Terminus Recensioni

Le Uscite di Giugno – A qualcuno piace caldo; a me no. - Parte 2

Le Uscite di Giugno – A qualcuno piace caldo; a me no. - Parte 2

-Neil-

Alice Madness Returns – Spicy Horse – 17/06/2011 – Multi

Alzi la mano chi a suo tempo, giocò su PC il primo American McGee's Alice, nel lontano 2000.

Figata, siamo in quattro. Ora alzi la mano chi lo giocò fino a vederne i titoli di coda.

Ottimo, di nuovo da solo con la mia mano, come ai tempi delle medie.

Eppure American McGee's Alice era un gioco geniale, con un comparto immaginifico malato e disturbante ma al contempo intrigante e visionario, dal gameplay semplice ma mai banale e con un finale “diverso” da quelli convenzionali (che non spoilererò, visto che, con sommo gaudio, acquistando una copia di Alice Madness Returns verrà fornito in regalo un codice per scaricare gratuitamente proprio il primo capitolo!).

Le stesse premesse che sembrano accompagnare American McGee's Alice Madness Returns, ancora più estremizzate, ancora più sanguinarie, ancora più distorte. In sintesi: 11 anni dopo la fine del primo episodio, Alice è tornata ad abitare a Londra, in cura da uno psichiatra che la aiuta a tenere sotto controllo le frequenti allucinazioni, prima su tutte quella della morte dei suoi genitori durante un incendio provocato dal proprio gattino. Ma proprio il ricordo di questo incidente, che sembra sempre più non esser stato una mera casualità, faranno piombare nuovamente Alice nella psicosi più totale, spingendola a cercare rifugio nel suo mondo, in quel Paese della Meraviglie dove tutto è mortale ed assetato di sangue, ma dove lei lo è di più.

Esclameremo di nuovo: “Capolavoro!”, durante i titoli di coda, sorseggiando del buon brandy ed accarezzando con fare elegante un gatto persiano, seduti su una comoda poltrona di pelle nera? No, perché se bevo brandy sulla poltrona mia moglie si incazza e il gatto mi pesta le palle (è bravissimo a farlo, sembra abbia fatto corsi appositi), ma ho la netta sensazione, e sapete che Neil non sbaglia quasi mai (Homefront non esiste, Homefront non esiste...) che “Capolavoro” potremo esclamarlo comunque...

Postilla per acculturati: il nostro acculturato Giova, ci fa notare che Alice Madness Returns è basato ( a grandi linee) sul secondo libro di Carroll, quel Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, la stessa opera che ha ispirato anche il recente film con Johnny Depp ed un random pezzo di gnocca. Ora sfruttate questa botta di cultura per tirarvela con le tipe!

Zelda: Ocarina of Time 3DS – Grezzo (si, si chiama così) – 17/06/2011 – 3DS

Ce n'era davvero bisogno?

No, davvero, non è una di quelle preview dove parto dubbioso e poi dico: “Però dai, rischia di essere fantastico!”. E' proprio una di quelle volte in cui mi chiedo cosa cacchio dica il cervello a quelli della Nintendo. E non come quelle volte in cui guardi le uscite stagionali della (ex) grande N con la mano sulla fronte leggendo Wii Part, Wii Party in Motion, Nitendogs coi gatti, Wii Sports, Wii Sports Resort, Wii Party Festini ad Arcore. No. E'molto peggio.

Il 3DS è stato un flop da paura, non tipo la PSP Go ma lì vicino, e la scarsità di giochi decenti prodotti per questa stramba console la dice lunga sulle intenzioni di Nintendo per il futuro, e allora quale idea migliore che prendere un mostro sacro dell'intero settore videoludico (e forse è ancora riduttivo definirlo così), trasporlo in 3D su uno schermo minuscolo e snaturare il suo punto di forza più grande, la longevità e la varietà dell'esplorazione, in virtù di un più consono stile “toccata e fuga”, ideale per una console portatile?

Qualsiasi altra idea, cazzo!

Ocarina of Time è e resta uno dei capolavori più apprezzati e completi del panorama dei giochi non solo Nintendo ma di tutta la storia. Un ricordo meraviglioso per chiunque, a quei tempi, avesse avuto la fortuna di posarvi le mani. Perché, quindi, riservargli questo trattamento?

Per vendere due console in più in un periodo di vacche magre per la casa dalla grande N?

Cos'è, quando le cose vanno male, rispolveriamo le vecchie glorie per vincere qualcosa?

Se così fosse, ricordatemi di chiamare Prandelli e dirgli che per vincere i prossimi Mondiali,

basta richiamare Paolo Rossi, Scirea, Conti e Tardelli, mettergli dei pantaloncini meno ascellari, e vai che si vince facile.

F.3.A.R – Warner Bros Ent. - 21/06/2011 – Multi

Ho pensato a lungo a cosa scrivere riguardo al terzo FEAR. Il primo non mi era piaciuto granché, il secondo non me l'ero proprio filato di striscio e speravo che pure con la sua terza incarnazione riuscissi a scavallarmene altamente. E invece no, qualcosa ha attirato la mia attenzione, come le mosche fuori dalla finestra mentre qualcuno ti parla di qualcosa di cui non te ne frega un cacchio.

E non si tratta dei proclami degli sviluppatori, che promettono più azione, più varietà, più spaventi, bensì le tonnellate di modalità multiplayer presenti. Sembra che qualcuno abbia finalmente capito che ormai un survival horror viva solo in due modi: possedendo il carisma definitivo (vedi sotto) o rendendolo solido sotto il profilo del multiplayer stesso.

"Fucking Run", "Soul King", "Contractions", "Soul Survivor” sono i nomi delle 4 modalità al momento conosciute, e dovrebbero sintetizzare ed includere tutto il meglio rubato qui e là dai titoli più influenti per ciò che riguarda il multigiocatore.

Da comprare? Mah, ci sono delle mosche fuori dalla mia finestra, son più interessanti.

Shadow of the Damned – Grasshopper – 24/06/2011 - PS3/X360

Gaudio, bambini, gaudio! Suda 51 ed il suo Grasshopper Studio son tornati! E questa volta non sono da soli! Akira Yamaoka e Shinji Mikami vi dicono qualcosa? No? Belle chiaviche, siete.

Il primo, è un compositore di enorme fama, soprattutto in Giappone, noto principalmente per aver composto musiche e suoni per la serie di Silent Hill. Il secondo, è semplicemente il “papà” di Resident Evil, per farla breve. E cosa ci fanno il genio perverso e pervertito di No More Heroes, il creatore del genere dei survival horror ed il più affermato e talentuoso creatore di musiche d'atmosfera nel settore videoludico?

Una figata d'altri tempi, bambini!

Solo due cose: un protagonista ispanico, con barba cazzuta, vestiti cazzuti e che sembra pescato da “Dal tramonto all'albra”, ed un demone dalla testa scheletrica capace di trasformarsi in un'arma.

Cazzuto.

Fottutamente cazzuto.

C'è bisogno d'altro? Vi interessa davvero sapere che si tratta di uno shooter in terza persona? Che la campagna sembra essere longeva e tosta?

No.

Perché?

Perché è cazzuto.

Fottutamente cazzuto.

Vi lascio con le parole di Suda 51 durante un intervista in cui il suo gioco viene paragonato a Dante's Inferno. Solo per farvi capire quanto quell'uomo è cazzuto.

«Penso che l’inferno che hanno creato sia molto mainstream e standard. Ma la nostra visione dell’inferno è veramente molto diversa dalla loro. Sarà molto interessante per voi vedere le differenze mentre giocate. La nostra versione dell’inferno è veramente molto divertente, ed è più vicina a quello che la gente si immagina essere l’inferno. È spaventoso ma al tempo stesso molto divertente da giocare, quindi voglio assolutamente che il giocatore si accorga delle differenze tra il nostro lavoro e quello dei Visceral»

Cazzuto.

Fottutamente cazzuto.

-Neil-