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Un blog creato da Truman_2000 il 22/06/2008

The Truman Show

La mia vita è un "Truman Show", ma al rovescio: vivo in un mondo tutto mio, illudendomi di essere il protagonista della storia!

 
 

VORREI AVERLA DETTA IO

“Ogni stroncatura è

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nei confronti del cinema!

- Alessio Guzzano -

 

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Grillo, l'antipolitica e la democrazia della rete

Post n°187 pubblicato il 31 Marzo 2013 da Truman_2000
 

Non ho mai seguito il blog di Grillo e non so se lui e Casaleggio siano in mala fede oppure o no; ritengo, però, che la maggior parte dei loro sostenitori siano di un'incompetenza imbarazzante: tanto di cappello a chi rinuncia ai rimborsi elettorali, dimostrando così di avere una limpidezza e uno spirito di servizio encomiabili, ma queste cose possono essere sufficienti "a livello locale", quando si tratta di amministrare un condominio o un comune medio-piccolo; ma per guidare un paese, discutere di economia, difesa e politica estera, occorre qualcosa di più. E, poi, a parte il fatto che certe idee non le condivido affatto (il limite dei due mandati, la scelta dei candidati sulla scorta della fedina penale, etc.), trovo alquanto risibile che il programma di una forza politica debba essere condizionato dai "twitter" e i "mi piace" di feisbuk o che i candidati debbano rimettere il proprio mandato ogni sei mesi, e aspettare l'esito del sondaggio semestrale per sapere se abbiano avuto o meno la riconferma.

La Politica non può (rectius: non dovrebbe) perdere la sua funzione principale, che è quella di indicare gli obiettivi da raggiungere e di cercare di condurre la società al raggiungimento di quegli obiettivi: un leader politico è tale quando - lungi dal limitarsi ad assecondare gli umori del suo popolo - è in grado di guidarlo, indicando la rotta che lui ritiene di dover seguire.
Una cosa è "avere il polso" dell'elettorato e sapere quali sono gli umori, i bisogni, le preoccupazioni, le speranze di un popolo; altra cosa è farsi guidare in tutto e per tutto dai sondaggi, dalle opinioni estemporanee e umorali della massa, rimettendo il momento della decisione politica a tecniche di consultazione più o meno democratiche del corpo elettorale.
I sondaggi, specie quelli che vengono effettuati a ridosso di uno scabroso caso di cronaca nera, misurano il desiderio crescente nella popolazione di reintrodurre la pena di morte; un vero leader politico, a mio avviso, è quello che riesce a resistere alla tentazione di cavalcare gli umori forcaioli della massa, per farsi promotore di una riforma del sistema carcerario che garantisca i diritti (anche alla rieducazione) dei detenuti.

L'opinione pubblica, oggi più che mai - per sua natura - non è assolutamente in grado di orientarsi da sola; anzi, è disorientata dal bombardamento di informazioni a cui è sottoposta, anche e soprattutto grazie alla "rete" che, più ancora della televisione, riesce a veicolare notizie più o meno vere, più o meno attendibili, ponendole tutte sullo stesso piano, a prescindere dalle fonti da cui promanano: un'informazione sbagliata - al pari di una corretta e veritiera - si diffonde in maniera proporzionale al grado di curiosità che suscita in chi la riceve e, spesso, viene recepita come vera, per il solo fatto di essere presente nella "rete" (cfr. le mille "bufale" che si leggono su internet...). Non sempre c'è il il tempo (e la voglia) per vagliarne l'attendibilità e per interrogarsi sulla stessa, perchè il bombardamento è continuo e irrefrenabile.
La "rete" consente anche, a chi lo desidera, di approfondire, di non fermarsi alla percezione acritica del mero dato, di confrontarlo con gli altri e sottoporlo ad una seria critica; ma, come in tutte le cose, ciò dipende dal singolo fruitore, dall'atteggiamento che è solito adottare nei confronti della realtà, dagli strumenti che possiede per interpretarla e dall'intelligenza di cui è dotato: una cosa sono i microcosmi selezionati ed elitari (dove, bene o male, ci si confronta tra persone che provengono più o meno dalla stessa estrazione sociale e culturale), altra cosa è "l'assoluto" di feisbuk che è "come la notte in cui tutte le vacche sono nere".

 
 
 
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