LUCE CHE FILTRA.....
seppur debole, il suo chiarore può illuminare le notti...
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Basquiat
Post n°175 pubblicato il 02 Settembre 2011 da labirintidelcuore
Basquiat...poco più di un nome per me...un nome qualsiasi, letto nei manifesti di una qualche mostra, allestita non ricordo dove... Poi, una sera, m'imbatto casualmente in un programma televisivo, interamente dedicato alla sua figura di giovane artista, rivoluzionario ed inconsueto. Più che le sue opere, nate sui muri dei quartieri di NY, ricche di grafismi, colori, commistioni fra segno pittorico e calligrafo, mi colpisce quel suo viso... Eccolo giovane artista, poco più che adolescente, catapultato, in breve tempo, nel frenetico mondo dell'arte americana...assorbito dal suo esprimersi, affiancato ad Andy Warhol. Assieme esporranno alcune delle loro opere. Il manifesto della mostra li ritrae, uno vicino all'altro, con i guantoni da boxeur...anche se, forse, nel macht della vita, Jean Michel non ne è uscito vittorioso...
"CHE GIOVA ALL'UOMO GUADAGNARE IL MONDO INTERO, SE POI PERDE SE STESSO?" (Marco 8, 36) Voler provare ogni cosa, costi quel che costi... Esperienze d'ogni genere rendono quel bel viso di ragazzo meticcio, spesso ritratto sorridente, via via sempre più cupo... Ed ecco che proprio quel viso diventa parte integrante delle sue opere. E poco a poco gli eccessi segnano il suo volto. Lo sguardo perde la limpidezza dei suoi giovani anni. Qualcosa rode dentro... Insoddisfazione? Disagio? Necessità di tirar fuori quel groviglio che sembra possederlo? E così il suo essere si riversa sulle tele, con un ritmo frenetico... e, per reggere tale ritmo, ricorre sempre più spesso alla cocaina, pensando di avere il controllo della situazione.
E mi ha colpito questo suo ritrarsi ... gli occhi, ridotti a piccole fessure, diventano labile segno di speranza... Considero arte, quale appagante espressione dello spirito, altre espressioni, altri autori, forse più convenzionali... Ma lui, questo giovane artista, la cui esperienza di vita si è consumata in pochissimi anni, Lui, mi ha intenerito e quel suo sguardo si è incrociato con il mio, entrandomi dentro.
Frenetica e martellante la musica di Dimitri Shostakovich nella Sonata per pianoforte e violoncello op. 40 - 2° movimento |
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