Creato da lab79 il 05/02/2010

TheNesT

a place called home

 

 

« Qualcuno spenga il soleCose che somigliano alla vita »

De mendacium et de stercore (Breve e superficiale prima meditatio circa l'uso e l'abuso del falso nel discorso pubblico)

Post n°482 pubblicato il 24 Febbraio 2017 da lab79

« Uno dei tratti salienti della nostra cultura è la quantità di stronzate in circolazione. Tutti lo sanno. Ciascuno di noi dà il proprio contributo. Tendiamo però a dare per scontata questa situazione. Gran parte delle persone confidano nella propria capacità di riconoscere le stronzate ed evitare di farsi fregare. Così il fenomeno non ha attirato molto interesse, né ha suscitato indagini approfondite. Di conseguenza, non abbiamo una chiara consapevolezza di cosa sono le stronzate, del perché ce ne siano così tante in giro »
(Harry G. Frankfurt)

Qualche anno fa avevo acquistato, per il puro gusto della provocazione, un simpatico libretto di un tale Harry g. Frankfurt. In una mano reggevo una cinquina di volumetti dei Peanuts, il "Manuale di investigazione" di Jebediah Berry (non preoccupatevi, è un romanzo) e il bellissimo "Una ballata del mare salato" al cui protagonista sognavo di somigliare nei brevi sonni che facevo sui sedili del treno di ritorno a casa. Non si può mica fare sempre gli intellettuali.

-"Arriverai alla cassa e penseranno che compri solo stronzate" mi disse chi in quel momento mi faceva compagnia negli acquisti.

-"Allora vediamo di dar loro ragione!"

Allungai la mano sul librettino nero, dal titolo appropriato di "Stronzate" e lo posai in cima alla pila dei miei acquisti. La combinazione, aiutata da una mia breve battuta di supporto, fece l'effetto voluto sulla cassiera.

Ma questa è un'altra storia.

Il punto è che una volta sfogliato, il libro si è rivelato un piccolo e divertente scrigno di ragionamenti sulle bugie, i bugiardi, e la sottile differenza che li distingue dalle stronzate e da chi le professa. Sottigliezze, apparentemente. Ma mica tanto, il che è curioso trattandosi di un argomento che la saggezza popolare vuole abbia le gambe corte. Il punto è che le menzogne sono uno strumento particolarmente duttile da poter essere usato con i più svariati scopi, e abbastanza ambiguo da poter essere spacciato per verità, mezza verità o persino bugia detta a fin di bene. Rispetto alla semplice verità, un utensile che si addatta alla realtà con molta più facilità. Dimostrazione ne è il fatto che delle bugie in generale facciamo uso costante, il più delle volte innocuo (almeno nelle intenzioni), non esimendoci di tanto in tanto dall'arrivare a cercare di raggiungere i frutti maturati dalle menzongne.

Ma perché ci comportiamo così? Senza voler tirare in ballo una generica genetica malvagità, o una mistica genesi delle pene dell'umanità, il punto è che dalle menzogne è possibile ottenere un vantaggio, che in termini evoluzionistici può significare sopravvivenza e maggiori possibilità di prosecuzione del nostro personale corredo genetico. In un modo o in un altro, una bugia può farci ottenere il frutto più dolce dall'albero della vita, fosse anche sottraendolo al nostro prossimo. Ma c'è bugia, fine meccanismo in grado di inserirsi nella realtà in vece della verità, svolgerne le funzioni logiche e guidare la realtà verso la direzione voluta dal bugiardo. E ci sono le stronzate, non necessariamente false ma di certo finte, e a differenza delle menzogne propriamente dette, totalmente incuranti della verità. Per rendere più chiaro il discorso, mi affido alle parole stesse del libro:

[...]Il bugiardo non può non preoccuparsi della verità. Per inventare qualunque bugia, deve credere di sapere che cosa è vero. E per inventare una bugia efficace, deve progettare la sua falsità lasciandosi guidare da quella verità. D'altra parte, una persona che sceglie di cavarsela a forza di stronzate ha molta più libertà. La sua prospettiva è panoramica invece che particolare. Non si limita a inserire una certa falsittà in un punto specifico, e così non è costretta a obbedire alle verità che circondano o intersecano quel punto. E' disposto, se necessario, a contraffare il contesto[...]

La bugia è meticolosa, progettata per sostituire la realtà. La stronzata non ne ha bisogno, inquina e contraffà la realtà, e non ha di certo bisogno di essere prodotta con lo stesso rigore di una bugia. Caratteristica delle stronzate è infatti che, sempre secondo Frankfurt, [...]"l'essenza delle stronzate non sta nell'essere false, ma nell'essere finte[...]ciò che non va in una contraffazione non è il suo aspetto, ma il modo in cui è stata prodotta".  Il vantaggio è palese in termini di semplicità di produzione. Ma non solo: per qualche motivo, la bugia che sostituisce un frammento di verità, costruita e introdotta col preciso proposito di nascondere i fatti e determinare un diverso risultato della realtà, ai nostri occhi corrisponde a colpa gravissima e difficilmente giustificabile. Con le stronzate siamo molto più indulgenti: forse perché spesso non sono vere e proprie bugie, dette con vaghezza tale da poter sempre mettere in piedi una giustificazione molle ma sufficientemente elastica da restare in piedi ad ogni argomentazione. Inoltre, ingrassa il terreno per altre future stronzate, crea un ambiente mefitico in cui si finisce per il non curarsi dell'eventuale falsità di una stronzata detta ieri o l'altro ieri, e nel quale l'infima parvenza di verità delle stronzate passate finisce col fare da supporto alle stronzate future.

Insomma, raccontare stronzate paga, specialmente in campi dove l'autorevolezza e la coerenza con i propri principi hanno lasciato spazio ad altre qualità. La politica, ne è un chiaro esempio. L'attuale amministrazione americana, e l'illustre precedente europeo (non sono io a dirlo, beninteso. Ecco qui1, e qui2.) non si sono mai preoccupate dell'accuratezza di quel che dichiaravano, se questo poteva portare qualche vantaggio al raggiungimento dei propri scopi. L'insistenza di questo meccanismo ha prodotto assuefazione nelle nostre menti: le stronzate sono diventate "non punibili" anche se dimostrate false, e il loro autore è ormai autorizzato ad andarsene beffardo con il bottino ottenuto sotto il braccio. I danni sono enormi. Non solo provoca una coazione a ripetere anche da parte di altri soggetti politici, consci ormai che l'uso e l'abuso delle stronzate sia parte integrante della grammatica politica, bensi finisce col percolare fino al raggiungere la vita quotidiana delle persone, permeando una società in cui la verità non ha più peso alcuno nei nostri processi decisionali.

E prendere decisioni a discapito della verità dei fatti è potenzialmente disastroso.

Le conseguenza vanno dai danni personali fatti a noi stessi e a chi ci circonda (La banale idea per la quale il semaforo rosso non sia così importante da rispettare può portare alla morte propria e di altri innocenti), fino alla rinuncia al diritto di ragionare per conto proprio, manipolati come siamo dall'idea che il maggiore consenso delle stronzate cui ormai siamo abituati a non confutare, certifichi la loro validità. Per questo l'esercizio di smascheramento delle bugie che ci vengono proposte, che siano menzogne o banali stronzate, dovrebbe essere rigore quotidiano, per non dover passare dal saltare la stronzata abbandonata sul marciapiede da un cittadino distratto, al dover camminare per le strade con gli stivali di gomma.

 

 

1 https://www.theguardian.com/world/2016/nov/21/if-berlusconi-is-like-trump-what-can-italy-teach-america

2 https://www.nytimes.com/2016/03/15/opinion/the-trump-berlusconi-syndrome.html

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/TheNesT/trackback.php?msg=13505782

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
lascrivana
lascrivana il 24/02/17 alle 07:00 via WEB
La bugia, la stronzata, ha sempre creato malessere a discapito delle vittime a cui è destinata. Abusarne anche nei piccoli nuclei sociali può essere deleterio. Ho sempre pensato che l'unica innocua fosse la verità. Specie quando si agisce sempre per costruire e non distruggere. L'inganno ha sempre portato a una lente distruzione. Anche nel commercio. Inizialmente incrementa un fatuo successo. Una volta sbugiardato il prodotto, con la stessa velocità della luce, ne viene dilagata la truffa. Non mi piace la menzogna. Non la uso nel mio lavoro. Il cliente correttamente informato, è il cliente migliore. E' quello che incrementerà le vendite senza nemmeno pagarlo. Divulgare la verità, ripaga in qualsiasi settore, anche quello familiare. La politica è il palcoscenico dei bugiardi. Tutta gente senza scrupolo che specula sulle spalle degli altri. Quanti inutili finanziamenti sono stati erogati? Strutture mai terminate, mentre i fondi erano solo un bottino da dividere tra mercenari. Qui la bugia diventa grave. Questa non è stronzata, e delinquenza a piede libero. Viene condannato il piccolo evasore fiscale per 100 euro di tassa non pagata, e condonato il ladro di miliardi. Quella giustizia è uguale per tutti, suona falso all'orecchio del cittadino che subisce continue vessazioni per una verità distorta e infame.
 
 
lab79
lab79 il 27/02/17 alle 00:38 via WEB
Quel che mi preme specificare è che non parlo tanto del valore morale della bugia, quanto del modo in cui viene usata. Il campo naturale di quelle che il libro che cito chiama "stronzate" dovrebbe essere quello della pubblicità: laddove vengono dichiarate qualità di un prodotto che non hanno reale attinenza con la realtà, pur non essendo specificatamente bugie. Le acque che "depurano", la CocaCola dietetica, la pasticca che ti toglie il mal di testa in un minuto e ti restituisce il buonumore. Nessuna di queste dichiarazioni è punibile per essere falsa, ma le cose non stanno esattamente come la pubblicità le recita. Dopo decenni di perfezionamento nella pubblicità, l'uso della "stronzata" fa ingresso trionfale nel discorso pubblico. "Creerò 1 milione di posti di lavoro!", "Meno tasse per tutti!" sono alcune delle dichiarazioni con cui più volte diversi politici hanno pensato di guadagnare il voto della gente. Bonariamente possiamo chiamarle iperbole. Sostanzialmente stronzate: sappiamo tutti che non è compito di un presidente del consiglio dei ministri quello di creare lavoro, ma di creare le condizioni perché questo avvenga. Ma accogliamo il pensiero come se potesse essere vero. Le dichiarazioni del neopresidente americano sui messicani (e latini in generale) come stupratori, spacciatori e ladri fanno parte della stessa categoria. Sono dichiarazioni false: I messicani non sono stupratori in quanto messicani. Ciò non toglie che vi possa essere della verità: tra i messicani vi sono degli stupratori. Non è una palese bugia, quella che è falsa è l'associazione messicani=stupratori. Il dichiarante lo sa, e sa che chi lo ascolta lo sa altrettanto. Ma non teme di essere smascherato, perché non è la veridicità di quel che dice a determinare la sua vittoria, quanto far capire ai votanti di pensarla come loro, di sentire come loro. E quanto ci può essere di vero in un milionario che dice agli operai: "io sono uno di voi"? Eppure hanno scelto di credergli. L'effetto delle stronzate non è quello di ingannare, ma di confondere, togliendo dignità e peso alla verità. A pensarci, è ben peggio di quel che fanno le bugie.
 
gigliodamore
gigliodamore il 26/02/17 alle 01:22 via WEB
Non sarei per la verità a tutti i costi sempre e comunque, diciamo che esistono le bugie e poi esistono le menzogne e c'è tra esse una grandissima differenza. Io a volte mi trovo a non avere cuore nel dire una verità che renderebbe triste chi la riceve. A volte evito, malgrado ciò ancora insistono nel dirmi che sono spietatamente sincera. ^_^ Sai che c'è? che mi piaceva molto Trilussa.
 
 
lab79
lab79 il 27/02/17 alle 00:46 via WEB
Ripeto con quel che ho risposto a LaScrivana: non è una valutazione morale delle bugie, la mia. Ma un distinguo tecnico: la bugia è uno strumento, un attrezzo per la manomissione logica dell'interpretazione della realtà. L'uso delle "stronzate" invece è strategico: è un sistema creato per confondere le acque, per modificare la prospettiva con cui guardiamo alla realtà. Le "stronzate" non si curano di venire smentite: lo sappiamo tutti che si tratta solo di stronzate. Il tizio che ai raduni della LegaNord, anni fa, dichiarava che bisognava affondare i barconi dei migranti in mare, sapeva di dire una stronzata. Una cosa del genere non la può fare una nazione come l'Italia, con il suo ruolo nel mondo. Lui lo sapevo questo, e la gente che lo applaudiva lo sapeva. Nessuno di loro ha montato un mitra su una gondola per andare a sparare ai migranti. Eppure chi era presente a quei raduni applaudiva, si sentiva rincuorata perché qualcuno "la pensa come me". Stronzate, appunto. Perché le sappiamo false, ma ci comportiamo e scegliamo come se potessero essere vere.
 
   
monellaccio19
monellaccio19 il 31/12/17 alle 08:30 via WEB
Consentimi di condividere questo tuo commento a ribadire quanto puntualmente epsosto nel post. La sotttile differenza è solo teorica, necessaria, opportuna, ma pleonastica: a volte sono proprio la stessa cosa ma con finalità diverse. Per esempio: io ho commentato scrivendo stronzate, ma posso garantire che restano tali senza l'intento di manipolare masse, sensiblità e opinioni di nessuno. Grazie e auguri di Buon Anno.
 
sagredo58
sagredo58 il 01/03/17 alle 19:44 via WEB
Ti consiglio due testi illuminanti di Franca D’Agostini, docente di filosofia della scienza al Politecnico di Torino e Analisi del discorso politico all’Università del Piemonte orientale, che alla ricerca della verità, ha dedicato due libri: “Verità avvelenata” e “Introduzione alla verità”, editi da Bollati Boringhieri. Da lei, dai suoi concetti, ho coniato il termine nebbia epidemica: quando gli argomenti fallaci non vengono smascherati, ma anzi si moltiplicano, ne deriva una situazione che chiamo di "Nebbia Epistemica", una sfiducia generalizzata nella possibilità di riconoscere il vero, la ragione, il torto.
 
 
lab79
lab79 il 04/03/17 alle 05:56 via WEB
In effetti è lo stato che determina l'atmosfera in cui ci muoviamo e facciamo le nostre scelte, in questi giorni. Mi terrò a mente i titoli, anche se non faccio promesse di leggerli a breve termine!
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

lisa.dagli_occhi_blububriskacassetta2iltuocognatino2falco1941dony686poeta_semplicemisteropaganoocchineriocchinerimonellaccio19cuorevagabondo_1962surfinia60manuelazenmarabertowamistad.siempre
 
Citazioni nei Blog Amici: 56
 

FACEBOOK

 
 

TAG

 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963