TheNesT

Ciao, Lab, non è la prima volta, se non sbaglio, che guardi il mondo dal punto di vista della linea di mezzeria quasi che tu la usassi allo stesso modo con cui si percepirebbero la linea dell'equatore, il meridiano di Greenwich o paralleli particolari... Come se fossero segni di demarcazione della separazione tra mondi diversi, immaginari; ma non per questo meno reali. Come se tu non volessi scegliere definitivamente un mondo e fondamentalmente ti sentissi un apolide, consapevole del senso di disagio, di mancata appartenenza che ti insegue e non ti raggiunge mai del tutto sebbene tu non fugga affatto. E' come se tu lo sfidassi: "Vieni qui, prendimi, dilaniami!"; ma quello si ferma a pochi passi da te e ti sfiora soltanto.

E' così. Le frontiere sono assolute: le si può fuggire oppure attraversare. Oppure ancora: vivere. Per quanto mi riguarda, la linea dei tropici non è una convenzione immaginaria. E' un non luogo, forse, proprio come le stazioni dei treni, gli aeroporti, internet. Ma reale. Non è l'unico confine che segna (è il caso di dirlo) la mia vita. Il mio stesso quotidiano vive sul crinale che divide il giorno dalla notte, il sonno degli altri dalla mia veglia. E quella linea si trova da qualche parte ad un certo punto della notte, e mi piace immaginare che sia proprio lei, dipinta di bianco in mezzo alla strada deserta davanti alla porta del mio ufficio, ad un certo punto della notte, quando tutti dormono. Mi capita, non di rado, di attraversare la strada e fermarmi proprio lì, sulla linea di mezzeria. Una cosa impossibile da fare durante il giorno: il gesto di un pazzo, un incosciente con tendenze suicide. Ma un gesto semplicissimo durante la notte. E mi piace fermarmi ad ascoltare il mondo intorno che dorme, mentre la gira e risuona di una risonanza tutta sua, simile nella mia immaginazione alla Risonanza di Schumann. Non c'è mai silenzio, su quella linea di frontiera. Il silenzio è un'illusione di chi dorme abbastanza profondamente da poter sognare.

Ciao Lab,bello sapere che ci sei e lasci tracce! super :-)

(Ci sono sempre meno, in questi paraggi. Ma per ora, ci sono e ci sto volentieri.:-) )