Il viaggio di Noa

Inizia la festa

_Questa rimane con me- dico.

-non fraintenda le nostre intenzioni- dice tranquillo l'uomo - cmq mi chiamo Dario, sono qui per introdurla nell'ambiente-

Sul palco è comparsa una banda musicale, vestiti di tutto punto, una bionda molto attraente comincia a cantare I'm not scared degli eight wonder.

-quale ambiente?ma che cazzo sta accandeno qui? ma dove spunti fuori-

-si calmi!- dice lui - succede dopo tutto questo tempo nel deserto di essere un pò....diciamo......confuso-

Guardo la banda musicale, nella sala cominciano ad entrare molte persone, sono tutte vestite in abiti da sera, allegre, alcuni cominiciano a ballare.

-ma vede- dice Dario -Lei deve capire, che , infondo , è appena tornato a casa-

Mi volto di scatto.

La sala dei morti

Mi volto, un uomo sorridente mi porge un pacchetto aperto.

-non tema!- dice tranquillo -qui è al sicuro-

Indossa un abito da sera estremamente fuori luogo per questo salone morto.

Anzi, assolutamente fuori luogo per almeno un centinaio di livelli.

-non muova la sua arma, qui non ne ha bisogno-

Mi alzo.

Lui rimane col pacchetto aperto.

-chi sei?-

Lui si guarda intorno.

-sono il cameriere di questo ponte- dice come se dicesse la cosa più ovvia del mondo.

-questo ponte è morto come la nave!- dico.

Lui scuote la testa.

-guardi bene-

Adesso che dò una seconda occhiata vedo dei cambiamenti, le pareti sembrano tornare pulite, i tavoli come se si rialzassero.

-ma che diavolo............-

-non scomodi il demoni Sg Noa- mi dice l'uomo insistendo col pacchetto.

Ne prendo una.

-è lei che fino a questo momento non aveva...occhi per vedere- aggiumge porgendomi un accendino.

Comincia la musica, non avrei mai pensato di risentire pensiero stupendo.

-vede Signor Noa- continua lui mentre mi osservo intorno incredulo - questo livello è un livello particolare, non è mai quello che sembra-

-niente è quello che sembra- lo interrompo - neanche nella mia terra d'origine-

-sopratutto nella Sua terra d'origine- dice lui rimettendo il pacchetto e l'accendino nel taschino - cmq fra pochi minuti avrà inizio la festa......se mi vuola dare l'arma....-

tende la mano.

Salone

arrivo nel salone da ballo.

Nessuna delle cabine era aperta, in compenso ho trovato traccia dei passeggeri.

cadaveri mummificati dapertutto.

Il salone sembra essere stato devastato da qualcosa, tavoli sfondati, nel bar solo frammenti di bottiglie.

Qualcuno ha dipinto un fallo enorme sulla parete a scpecchio del bar.

Leggo qualche scritta, in varie lingue.

Il ragno ne ha catturate di mosche nel tempo eh?

Mi appoggio al bancone, mi assale la voglia di fumare.

Dovrei cercare il passaggio al ponte esterno e  carcare da li di fare dei segnali per Sara.

Dovrei fare un mucchio di cose.

Davvero tante.

Per terra noto qualcosa.

mi chino a raccoglierla.

E' una moneta, molto incrostata.

Le scritte sembrano in italiano però.

Vorrei una sigaretta.

-prego prenda una delle mie-

Alzo lo sguardo

Corridoi

Cammino da molto tempo, non mi so orientare. tutte le porte sono chiuse, sembra quasi che stia seguendo un percorso obbligato. Non ci sono neanche altri tipi di segnali.Ma dove sono finito?

Nella Tela del Ragno

All'alba mi avvicino all'Alfierno, Sara mi guarda dalla spiagga.

Mi volto, ho lasciato quasi tutto con lei, con me ho l'arma, la torcia e la mia fede.

Il portello laterale è ancora aperto, c'è una luce fioca all'interno.

Con un piccolo sforzo poteri issarmi fino a lì.

Osservo la stazza della nave.

Da alcune cabine filtra una luce fioca, mentre la musica si sente chiaramente.

Patty Pravo mi sta cantando che pazza idea sia stata.

Metto l'arma a tracolla, sicura inserita.

Alzo le mani fino ai lati del portello.

I bordi sono lisci.

Mi isso.

I piedi scivolano lungo la fiancata cercando un appiglio.

Riesco a mettere un gomito nel portello.

Un ultimo sforzo.

"in silenzio.....soli.......io ti ho stretto stretto a me"

Sfanculo la Patty mentre con un ultimo sforzo entro nell'Alfierno.

Mi siedo su un tappeto rosso, davanti a me si apre un corridoio con numerose porte chiuse.

Le pareti sono piene di muffa, il posto è in evidente stato di abbandono, come mi aspettavo.

Riprendo l'Ak-47 in mano, tolgo la sicura.

Mi inoltro nel corridoio.