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Messaggi di Giugno 2012

SANTANDER O IRLANDA?

Post n°49 pubblicato il 27 Giugno 2012 da occhi_che_sorridono

I personaggi sono i medesimi tre dell'ultima zingarata ma il copione prevede una  bella vacanza "lunga" da venerdì pomeriggio alla domenica sera, ben due notti in albergo: ci abbiam preso gusto e ci vogliamo rovinare !


Alle 15.30 eravamo ancora a casa e alle 17.20 puntuali in volo, siamo tra i primi a salire e occupiamo la fila 5 appena dietro le 4 prenotabili e ci godiamo l'arrivo di tutti i passeggeri tra cui la sorella rossa di Moira Orfei.
La maledetta aria condizionata prima o poi mi ucciderà ma può una personcina che intona lo smalto delle unghie dei piedi alle infradito da mare, proteggersi con un cappuccio tipo rapinatore rapper o con un foulard stile nonna Abelarda? Ovviamente no :)


Merendina a bordo, gratta e vinci beneagurante (giusto per dimostrare quanto conta il mio parere contrario) mentre sorvoliamo per due orette Francia e Spagna, in un cielo limpido e assolato per arrivare nel nord, sull'Atlantico in mezzo ad una coltre di nubi sotto e sopra di noi: mai visto tempo peggiore in volo... Appena prima di atterrare sorvoliamo un entroterra verdissimo e selvaggio con montagne, picchi e scogliere altissime che ci fanno venire voglia di esplorare...


Siamo partiti da Orio con più di 32 gradi, atterriamo nel minuscolo aeroporto di Santander, proprio sul mare, con 14/16 gradi e solo un minuscolo golfino estivo a coprirci, ci  muniamo di mappa all'Information e saltellando per scaldarci aspettiamo l'unico bus per il centro che passa ogni mezz'ora e con 2.20 euro e 10 minuti di tragitto senza fermate ci porta alla stazione centrale.


Il nostro albergo dovrebbe essere a due vie di distanza e quindi sperando di guardare la mappa nel senso giusto (vero amore?!? Ti ricordi Londra..) ci incamminiamo con passo quasi di corsa per raggiungere temperature più umane, l'albergo si rivelerà un'ottima scelta: Hotel Bedoya, 50 euro a notte la doppia compresa la colazione a buffet e 40 euro la singola, wifi, stanze minuscole ma nuove di pacca e corredate di tutto, pulite e silenziose, anche la colazione essenziale ma di ottima qualità sia nel dolce che nel salato.


Vista l'ora tarda (le 22.30), il freddo pungente fuori e la stanchezza, ceniamo nel bar/ristorante sotto all'albergo che si rivelerà una buona scelta: ottimo e abbondante fritto di calamari (Rabas) a 6.5, un piatto combinato enorme in due con tre fettine di filetto ai peperoni, patate fritte e insalta mista con tonno, asparagi, olive a 8.5,  pane per tre (2.55), due birre Mahon (3.5), due coppe di bianco Albarino (3.2), 2 caffè (2.2), 1 manzanilla(1.2) e 3 cope de Oruso de Hierbas finali (10.35), giusto per poter raccontare che sono (quasi) caduta nell'armadio..Essì non reggo bene l'alcool :) e l'immancabile partita di calcio in sottofondo..


Il sabato mattina ci svegliamo con un tempo nuvoloso autunnale e un'aria gelida direttamente dal Polo Nord, facciamo colazione/pranzo strafogandoci di tramezzini già pronti, mini tortillas di patate e ottimi cornetti spalmati di marmellata e burro, piccole ensamada con l'uvetta, the, succo d'arancia e siamo pronti ad affrontare la giornata, ritorniamo alla stazione dove proprio sul fianco sinistro guardandola, vicino alla colonnina gialla dell'Information prendiamo il bus 4 direzione peninsula de la Magdalena.


Praticamente un immenso e curatissimo parco (ad ingresso gratuito), 25 ettari di tutte le tonalità di verde, alberi enormi e bellissimi sagomati dal vento, boschi, radure, un praticello all'inglese, disseminato di minuscoli e coloratissimi fiorellini, dove camminerete come sulle nuvole, fino ad arrivare alle maestose scogliere a picco sul mare che tanto ricordano l'Irlanda.
Si può volendo fare il giro in 25 minuti con un trenino o neleggiare le bici del comune ma vi perdereste il meglio che solo a piedi e dedicandoci qualche ora potrete gustare, noi vi consigliamo di uscire dai sentieri e inoltrarvi nel verde, scoprire con meraviglia bambina le numerose sculture intagliate nei tronchi abbattuti: qui una minuscola seggiolina, la una paperella, uno scoiattolo, un enorme fungo...Lasciatevi riempire i polmoni dall'aria buonissima di questi luoghi, salmastra e boschiva assieme, lasciatevi accarezzare dal sole (che a tratti spuntava dalle nubi), immergetevi nel silenzio e nella natura, una sensazione che nessuna compagnia umana eguaglia, quasi vicinanza con Dio...
Se il clima è un po' più mite, portatevi anche costume e asciugamano, perchè arriverete ad una piccola spiaggia bianca, riparata dal vento con l'oceano a farvi compagnia e un tunnel-scivolo che dal sentiero vi catapulta sulla sabbia, per bambini e non solo :), in cima all'altura infine, sbuca tra i pini, il Palacio de la Magdalena, residenza estiva dei reali spagnoli fino agli anni '30, vedrete poi una riproduzione a grandezza naturale di velieri e zattere e un piccolo zoo marino all'aperto con gli enormi e pigri leoni marini, le buffe foche e i simpatici pinguini, oltre alle immancabili papere.


Al termine della penisola, inizia il lungomare delle due lunghe spiagge del Sardinero che abbiamo percorso coi piedi nudi sul bagnasciuga all'andata e lungo mare al ritorno, finalmente il cielo si apre, l'aria resta gelida ma esce un bel sole caldo e ce ne lasciamo scaldare, peccato che si è fatta l'una e la nostra carnagione scozzese si bruciacchierà non poco, riducendoci la sera a tre facce paonazze :)
Sul lungomare ci fermiamo a fare una pausa-spuntino con hotdog e cerveza a 2 euro, arriviamo fino al Casinò a piedi e poi saltiamo sul bus 4 che ci riporterà fino a due passi dal nostro albergo (non scendiamo alla stazione ma alla fermata dopo).


Facciamo una doccia veloce e siamo pronti giusto giusto per la messa pre-festiva delle 18 che celebrano nella via dietro la nostra in una chiesa mimetizzata in un palazzo, forse un ex teatro, ci colpisce, l'allinearsi dei fedeli davanti all'altare per la comunione e il prete che si sposta da uno all'altro, usanza che già avevamo notato altrove all'estero.
Percorriamo a piedi la via del centro, isola pedonale e riusciamo anche a fare shopping di specialità alimentari e un vestitino per moi :),  ci dirigiamo poi verso plaza Canadio dove stan facendo tutti l'aperitivo, entriamo nel ristorante Canadio ma è pieno e dobbiamo stringerci in un minuscolo tavolino da due in tre in più la cucina apre solo alle 21 quindi ce ne andiamo e ritornando verso il centro ci fermiamo in un ristorante con molte specialità di pesce dove mangiamo ottimamente 3 pinxos di pesce (che sono tipo delle bruschette molto ricche e fantasiose per ogni gusto), un pulpo alla Gallega per me, e due calamari in umido con pomodoro e vino rosso con un contorno di Gulas per Lori e Jacco, pane, una bottiglia d'acqua e una di vino bianco (che qui sono veramente profumati e potenti ben 15 gradi) per 52 euro in tre.


Ri-attraversiamo il centro, di sera illuminato e ci ripromettiamo di visitare la cattedrale l'indomani, ci sono numerose chiese che artisticamente attirano la nostra attenzione ma le duemila rampe di scalini, il mal di piedi  e la stanchezza prevalgono e ci limitiamo a fotografarle passando.
Sulla via del ritorno passiamo per il centenario mercado coperto del Este (wifi gratuito), i negozi sono chiusi ma i bar ristoranti sono pieni di giovani che tifano la partita, ci sediamo su una panchina perchè i tavolini-botte sono strapieni e ci beviamo un caffè mentre io mi guardo intorno, Jacco rimira le ragazze e Lori si guarda la fine della partita, la Spagna vince e filmiamo le scene di gioia che accomunano tutti i paesi del mondo di fronte al calcio.


Ci trasciniamo poi, stracotti dalla lunga ed intensa giornata, verso l'albergo, il vento si è calmato e la serata ha un clima quasi estivo, ci sediamo quindi un po' fuori dal barettino del nostro hotel che ci è ormai familiare e ordiniamo i digestivi 3 Hierbas, sarà l'acool, sarà l'insolazione, sarà la stanchezza, passiamo la serata a farci amletiche domande e a sparare filosofiche cazzate: Quante ore ci vorranno ad andare in Inghilterra col traghetto? Ma perche tutte le case hanno quei tipici balconcini strettissimi che un 45 di piedi pesta gli alluci sulla ringhiera ? Perche ci soni due distinte stazioni del treni? Perche il Chinotto, la mia bevanda preferita, si trova solo in Italia e una specie simile a Malta e basta?
Sostiene Pereira..Ehm Jacco: La prima birra della vita fa schifo, ma poi, se insisti, se ti applichi, col tempo e la costanza l'adorerai; Io guardo insistentemente le belle ragazze SOLO per capirne la nazionalità (no comment); Le ragazze spagnole si distinguono dalle turiste perchè hanno quasi tutte una perla all'orecchio che quest'anno va di moda qui...Sarà !

Domenica mattina, facciamo il pieno di energia a colazione e poi lasciamo l'albergo Bedoia e portiamo i bagagli in custodia nell'hotel San Glorio di fronte, dove c'è la reception di entrambi gli hotel, ci incamminiamo poi verso la stazione e mentre Lori si informa sul bus per la nostra meta giornaliera, Jacco ed io, ci fiondiamo in un negozio di cinesi, aperto anche oggi, per procuraci due cappelli di paglia per non peggiorare l'insolazione di ieri, anche perchè la giornata si preannuncia, limpida, soleggiata e calda .

Corriamo poi alla darsena 5/6 al secondo piano sotteraneo della stazione e saltiamo sul bus in partenza per Santillana del Mar (2.4 euro il biglietto) che in una mezz'oretta ci condurrà tra le colline in questo piccolo ma graziosissimo antico borgo mediovale, con bellissime facciate ricoperte di fiori, strette stradine ricolme di negozietti di specialità culinarie, torte de queso, bar-ristorantini di ogni tipo, sidrerie, negozietti di artigianato.
Il paesino è piccolo si gira tranquillamente, compresa la pausa pranzo, in 3 orette circa, poi volendo a una mezz'ora di camminata ci sono le grotte con dipinti preistorici da visitare, la cappella sistina spagnola dicono ma avevamo esaurito il tempo tra un bus e l'altro e non siamo riusciti a vederle.
Facciamo miriadi di foto, compriamo regalucci di compleanno per il parentado che invecchierà a breve e poi ci fermiamo due volte ad assaggiare sidro e pinxos per 2 euro e birra o copa de vino più pinxos sempre per 2 euro, qui va molto di più il vino bianco che la birra, il sidro personalmente mi fa schifo, sembra di bere aceto di mele: bleah, le bruschettine invece ricoperte di ogni ben di dio mi attirano molto, ottime quelle di pesce ma anche quelle col jamon serrano e altri affetti affumicati tipici che si sciolgono letteralmente in bocca: una delizia !


Riprendiamo il bus alle 15.45, che arriva mucho in ritardo, si sarà perso in una sidreria il conducente? Di ritorno a Santander, percorriamo il lungo mare del centro che ancora ci mancava e arriviamo fino alle famose 3 statue in bronzo che sembrano gettarsi in acqua, torniamo poi dal centro con pausa helado pequeno ma enorme, arriviamo alla cattedrale, saliamo i numerosi gradini ed entriamo dritti dritti in una chiesa buia con volte bassissime che ad alzare una mano quasi le tocchi e un organo che suona, ci guardiamo in giro affascinati e poi ridiscendiamo la scalinata inseguiti dalla guardia che vuole attirare la nostra attenzione per dirci: oh rembambidos quella non era la cattedrale ma una chiesa laterale ed indicarci l'ingresso della VERA cattedrale de Nuestra Senora of Asuncion che està sopra :)


Riprendiamo il bus 4 per l'albergo, ci rinfreschiamo nel bagno della hall, ritiriamo i bagagli e ritorniamo alla stazione (wifi gratuito) per aspettare il bus per l'aeroporto.
Un consiglio: andateci proprio all'ultimo perchè è un aeroporto piccolissimo con fuori solo un bar e un negozio souvenir e all'interno passata la dogana solo un bar niente di niente di niente con cui ingannare il tempo, ci tocca origliare la telefonata di un signore seduto vicino che racconta al telefono del suo avventuroso pellegrinaggio a piedi a Santiago de Compostela.


C'è una sola hostes di terra Ryanair e ci fa mettere in fila prestissimo, alle 20.10 già apre l'imbarco per poi farci aspettare in piedi un'ora, beh io mi siedo per terra e bonjour finesse :)
Ritroviamo sull'aereo del ritorno Moira Orfei più abbronzata che mai e alcune coppie che come noi hanno approfittato del weekend, non siamo gli unici comunque col viso bruciacchiato dal sole e visto l'orario di partenza 21.25 ci perderemo la partita questa sera: oh che disdetta ;)))) e invece no pure sull'aereo il comandante in persona a un certo punto annunciandoci il tempo previsto a terra aggiunge che la partita è ferma sullo 0-0 ma si può fare 1500 km da casa per passare 3 sere su 3 in compagnia dell'odiato calcio? Per non parlare delle scene di isteria collettiva sul pulmino che dall'aereo ci riporta all'aeroporto ad ogni goal dei supplementari :)
Sull'aereo ci sbafiamo l'ultimo panino col delizioso jamon serrano, patatine e ovetto kinder, mentre Lori si addormenta sulla mia spalla, io scrivo questo resoconto e Jacco legge Orwell e gioca col papero volante trovato nell'ovetto (117 anni in tre ^-^).


Ci portiamo a casa un naso spellato, tonnellate di foto, il profumo dell'oceano e gli occhi pieni di tutto quel verde...Ci resta la voglia di esplorare con un noleggio auto la costa selvaggia e l'interno che già diventano il sogno e l'obbiettivo per un prossimo viaggio :)

 
 
 

SEVILLA OLE'

Post n°48 pubblicato il 19 Giugno 2012 da occhi_che_sorridono

No ma, noi un bel voletto comodo alle 11 la mattina mai ne? Ore 4 di mattina, ehm notte, 3 zombie alla volta di Orio al Serio, zombie1 dice a zombie2: Ho stampato al lavoro un po' di mappe di Valencia... zombie3, che ascoltava, interviene: Oh che bello peccato che andiamo a Siviglia! ..Giusto per testare il livello di rincojonimento :)

Un weekend intero con due uomini, forza Susi concentrati che ce la puoi fare, naaaaaaaa io sclero .. O sclereranno loro?;-)

Si può rinunciare a un gratta e vinci in società ? Io dico di si, ma vince la maggioranza e quindi Lori tira fuori i soldi, Jacco alza i due euro per chiamare lo stuart e Lori gli fa: non stiamo mica giocando a bandiera !

Nelle due ore e mezza di volo, pianifichiamo minuziosamente il giro da fare poi, come al solito, ci lasceremo guidare dagli occhi, dal cuore, dai profumi e ci perderemo nelle strettissime calle.
Colazione a bordo con the Ryan e Yogobrioss portate da casa assieme alla fettina di limone perché siam viziatelli e il the nero non ce gusta por niente, nella fila dietro abbiamo 3 ragazzi spagnoli di ritorno a casa e familiarizziamo con la musicale lingua.

Atterrati in orario voliamo letteralmente sul bus che con 2.40 euro ci porterà in centro, un bel caldo ci accoglie già alle 8 di mattina e appena usciti dall' aeroporto io dico: Via tutto (intendendo il coprispalle ) e Lori ribatte: beh non tutto tutto dai !!! 

Col bus scendiamo al capolinea Carlos V, attraversiamo i Jardines del Prado che costeggiano l'Alkazar, con meravigliosi alberi secolari che mi incanto a fotografare: amo gli alberi il monumento naturale che nessun ingegno umano eguaglia.

Ci immergiamo quindi nel barrio Santa Cruz, che prende il nome da una leggiadra croce in ferro nell' omonima piazzetta, dove ci aspetta il nostro hotel, assolutamente consigliato (Alcantara Hotel, preso scontato a 69 la doppia e 59 la singola, pulito grazioso curato silenzioso, wifi gratuito, ben fornito di facilities e a due minuti dal centro) .

Lasciamo i bagagli in albergo e passando davanti alla cattedrale, costeggiamo il Guadalquivir fino a plaza de Espana, a cui giungiamo attraversando il bellissimo e immenso parco, la piazza è mucho assolata, ha una forma semi circolare ed è costeggiata da un canale navigabile con barchette a remi o a motore.

Ci fermiamo poi in  uno dei tantissimi tapas bar dove vi sfamiamo con sei/sette tapas e tre birrette con sedici euro in tre, da assaggiare la coda di toro,  ottima anche la tagliata di manzo. Torniamo poi in albergo per prendere la seconda camera che non era pronta e farci una velocissima doccia rinfrescante e via verso la visita alla Cattedrale piu Giralda assolutamente da non perdere, 8 euro l'ingresso comulativo e dopo 34 rampe 17 scalini e 97 metri di dislivello abbiamo tutta Siviglia ai nostri piedi ed immense campane sulla testa.

Ci dirigiamo quindi alla fortezza dell'Alcazar dove il marmo è ricamato come un merletto e dove negli immensi giardini con deliziose panchinette di piastrelle dipinte, e fontanelle, laghetti, labirinti, rosai e palme altissime che svettano verso in cielo, si potrebbe tranquillamente passare una giornata a scattare foto come giapponesini impazziti :) (ingresso cumulativo 8.5 euro) .


Usciti dalla fortezza ci rinfreschiamo e riposiamo un attimo con una cana de serveza Estrella come aperitvo (solo 1 euro) e riprendiamo poi un giretto veloce di shopping in calle Sierpes, qui molte piazze e vie sono ricoperte da altissimi e impalpabili teloni bianchi per fare ombra, poi visti i 36 gradi de calor ci rinfreschiamo di nuovo con  una speedy doccietta (se si ha poco tempo utilissimo l'albergo in pieno centro) e poi usciamo per la serata che si preannuncia mui mui caliente.

Abbiamo la pessima idea di dirigerci col bus C4 al quartiere Macarena, che ancora non abbiam visto, visitiamo la basilica della Macarena, dove si sta svolgendo la messa prefestiva e poi ci inoltriamo tra viuzze deserte con tutto cerrado e gli unici due localini aperti sono davanti a un centro sociale e i ragazzi sembran solo bere, di cibo non vediamo traccia, quindi camminando camminando camminando arriviamo casulamente alla chiesa di San Pedro, dove Jacco scova il famoso uccellino nel dipinto che si dice faccia sposare entro l' anno..Sei fatto !!!

Passiamo poi per una piazza attraversata da una struttura avvenieristica con ristorante e negozi e ritorniamo in prossimità del centro, passando dal via e ritirando le 20.000 Lire, con l'asfalto che rilascia tutto il calore della giornata, l'aria caldissima tipo phon sulla massima potenza, i piedi distrutti, mal di schiena e uno stato di stanchezza che rasenta il nirvana.

Come assetati nel deserto che scorgono finalmente l'oasi, ci assettiamo nel primo tapas bar a vista e ovviamnete il fatto che fosse poco frequentato doveva un minimo scoraggiarci ma è prevalso il nirvana e ci sfamiamo con 7/8 tapas assortite e un litro di pessima sangria con una decina di euro a testa, le uniche tapas davvero meritevoli: il queso de cabra caldo con miele e il solomillo al whiskie assolutamente da assaggiare, finiamo di cenare alle undici e mezza e stravolti dalla notte insonne e dalla giornata ci trasciniamo in albergo con l'idea di riposare una mezz'oretta e poi uscire più tardi: chimera !!!

Mentre ci avviciniamo all'albergo, Lori sente suono di nacchere e incuriositi lo seguiamo pensando a un flamenco per poi accorgerci che era il tac tac tac di due trolley trascinati sul pavè: no comment !


Ci risvegliamo di soprassalto alle otto di mattina con la musica assordante della sveglia dello smatrhpone nuovo e per dieci minuti non riusciamo ne ad abbassarla ne a spegnerla svegliando credo tutto il piano, maledetta tecnologia, rivoglio il mio vecchissimo Siemens che almeno non viveva di vita propria ! Alle 9:30, come concordato la sera prima, scendiamo per pagare e troviamo Jacco sveglio da pochi minuti e tutt'altro che pronto, causa sveglia impostata su sabato invece che sulla domenica: qua la mano fratello !


Splendida la città di mattina presto: fresca, deserta, silenziosa ed intima, ci fermiamo per una veloce colazione in uno dei pochi bar aperti, con un the e un enorme panino al jamon serrano a 2.90, quindi saltiamo al volo sul bus per l'aeroporto.


Il tempo come al solito è stato tiranno, ma Siviglia, che ci era rimasta nel cuore già 15 anni fa in una vera zingarata in macchina di tre settimane a zonzo per l 'Andalusia, non ci ha per niente deluso, la lasciamo davvero a malincuore e visto il clima secco e sempre gradevole tutto l'anno, approfitteremo ancora di un'offerta Ryanair a pochi euro per scoprire e gustare tutto il sapore autenticamente andaluso di questa vivace e verdissima città spagnola :)

 
 
 

BUDAPEST IN 7 ORE

Post n°47 pubblicato il 11 Giugno 2012 da occhi_che_sorridono

Due biglietti della metro per Milano ? 5 euro ! Due biglietti aereo per Budapest? 7 euro! Me la sto tirando? Assolutamente si !

Ore 5.30 due zombie in auto diretti all'aeroporto di Orio al Serio, uno chiede all'altra: "Vediamo se sei preparata... Numero bus dall'aeroporto di Budapest al capolinea della metro?" io: "200E!" lui:"Bravo il mio amore! Nome del capolinea della metro?" io:" Ehm.. Kasposky qualcosa (merda ero troppo impegnata a scrivere minchiate nei blog altrui, volevo dire a pulire la casa, per leggere i resoconti di viaggio) lui:"Bocciata ! E' kobanya kispest " io: "E vabbè ci assomiglia dai! "Lui: "A che fermata dobbiamo scendere?" io:"Domanda di riserva? Chiedo la busta B ... No che poi a quest ora, dopo notte insonne, devo amarti davvero molto per non mandarti a quel paese".

Dopo un voletto tranquillo, passato a leggere resoconti di viaggio assieme, che col collo girato per un'ora a sinistra e l 'aria condizionata a manetta ho rishiato la paralisi, siamo atterrati alle 9.20 nella capitale magiara e qual'è la prima cosa che facciamo in terra ungherese? Beh naturalmente pipì ! Poi preleviamo un po' di fiorini al bancomat interno alla dogana (che mostra anche il cambio applicato e l'importo in euro a differenza di quello fuori dove per altro c'era fila), colazione veloce, ci muniamo dei biglietti pulman/metro all'edicola e di una mappa all'Information e saltiamo sul bus che passa ogni 10 minuti e che ci porterà al capolinea della metro blu linea 3.

Da li, una decina di minuti e una figura di emme dopo, arriviamo a destinazione (si perchè dopo aver sparato cazzate su ogni persona intorno a noi, che tanto mica ci capiscono sono ungheresi, la signora seduta accanto a me ha risposto al telefono in romano ).


Usciamo dalla metro alla fermata Kalvin Ter e iniziamo il nostro giro dal famoso mercato coperto, perfetto per pranzare con goulash, patate al forno, birra, torta e caffè alla folle somma di 8 euro in due,  giretto a vedere i souvenir e le borse e ci dirigiamo poi a fotografare il ponte Elisabeth che attraversa il Danubio e sullo sfondo la collina con la statua della Liberazione, il bel Danubio blu ehm marrone che ricordiamo da Bratislava al Lori sembra scorrere al contrario..Si certo amore non siamo noi ignoranti in geografia è il Danubio porello che scorre a gambe all'aria :)


Ci dirigiamo poi verso la Vaci Utca, la famosa via dello shopping e dello struscio ungherese, fino alla piazza Vorosmarty dove fuori dalla rinomata pasticceria Gerbeaud ho preso il migliore cono gelato della mia vita, cialda artigianale gigante leggera e croccante e una pallina enorme di lampone uhmmm torneri solo per il gelato :) alla folle cifra di 1 euro.

Abbiamo poi raggiunto la basilica di Santo Stefano e da li in piazza Derek Ter, preso il bus 16 per la città vecchia di Buda e siamo scesi davanti alla coloratissima chiesa di San Mattia e ai panoramici bastioni dei pescatori. Dopo le 150mila foto di rito con tutta Badapest ai nostri piedi siamo tornati verso il castello di Sissi, dove stavano preparando per un sontuoso banchetto con tanto di passatoia per terra e fiori in ogni dove..Già mi ero vista con un romantico vestito in seta, farmi spostare la sedia dal cameriere in guanti bianchi ma aimè Lori mi ha risvegliata bruscamente al suono di:"Dai che è tardi e abbiamo tutta la discesa da fare!".

Siamo giunti così al ponte delle Catene e coi piedi in fiamme, 30 gradi all 'ombra e il 90% di umidità (i capelli tipo Mafalda al risveglio) siamo arrivati, scarpinando lungo il Danubio, al Parlamento.

Ecco li cominciavo ad essere esausta e farmi alzare dalla panchina è stata un' impresa quasi disperata, ma scartata l'ipotesi che mamma Ryanair, con un congruo supplemento, ci venisse a recuperare, ci siamo trascinati verso il centro, attraversando un parco con tavoli/panche e la festa della birra dove ci siamo rinfocillati con un mega panino (pancetta croccante, crauti, peperoni, salsine) e birra alla modica cifra di 3 euro (più mancia involontaria perchè il mio amore all'estero fa lo sborone e lascia la mancia solo che poi sbaglia a fare il calcolo in fiorini ma stendiamo un telone pietoso come dice un mio caro amico).


Prima di riprendere la metro, cambiamo gli ultimi spiccioli in euro e poi ci ricordiamo che non abbiamo nulla da bere ecco...Ma il santo protettore degli zingari ops viaggiatori viene in nostro aiuto e ci imbiattiamo in una distribuzione gratuita di fresche lattine di Coca cola (la seconda distribuzione oggi in realtà, in centro avevamo scroccato il pompelmo), la metro è strapiena a quest'ora e ci tocca stare in piedi, dopo un rapido sguardo intorno, Lori mi fa:" Amore guarda che bello quel vestito.." , mi giro e scopro che "il vestito" in questione e indossato da un metro e ottanta di bionda filiforme con simpatiche lentiggini sul nasino alla francese e... Casualmente finisco coi miei cinquanta kili di peso sull' alluce del mio cucciolo ops si sa che la metropolitana e pericolosa !


Ci dirigiamo al gate per l'imbarco e visto che siamo quasi ultimi e non desideriamo stare seduti divisi, Lori mi fa: "Pronta a superare tutti nel tratto a piedi verso l'aereo?" (si certo amore ho i piedi che sono una vescica unica ci manca solo lo sprint finale) e siccome abbiamo davanti due giapponesine, non contento, inizia a fendere l'aria con strani colpi di arti marziali, mani e piedi assieme, strappandosi l'inguine...Amore mio sei ancora pirla come quando ti ho sposato ma non hai più 20 anni nè?


Iniziamo il viaggio con the freddo e patatine (mamma mia che razioni minuscole mamma Ryanair tè sè propri tirada), poi tanto per gradire qualche brutto vuoto d'aria e balliamo un po' al suono di Kibania miaaa Kibania in fiore tu sei la stella, tu sei l'amoreeee...Su su cucciolo contieniti che qua ci guardano tutti e mi tocca zittirti con un bacio, "Che facciamo ?" chiedo io, "Scriviamo il resoconto per Zingarate.com" rispondi tu, "Ma non scrivere che ho ordinato i due Espressi in spagnolo per favore" (Si perchè due italiani in ungheria come chiedono il caffè? In spagnolo naturalmente ! Amore amore quante me ne combini, ti stavi allenando per il prossimo weekend a Siviglia per caso?)


Tempo due minuti e lo sento ronfare sulla mia spalla...Ecco un tipico esempio di uso del verbo plurale nella nostra vita: amore facciamo ? E poi tocca a me fare :) Inizio quindi ad appuntare qualcosa sul cellulare, sorrido, stanca ma felice, cosa chiedere di più ad una giornata nell'Europa dell'Est?


Ci sono mille motivi per cui adoriamo viaggiare, dietro l'angolo o dall'altra parte del mondo poco importa, ma uno su tutti: il piacere del ritorno a casa in cui hai la sensazione, ogni volta, di guardare te stesso e la tua vita con "occhi nuovi" !


Grazie cosmopolita, romantica e imperiale Budapest, sicuramente torneremo a godere delle tue famose terme e a visitare tutto quello che in una manciata di ore non è stato possibile :)

 
 
 

GLI ALTRI QUESTI SCONOSCIUTI

Post n°46 pubblicato il 01 Giugno 2012 da occhi_che_sorridono

Gli altri fanno paura chissà quali brutture hanno nel cuore,

ci sarà da fidarsi degli altri? No no meglio essere prudenti.


Gli altri sono la causa dei nostri fallimenti,

gli altri sbagliano,

gli altri sono peggio di noi,

gli altri non ci capiscono,

gli altri ci fregano,

gli altri rompono,

gli altri non sono abbastanza sensibili,

generosi, tolleranti, attenti, disponibili...


Essì che gentaglia che gira la fuori...


Oh par bleau, ma io sono "gli altri" ! :))))

 
 
 
 
 

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