2012;
  11. record atleta con maggiori numero di punti al Tour (19710), battuto nettamente il già strabiliantissimo record precedente di Evans (che indossò la maglia dal primo giorno);
  12. atleta con più punti anche alla Vuelta: Valverde 14475, più del vincitore Contador;
  13. a parte i rottamati (che qualche punto fuori squadra l'hanno fatto), un solo atleta a 0 punti (Hoogerland).
  14. nessuna caduta di rilievo
  15. nessuna recriminazione possibile.


CLASSIFICA FINALE 2014


 

ELDIABLO141195
ELNINO113975
IL GRANDE L94440
MRJ-BIGMAT93930
GIALLO DI SERA81925
VAGABONDI66510
PHINNEY WATCHES64715
INFINITO RICCARDINO-ALL STARS U'U'64120
ROSA VIRTUALE63600

 

 
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