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BUONA ESTATE - UN BACIO - THEA

Post n°162 pubblicato il 12 Agosto 2013 da THEA.SOLO.ARTE

I cavallucci marini sono degli animali tanto strani, quanto conosciuti; se si vede in una vasca un pesce marino o d’acqua dolce non si è spesso in grado di riconoscerne la specie (stiamo parlando della gente comune non certo degli acquariofili); invece tutti o quasi sanno riconoscere un cavalluccio marino e molti ne sapranno anche il nome scientifico: Hippocampus.
Per la loro forma particolare sono stati al centro dei racconti e leggende fin dall’antica Grecia. Nell’antichità erano già pescati per farne gli usi più diversi quali, ad esempio, per preparare pozioni “magiche” o chissà quali altri intrugli.


Hippocampus bargibanti (Foto di Roberto Sozzani).

Anche oggi questi animali così indifesi vengono pescati per vari usi, ma mai per essere mangiati come pietanza: è difficile sfamarsi mangiando questi piccoli animali. Vengono quindi pescati per essere introdotti negli acquari, per costruire oggetti ornamentali e per essere usati come ingredienti in alcune medicine.
In Cina, ad esempio, vengono usati per il loro presunto potere afrodisiaco o per preparare sostanze che possiamo definire tonificanti per la pelle. In alcuni casi l’animale viene rinsecchito e poi venduto.

Hippocampus histrix di colorazione rosa.
(Foto di Roberto Sozzani).

Come si può intuire anche nel mondo moderno la pesca di quest’animale è massiccia e se ne rischia l’estinzione.
Nel 2002 a Santiago del Cile il CITES (Convention on International Trade in Endangered) ha stabilito alcune regole per la pesca e la vendita del Cavalluccio marino nel tentativo di evitare che quest’animale si estingua.
Le specie ufficialmente conosciute sono all’incirca una trentina e adesso la loro vendita sui mercati è regolamentata in modo tale da controllare sia la pesca che i passaggi seguenti.


Hippocampus denise (Foto di Roberto Sozzani).

Si pensi che nel 2000 in Asia si è commercializzato una quantità tale di cavallucci marini che da sola superava di gran lunga quello che si era commercializzato nei cinque anni precedenti; solo per rendersi conto del mercato di questo animale si pensi che ormai la quotazione al kg si avvicina a quello dell’oro.
L’obbiettivo non è evitare la vendita, ma solo regolamentarla poiché i paesi che ospitano nei loro mari almeno una varietà di questi animali sono più di 100 e ben una settantina lo commercializzano.

I maggiori esportatori sono il Brasile e le Filippine, i paesi importatori sono Gli Usa e l’Europa, questo almeno per gli animali vivi che vengono utilizzati principalmente in acquariofilia. Al contrario il mercato maggiore per questi animali, resta tristemente la Cina, che come abbiamo letto… li rinsecchisce.

I cavallucci marini e i pesci ago, altri animali molto particolari, appartengono alla famiglia e nonostante la loro forma molto particolare sono dei pesci ossei.

Anche i Pesci ago come i cavallucci appartengono alla famiglia dei Sygnathidae.

Nella foto Corythoichthys amplexus.
(Foto di Roberto Sozzani).

 

Anche l'incredibile Pesce ago fantasma appartiene alla famiglia dei Sygnathidae.
(Foto di Roberto Sozzani).

 

Acentronura-breviperula (Pseudo-ippocampo). La femmina (nella foto) è molto più sottile e assomiglia a un pesce ago. Il maschio è più simile a un ippocampo, e incuba le uova in un marsupio ventrale.
(Foto di Massimo Boyer)

 

Sia i pesci ago che i cavallucci marini sono pesci con una struttura molto allungata e sottile ricoperta da una struttura ossea.
Si riconoscono quindi molto facilmente gli individui appartenenti a questa specie che sono caratterizzati, inoltre, da una bocca priva di denti, ma molto lunga; è proprio questa caratteristica che li fa assomigliare molto ai cavalli.
Il loro nome è una composizione di Hippos e Kampos cioè cavallo e mostro, la derivazione viene del greco e questo conferma come nel mondo antico già conoscessero bene questi animali.

Area di distribuzione dei cavallucci marini.

I cavallucci marini esistono anche nel mar Mediterraneo: sono almeno due le specie che si sono adatte a vivere i questo aree relativamente ad acque fredde, nelle verdi distese di posedonia; si trovano spesso attaccati alle foglie con le loro code prensili; le varietà sono Hippocampus Guttulatus e Hippocampus Hippocampus.
Ad essere sinceri nonostante la loro diffusione in molti mari del mondo è raro trovarli in natura soprattutto perchè vivono in zone che raramente vengono visitate dall’uomo e poi perché si sanno mimetizzare molto bene: vivono in lagune o baie particolarmente riparate dove è raro immergersi.

  
Hippocampus denise e Hippocampus bargibanti perfettamente mimetizzati.
(Foto di Roberto Sozzani).

Questo è un discorso che vale per la maggior parte delle specie anche se ci sono alcuni esemplari che sono stati visti anche oltre i 50 m di profondità, comunque si adattano bene sia ad acque temperate che tropicali.

Sono animali molto sensibili alla qualità dell’acqua e questo non li rende adatti ad essere allevati facilmente in una vasca marina. Bisogna avere una buona conoscenza delle loro caratteristiche e soprattutto fornigli delle condizioni stabili; è difficile che un neofita possa impegnarsi nella gestione di una vasca per cavallucci marini e avere successo da subito.

   
Tutti i cavallucci sono specie marine, vivono generalmente sui fondali ricchi di alghe, tra le radici della mangrovia ed i reef di corallo, in acque temperate e tropicali poco profonde. Qualche specie, come il Capensis sudafricano, può anche essere trovata in estuari, tollera infatti salinità basse.

Proprio la loro forte sensibilità ai valori dell’acqua li rende ottimi indicatori delle condizioni dei mari, se si trovano grande colonie di cavallucci vuol dire che il mare è particolarmente pulito in quei tratti di costa.

 
 
 

CIAO FRANCA .

Post n°161 pubblicato il 29 Maggio 2013 da THEA.SOLO.ARTE

«Li denuncerò domani»: lo stupro
e la battaglia di Franca Rame
Nel 1973 lo stupro da parte di esponenti dell'estrema destra. Due anni dopo, il monologo per denunciare la sua violenza, e quella di tutte le donne

di Francesca Bussi

Franca Rame negli anni Settanta © Contrasto

Franca Rame negli anni Settanta © Contrasto

Era il 9 marzo 1973, quando a Milano Franca Rame venne rapita da cinque uomini, fatta salire a forza su un camioncino, stuprata per ore. Le spaccarono gli occhiali, la tagliarono con una lametta, la bruciarono con le sigarette. Un piano nato negli ambienti di estrema destra, per colpire «la compagna di Dario Fo», che collaborava con Soccorso Rosso nelle carceri, che si era esposta sul caso Pinelli. Per quello stupro - secondo alcuni esponenti neofascisti, che parlarono al giudice istruttore Guido Salvini, ispirato da alcuni ufficiali dei carabinieri - non c'è mai stata nessuna condanna: a 25 anni dal fatto, solo la prescrizione. La beffa.

«Muoviti, puttana. Fammi godere». Il sangue mi cola dalle guance alle orecchie. È il turno del terzo. È orribile sentirti godere dentro, delle bestie schifose.Da «Lo stupro»

Ma Franca Rame non ha mai smesso di difendere le donne violentate, di denunciare lo schifo di chi ti ruba qualcosa che non si può vedere: la dignità. Nel 1975 ricorre a un'«analisi teatrale»: non sul lettino dello psichiatra, ma su un palco, per raccontare in un monologo (Lo stupro) quelle ore terribili. È l'unico modo per esorcizzare quello che le è successo, finirà nello spettacolo Tutta casa, letto e chiesa, e le parole sono dure, precise, chirurgiche: chi le ascolta non può non vergognarsi. In sala, alcune ragazze svennero. Eccone un passo (qui il testo completo):

«Tengo con la mano destra la giacca chiusa sui seni scoperti. È quasi scuro. Dove sono? Al parco. Mi sento male... nel senso che mi sento svenire... non solo per il dolore fisico in tutto il corpo, ma per lo schifo... per l’umiliazione... per le mille sputate che ho ricevuto nel cervello... per lo sperma che mi sento uscire. Appoggio la testa a un albero... mi fanno male anche i capelli... me li tiravano per tenermi ferma la testa. Mi passo la mano sulla faccia... è sporca di sangue. Alzo il collo della giacca. Cammino... cammino non so per quanto tempo. Senza accorgermi, mi trovo davanti alla Questura. Appoggiata al muro del palazzo di fronte, la sto a guardare per un bel pezzo. Penso a quello che dovrei affrontare se entrassi ora... Sento le loro domande. Vedo le loro facce... i loro mezzi sorrisi... Penso e ci ripenso... Poi mi decido... Torno a casa... torno a casa... Li denuncerò domani».

Negli anni, dal suo orrore, Franca è passata all'orrore di tutte le donne, raccontando le loro violenze, i soprusi che spesso subiscono persino al momento della denuncia («Lei ha goduto? Ha raggiunto l’orgasmo? Se sì, quante volte?», scriveva nella presentazione del suo monologo, riportando le parole di avvocati, poliziotti, medici e delle loro perizie), per non farle sentire sole. Puntualmente, dal suo sito, teneva il triste conto degli stupri balzati agli onori della cronaca, per non dimenticare che, come ha scritto per il Fatto Quotidiano, «molto probabilmente in qualche parte d’Italia proprio ieri una, dieci, cento donne sono state violentate».



Leggi anche:

Lutto nello spettacolo, morta a 84 anni Franca Rame

Quell'amore da Nobel con Dario Fo

Il teatro, una passione nata a 3 anni

(29/05/2013 12:23)
 
 

 
 
 

HANNO BANNATO UN MIO NIK/BLOG - PITTY.DI.SINISTRA

Post n°160 pubblicato il 15 Maggio 2013 da THEA.SOLO.ARTE

hanno bannato il mio blog --PITTY.DI.SINISTRA e il profilo ----------- faccio presente che Era un blog fermo da mesi ------DOVE DENUNCIAVO VARIE MALVESSAZIONI A ME FATTE DA NOTI PERSONAGGI ---EVIDENTEMETE DAVO NOIA --- MEGLIO NON FAR LEGGERE LA VERITA' ----SULLE TANTE CATTIVERIE CHE HO RICEVUTO CHE HANNO CONTRIBUITO AL MIO ALLONTANAMENTO DA QUI -- DIFATTI CI STO POCHISSIMO ---IL TEMPO DI FARE UN POST --- SPERO DI NON SPARIRE ANCHE CON QUESTO NIK - CIAO BUONA GIORNATA A TUTTI . THEA


 qui entro poco - scusate sono molto impegnata --  su fb -- per la politica -- come sapete   viviamo momenti di vera emergenza - e serve ogni sforzo possibile per  informare  -  io sono di rifondazione comunista e   cerco di fare la mia parte di militante-- anche sul web ----  un'abbraccio rosso   a tutti .

 
 
 

ARIECCOMI !!!

Post n°159 pubblicato il 06 Aprile 2013 da THEA.SOLO.ARTE

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 ***UN MIO QUADRO  PER VOI ***

********************************************************************

ECCOMI A VOI  E SCUSATE LA PROLUNGATA ASSENZA , MA COME SAPETE  SONO SEMPRE OCCUPATA PER LA POLITICA , SPECIE SU FACEBOOK ----DOVE HO ANCHE FORMATO UN GRUPPO --LI SI  DA    SOSTEGNO ALLA MIA SINISTRA , COME STATE ? TUTTI BENE SPERO :)

ANCHE SE DAL  FRONTE POLITICO LE NOTIZIE  NON SONO INCORAGGIANTI , SI VIVE IN PERENNE   ATTESA   DI UNA SOLUZIONE,   CHE NON ARRIVA MAI !! 

DALL'ESTERO ARRIVANO NOTIZIE ALLARMANTI -- TROPPE ARMI NUCLEARI  IN MANO A GENTE ESALTATA - C'E' POCO DA STARE ALLEGRI !!!


COLGO L'OCCASIONE PER    FARVI CONOSCERE UN NUOVO NIK E BLOG DA POCO NATO

 MI E' STATO   RACCOMANDATO DA UN'AMICA   -   AUGURILIBERI    -   QUESTO E' IL NIK 

DOVE TROVERETE ANCHE  IL BLOG    -- IL TUTTO NASCE PER FARE E FARSI GLI AUGURI 

UN'INIZIATIVA  CARINA      A CUI CHIEDO DI ADERIRE TUTTI  !!!!!  CIAO AMICI

UN'ABBRACCIO E UN BACIONE  - THEA

 
 
 

AUGURI ****

Post n°158 pubblicato il 31 Marzo 2013 da THEA.SOLO.ARTE

AUGURI BUONA PASQUA****
PER CHI CI CREDE ....
PER TUTTI BUONA DOMENICA

 
 
 
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