Tallund

Ciao carissimo! :) Ti dispiace se ti dico che non sono daccordo con le tue critiche a FantasyMgazine?! Non concordo non solo perché da poco sono nella loro redazione, ma perché sono entrato nella redazione di FM consapevole che è inutile pretendere e/o richiedere dall'esterno, una rivista migliore se - essendo la stessa aperta a collaborazioni di chiunque sia un minimo preparato - non si va lì dentro ad apportarvi i propri contenuti. A differenza di molti critici, tu almeno riesci a distinguere fra le news e gli approfondimenti/rubriche/interviste nonché le recensioni. Ma sappi che 1 - FM va sulla notizia e le notizie sono quelle che passa il mercato che, sono concorde, è asfittico per barriere, imho, imposte da una grossa editoria da un lato ignorante, dall'altro troppo attaccata al guadagno immediatissimo. Ma che ci può fare la redazione che deve seguire le notizie? Inoltre, i redattori non sono pagati e notizie e quant'altro vengono prese su base volontaria. Di notizie, inoltre, ne passano molte di più rispetto a quelle poi pubblicate. 2 - FM è rivista collegata all'editore DelosBooks e quindi da anche notizia delle iniziative, successi e quant'altro quell'editore fa. La cosa è normalissima e comunissima e non ci vedo scandalo. Posso dirti, che da quando collaboro con Fantasy Magazine - seppure poco attivo, causa tesi - ho potuto segnalare una tappa dell'interessante festival itinerane di Ottobre Nero, ho scoperto e recensito l'opera di Andrzej Sapkowsky (che finalmente verrà tradotto in Italia dalla Nord) e ho potuto portare avanti la discussione sul MedFantasy. Altri apporti di qualità sono stati pubblicati da altri redattori. E, se ti disturba tanto che questi possano sembrarti poche perle nella gran mare delle "commercialate", ti rivelerò un segreto: Il Fantasy E' popolare, E' un genere letterario, indi E' per le masse, Da sempre ha avuto un'anima più commerciale e una più di qualità. E' uno spazio ove chiunque può entrare e portarvi quel che ha e che sa fare. Piuttosto, le dinamiche dei generi letterari per noi italiani spesso sono difficili da comprendere poiché, come bene espresse di recente anche WuMing 4, noi siamo malati di ottica autoriale e tutto - secondo quell'ottica - deve mirare all'Arte e alla Perfezione di singoli geni colpiti dalla folgore ispirativa. Spiacente, l'Autoriale è legittimo come punto di vista, ma solo fino a che non discrimina gli altri. Il "genere" è scrittura collettiva, soggetta ai cicli della novità e del rimestare il torbido in attesa di una nuova fase espansiva. Comprendere ciò, potrebbe condurre a comprendere il Fantasy come genere e FantasyMagazine come rivista. Scintille!

Scherzi? Certo che non mi dispiace! Se fossimo sempre tutti d'accordo noi "fantasisti" su tutto sai che palle... il genere che amiamo non si evolverebbe mai. E neanche noi, se è per questo. Capisco che, da esterno, posso criticare fino a un certo punto. In fondo è grazie al vostro lavoro che ogni mattina ricevo notizie fresche. D'altronde la mia speranza che il campo morfico della comunità di scrittori e lettori si dirigga verso lidi meno commerciali - lontano dai moccia-vampiri - resta.

Sono felice di questa tua risposta Tallund! :) Ma io credo che non ci sarà mai un venire meno della commercialità, semmai quel che possiamo raggiungere è una maggiore presenza di Fantasy italiano di qualità! ;)

Perfettamente d'accordo! E per quanto riguarda certi libri e autori che non riusciamo proprio a mandare giù, possono anche quelli tornarci utili. Ci indicano la strada da non intraprendere ;).