Creato da mrpable il 05/03/2009
Blog interamente dedicato al genere che ha accompagnato gli anni 60'-70'-80'. Il Western di ogni tipologia! Da quello classico all' italiano, spagnolo, giapponese! Troverete tutto ciò che riguarda questa categoria di film!

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Montaggio il Buono il Brutto il Cattivo

Dedico questo video a tutti i fans di uno dei cavalli di battaglia firmato "Sergio Leone" del genere Spaghetti-Western

 

Tutto il mondo Western

Secondo montaggio sui film più
coinvolgenti del genere Western

 

FACEBOOK

 
 

Clint Eastwood contro Lee Van Cliff

 

Joe e Tuco si conoscono

 

 

Lo chiamavano Trinità

La mano sinistra del diavolo(Bambino)

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

Il buono il brutto il cattivo

 

Simpaticissima scena del film
 'Lo chiamavano Trinità...'

 

"Per qualche dollaro in più". Duello tra il colonnello ed El Indio.

 

 

 

Montaggio dei migliori film Spaghetti-Western

 

La mano destra del diavolo...Trinità!

Scena simpaticissima nella quale Trinità riempie a suon di pizzoni uno dei suoi nemici...ingannandolo con la sua notevole rapidità! Lo chiamano per questo Trinità...la mano destra del diavolo!

 

Il buono il brutto il cattivo

 "tu vuoi mandare alla forca un pover uomo!"

 
 

Ultime visite al Blog

aiutalcappuccettorossoavvcristinamazzuccolebo49jekkkivelvet2009genoges072MarcoR982cicciocoppolayyyydgl12claramarchettifabietto1654bonolo84pfranco65
 

Lo chiamavano Trinità

Rubagalline

 

Citazioni film "il buono il brutto il cattivo"

        « Io dormirò tranquillo perché so che il mio peggior nemico veglia su di me. »         
(Joe il Biondo, "il Buono")

« Chi mi frega e poi non mi ammazza vuol dire che non ha capito niente di Tuco ... niente!! »
(Tuco, "il Brutto")

« Io ho una mia regola: quando uno mi paga gli porto sempre a termine il lavoro ... »         
(Sentenza, "il Cattivo")

    « Ehi, Biondo!!! Lo sai di chi sei figlio tu? Sei figlio di una grandissima puttaaaanaaaaa!!! »
(Tuco)

       

 

Per un pugno di dollari

Duello Finale
(Al cuore Ramon...)
(Se un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto!)

 

Citazioni film "Per qualche dollaro in più"

Il Monco: C'è aria di famiglia in quella foto.
Colonnello Mortimer: Succede a volte tra fratello e sorella.
(nel finale il colonnello guarda l'orologio da tasca(il gemello) della sorella violentata ed assassinata dal El Indio)

Il gobbo: Guarda guarda chi si vede, il fumatore! Perché non provi ad accendere un altro fiammifero?
Colonnello Mortimer: Di solito fumo dopo mangiato. Perché non torni tra 10 minuti?
Il gobbo: Tra dieci minuti fumerai all'inferno!
(Il colonnello nell'episodio precedente a questa scena accenda un fiammifero sulla gobba dello spietato bandito. Ora il Gobbo Wild ritrova Mortimer e lo invita, incoraggiato dalla presenza dell'intera banda di El Indio, a sfidarlo a duello)

El Indio: Quei due piuttosto che averli alle spalle è meglio averli di fronte, in posizione orizzontale, possibilmente freddi.
(qui Indio si riferisce ad uno dei suoi uomini spiegando quanto pericolosi possono rivelarsi Joe e il colonnello se restano vivi)

El Indio: Quando la musica finisce, raccogli la pistola e cerca di sparare.
(famosa frase di El Indio. Questo per effettuare un duello utilizza un orologio da tasca rubato alla sorella del colonnello una volta vioentata ed uccisa)

 

Favoloso montaggio della seria Spaghetti-Western

 

 

Ehi amico...c'è Sabata, hai chiuso!

Post n°10 pubblicato il 26 Marzo 2009 da mrpable
 
Foto di mrpable

Questo film fa parte della "Trilogia di Sabata" ed è stato diretto nel 1969 da Gianfranco Parolini.

Trama

Un pistolero di nome Sabata [Lee Van Cliff] appena arrivato a Daugherty City non sa che dall'altra parte della città sta avvenendo una rapina nella banca. Sabata, appena venuto a conoscenza della rapina, decide da solo di inseguire i banditi e, grazie all'ausilio del proprio fucile potenziato(applicando una canna che aumenta la gittata), riesce ad ucciderli tutti riportando la cassaforte contenente 100.000 $.

Sabata con i ladri della cassaforte

Dopo aver trovato gli organizzatori della rapina, personaggi importanti ed illustri della città, Sabata decide di ricattarli. Pensando che, pur avendo pagato il riscatto non sarebbero mai riusciti a togliersi l'ombra di dosso di Sabata, decidono di mandare innumerevoli sicari a quest'ultimo, tentando molteplici volte di ucciderlo. Il pistolero però, munito di un'infinità di trucchetti ed all'aiuto di due amici conosciuti in città, riesce sempre a salvarsi.

Sabata nel saloon

I minacciati a questo punto, cercano di corrompere un amico di nome Banjo [William Berger] di vecchia data di Sabata porgendogli 100.000 $(somma pari a quella della cassaforte) se riesce ad ammazzare il pistolero. Sabata accorgendosi di avere contro attorno tutta la popolazione della città finge di morire nel duello con Banjo il quale riceva la ricompensa che gli spettava. Banjo parte lasciando la città portandosi sul carro il "feretro" dell'amico. I 100.000 $ andavano divisi per entrambi gli amici in parti uguali, 50-50. Banjo però, preso dall'euforia di tutti quei soldi, scappa lasciando Sabata sul carro. Quest'ultimo prende il proprio fucile, disarma il traditore e non condivide più la somma con lui porgendogli soltanto 5.000 $, cioè la ricompensa iniziale per aver rirovato la cassaforte.

Banjo

Interpreti e personaggi

  • Lee Van Cleef: Sabata
  • William Berger: Banjo
  • Ignazio Spalla (aka Pedro Sanchez): Carrincha
  • Aldo Canti: Gatto Mammone
  • Franco Ressel: Stengel
  • Antonio Gradoli: Ferguson
  • Linda Veras: Jane
  • Claudio Undari: Oswald, scagnozzo
  • Gianni Rizzo: Giudice O'Hara
  • Spartaco Conversi: Slim, scagnozzo
  • Carlo Tamberlani: Nichols
  • Luciano Pigozzi: Padre Brown
  • Marco Zuanelli: Sharky
  • Franco Marletta: Capitano
  • John Bartha: Sceriffo
  • Giuseppe Mattei:
  • Romano Puppo: Rocky Bendato, scagnozzo
  •         Banjo incontra Sabata                                 Primo duello tra Banjo e Sabata

                          

     
    Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
     
     

    Il mio nome è Nessuno

    Post n°9 pubblicato il 24 Marzo 2009 da mrpable
     
    Foto di mrpable

                                                        Il Mio Nome è Nessuno

    Il film, uscito il 21 dicembre del 1973, fu prodotto dal grande artista dei film western all'italiana Sergio Leone. Questa pellicola ebbe molto successo tra il pubblico che aveva già conosciuto questo genere tramite la trilogia del dollaro anch'essa prodotta da Leone.
    Il mio nome è nessuno segue a grandi linea il filone conduttore dell'opera leoniana C'era una volta il west, rappresentando con un protagonista(Henry Fonda), la malinconica filosofia dell'epoca al suo tramonto, travolta dall'onda della modernità e del progresso che ruba spazio ai grandi eroi.

    Nessuno

    Trama

    Alla fine dell'Ottocento inizi Novecento, un giovane vagabondo riconosciuto col nome di Nessuno(Terence Hill) si imbatte alla ricerca del più grande bounty killer Jack Beauregard(Henry Fonda). Quest'ultimo è un uomo di mezza età oramai stanco della vita nel west e desideroso di ritirarsi per sempre in Europa godendosi una vecchiaia serena. Beauregard era l'idolo d'infanzia del giovane. Nessuno quindi, da vero fan, cercherà in tutti i modi di far terminare la carriera al vecchio con un'ultima memorabile impresa : sconfiggere il Mucchio Selvaggio(gruppo formato da 150 banditi) da solo.

    Jack Beauregard

    Il vecchio vince questa battaglia e diventa amico di Nessuno il quale, inizialmente, era detestato dal bounty killer. A questo punto il giovane vagabondo amico di Beauregard organizza un'uscita dalla storia all'altezza di questo grande eroe. Attraverso un finto duello, Nessuno riesce ad "uccidere" il vecchio prendendosi quella responsabilità di giustiziere che aveva guadagnato Beauregard. Questo viene eseguito perchè secondo il ragazzo, per diventare un eroe ed entrare a far parte dei libri di storia, Beauregard deve morire.

    Finto Duello tra Beauregard e Nessuno

    Interpreti e personaggi

  • Terence Hill: Nessuno
  • Henry Fonda: Jack Beauregard
  • Jean Martin: Sullivan
  • Piero Lulli: Sceriffo
  • Mario Brega: Pedro
  • Mark Mazza: Don John
  • Benito Stefanelli: Porteley
  • Alexander Allerson: Rex
  • Tommy Polgar: Juan
  • Angelo Novi: barista
  • La storia dell'uccellino raccontata                            Finto duello tra Nessuno e
    da Nessuno                                                                          Beauregard

                      

     
    Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
     
     

    Faccia a faccia

    Post n°8 pubblicato il 19 Marzo 2009 da mrpable
     
    Foto di mrpable

     

    Faccia a faccia

    Questo film, diretto dal regista Sergio Sollima, è stato pubblicato per la prima volta il 23 novembre 1967. Questo è ritenuto uno dei migliori film di Sollima in cui i due protagonisti hanno sfoggiato il meglio dando vita ad un successo del genere Western. I due protagonisti sono: Tomas Milian che interpreta un bandito introverso con tanto di barba, capelli lisci e lunghi ed un fisico scolpito; mentre un Gian Maria Volontè perfetto nel ruolo del professore timido e facilmente trascinabile dalle vie del male. Oltre a qeusti due si aggiunge l'interpretazione dell'attore William Berger nei panni di Charlie Siringo(un personaggio storico realmente esistito).

    Tomas Milian&Gian Maria Volontè

    Trama

    Un professore di storia Di nome Fletcher(G.M.Volontè) del New England, per curare la propria malattia polmonare, viene mandato nel West. Il professore nel periodo di cura nel West viene rapito come ostaggio dal capo di una banda di fuorilegge Beauregard Bennet(Tomas Milian). L'insegnante tenta in tutti i modi di placare la ferocia del bandito ma in poco tempo ne rimane affascinato dalla vita dei fuorilegge divenendo una persona molto violenta e sanguinaria.
    Durante la sceneggiatura del film, il professore dimostra di voler entrare a far parte del gruppo di fuorilegge e viene sfidato dallo stesso Beauregard in modo tale da poterlo mettere alla prova. [Il professore all'inizio del film fa notare al suo rapinatore(Tomas Milian) che non è neanche in grado di afferrare una pistola tra le mani.] Viene consegnata una pistola scarica all'insegnante e in men che non si dica quest'ultimo batte in destrezza e velocità Beauregard. E così, Fletcher entra nella banda incominciando a sfruttare la violenza in maniera scientifica.
    Nel film da questo punto in poi c'è un grande mutamento nel carattere psicologico dei due protagonisti. Questo sta a dimostrare come un intellettuale può nascondere negatività e come un fuorilegge incallito può celare della positività. A fine film, abbiamo due personaggi con personalità completamente diverse dall'inizio. In conclusione vediamo che Beauregard, bandito da sempre, sceglie la via della giustizia optando il carcere ed il professore divenuto violento che cerca a tutti i costi di coinvolgere il bandito a venire con se. Fletcher viene ucciso dallo stesso Beauregard, alle spalle.

    Interpreti e personaggi

    • Tomas Milian: Solomon Beauregard Bennet
    • Gian Maria Volontè: Brett Fletcher
    • William Berger: Charlie Siringo
    • Jolanda Modio: Maria
    • Carole Andrè: Cattle Anne
    • Gianni Rizzo: Williams

     

                                Locandina

                            

     
    Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
     
     

    La resa dei conti

    Post n°7 pubblicato il 15 Marzo 2009 da mrpable
    Foto di mrpable

    La resa dei conti

    La resa dei conti è un film marchiato Sergio Sollima. Questo film è stato il primo ad esser girato in pubblico 1967. Anche in questo film c’è il re della musica, in questo caso delle melodie western, Ennio Morricone.

    Locandina            

    Trama

    Il miglior pistolero del Texas Jonathan Corbett, dopo che aver “ripulito” tutto il territorio da ogni genere di banditi, gli viene offerta la candidatura al Senato in cambio dell’appoggio per un progetto di una ferrovia che comunicava dall’America al Texas. Mentre Jonathan sta per accettare all’improvviso giunge una notizia: un messicano ha violentato ed ucciso una fanciulla. Immediatamente Corbett viene incaricato di trovare l’autore di questa violenza. Il pistolero scoprirà ben presto che la caccia al bandito sarà più ardua delle imprese precedenti. Cuchillo, il messicano, si dimostra imprendibile grazie alla sua furbizia, alla sua abilità. Col tempo, Corbett riesce ad avvicinarsi sempre più al messicano scoprendo la sua innocenza. Jonathan a quel punto, fedele alla giustizia, rileva il vero colpevole del delitto che è il genero del potente uomo di affari il quale aveva proposto quell’offerta di candidatura al Senato. Con lo straordinario aiuto di Cuchillo, ormai alleato cl pistolero riescono ad eliminare i reali colpevoli.  

    Il duello finale

    Sergio Sollima, attraverso l’insegnamento del più grande regista Sergio Leone, realizza due duelli memorabili: il primo denominato “Knife vs Gun”, cioè coltello contro pistola, è con Cuchillo, abilissimo maestro di coltelli, contro, un pistolero; il secondo tra Corbett e Schulenberg. Quest’ultimo sfrutta una fondina fabbricata da se stesso sicuro che dia migliori risultati di quelle americane. Il duello è accompagnato da un grande componimento storico “Per Elisa” di Beethoven. 

    Prima parte del duello finale:                Seconda parte del duello finale:

                   

    Interpreti e protagonisti

     

     

     

     

     
    Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
     
     

    Il Buono il Brutto il Cattivo

    Post n°6 pubblicato il 12 Marzo 2009 da mrpable
    Foto di mrpable

    Il Buono il Brutto il Cattivo

    Il buono, il brutto, il cattivo, diretto da Sergio Leone nel 1966, è uno dei più celebri film western della storia del cinema, ed è considerato la quintessenza del fortunato genere spaghetti-western.
    Tuco

    Trama

    Il film racconta la storia di tre pistoleri che durante la Guerra di secessione americana sono all'inseguimento di un carico d'oro scomparso. Il primo ad esserci presentato è Tuco Benedicto Pacifico Juan Maria Ramirez (Il Brutto) - chiamato semplicemente Tuco - (Eli Wallach), un criminale con una taglia sulla testa pluri-ricercato per numerosi reati commessi. Tuco ha una società con "il Biondo" (Il Buono, interpretato da Clint Eastwood): Il Biondo finge di arrestare Tuco, incassando i soldi della taglia, e successivamente lo salva, sparando sulla corda del cappio. I due in seguito dividono il bottino spostandosi di contea in contea. Contemporaneamente, vi è un terzo personaggio chiamato "Sentenza" (Il Cattivo, interpretato da Lee Van Cleef), un killer spietato, che viene a sapere dell’esistenza di una cassa contenente 200.000 dollari Confederati nascosta da un soldato di nome Jackson che, per non farsi individuare dopo aver nascosto il bottino, si fa chiamare "Bill Carson". Inizia dunque a cercare informazioni sul tesoro.In seguito a una discussione il Biondo scioglie la società, lasciando il sodale da solo nel deserto. Tuco, però, riesce a sopravvivere e dopo 70 miglia arriva stremato in un paese con propositi di vendetta. Ben presto trova il Biondo e inverte i ruoli, costringendo l'ex compagno a seguirlo a piedi nel deserto. A un certo punto però, i due incontrano una diligenza piena di soldati Confederati morti o in fin di vita: tra questi vi è Bill Carson, l'uomo ricercato da Sentenza. Egli rivela a Tuco il nome del cimitero dove ha seppellito i 200.000 dollari, ma richiede dell'acqua in cambio del nome indicato sulla tomba. Mentre Tuco va a prendere da bere, Carson muore, non prima di aver rivelato il nome scritto sulla tomba al Biondo la cui compagnia, in questo modo, diventa di vitale importanza per il Brutto, costretto a cambiare il progetto di vendetta sul Biondo, rinunciando ad ucciderlo ed impegnandosi a curarlo nello sforzo, vano, di conoscere il nome iscritto sulla tomba.

    Joe "il Biondo" in fin di vita nel deserto

    Travestiti da soldati confederati, Tuco porta il Biondo, quasi morente, in una missione cattolica gestita da suo fratello, un prete. Mentre il Biondo si rimette in sesto, Tuco e suo fratello Pablo (Luigi Pistilli) hanno una discussione. Dopo aver lasciato la missione, i due, ancora vestiti da soldati Confederati, scorgono all'orizzonte un gruppo di soldati molto distanti da loro. Tuco, notando le uniformi grige, pensa che essi siano dei soldati Confederati, quindi li chiama a gran voce. Quando questi si avvicinano, il loro capo si pulisce l'uniforme, rivelando il colore blu dei soldati dell'Unione. Tuco e il Biondo vengono dunque catturati e portati in un campo di prigionia nordista.Sentenza intanto ha seguito le tracce di Bill Carson fino al campo di prigionia ed è ora in forza all'Unione come sergente. Con l’aiuto del caporale Wallace tortura Tuco finché non scopre il nome del cimitero. Quando però viene a sapere che solo il Biondo conosce il nome della tomba, cambia tattica. Lo convoca e gli propone un'alleanza: accompagnati da altri 5-6 pistoleri, i due lasciano il campo alla ricerca dell'oro. Intanto Tuco, in manette, viene trasportato su un treno assieme ad altri prigionieri di guerra Sudisti ma riesce a fuggire, uccidendo il caporale Wallace. Nel paese più vicino, devastato dal fuoco incrociato dei cannoni dei due eserciti, Tuco incontra un cacciatore di taglie (Al Mulock) che aveva ferito all'inizio del film, il quale cerca vendetta. Appena Tuco spara al cacciatore di taglie, il Biondo, che era arrivato nello stesso paese in compagnia di Sentenza, riconosce il suono della pistola e lo va a cercare. Trovatolo, rifonda la società per uccidere Sentenza. I due riescono a far fuori gli scagnozzi ma il capo riesce a scappare.Tuco e il Biondo, nel viaggio verso il cimitero, assistono a una battaglia tra l'Unione e i Confederati, che si stavano contendendo un ponte di gran valore strategico. Catturati stavolta dall'esercito Nordista, decidono di arruolarsi dopo aver parlato con il capitano comandante della compagnia. Quest'ultimo, palesemente ubriaco, rivela ai due un suo personale piano per far cessare l'inutile massacro di entrambi gli schieramenti: solo distruggendo l'oggetto della contesa, il ponte appunto, si porrebbe fine alla carneficina e il momento migliore è durante la tregua per raccogliere i feriti tra un assalto e l'altro. Poiché il cimitero è dall'altra parte del ponte, i due decidono di farlo esplodere per indurre i soldati ad andarsene. Mentre stanno caricando gli esplosivi, decidono di giocare a carte scoperte: Tuco rivela che il cimitero si chiama Sad Hill mentre il Biondo dice che il bottino in dollari è sotterrato nella tomba di Arch Stanton.Dopo aver fatto esplodere il ponte, i due eserciti come previsto si ritirano e i due soci arrivano finalmente sull'altra riva del fiume: procedono dunque sulla loro strada fino ad arrivare nei pressi del cimitero. Mentre il Biondo si distrae vicino alle rovine di una chiesa, dove assiste in silenzio agli ultimi istanti di vita di un giovane soldato gravemente ferito, Tuco ne approfitta e si mette in sella a un cavallo e scappa, entrando finalmente nel cimitero.Una volta individuata la tomba, il Brutto inizia a scavare furiosamente: prima che possa trovare qualcosa, però, viene raggiunto dal Biondo, che gli punta una pistola e gli intima di scavare con una pala. Arriva, a questo punto, Sentenza che, dopo aver gettato ai due una seconda pala, ordina al Biondo di scavare anch'egli; quest'ultimo, dopo aver portato alla luce la cassa funebre, rivela che i dollari non sono sotterrati lì e che, quella tomba, contiene solo ossa.


    Il triello finale

    Il Biondo, allora, dice che scriverà su di una pietra il nome della tomba dov'è veramente sotterrato il tesoro e che, per conoscerlo, "se lo dovranno guadagnare"; i tre si spostano in un largo spiazzo al centro del cimitero per dar vita al triello che concluderà il film. Al termine dello scontro il Biondo colpisce a morte Sentenza, mentre Tuco scopre di avere la pistola scarica: il Biondo infatti lo schernisce affermando di avergliela scaricata la notte prima. Sulla pietra, inoltre, egli non aveva scritto nulla, in quanto la tomba da trovare era quella di uno "sconosciuto" accanto a quella di Stanton. Tuco viene costretto a scavare e, non appena trova il denaro, si ritrova una pistola puntata contro: il Biondo lo costringe a mettere il collo in un cappio, con i piedi sulla croce della tomba. Si prende dunque la sua metà di bottino e cavalca lontano, mentre Tuco grida aiuto. Da una distanza notevole, spara un colpo sulla corda del cappio, come faceva ai vecchi tempi, salvando l'ex compagno. Il Biondo, dunque, galoppa via con la sua metà dei 200.000 dollari, lasciandosi dietro Tuco che inveisce, a gran voce, contro di lui.

        (Tuco parla con suo fratello)                          (Tuco inveisce contro Joe)

          

                                Informazioni prese da Wikipedia e YouTube
                                                      http://it.wikipedia.org/wiki/Il_buono,_il_brutto,_il_cattivo

     

                 

     

                                                     

                                                                  

     
    Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
     
     
    « Precedenti Successivi »
     

    © Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963