TARTARUGHE

...tutto ciò che ha a che fare con le tartarughe...

 
 

NOTA

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Non sono un veterinario e questo è un Blog Amatoriale, pertanto, malgrado la cura posta nella raccolta del materiale, non posso assumermi la responsabilità totale delle informazioni riportate. In caso di seri problemi riguardanti la salute delle tartarughe, consiglio sempre e comunque di rivolgersi a persone qualificate e competenti.
Inoltre, molto del materiale presente è frutto di ricerche sul web, pertanto esiste la possibilità che nel blog siano state pubblicate foto o testi senza il consenso dell'autore o proprietario del diritto.
Se questo dovesse avvenire, vi chiedo gentilmente di contattarmi e in breve tempo verrà rimosso tutto il materiale non autorizzato.
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IL BRANCO

immagine5 Testudo Hermanni :
- Mucca
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- Toro
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immagine5 Trachemys Scripta :
 - Piranha
 - Barracuda
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 - Orca
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LE MIE BELVE

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Messaggi del 04/04/2006

ALLEVATORI NEL VENETO

Post n°41 pubblicato il 04 Aprile 2006 da G_ietta
 

Nome ivana
e-mail
vni@iol.it 
Provincia treviso
Testuggini allevate testudo marginata,
testudo hermanni,
tartaruga dalle orecchie rosse
 
Nome roberto
e-mail
bandieraro@libero.it 
Provincia treviso
Testuggini allevate coppia di testudo hermanni boettgeri del 1998
 
Nome tiziana
e-mail
tizpes@libero.it 
Provincia treviso
Testuggini allevate Da 7 hermanni hermanni sono nate in cinque anni 18 piccole
 
Nome sabina
e-mail
gebbiasaby@tin.it 
Provincia venezia
Testuggini allevate Testudo Hermanni Hermanni sarda
Testudo Hermanni Boettgeri
Testudo Graeca Ibera
Testudo Marginata
 
Nome matteo
e-mail
zenit@caltanet.it 
Provincia verona
Testuggini allevate Testudo hermanni boettgeri Testudo hermanni hermanni Testudo graeca Terrapene carolina tringuis
 
Nome alessandro
e-mail
spali@libero.it 
Provincia vicenza
Testuggini allevate Testudo Hermanni hermanni
Testudo Hermanni boettgeri
Testudo Marginata
Geochelone pardalis
 
Nome roberto
e-mail
robstiev@tin.it 
Provincia vicenza
Testuggini allevate n°2 adulti di testudo hermanni(maschio e femmina), n°10 piccoline nate in settembre 2004
 
Nome roberto
e-mail
vexiu@libero.it 
Provincia vicenza
Testuggini allevate tre esemplari di testudo hermanni boettgeri
 
Nome sergio
e-mail
sergio.brogliato@virgilio.it 
Provincia vicenza
Testuggini allevate Testudo marginata
Testudo hermanni hermanni
Testudo hermanni boettgeri
Testudo graeca
 

 
 
 

ANNUNCIO

Post n°40 pubblicato il 04 Aprile 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

Chiunque sia interessato a vedere pubblicate foto o testi sulle proprie Testuggini mi contatti in messaggeria

 
 
 

PUNTUALIZZAZIONI SUGLI ESEMPLARI PRECEDENTITrachemys scripta scripta

Post n°39 pubblicato il 04 Aprile 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

STATUS GIURIDICO
Trachemys scripta scripta non e' in nessuna legge o decreto ministeriale ed e' dunque di libera vendita, tuttavia eventuali ibridi con Trachemys scripta elegans sono da considerarsi anch' essi in CITES essendo quest' ultima inserita in allegato B.

DISTRIBUZIONE E HABITAT
La si trova diffusa nella Carolina (Nord e Sud Carolina),in Virginia, in parte della Georgia e nella zona nord della Florida. Occupa una ampia varietà di habitat umidi, particolarmente soleggiati e caldi: paludi, stagni, fiumi, grandi corsi d'acqua, particolarmente calmi e con anse tranquille, ricchi di vegetazione con tronchi e sassi emersi per esporsi al sole e un fondo particolarmente fangoso per affrontare il letargo durante l' inverno. Essendo abili nuotatrici si avventurano anche in acque di una certa profondità (anche oltre i due metri) per poter cacciare, ma in generale vivono in acque non troppo profonde. Vista la loro capacità di adattamento spesso si trovano stabili insediamenti in Spagna, Francia, Italia dovuti ad uno scriteriato abbandono nel nostro habitat di parecchi esemplari che spesso hanno preso il sopravvento sulla nostra fauna locale.

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
Animale strettamente acquatico, passa le ore meno calde della giornata su di un sasso, un tronco emerso o sulle rive per ricevere i benefici dei raggi solari e regolare la propria temperatura corporea, nelle ore centrali della giornata quando le temperature sotto il sole sono elevate preferisce rimanere in acqua. Si alimenta al mattino per poi sfruttare il calore del sole per favorire la digestione del cibo. Con l' abbassarsi delle temperature rallenta il proprio metabolismo finchà le condizioni non sono tali da favorirne il letargo: sceglie un luogo poco profondo e fangoso (a volte sulle rive) e vi si interra per poter passare la stagione fredda, risvegliandosi in primavera. Solitamente questo avviene nei luoghi originari da fine novembre fino a marzo.

CARATTERISTICHE FISICHE
Le dimensioni sono variabili a seconda del sesso e delle condizioni di allevamento: in generale variano le proprie misure tra i 12 cm e i 28 cm (raggiunti dalle femmine). Il piastrone e' di color giallo intenso e presenta due macchie, una per ogni scuto gulare anche se e' facile vedere piastroni con diversi spot su vari scuti (frutto di ibridazioni). Non presenta nessun tipo di cerniera ed e' unito al carapace da un ponte osseo ben sviluppato. Il carapace presenta un colore verde brillante nei giovani ma con il passare del tempo i colori tendono a scurirsi fino ad avere esemplari con un carapace quasi nero. Gli scuti vengono sostituiti periodicamente. La testa ha dei disegni inequivocabili e presenta delle striature gialle più accentuate sopra gli occhi che con l' età tendono a scurirsi ulteriormente.

DIMORFISMO SESSUALE
Il dimorfismo sessuale e' particolarmente accentuato in questa specie: i maschi presentano dimensioni minori, unghie anteriori molto pronunciate (fino a 3cm) per la danza di accoppiamento, coda con una base molto larga e l' apertura della cloaca posta nella sua estremità, in prossimità della punta. Il piastrone si presenta concavo per facilitare l' accoppiamento. Le femmine invece hanno dimensioni maggiori, le unghie delle zampe anteriori poco pronunciate, un piastrone piatto per aumentare lo spazio per contenere le uova, la coda sottile con la cloaca posta alla base di questa per aiutarla durante la deposizione delle uova. Questi caratteri sono ben visibili soprattutto con la maturità sessuale che dipende dalle dimensioni: intorno a 18 cm di carapace (circa tra anni di età) una femmina può considerarsi sessualmente matura, gli individui maschi già molto tempo prima, con dimensioni di 10 cm.

ALIMENTAZIONE
E' una specie onnivora, trae il necessario apporto nutritivo da molti alimenti per cui e' necessario che la dieta sia estremamente varia ed equilibrata. Dalle osservazioni in natura si e' potuto osservare come da giovani siano quasi completamente carnivore variando saltuariamente con cibo di origine vegetale, mentre da adulte la percentuale di cibo vegetale tende ad aumentare. In natura si nutrono di tutto ciò che capita nei loro paraggi: pesci, insetti, molluschi, vermi, piccoli mammiferi, girini, anfibi, carogne, feci, alghe, piante acquatiche e piante sommerse. In cattività l' alimentazione deve essere estremamente varia. Gli individui giovani necessitano di una frequenza di alimentazione giornaliera con un giorno di digiuno, gli adulti possono tranquillamente essere alimentati ogni 3 giorni viso i loro tempi digestivi di gran lunga più lenti dei giovani. Le Trachemys scripta scripta possono seguire una dieta a base di pesce d' acqua dolce (alborelle, acquadelle, trota ecc..) vivi, morti o interi a seconda della taglia della tartaruga: per gli individui più giovani meglio se morti e senza lische ma mantenendo tutte le interiora, per gli adulti di buone dimensioni anche vivi oppure interi con tutte le interiora che contengono importanti elementi nutritivi. A ciò e' opportuno integrare con altri alimenti ben accetti: insetti (grilli, lombrichi, cavallette, camole della farina...), girini, piccoli invertebrati (chiocciole con guscio molto ricco di calcio) e cibi vegetali (tarassaco, cicoria selvatica, rucola, radicchio, lenticchie acquatiche, piante acquatiche di ogni tipo,ecc...). La parte vegetale può costituire un buon 20% della dieta dei giovani fino ad arrivare a 50% o più negli adulti. Si consiglia di somministrare con parsimonia frutta e carni bianche e rosse. Ogni tanto possono essere somministrati cibi in pellet di ottima marca ma senza abusarne (massimo 30% dell' alimentazione). E' buona norma lasciare sempre a disposizione un osso di seppia per fornire il calcio necessario o spolverare il cibo con del carbonato di calcio. Si ricorda che ogni alimento ha i suoi pro e i suoi contro per cui e' necessario che la dieta sia estremamente varia per non incorrere a carenze di qualsiasi tipo. Eventuali integrazioni vitaminiche sono da fare sotto consiglio e indicazione di un veterinario esperto in rettili, dopo averlo messo al corrente della specie allevata e della dieta.

 
 
 

LE VOSTRE FOTO

Post n°38 pubblicato il 04 Aprile 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

Le tartarughe di:

STRAWBERRY_FIELD

"Tartina e Tartona hanno tre anni e sono le mie beniamine, quando mi sono state regalate erano poco più grandi di una monetina da 100 lire, adesso sono due bestioni che mangiano da far paura. Sono molto affezionata a loro, mi girano per casa e mi fanno compagnia, e ti assicuro che è un luogo comune il fatto che siano animali lenti o poco vivaci, come dicono tante persone. !!! Sono tartarughe d'acqua, precisamente tartarughe dalle orecchie gialle o Trachemys scripta scripta."


ndr.:grazie del contributo

 
 
 

RAZZE ITALIANE

Post n°37 pubblicato il 04 Aprile 2006 da G_ietta
 

Nome: TESTUDO HERMANNI
classificata nel 1789
Distribuzione: La troviamo nell’Europa meridionale (vedi disegno), in modo certamente non uniforme: è presente in Italia, nella Spagna orientale in parte della Francia meridionale e Corsica, in Grecia, penisola balcanica… Si presuppone che tutte le testuggini della zona occidentale dei Balcani derivino dalla famiglia dei Testudo hermanni hermanni, le altre orientali alla specie Testudo hermanni boettgeri.
Habitat: Gli ambienti tipici dove le Testudo di Hermann si insediano sono le zone costiere, nei boschi, nelle pinete o nella macchia mediterranea.
Caratteristiche: In media la lunghezza del carapace è compresa tra i 13-20 cm nell'individuo adulto, ma si sono registrati casi fino a 30 cm. Si distingue facilmente dalla
testuggine marginata 
per la robusta punta cornea presente sull’estremità della coda; la scaglia che sormonta la coda è doppia e la colorazione del carapace è gialla con una macchia molto scura e ben definita.
Accoppiamenti: avvengono verso la fine della primavera verso la fine maggio e per tutto il mese di giugno; in una covata la femmina depone da 4 a 12 uova. Le uova dal guscio bianco sono a forma ellittica, vengono deposte verso la metà di luglio e ad una prima covata ne può seguire subito una seconda. Dopo circa tre mesi termina il periodo di incubazione: alla nascita i piccoli hanno un peso di 6 g e sono lunghi 3 o 4 cm.
Alimentazione: Queste Testudo sono principalmente erbivore, anche se, in modo particolare gli individui più giovani, integrano la loro dieta con piccole chiocciole o altri invertebrati.

Nome: TESTUDO GRAECA
classificata nel 1758
Distribuzione: La troviamo nell’Africa settentrionale, nella Spagna meridionale, è presente in Italia soprattutto in Sardegna, in Grecia, in Turchia e più in generale nel medio Oriente . Le tartarughe moresche sono state suddivise in quattro sottospecie (che si differenziano per la colorazione e la forma del carapace) dal nome: Testudo graeca graeca, Testudo graeca ibera, Testudo graeca terrestris e Testudo graeca zarudnyi.
Habitat: Oltre negli ambienti già descritti per la
testuggine Hermanni, vista la loro così vasta diffusione, le possiamo trovare anche dalle oasi del nord Africa agli altipiani turchi ad oltre 2000 metri d’altezza.
Caratteristiche: La lunghezza del carapace varia dai 15 ai 25 cm (individuo adulto). È caratterizzata dall’assenza della punta cornea sull’estremità della coda e la scaglia che sormonta la coda è singola. La colorazione del carapace è gialla con macchie poco definite. La testa è piccola e la coda molto corta.Accoppiamenti: Vedi
Testuggine hermanni, ma una covata non supera le 8 uova.

Nome: TESTUDO MARGINATA
classificata nel 1792
Distribuzione: È originaria della Grecia ed è stata successivamente introdotta in Sardegna .
Habitat: È frequente trovarla nelle zone della macchia mediterranea.
Caratteristiche: La lunghezza del carapace arriva ai 30-35 cm (individuo adulto) e non sono rari anche individui di dimensioni maggiori. Si differenzia dalla
Testuggine graeca per il carapace più allungato e di colorazione decisamente differente Alimentazione, Vita: Vedi Testuggine hermanni Accoppiamenti: Come le altre due specie, da tempo si riproducono perfettamente in cattività.

Nome: CHRYSEMYS SCRIPTA ELEGANS
o testuggine dalle orecchie rosse
classificata nel 1839
Distribuzione: È originaria del continente americano: la troviamo negli USA, in Messico, nel Brasile settentrionale... e a causa dell'intenso commercio come "animale da compagnia" è stata esportata in quasi tutto il globo.
Tale razza è ormai in grado di vivere e riprodursi in ambienti ben differenti da quelli di cui è originaria. Questo aspetto è da considerarsi estremamente negativo se si considera il fatto che moltissimi esemplari (giovani o meno) vengono continuamente abbandonati dai proprietari e, visto il loro grande adattamento, una volta insediati nel nuovo habitat, possono sconvolgere l'equilibrio naturale della zona.
Habitat: È frequente trovarla in ruscelli, canali: comunque in zone ricche di vegetazione.
Caratteristiche: L'individuo maschio possiede la coda più lunga. La lunghezza del carapace varia a secondo della sottospecie: da un max di 60 cm (T. scripta grayi) a un min di 20 cm (T. scripta troostii). La fascia rossa, dal margine posteriore dell'occhio al collo, è la causa del suo nome comune testuggine dalle orecchie rosse.Alimentazione: Generalmente onnivora: gli esemplari più giovani si nutrono sia di piccoli invertebrati sia di piante acquatiche, quelli più adulti (pur mantenendo una dieta vegetariana) sono carnivori e necrofagi.
Accoppiamenti: Avviene nel periodo primaverile, le uova (in genere non più di dieci) vengono deposte tra aprile e giugno in piccole buche scavate nel terreno e restano in incubazione per almeno 60 giorni.


 
 
 

APPARATO CIRCOLATORIO

Post n°36 pubblicato il 04 Aprile 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

Come in tutti i rettili, anche le testuggini hanno una circolazione detta "a sangue freddo": infatti il cuore delle tartarughe, posto tra i polmoni e appoggiato nella parte anteriore del piastrone, è formato da due atri e da un solo ventricolo (questo comporta il mescolamento del sangue arterioso con quello venoso). Nell’atrio destro giunge il sangue venoso, cioè proveniente dal corpo, che viene spinto nel ventricolo e da li, nei polmoni dove cede l'anidride carbonica (CO2) e si "carica" di ossigeno (O2). Ritorna quindi al cuore dove passa prima nell’atrio sinistro, da li nell’unico ventricolo e successivamente nel resto del corpo. Ricordiamoci che anche le testuggini sono animali esotermi: cioè non riescono a mantenere la temperatura corporea indipendente da quella dell’ambiente. Questo limita le loro attività alle stagioni più calde dell’anno; nei periodi più freddi sono solite rintanarsi in buche che esse stesse scavano nel terreno, sprofondando nel sonno del letargo. Con l'arrivo della stagione invernale, le giornate si accorciano e la temperatura comincia a diminuire, le ughe sono pronte per andare in letargo. Durante questo periodo una uga adulta perde al mese circa l'1% del peso iniziale. In libertà, le ughe possono anche rimanere in letargo appena 4 settimane. I fattori che ne regolano la durata sono la latitudine, il clima, le riserve di grasso, la dimensione, l'età e le condizioni di salute. Se la temperatura dovesse rimanere sotto i 2°C per diverso tempo sarebbe potenzialmente dannosa per il loro sistema nervoso e le porterebbe alla morte. Una temperatura superiore agli 11°C interromperebbe il letargo, che comunque non deve superare le 20 settimane.

 
 
 

APPARATO NERVOSO E SENSORIALE

Post n°35 pubblicato il 04 Aprile 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

Vista e olfatto sono i due sensi principali di cui dispongono le ughe. La vista nonostante sia ben sviluppata non è in grado di distinguere appieno i colori; test hanno determinato che sono in grado di distinguere colori come il blu dall’arancio, dal verde e dal grigio. Olfatto e gusto sono indispensabili per la ricerca di cibo, per riconoscere i territori adatti alla nidificazione o per avvertire la presenza di un altro animale. Un terzo senso: l’udito è poco sviluppato e permette loro di percepire solo suoni ad alta frequenza (molto acuti); sono invece abilissimi a percepire la minima vibrazione del terreno e a reagire di conseguenza.

 
 
 

APPARATO DIGERENTE

Post n°34 pubblicato il 04 Aprile 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

Le testuggini sono prive di denti e il becco corneo e la lingua sono di minimo aiuto nell’ingerimento. Aiutato così anche dalle ghiandole salivari il cibo ingerito giunge nello stomaco che risulta poco differente dal primo tratto dell’intestino. Quest’ultimo è suddiviso in due parti: grande e piccolo intestino. Queste parti sono separate tra loro da valvole di nome pilorica e ileo-cecale. Il passaggio del cibo dallo stomaco all’intestino può impiegare anche diverse ore: da questo si deduce le ughe hanno una digestione molto lenta (casi limite: studi hanno riscontrato che le grandi Testuggini di Aldabra impiegano fino a 240 ore, cioè 10 giorni). L’intestino termina con la cloaca, l’apertura comune ai due apparati: quello digerente e quello riproduttivo. Per quanto riguarda l’alimentazione, a seconda della specie possono essere erbivore, carnivore o onnivore. Tuttavia anche le razze erbivore si possono nutrire di larve di insetti, chiocciole… , ma anche carogne e feci. Tutte le razze sono inoltre molto ghiotti di frutta, verdura e fiori: qualunque sia la loro preda, essa viene trattenuta con le zampe anteriori mentre con il becco viene spezzata e successivamente ingoiata. Ricorda che le ughe sono animali che bevono molto: può essere utile lasciare sempre nel giardino un sottovaso colmo d'acqua.

 
 
 

SIAMESI

Post n°32 pubblicato il 04 Aprile 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

Anche Madre Natura delle volte fa degli errori. Durante un normale monitoraggio delle tartarughe marine, la studiosa Mary Toro ha fatto una scoperta che ha dell’incredibile. Una tartarughina dotata di due teste. "Sono rimasta letteralmente scioccata – ha spiegato alla stampa la ricercatrice - non riuscivo a credere ai miei occhi.
E come non capirla! Quanti possono dire di aver visto un essere vivente a due teste? “Gli embrioni di tartarughe a due teste – ha detto Maura Krause, un’altra esperta del settore - non sono una novità, tuttavia è praticamente impossibile trovare un esemplare in vita. È il primo che abbia mai visto”. L’insolito animaletto, completamente sviluppato, è stato avvistato e catturato nelle vicinanze di Naples Cay, in Florida. Stavolta l’inquinamento o la contaminazione genetica non sembrano però aver nessun ruolo in quanto accaduto. Il merito, o la colpa, è tutta di Madre Natura.

 
 
 

COMUNICAZIONI UOMO-ANIMALE

Post n°31 pubblicato il 04 Aprile 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

Le tartarughe sono animali molto curiosi. Conoscono bene l'ambiente in cui vivono e non amano cambiamenti. La tartaruga non gioca come un cane o un gatto. È un animale solitario a cui piace la tranquillità. Le si può parlare con voce pacata e darle un po' di insalata. Non si lascia addomesticare e non ubbidisce a nessuno perché è un animale selvatico. Il rapporto e la comprensione tra essere umano e tartaruga è quindi molto ridotto e si basa su un modesto repertorio di poche interazioni.  Gli animali comunicano fra loro attraverso il linguaggio del corpo, la posizione della coda, la mimica, i versi e molto altro. Se è vero che fra l'uomo e l'animale è l'uomo il soggetto intelligente, sarà a lui che toccherà l'onore di scendere al livello della tartaruga e non viceversa. Così come nel rapporto con un bambino ci mettiamo ad imitare il suo modo di parlare, in modo da essergli più vicini e consentirgli di comunicare meglio con noi. Dovremmo parlargli come se stessimo parlando con un'altra persona. Gli animali hanno infatti una grandiosa capacità di apprendere e di capire cosa significano parole, gesti e toni della voce.

 
 
 

COMPORTAMENTO

Post n°30 pubblicato il 04 Aprile 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

Le tartarughe sono animali solitari. Non ne vogliono proprio sapere di creare un nucleo famigliare. Questo comportamento così asociale lo acquistano però sin dalla nascita. La femmina depone le uova in una fossa da lei scavata e le abbandona senza più curarsi se il sole le brucia e dei piccoli che nasceranno. Questi infatti, devono sbrigarsela da soli una volta nati! Cosa rimane? La coppia.
Se allevati correttamente, questi robusti animali non presentano disturbi comportamentali. Spesso si tratta di comportamenti che agli occhi dell'essere umano possono risultare fastidiosi, i quali però bisogna accettare. Per esempio: la mancanza di spazio per deporre le uova induce nella femmina un bisogno esagerato di covare, soprattutto quando il terreno è poco profondo e duro. Se un maschio è troppo invadente e molesta di continuo la femmina può creare dei seri problemi alla deposizione delle uova. In questa fase è quindi molto importante separare i due animali. Anche la lotta tra due maschi rivali che può provocare ferite anche gravi, bisogna evitarla separando i due individui (non si devono neppur poter vedere!). Un'alimentazione sbagliata, un recinto troppo piccolo ed inadatto, secco e freddo sono fattori che portano a situazioni d'emergenza.

Fonte:
http://www.protezione-animali.ch

 
 
 

Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 04 Aprile 2006 da G_ietta
 
Tag: SALUTE
Foto di G_ietta

AUTOASSISTENZA

Improvvisarsi dottori di tartarughe è un'impresa rischiosa. In caso di costipazione si può rimediare con bagni giornalieri in acqua tiepida, alimentazione variata e molto movimento (spostare il cibo rispetto a dove lo si lascia abitualmente, cambiare posto a foglie, tane ecc...). Oppure per combattere la diarrea si può imporre un digiuno di due giorni somministrando solo té di camomilla.Per altri problemi consultare un veterinario esperto.

 
 
 

MALATTIE

Post n°28 pubblicato il 04 Aprile 2006 da G_ietta
 
Tag: SALUTE

MALATTIA: Malattie alle vie respiratorie;
CAUSE: Raffreddamento, polmonite, temperatura ambientale inadatta, insufficiente assunzione di cibo;
SINTOMI: Bocca spalancata, estensione del collo, abbondante scolo nasale ed orale (bolle d'aria), debolezza, iperattività (a causa della difficoltà respiratoria), respirazione sibillante;
CONSIGLIO: Tenere l'animale in un ambiente con temperatura ottimale (non lasciare le tartarughe su un pavimento freddo!), somministrare cibo adatto, molto fieno, consultare il veterinario.

MALATTIA: Diarrea;
CAUSE: Problemi nutrizionali, ingestione di frutta acerba o agrumi, infezioni batteriche, funghi e parassiti;
SINTOMI: Debolezza, perdita d'appetito, diarrea, forte sete;
CONSIGLIO: Digiuno per 1-2 giorni: te di camomilla, se non ci sono miglioramenti consultare il veterinario;

MALATTIA: Costipazione;
CAUSE: Problemi nutrizionali come eccesso di alimenti secchi nella dieta, occlusione intestinale, ritenzione di uova, sabbia, scarsità di movimento;
SINTOMI: Per molto tempo nessuna eliminazione di feci, feci scarse con sangue;
CONSIGLIO: Bagno giornaliero, alimentazione variata, molto movimento, se non ci sono miglioramenti consultare il veterinario;

MALATTIA: Rifiuto del cibo, anoressia;
CAUSE: Ambiente troppo freddo, risveglio durante il letargo, agitazione psicologica, parassiti;
SINTOMI: Perdita d'appetito, debolezza;
CONSIGLIO: Consultare il veterinario;

MALATTIA: Disturbi agli occhi;
CAUSE: Soprattutto nelle tartarughe d'acqua a causa di ipovitaminosi (carenza di vitamina A);
SINTOMI: Occhi esorbitanti, gonfi, palpebre incollate, animale accecato ;
CONSIGLIO: Consultare il veterinario;

MALATTIA: Micosi;
CAUSE: Assenza di esposizione diretta al sole o ai raggi UV, scarsa igiene;
SINTOMI: Patina bianca, infiammazioni della pelle, decolorazione e macchie bianche sulla pelle, perdita delle squame (carpace), masse di squame molli e curve sul carpace;
CONSIGLIO: Consultare il veterinario, igiene ottimale, abbondante esposizione al sole o ai raggi UV;

MALATTIA: Carenze alimentari;
CAUSE: Carenza di vitamine e di sali minerali;
SINTOMI: A dipendenza della scarsità: rammollimento e deformazione del carpace, rachitismo, gonfiore delle palpebre, mutazioni scheletriche, debolezza, perdita di appetito;
CONSIGLIO: Consultare il veterinario, alimentazione ottimale;

MALATTIA: Danni al carpace;
CAUSE: Infezioni, lesioni, malformazioni a causa di disturbi al metabolismo, nelle tartarughe d'acqua carenza di umidità;
SINTOMI: Dipende dalla causa;
CONSIGLIO: Consultare il veterinario, manutenzione ottimale;

MALATTIA: Necessità di cova;
CAUSE: Manutenzione errata, carenza di calcio, lesioni al condotto ovarico;
SINTOMI: L'animale è piuttosto agitato, scava ovunque, non ha appetito, perdita di muco dalla cloaca, respirazione con la bocca;
CONSIGLIO: Consultare il veterinario;

MALATTIA: Parassiti intestinali;
CAUSE: Ascaridi, ossiuridi e tenie;
SINTOMI: Diarrea, dimagrimento, anoressia, debolezza, vomito, soffocare, ostruzione intestinale, enterite;
CONSIGLIO: Consultare il veterinario, sverminatura periodica.

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 31/03/2006
 

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ANATOMIA: le tartarughe viste dall'interno e dall'esterno;
BELLE IMMAGINI: raccolta personale di immagini;
COMPORTAMENTI ED ABITUDINI: la psicologia ed il comportamento delle tartarughe;
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CHE COS'E' LA CITES



La CITES è la convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione
(CITES= Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora), firmata a Washington il 3 marzo 1973 (e per questo conosciuta in Europa anche come "Convenzione di Washington") è un trattato internazionale applicato in più di 130 Paesi del Mondo. Il suo scopo è di disciplinare il commercio internazionale di specie animali e vegetali affinché questo non ne minacci la sopravvivenza.
www.corpoforestale.it

L'Ufficio CITES puo' fornire informazioni sulle specie protette e sulle leggi in vigore.
La polizia giudiziaria ha il compito di vigilare sull'applicazione delle norme in vigore. Per quanto riguarda il possesso di animali esotici e animali selvatici nostrani protetti e' competente l'Ufficio CITES presso il Corpo Forestale dello Stato (tel. 026709479).
In particolare si ricordino alcune norme che riguardano le tartarughe:
Tartarughe di terra (genere Testudo).
Tutte le tartarughe del genere Testudo sono protette e il loro possesso deve essere denunciato all'Ufficio CITES, cosi' come, entro 10 giorni, ogni nuova nascita e i decessi.
Tartarughe esotiche d'acqua: la maggioranza delle specie di tartarughe d'acqua esotiche in commercio non sono protette. Per verificare con esattezza se la specie in possesso rientra in questa categoria e' possibile chiedere informazioni al'Ufficio CITES presso il
Corpo Forestale dello Stato tel. 026709479.
Queste tartarughe sono esotiche e non possono quindi essere rilasciate in natura a causa dei danni che provocherebbero alla fauna locale. Per questo il WWF sconsiglia l'acquisto di specie esotiche, non solo tartarughe.
Chi non fosse piu' in grado di occuparsi della propria tartaruga puo' rivolgersi a:
ENPA sede di Milano tel 0297064220

Centro tartarughe CARAPAX a Massa Marittima in Toscana
tel 0566/940083 carapax@cometanet.it

 

SEI PRONTO AD ALLEVARE UNA TARTARUGA?


1-DA DOVE PROVIENE?

conoscere l'esatta provenienza dell'esemplare scelto ci farà capire meglio le sue esigenze di allevamento.
2-CHE DIMENSIONI RAGGIUNGE?
è importante sapere anticipatamente quanto crescerà la nostra tartaruga, in modo tale da essere certi di poterle offrire uno spazio adeguato, senza poi,come succede fin troppo spesso, doversene liberare.
3-SERVE IL CITES?
Prima di acquistare l'esemplare che abbiamo scelto verifichiamo se,quella specie,necessita di documentazione, e che, il negoziante o l'allevatore ce lo rilasci.
In modo da evitare sanzioni o addirittura il sequestro dell'esemplare.
4- COSA MANGIA?
La dieta deve essere varia equilibrata e deve evitare i mangimi confezionati.
Deve,per quanto possibile,racchiudere tutti i cibi che normalmente la tartaruga troverebbe  nel suo habitat naturale.Un'alimentazione errata può provocare gravi danni alla salute delle nostre Belve.
5- A CHE TEMPERATURA/UMIDITà ecc. DEVE VIVERE?
Molte persone si preoccupano solo di avere un esemplare "particolare", ignorando però che magari, quell'esemplare è nato in foreste tropicali, e che quindi, avrà molte difficoltà a vivere nei nostri climi, o comunque in piccoli terrari dove si "cerca" di ricreare l'habitat naturale.
Occorre conoscere a che temperature vanno in letargo e a quali si svegliano.
Informarsi, quindi, su tutto ciò che sono le "necessità biologiche"(passatemela!) della tartaruga.cerchiamo magari di prediligere specie autoctone.








 

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