Falesie della mente

Raggi di sole filtrano prepotentemente tra le fessure della griglia, e già ti costringono ad aprire gli occhi : ohhh che fatica, ma perbacco…che ore sono?? è mezzogiorno passato, la vita è già in moto da svariate ore, si sentono le grida e gli schiamazzi divertiti di chi, un po’ più sotto il balcone della nostra camera praticamente quasi a strapiombo sul mare, si tuffa gagliardo dalla ripida scogliera; è rocciosa e scoscesa ma non altissima, e sorregge con sicurezza il nostro albergo, ponendolo in una posizione panoramica senza euguali!

Il cielo quì è sempre azzurro, quasi blu cobalto, come a dire che sull’isola esiste solo il bel tempo, il divertimento, la ‘fiesta’; e noi invece??? Le lancette del mio orologio, posto su un disordinatissimo comodino, segnano già 20 minuti abbondanti dopo il mezzogiorno e noi si è ancora stesi, con gli occhi gonfi dal sonno ed una smisurata voglia di proseguire il riposo per altre svariate ore.…mah!!!

Svegliaaaaa….siamo a Magalluf, un autentico cocktail-mix tra l’ottimo posto di mare unito al ‘bordello’ di gente che fa casino e si diverte ad ogni ora del giorno e della notte, più precisamente sull’isola di Maiorca, a non più di 20Km dalla capitale, Palma!

I nostri eroi entrano in gioco solo dall’ora di pranzo, prima è impossibile ed effettivamente impensabile essere reattivi ed operativi, per chi, come noi, vive intensamente anche la ‘noche loca’; anche oggi la colazione con abbondante e ricco buffet è stata solo un sogno di tarda notte (o prima mattina…dipende dal punto di vista!), ed abbiamo pensato bene di regalarla nuovamente all’albergo, poverini…ne avevano bisogno; e poi, chissà il nostro tavoluccio quadrato…non ci ha mai visti presenti se non alla cena serale : eh che cavolo, avrebbero però potuto inventare una sorta di servizio in camera!Qualche simpaticissima ‘camarera’ disposta ad effettuare il servizio l’avrebbero trovata di sicuro per noi….noh?!?Forse è chiedere troppo…

Scendiamo verso il cuore della città che è un vero e proprio vespaio di britannici e scandinavi, fitta di locali in pure stile English, con innumerevoli Pubs e sale da gioco con il biliardo, sport immancabile nel tempo libero per un ‘guy’ di oltre Manica!

Tra i tanti locali, regnano sovrani i Burgher fast food; sembra di passeggiare nel centro di Londra piuttosto che in un’isola ispanica, ma ecco il nostro amato fast food “The BOAT YARD”, un localino niente male lungo la spiaggia : ci accoglie ogni giorno per il pasto quotidiano, e l’oste ci saluta sempre molto divertito con un ‘holà’ vigoroso, facendoci capire che gli siamo simpatici in quanto italiani….ed in quanto clienti! Cheeseburgher con patate fritte ed insalata, dopo una settimana con questa ‘cura’ ricostituente diventeremo due betoniere, azzz!!!

Immancabile è il caffesinho delle 14.00, serve a ristabilirci definitivamente nel mondo dei ‘vivi’ e poi, via per il beach day.

Beh, descrivere la giornata in spiaggia è davvero deleterio per l’umore attuale, a tre settimane di distanza, troppi sono i ricordi e la conseguente nostalgia : le bellezze naturali, lo stato di puro relax e di buon tempo vissuti, noi stesi al sole d’innanzi al mare, col venticello lieve che rende piacevolissimo il già dolce far niente…miiiiii, adesso piango!

Il beach day termina sempre intorno alle 19.00, quando il sole è un po’ meno leone per il ‘natural’ svolgimento della giornata, ma siamo comunque tra i pochi a resistere fino a quell’ora; giorno dopo giorno scopri che chi resta oltre le 17.30 è sicuramente un italiano oppure uno spagnolo.

I nordici si narra che puntino la sveglia come dovessero andare al lavoro, e per le 18.00 sono già belle rientrati in albergo e pronti ben cambiati per la serata….che strana gente! Ma io dico, se vai al mare, goditi lo ‘sbrago’ fino all’ultima goccia noh?!?

Il tempo di affrontare la salita abominevole (pari ad una parete di quarto grado superiore…beh, un po’ sto esagerando ovviamente!!) che ci conduce all’albergo, e che ci fa sudare di stra maledetto, ed ecco che, dopo aver fatto spesa del supermarket del ‘coco-loco’ ci accingiamo a vivere il rituale del ‘ciringhito’ dei poveri! Beh sì, è dei poveri perché quello vero si svolge solo ed esclusivamente a Formentera (-> inserirò apposito articolo a riguardo, prossimamente), quindi quì a Maiorca ci si arrangia un po’ così alla bene e meglio. Musica a palla nello stereo, birra ghiacciata e gustosissime patatine a mò di stuzzichino…Signo e Vieri (ovvero noi due protagonisti della storia) han già messo su qualche etto da quando sono su la isla…sarà tanta roba?Mi sa che le bilance maiorchine hanno un difetto congenito di base…non può essere altrimenti!

La cena è sempre elegante, e le inservienti spagnole ci riveriscono, dedicando tante attenzioni per i cari clienti italiani, che ‘querides’!!! Subito dopo il pasto, si trascorre un’oretta sul terrazzo panoramico in fronte mare : l’aria è sublime, e il profumo di iodio ti riempie i polmoni.

Ma in un men che non si dica arriva la ‘midnight’, è ora di uscire, via verso la noche brava!!!

Già sappiamo che sulla via incontreremo uno stuolo di giovani PR inglesi che, in non perfetto linguaggio da gentleman ti scasseranno i santissimi tentando di farti entrare nel locale per cui lavorano. Si riesce a malapena a camminare sulla strada, troppa è la gente che circola.

Sovente si incontra qualcuno che non si regge in piedi, e barcolla rischiando il tonfo per terra ad ogni passo.Ma siamo solo all’inizio della serata, cosa avranno mai già bevuto queste spugne anglosassoni?

Una birretta doppio malto inaugura le danze, comodamente seduti al ‘Coyote Ugly’ ad osservare il via vai; lì puoi vedere veramente di tutto, ragazze bellissime da incanto per le quali scatta sempre l’approccio, altre invece con una disgustosa prominente panza alcolica, tanto da far invidia al leggendario ‘santo bevitore’, oppure ci si può imbattere anche in bizzarri personaggi in maschera, come Jabar dei Lakers, la ragazza coniglietta, Clint Eastwood, il diavoletto con la coda e…udite udite…persino Barman e Superman.

Il bello è che i locali, ad eccezione della discoteca BCM che è in puro Italian Style, oppure qualche altro localino underground, per il resto sono tutti free entrance, paghi solo quello che consumi. Figuratevi allora cosa si consuma..azzz!!Giriamo tra il Chaplin’s ed il Mulligans, senza trascurare l’Highlander che, senza essercene accorti, sembra un po’ il ‘leif motiv’ della nottata che non vuol morire.

In tutti questi, almeno un Vodka RedBull, o un Gin Lemon oppure un Coca Malibù ci aspettavano, rendendo ancor più divertente il ballo in pista, anche se (ad esser sincero) pure un po’ meno in equilibrio!!!

La musica spazia nel repertorio della dance anni ’90, e dalla techno elettronica di fine secolo, fino alla house di questi anni; è comunque molto ballabile…divertentissimo vedere gli inglesi, ormai completamente fuori di testa, che cantano, ballano, urlano e tentano di socializzare : quando capiscono che sei italiano c’è il massimo rispetto, e magari ti chiamano per congratularsi del fatto che siam diventati Campioni del Mondo….uno spasso!!

Ma per l’italiano DOC, la serata non può finire senza quattro salti all’Office 2 : il pavimento è ormai appiccicosissimo di roba sparsa inavvertitamente per terra, sarebbe di per se uno schifo, ma il clima che ci si respira è da ‘pura vida’, qui c’è la vera fiesta!!

Ultimo brindisi con un bel Mohjito, e via a conversare con qualche gentil donzella British, in un inglese non troppo corretto ma che bada molto al sodo; alle ragazze inglesi piace molto il garbo e la gentilezza dell’italiano, per cui non dobbiamo essere buzzurri e spacconi, piuttosto facciamo uscire le qualità latine che ci contraddistinguono. E tra un cin e l’altro, c’è chi riesce a ‘tirare su’, vedi il mitico Vieri che si assenta giustificatamene per lunghi minuti…ma questa è una storia coperta da “diritti d’autore”!!!

Continua la musica, il ballo e le risate divertite e divertenti; purtroppo le 5 A.M. arrivano in un men che non si dica, e bisogna pur riposare qualche ora…

Magalluf 2006…..vacación por la diversión!!!