Minas Tirith, il Tor

La Torre dello Sconosciuto, Béal, Brigid

 

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MERRY BRANDIBUCK FANLISTING


SONO UN ORGOGLIOSO MEMBRO DEL MERRY BRANDYBUCK CLUB

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I AM A PROUDFUL MEMBER OF THE MERRY BRANDYBUCK FANLISTING


Questo il sito : www.merrybrandybuck.com
 
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Francesco Guccini

Cirano



Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto,
infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perchè con questa spada vi uccido quando voglio.

Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finchè dura, che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l' ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto, assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz' ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d' essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste
perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi...

Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito, guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso, che Dio è morto e l' uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,
ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo...Cirano

 

 

Il Deficiente

Post n°189 pubblicato il 03 Marzo 2008 da MagOscuro
Foto di MagOscuro

(Tanto a me della musica non mi frega più niente. Seguo un’altra politica sono dirigente. "Il Rubacuori" dei Tiromancino.)

C’era una volta il paese delle banane e aveva per capo un buffone. Il suo nome era Enea. Quest’uomo o, per meglio dire: questo cretino, aveva nel suo simbolo, oltre alla banana lunga e turgida che rappresentava il suo paese, un oggetto che una volta aveva un senso e ora non più. Una croce rossa su sfondo bianco. Negli anni di comando, quando non aveva ancora ottant’anni, cioè fino a qualche giorno prima di farli, Enea era sempre stato impeccabile nel suo vestito blu. Ovviamente era stato un buffone da sempre. I capelli e la pelle sempre lisci erano frutto del lavoro dei suoi dottori, ormai felici dei milioni d’euro da lui versati, che avevano fatto di tutto per non farlo invecchiare mai.  Nelle notti di luna piena di quei giorni però, spesso quand’era ubriaco cantava: “A me della politica non me ne frega più niente perché io solo un deficiente.” Tutto questo era causa di grande scalpore nella gente che lo seguiva. Enea, o il Buono, era marito di moglie divorziata tre volte, a sua volta divorziato anche lui per almeno una, era ormai paladino dei conservatori e dei qualunquisti e dei credenti, ma in realtà s’era sempre fatto i fatti suoi. Enea era un uomo capace, fino ad un certo punto, di ridere di sé e dei suoi difetti ma abile ad affogare i suoi nemici. Quando la notizia si sparse, tra i suoi seguaci si parlò di scandalo. Se gli chiedevano cosa avesse, lui rispondeva: ”Sono sano, sono il Buono, sono turgido e anche bello. Sono tutto, anche un libero uccello.” Queste erano le parole della campagna elettorale che l’aveva portato al potere circa 16 anni prima. Però qualcosa stava cambiando. Lo capì la sua pupilla; Adele. Era la donna con la quale andava a letto da ormai tre anni, quando lei ne aveva trentacinque. Questa donna aveva capelli rosso fiamma e, nei momenti liberi, presiedeva una multinazionale che governava la televisione, il cinema e l’editoria del paese delle banane. Adele era il suo successore prescelto ma, in pratica, comandava di già, incontrastata. Cosa lei facesse tre anni prima non lo sapeva nessuno. Si sapeva solo che nelle ultime elezioni era riuscita a conquistarlo. Quindi, da sconosciuta, era subentrata al figlio di Enea e ai suoi tanti parenti nel comando del suo impero. Tralasciamo questi misteri e riprendiamo il discorso. Lei capì, dicevamo, che qualcosa non andava. La donna si chiese se fosse la mancanza delle beghe con gli alleati ad angustiarlo. Quegli alleati grazie ai quali aveva stravinto tredici anni prima e ancora tre anni prima. Gli mancava forse fingere di litigare con loro? Era forse la mancanza del suo avversario, vecchio come lui, che aveva fatto internare in un gulag albanese quando era stato rieletto tre anni prima? O tutto questo insieme?

Sicuramente in quei giorni il cemento regnava ovunque e i suoi amici erano sistemati per la pensione. In Europa e nel mondo tutti fingevano di rispettarlo e se non era così la propaganda correggeva le dichiarazioni straniere dove necessario. I suoi nemici erano ridotti al silenzio. E allora cos’era? Pazzia? Crisi della mezza età? O semplicemente era rinsavito? Cioè rischiava di diventare davvero buono? Adele, allarmata da queste conclusioni, convocò lo scendiletto di Enea. Il lungo, allampanato e occhialuto Filiberto. Quest’uomo aveva superato da poco la cinquantina, una volta era a capo del maggior partito conservatore e ora s’occupava dei servizi segreti. Per lungo tempo aveva  bramato il potere dietro le quinte e ora lo gestiva con questa donna, con la quale, qualcuno malignava, avesse una storia. Filiberto voleva governare sottobanco fino alla morte? Freghiamocene anche di questo mistero e torniamo alla storia. Appena fu convocato, Filiberto ebbe l’ardire di sostenere che probabilmente Enea avrebbe dovuto essere sostituito. E lei approvò, baciandolo sulle labbra con passione. Intanto al Festival del paese si sentiva la canzone che aveva per titolo e ritornello: ”A me della musica non me ne frega più niente, perché sono un gran deficiente.” Quando Enea, il Clemente, seppe dei congiurati o forse fu avvertito da una delle tante spie che aveva ovunque, fece un sorriso con tutti i suoi denti. Bianchi e sani. Un sorriso per il quale era famoso ovunque. Ovviamente era famoso anche per i motteggi e gli scherzetti stupidi per i quali gli rideva dietro mezza Europa e per quale abbiam già detto che era un cretino. Enea unì quindi le mani dietro la schiena e, convocati Adele e Filiberto, disse loro che andava a farsi un viaggio sulla sua barca chiamata “Icaro.” “Icaro” era stata ottenuta con un esproprio proletario tre anni prima. Enea era proletario e tutti i nomi comuni esistenti anche stranieri, ovviamente. I due congiurati si strofinarono le mani l’un l’altra e vennero loro delle rughe sulle loro guance sinistre per la soddisfazione. Adele e Filiberto avrebbero potuto organizzare il “ritiro” di Enea mentre lui era via.

Quindi andarono a trombare.

Due settimane dopo, ormai pronti, la pupilla e lo scendiletto andarono ad accogliere Enea nel porto privato della Capitale. Il Sacerdote del suo grande regno avrebbe dovuto consegnargli un’onorificenza: Padre della Màtria. Poi i due congiurati avrebbero annunciato la morte del Capo Supremo del Paese. Così poi avrebbero potuto dirlo “Divino.”Ma successe l’imprevisto. Emiliano detto il Russo, che avrebbe dovuto essere morto in un gulag albanese, trasmise un ultimatum dal Palazzo dove Enea viveva nella Capitale. Da ormai una settimana, il Russo ( per i suoi trascorsi comunisti) era partito con i suoi luogotenenti da una regione sottomessa e sommersa dai rifiuti che ormai era usata semplicemente come bidone della spazzatura. Si favoleggiava che fosse governata da un ex nemico di Enea che lui aveva comprato per vincere le elezioni ormai sedici anni prima. L’ex nemico ed ibrido umano alieno chiamato Antonio. Ma questo rimarrà un altro mistero. Di certo in questa regione vivevano solo organismi geneticamente modificati ed “Antonio”li comandava. Grazie a questi organismi guidati dal lui ( Degli abitanti di questa regione la gente “normale”, compresi gli sbirri, aveva paura) Emiliano aveva occupato velocemente i centri di potere, comprese le televisioni una volta di stato, e adesso chiedeva la resa incondizionata a Enea. In conclusione all’ultimatum, il Rosso chiedeva al Buono, Clemente e Divino Padre della Matrìa di lasciare il potere.  Altrimenti avrebbe semplicemente sterminato la popolazione che Enea tanto amava e avrebbe preso il potere con la forza dei suoi organismi geneticamente modificati. A questo punto Enea soprese tutti,o forse no, e si mise a cantare: “A me della gente non me ne frega più niente, io sono solo un gran deficiente.” Spinse sulla sua barca l’amata Adele, terrorizzata, e lasciò il paese in mano al suo povero scendiletto.

Non sappiamo cosa accadde loro o al paese delle banane. Confesso, molto pragmaticamente, che non me ne frega niente, perché sono un deficente.

Daréios. 

 

 

 
 
 

Scelte

Post n°188 pubblicato il 04 Gennaio 2008 da MagOscuro
Foto di MagOscuro

Cazzo!



 



Certi giorni ti alzi male. Non puoi evitarlo. Ti cresce
dentro qualcosa che fa male. Esci, fai le solite cose, poi visto che stai
davvero male vai in biblioteca e scrivi come fo io.



Visto che tra connessione e la maledette altre cose, non
riesci a scrivere in un luogo dove dovresti ridere o perlopiù far casino in
positivo. Perché lo sai che non puoi portare ulteriore disordine al chaos.
Perché non vuoi farlo.



A cosa serve il blog se non per fare questo? Per scaricarsi?
Come mai certe volte vorresti dar fuoco al mondo dopo che un fuoco simile ti ha
già consumato? Come mai ti vengono in mente certe cazzate dopo che avevi detto
che non saresti mai tornato indietro? Come mai?



Dimmi come mai? Si, viene in mente anche a me il pezzo degli
883…



Ma non c’entra un benemerito ed eminente C. Come sopra. C.
Mi auto-censuro? No, non c’è bisogno…il titolo è tanto eloquente…mentre lo
dico, me lo ripeto dentro la testa ma quella parte è solo e sempre la stessa
quella che calza a pennello:





E poi all'improvviso, sei arrivata tu

non so chi l'ha deciso, m'hai preso sempre più

la quotidiana guerra con la razionalità



vada bene pur che serva, per farmi uscire



 



Che poi alla fine il problema è sempre quello. La
razionalità in lotta con i sentimenti.



 



Ragione e
sentimento.



 



Cosa spinge persone che abitano a chilometri di distanza e
che non si son mai incontrati ad avvicinarsi così tanto? Cosa spinge due
persone che sono state tanto vicine ad allontanarsi così tanto? Mah, forse il
problema è ancora un altro, il problema è più profondo. Cosa voglio? E’ davvero
importante cedere al nulla? Cedere a quelli che sono i tuoi istinti più
profondi? Cedere a quella che senti sia la tua vita? O lasciarti andare a
qualcosa che, come al solito è sempre lontano? Ovviamente parlo di me, ovviamente
parlo delle cavolate che fa il sottoscritto. Prendere quello che hai vicino e
che hai sempre desiderato o cercare la fuga? Non accettare quella che senti sia
la tua vocazione, la tua voglia di donarti con lo spirito, con la gioia, senza
intermediazioni materiali e cedere a quello che è il tuo stupido orgoglio?
Mah…una volta mi domandavo cosa stavo a fare qui, una volta avevo anche qualche
risposta…oggi è davvero un grande chaos. Un’insicura via si muove di fronte a
me se non farò questa scelta…è davvero importante farla alla fine? Caro
porta-parole elettronico, caro amico elettronico leggibile da tutti…infatti
evito ovviamente di nominare il vero problema anche se chi mi conosce sa cosa
ho sempre cercato e forse tra le righe si può leggere cosa ho sempre rifuggito.
Anyway la strada è lunga dinanzi a me e io la seguo senza tema. Senza paura
continuo il mio andare, ogni anno convinto di quello che faccio, ogni anno con
nuovi propositi ma alla fine m'affligge sempre lo stesso dilemma: una scelta?



 



Mi sento come Walker Boh che ha sempre rifuggito alla strada
che vedeva tracciata di fronte a sé. E per accettarla è costretto a perdere la
mano o il cuore…alla fine chi lo sa?



"Qualcosa che non c'è."

http://www.youtube.com/watch?v=hnuLHwIVx1s&feature=related

"Tutto questo tempo a chiedermi

Cos'è che non mi lascia in pace

Tutti questi anni a chiedermi

Se vado veramente bene

Così

Come sono

Così



Così un giorno

Ho scritto sul quaderno

Io farò sognare il mondo con la musica

Non molto tempo

Dopo quando mi bastava

Fare un salto per

Raggiungere la felicità

E la verità è



Ho aspettato a lungo

Qualcosa che non c'è

Invece di guardare il sole sorgere



Questo è sempre stato un modo

Per fermare il tempo

E la velocità

I passi svelti della gente

La disattenzione

Le parole dette

Senza umiltà

Senza cuore così

Solo per far rumore



Ho aspettato a lungo

Qualcosa che non c'è

Invece di guardare

Il sole sorgere



E miracolosamente non

Ho smesso di sognare

E miracolosamente

Non riesco a non sperare

E se c'è un segreto

E' fare tutto come

Se vedessi solo il sole



Un segreto è fare tutto

Come se

Fare tutto

Come se

Vedessi solo il sole

Vedessi solo il sole

Vedessi solo il sole



E non

Qualcosa che non c'è"



Elisa

 
 
 

Yule o giorno di Natale.

Post n°187 pubblicato il 16 Dicembre 2007 da MagOscuro
Foto di MagOscuro



Il misurare le cose con il proprio limitato punto di vista è un comportamento che conduce all'egoismo. Nell'oceano nessuna onda si muove da sola. Quindi se vuoi essere saggio attingi alla saggezza che ti circonda e se vuoi che la tua saggezza perduri confrontala continuamente con gli altri.” Da ALBAN ARTHUAN o Codice Segreto dei Bardi.


Sin dai tempi più antichi quella che ci ha sostenuto e dato la forza e spinto a combattere è stata la Terra. Fruttifero grembo dove cercavamo rifugio dal fuoco e alla quale ci rifacevamo per avere beni da consumare quando avevamo fame se non riuscivamo a cacciare. Ebbene quando le nostre società cominciarono a prendere dimestichezza con la coltivazione il nostro modo d’intenderla cambiò. Nacquero i primi miti che ne celebrano il nostro ringraziamento e gl’antichi li chiamarono solstizi ed equinozi. A questi vennero unite altre grandi feste che dal nord al sud del mondo cambiano nome, ma si identificano comunemente nelle religioni neo-pagane come sabbat. Oggi esistono otto sabbat; due sono principali e dividono l’anno in due parti; Samhain, che celebra la parte oscura, l’Inverno(questo appunto il significato) e Beltaine che celebra invece la parte solare, l’estate: Yule o Farlas, è il solstizio d’Inverno e celebra il sole e la madre terra che si prepara, riscaldata dai primi raggi, alla futura semina. I miti sono innumerevoli e si perdono nelle rovine del tempo. I Romani festeggiavano i Saturnalia quindi le feste di Saturno, una specie di carnevale dove i costumi erano invertiti e i nobili si facevano poveri e i poveri erano i re. E’ di questo periodo la leggenda della Caccia. Rievocazione di una caccia appunto nella quale il re è cornuto e conduce i suoi uomini, la sua legione in una caccia eterna; secondo alcuni è proprio Re Artù che in alcune tradizioni traghetta i morti nel regno di Annwn, il regno dei morti, in altre è Odino stesso, per i norrena Jul che invece la guida. La base di questa leggenda e che in alcune tradizioni si festeggia ancora oggi è la lotta tra il re Agrifoglio, ormai anziano, e il nuovo re Quercia. Dopo una lotta festeggiata nel mito vincerà il più giovane. Di questa tradizione rimane il ceppo, il famoso ceppo invernale che verrà bruciato ma lasciato per la notte di Imbolc, per i cristiani la Candelora, nella quale è proprio da quel ceppo che si accenderà la candela durante la notte, perché ogni festività celtica ha come centro la notte, e conservata dalle donne tutta notte, le sacerdotesse, per essere consegnata ai druidi il giorno dopo.
In altre tradizioni è la Dea dell’Inverno a morire, Cailleach e dare il posto a Brighit, la dea giovane che verrà festeggiata appunto ad Imbolc, il 2 febbraio. Nello specifico a questo mito si rifà la leggenda di Demetra e Core, nota quest’ultima anche come Persefone.
Molto diffuso nell’antichità tardo romana e certamente spunto principale per la festività del natale di Cristo è il Dio del Sole Invincibile, meglio noto come Mitra, che prima di Cristo e molto più certamente nasce il 25 dicembre. Nato come dio tra gli dei nella religione indo-iranica rappresentata dai Veda, antichissimo testo sacro della regione indo-iranica stessa, passa attraverso lo Zoroastrismo che lo eleva a semidivinità principale, uno dei preferiti di Ahura Mazda. Figlio e prescelto del Signore buono, Ahura Mazda appunto, e rappresentante del dio superiore e buono in terra, è anche psicopompo quindi traghettatore delle anime nell’aldilà.
A Pergamo probabilmente nasce durante il secondo secolo avanti Cristo, il culto del Mitraismo greco romano; in pratica un Apollo Helios(Sole) elevato a divinità sincretica che con il nuovo nome di Mithras venne festeggiato fino alla fine dell’impero romano d’occidente come dio degli eserciti che garantiva la protezione dopo una cerimonia celebrata in un’ultima cena prima della sua morte, che aveva come segno un agnello sgozzato durante le domeniche(suo giorno sacro) ed era nato da una vergine. Come molti altri culti contemporanei o successivi o precedenti ancora, dunque è impossibile stabilire una relazione diretta tra la creazione della religione indo-iranica ispirata a Zoroastro e quella ispirata a Gesù Cristo.
L’Avvento ha una simbologia tutta cristiana che si lega alla tradizione ebraica dei digiuni preparatori e che rinnova, completamente secondo alcune importanti studiose americane e innova, rifacendosi alla tradizione di Iside ed Osiride, l’antica religione monoteista rinfocolandola con un legame alla Dea madre che oggi s’incarnerebbe nella vergine Maria. Nella tradizione legata alla natura invece, invece il leit motiv è la natura. Ella si spegne a Samhain, in pratica in inverno, per lasciare il posto ad un periodo sterile solo superficialmente, che riappare un po’ vivificato a Yule appunto, dove i primi raggi del sole perforano la calotta di freddo generata dagli elementi nel periodo autunnale e quindi invernale(Samhain cade ad ottobre, quindi in pieno autunno celebrato poco prima con Mabon, appunto a Settembre) e si libererà pienamente dando vita al bucaneve appunto, ad Imbolc, il 2 febbraio dove la natura inizierà a svegliarsi nella Primavera.
Simbolo di questa festa è il vischio, i Druidi usavano tagliarlo appunto in questa notte e ricordavano la vita. Ricordo che la tradizione naturale non ha pudore del sesso come invece la religione cristiana ed il vischio con le sue bacche bianche e traslucide ricorda appunto lo sperma maschile. Figlia del fulmine, quindi della vita nel suo pieno, la vita degli dei, il vischio è associato alla quercia, albero perfetto, albero dell’infinito tempo perché si rigenera. Quindi rappresenta l’istante e l’infinito. Appunto per questa simbologia, ancora oggi chi si bacia sotto il vischio riceve fortuna e prosperità. Buon Yule, verso la Primavera.

Imbolc
“... il Suo potere è aprire
la sua promessa non può mai venire meno

Lei risveglia tutti i semi dormienti,
L'arcobaleno è il suo simbolo,
Adesso il potere dell'inverno ha ceduto il passo,
Con la forza dell'amore, tutte le catene sono state spezzate

Tutto ciò che è stato perduto viene ritrovato
in una nuova forma, in un nuovo modo...”

Buone Feste a tutti!

Per chi fosse interessato, ottime informazioni possono essere gustate qui:

http://www.ilcerchiodellaluna.it/central_Ruo_Yule02.htm

Daréios

 
 
 

Casa.

Post n°184 pubblicato il 07 Novembre 2007 da MagOscuro
Foto di MagOscuro

Casa



 



Reggio è la mia
casa
.



Lo so, il o la campanilista direbbe che l’ho realizzato in
ritardo, ma questa città ch’ebbe origine nell’isola di Calcide in Grecia, a
pochi conosciute entrambe, per me è
diventata una certezza! Non semplicemente perché ci sono nato ma perché è la mia casa.



Casa è il suono
dell’auto di mia madre o mio padre, i loro passi e il diverso suono causato del
movimento delle loro chiavi nella toppa. O i miei fratelli piccoli Donato e Tiziano che fan casino giocando alla
play o quelli grandi, ma come sai più piccoli di me, Gabriele e Adriano che
urlano per un goal della Reggina.



Per me Reggio, quindi Casa
sono i suoni del mio condominio, uno di quelli del nuovo Rione Marconi/
Cusmano, fatto con 4 torri e dieci interni ciascuno…interni che si “parlano”
attraverso il giardino centrale. I bambini nel giardino stesso che corrono e
urlano e crescono e gl’uccellini che nidificano qui e mi svegliano di buon
mattino. Per me Reggio, quindi casa,
sono le chiacchiere su ogni argomento con Nico il panettiere mentre sua moglie
mi prepara il pacco del pane all’angolo sulla via Pio undicesimo.



Casa è il bar
della stessa via dove incontro il Mister Nucera che parla di Marx e della
Reggina mentre magari prendo un caffè. O quando discuto con Nuccio degli ultimi
film al cinema nella sua videoteca/ cartoleria, o quando litigo scherzosamente
con Gabriele il toscanaccio e Giovanni nella loro sala p.c.



Casa per me è
tutta via Sbarre: da san Francesco al ponte san Pietro e viceversa passando in
ordine sparso per le varie chiese con la loro umanità varia, che passeggia per
le due fiumare, per l’antico limite. Reggio
calabria per me, quindi casa
è, passato il ponte s. Pietro, gli alti
torrioni e le Statue di Paolo e un suo discepolo del duomo cattedrale, dedicato
agli evangelisti e apostoli Pietro e Paolo, nel quale m’inchinai la prima volta
passando sotto il grande portico perché sentii e sento la potenza della
Divinità, perché nonostante la mia difficoltà a contenerla in un recinto così
ben ornato, Essa è ovunque e anche lì per le preghiere dei fedeli, per la
devozione che s’è messa nel costruirlo, perché lo spirito d’ognuno si sente
rivivere per le prediche anche di preti di altre nazionalità. Perché casa è
dove alberga il nostro spirito, io credo.



Certo, lo ammetto, la politica del palazzo s. Giorgio
m’addolora con il cemento. Cemento che ormai è ovunque, cemento che ormai
distrugge la natura e la soffoca e mi soffoca.



Ma è casa mia.



Per me Reggio quindi
casa
è Messina di fronte, con lo stretto. Stretto fonte di vita, fonte di
crescita, punto d’incontro non di chiusura, punto di forza per la nostra forza
futura.



Casa è Messina nel
momento in cui si specchia in Reggio con tutte le loro difficoltà e le loro
somiglianze e anche perché ci studio da anni e dove sta il mio spirito è casa. Per me Casa, quindi Reggio è l’Arena dello Stretto, il centro
della città
e il punto dove finisce. Si lo so c’è anche il Lungomare Falcomatà,
la famosa via marina, quella che con i Bronzi è la cosa più famosa, ma l’Arena
è il mio rifugio, la mia “stanzetta”senza tetto dove, immerso nel passaggio dei
cittadini, leggo e scrivo.



Casa è anche il
Corso Garibaldi. Passeggiarci sopra è come vivere una vita diversa che scorre
sempre uguale. Una vita alla quale a volte partecipo anch’io ma, preso nei
discorsi con gl’amici e nel suono dei nostri passi, dimentico di star
“correndo”con la vita stessa.



Casa mia comincia
appena rientro sulla costa Viola di Scilla dalle lezioni a Messina e per me fa
parte di Reggio che parte lì e arriva a Stilo, splendida cittadina grecanica
dove scoprii il “santo spirito” della mia prima pasqua ortodossa.



 



Reggio è casa. Ovunque
andrò sarà sempre la mia casa.



 



Dario.

 
 
 

Gambarie 2007

Post n°182 pubblicato il 01 Ottobre 2007 da MagOscuro
Foto di MagOscuro

Non ho delle foto per quest'evento, sorry, non uso farmele...ghghhg...
Ma i due
giorni passati a Gambarie mi son serviti parecchio...stress accumulato
e perfettamente giustificato m'assediava e alla fine, nonostante i
tentativi del Fato di metterci i bastoni fra le ruote, ci siam
riusciti...
Tre uomini, uniti da legami d'amicizia o parentela, tre pazzi
e basta affrontano un viaggio in bassa stagione verso la montagna, verso due
giorni di sklero e totale "staccamento della spina" e ci son riusciti.
Lo ripeto con soddisfazione perché si sono accumulate nella mattina di
venerdì tanti di quei problemi che disperavamo di partire...alla fine
si mette anche il cambio della vecchia panda verde scuro a dare forfait
ma alla fine siam riusciti anche a trovare una gommina per fermarlo.
Quindi la birra, mangiare casareccio : formaggio e salame  (
NON piccante mi raccomando noi siamo di Reggio Calabria non di
Catanzaro...le nostre specialità son legate al pesce. Se andate in
montagna e volete mangiare ma non affogarvi portate la parmigiana o
invece qualcosa di più rustico? ghghhg)e freddo e birra più 300 e Ronin e la Casa aldilà del Tempo con Keanu Reeves e Sandra Bullock nonché calcio su campetto di terra.
Diciamo
che ci voleva, ed ora, in attesa dei soldi per il vero viaggio che farò
al nord, verso l'Inverno e le Scelte, cerco di capire un pò cosa devo
fare della mia vitaccia...
Eh sì...il momento delle scelte arriva
per tutti e anche dell'Avventura...Considererò un eventuale lavoro al
nord un'avventura con me stesso, una sfida, come ogni cosa della mia
vita e cercherò di affrontarla con piglio deciso come ogni cosa. Solo
che, diversamente dal solito, sarà una cosa diversa...ci sarà la
coscienza che anche se si dovrà sudare e "buttare sangue" lo farò per
me!
Sarà un'esperienza nuova ed in qualche modo esaltante...mi sento
come se mi trovassi nei pressi della battaglia, l'esercito nemico ai
miei piedi e dovessi aspettare l'alba per il combattimento.
Che
dire..? La vita riserva novità e sofferenze, ma a volte questo passa in
secondo piano per le necessità...da quando ho letto Notredame de Paris,
questa parola: Ananke, Necessità, mi perseguita. Eppure è una cosa
logica...
Logica? Daréios...tu sei stato mai logico? ghghgh...Vabbuò...
Adesso vado...Che la Divinità vi sorrida come per metà viso fa con me, mentre con l'altra mi guarda accigliata.
CCV(Starebbe per continua, come nei cartoni animati giapponesi XD)
Daréios.
P.S.(
Ah per me la divinità è Donna= Alanis Morrisette, come in quel gran
film chiamato Dogma: con Matt Damon, Alan Rickmann e Ben Affleck, Salma
Hayek e Linda Fiorentino tra i protagonisti.
http://it.movies.yahoo.com/d/dogma/cast-140745.html )

 
 
 

Un grosso bacio a Tutte e un abbraccio a tutti.

Post n°181 pubblicato il 24 Settembre 2007 da MagOscuro

Allibito, sottolineo una cosa...se vi piace...

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scrolling="No" marginwidth="0" marginheight="0" frameborder="0"
vspace="0" hspace="0" style="overflow:visible;  "></iframe>

 
 
 

Un saluto

Post n°179 pubblicato il 11 Settembre 2007 da MagOscuro
Foto di MagOscuro

Un saluto a tutte e tutti coloro che passano da qui senza trovarmi, ho parecchio da fare, sorry...ghghhg

Ho aspettato che i giorni del funerale di Pavarotti e delle litigate "post"passassero, ho lasciato correre anche alla morte di Gigi Sabani. Perché?

Per dire che, a prescindere dall'ovvio dispiacere per due persone che, bene o male hanno fatto, nel caso di Pavarotti tanto per i bambini dell'Unicef e altre cause del mondo; compagnia a tante persone nel caso di Gigi Sabani, sono semplicemente DUE Persone.
Quotidianamente quante ne muoiono per Aids? Quotidianamente quante nelle varie guerre? Di conseguenza mi rifiuto di fare un requiem a due uomini. La morte uccide con la sua falce perché fa parte della vita che lo faccia. Qual'è la differenza tra luciano pavarotti e un bambino sconosciuto dell'africa nera? Nessuna. :)
Di conseguenza oggi parlerò di altro. A breve sarà il 21 settembre, l'Equinozio d'autunno. Giorno in cui la notte e l'oscurità saranno alla pari, notte in cui l'oscurità e la luce saranno alla pari. A prescindere da quelle che sono le usanze della religione Naturale(cosiddetta pagan) o di quella praticata maggiormente(cristiana). Inviterei a riflettere sulle parole di un noto comico"I veri abusivi sono in parlamento" e riflettere di conseguenza quando andrete a votare. Dopo aver visto questo video.


Prendete un libro di letteratura Italiana e Onoriamo i nostri padri della letteratura.

La scelta è varia: dal medioevo all'età nuova dell'Umanesimo. Dalla
Rinascenza del '500 all'Illuminismo fino ai poeti del novecento
passando per lo splendido Romanticismo...Scegliete un paio di nomi,
siore e siori!!!! E mandiamo a casa gli abusivi...
Potremo pensare alla
prigione dopo 2 allontanamenti da parte dei Carabinieri. O direttamente
gettarli dalla Rupe di Scilla e mandarli fuori dall'Italia? Procedimento trasversale nell'immenso centro di ladri che esiste nel parlamento Italiano...ovvio e senza sconti di pena. La legge vale per tutti. SOPRATTUTTO PER I PARLAMENTARI...mica sono i Tribuni della Plebe che erano sacri...questi sono uomini...e sbagliano...Se hanno condanne pendenti o giudizi in corso FUORI dal Parlamento ed ogni consesso dove si può votare e fare leggi...a cominciare dalle Regioni....
Per placare un pò gli animi, per ispirare un sorriso, guardiamoci questo video.

http://it.youtube.com/watch?v=oE4MTcL5VTA&mode=related&search=

 
 
 

Difendiamo la Prole

Post n°178 pubblicato il 07 Agosto 2007 da MagOscuro
Foto di MagOscuro

Proclama
Ironico Pseudo-fascìsta.




(i nomi e i riferimenti potrebbero essere reali e anche certe circostanze, ma
Attenzione è ironia e fiction…chi se la prende è scemo/a.)



L’associazione culturale Piede Destro.

L’associazione culturale Calopinace.

L’associazione culturale Trabocchetto “tutte le necropoli di Reggio Calabria”

L’associazione culturale Rada dei Giunchi, Lido Sud

L’associazione culturale Porta Crisafi “Strologhe, chiromanti e medium
fascìste”

La rivista divulgativa autonomista Fossa Perpetua “né pre-greco, né greco né
tantomeno romano”

E radio Muro “la verità è tutta dentro le mura!”



Rendono noto di aver ricevuto in data 06/08/2007 alle ore 10:30 questo
proclama fascìsta. Porgiamo a voi tutti la copia della documentazione pervenuta
per conoscenza.



Camerati fascìsti, attenzione! Il pericolo è giunto ed è per noi improrogabile
la difesa ad oltranza della nostra stirpe pura e incontaminata da cui sprizza
virilità e audacia che ci consentono di non cedere alla disperazione.

DIFENDIAMO LA PROLE!


NON MANDATE I FIGLI DELLA LUPA ALL’ASILO, NÉ I BALILLA ALL’ISTITUTO SCOLASTICO,
DA OGGI INIZIA IL GIORNO PIÙ LUNGO DELLA LORO VITA CHE AVRÀ FINE A SETTEMBRE.
ALLORQUANDO LA NUOVA MARCIA DEGLI ARDITI INVADERÀ LE CITTÀ DI ROMA, TORINO,
MILANO, VERCELLI, VENEZIA, PONTEDERA, NAPOLI, POGGIBONZI, POGGIOREALE,
MILITELLO BALSAMO, MELITO PORTO SALVO, SAN GIOVANNI IN FIORE, COSENZA,
CATANZARO E IL CAMPO DI COCUZZE DI COMPARE PEPPINO.

(Messaggio del Pontefice, nostra Guida Spirituale e Pontefice all’elezione del
nostro Duce Maxumo e Magnifico)

Cari frateli e sorele, in questo giorno di grande beatitudine, contempliamo
ai piedi di questo grande avvenimento la Meraviglia, l’Esultanza e la Grandezza
di ciò che il Creatore c’ha trasmesso sic e simpliciter, ed esprime con i sui
cenni e le sue indicazioni ciò che da oggi in poi e in secula seculorum, il
nostro più grande impegno: Acclamare a gran voce e con gran voce e spellandoci
le mani per l’assunzione al potere cesarèo del GRANDE, CLEMENTE, PIO, GENEROSO,
AUDACE, VIRILE, DUTTILE, MULTINGEGNOSO “B.”


COMPARE PEPPINO, dicevamo, APRIRÀ GLI APPROSSIMATI CANCELLI DI LAMIERA e
Allorati per Cotanto Desiderato Evento.


Camerati fascìsti della magnifica e munifica città di Reggio Calabria,
preparatevi all’eccezionale evento che incoronerà il nostro giovane ed ardito
sindaco la cui mascella virile ed il cui profilo romano, la cui postura fisica
da condottiero italico, tutto insomma induce ad acclamarlo Duce della Città.
Egli mai chinerà il capo suo dinanzi a nessun’altra personalità del potere
mondiale se non al suo unico Augusto personale; il grande “B.”E nella mente e
nel cuore e nell’imago di ogni buon fascista si è reincarnato il primo e grande
e alto e cupibondo primo “B.”in questo Duce delle nostre parti.

A tutti i giovani e tutte le giovani, a tutti i veci e a tutte le vecie, tutti
fascìsti, porgiamo l’auspicio più alto e favorevole per il loro esilio
iniziato, ahinoi, l’8 settembre di codesto anno e che presto giungerà alla sua
fine, nell’attesa della vendetta nostra che arriverà puntuale, vittoriosa e
acre e dura.



MANGIATI POCU E NON VI RATTATI U CULU!*


[Le Astrologhe, Chiromanti, medium fasciste della feconda e ardita città di
Reggio Calabria.]



AUGURI A TUTTI DI BUONE VACANZE E PER LA NUOVA ERA FASCÌSTA!

L’ARDITO GERARCA E SINDACO DI REGGIO CALABRIA GIUSEPPE SCOPELLITI!



*Mangiate poco e non vi grattate il fondoschiena.












P.S.

Ai camerati compagni comunisti si vuole offrire l’opportunità di redimere i
propri valori deviati e la propria morale distorta affinché possano abbracciare
con animo puro e ardito la fede Fascìsta. La domanda ai bandi d’accesso alle
liste della conversione acciocché venga facilitato il grande progresso è stata
stilata dai valenti gerarchi e inserita in un concorso per ufficiali del partito
e può essere ricopiata da codesto documento.



Domanda accettazione candidato:

1. Due posti di Dirigente nazionale del Partito deve essere presentata la
domanda controfirmata dall’attuale Pontefice Benedetto XVI, nostro Padre e
Guida Spirituale, a lui dedichiamo i nostri saluti fascìsti a mano tesa e
diritta.

2. Per i quattro posti di Gerarca effettivo di ruolo secondario, sarà
indispensabile la controfirma del cardinale Ruini Camillo, a lui dedicheremo
gl’assalti e le distruzioni delle empie Case comuniste Del Popolo decaduto.

3. Per i restanti 25.000.000 di posti di valorosi e vittoriosi militi fascìsti
è richiesta la semplice controfirma del prete della propria parrocchia.

4. I candidati ex comunisti saranno sottoposti per un totale di vent’anni a
detenzione rieducativi in appositi campi di concentramento, detti Campi Elisi,
per gli Audaci Prescelti.



Quotidianamente tutti i candidati verranno sottoposti ad esperimenti genetici
di miglioramento della specie alla quale non appartengono naturalmente con un
mix aggiuntivo di lavaggio del cervello continuato e persistente più leva
obbligatoria( che altro devono fare?) per tutto il tempo della detenzione per i
suddetti 20 anni.



AUGURI A TUTTI DI BUONE VACANZE!

L'Artista Daréios



 

 
 
 

23 giugno.

Post n°177 pubblicato il 23 Giugno 2007 da MagOscuro
Foto di MagOscuro

 

Il bardo suona una canzone triste mentre lascia scorrere queste parole copiaincollate.

Oggi si terrà la giornata Mondiale

> dell'orgoglio Pedofilo;

> tutti i pedofili del mondo accenderanno una candela azzurra.

 

> Un gesto simbolico per ricordare i pedofili incarcerati perché - come
dicono

> loro - "vittime delle discriminazioni, delle leggi ingiustamente
restrittive

> per ribadire l'amore che proviamo per i bambini" (boyloveday
international).

> Queste persone (se è giusto indicarle così)hanno pure un loro sito e non è


> un sito illegale, non contiene pornografia, anzi questi signori si
impegnano

> a convincere i loro lettori di agire nel bene, di volersi differenziare
dai

> criminali, da chi commette atti violenti, da chi costringe i bambini, i

> ragazzi, dicendo che loro li amano. Interessante la galleria di immagini,

> dove anche Babbo Natale viene mostrato al pari di un pedofilo, dove

> addirittura viene mostrato un fin troppo amorevole prete in compagnia di
un

> ragazzino: si evince un chiaro desiderio di far apparire assolutamente

> normale e non come perversione sessuale, ad esempio, partecipare ad

> un'orgia, portare avanti un rapporto tra un adulto e un minorenne.

> Non è una novità: sono 8 anni che questa giornata esiste, che questo sito
è

> on line,

> nell'indifferenza di tutti gli organismi internazionali.

> E' stato richiesto anche l'intervento dell'ONU, ma tutto è rimasto così

> com'è.

> Ora è partita una petizione, sono state scritte TRE pagine su questa

> giornata, nelle

> quali la polizia postale spiega perché non si può chiudere il sito.

> Questa è la prima risposta a questa giornata: Una fiaccolata a Palermo

> contro la pedofilia L’Associazione per la Mobilitazione Sociale di
Palermo,

> chiede che vengano oscurati tutti i siti web che in qualche modo danno
voce

> e spazio alla pedofilia.

> Le istituzioni prendano una ferma posizione considerando reato anche la
solo

> promozione on line di questo turpe mercato.

> Un fermo “NO” contro la “Giornata Internazionale dell’orgoglio pedofilo”.

> Proviamoci,

> facciamo una catena di blogger, se credete che possiamo urlare un NO anche

> noi, prendete questo post, copiatelo sui vostri blog e siti, inviatelo per

> e-mail a conoscenti e amici, fatelo girare tra i blogger.

> Uniamo le nostre forze per qualcosa di positivo.

> Fate firmare la petizione che sarà

> presentata all'UNICEF e all'On. Frattini. nome e cognome tramite sms

> 3391819641 oppure nome e cognome tramite mail italia@epolis.sm

> COPIATE QUESTO BLOG E FATELO DIVENTARE ANCHE UN VOSTRO BLOG..LO FAREMO LEGGERE
A PIU' PERSONE O COPIATELO, SE VOLETE, E INVIATELO A TUTTI I VS CONTATTI E-MAIL



 

 
 
 

Una pausa?

Post n°176 pubblicato il 09 Giugno 2007 da MagOscuro
Foto di MagOscuro

Oggi
va così, tante cose son tornate, altre rimangono le stesse ed io
rimango sempre impantanato in pensieri che non mi permettono di
volare...mi sento le ali spezzate e non dico cosa vorrei fare...la
strada è congelata, i piedi sono sanguinanti ma continuo. Prima o poi
spunterà il sole e scioglierà la neve ed io, io potrò medicarmi. O
forse sverrò e chi sa cos'accadrà?



Titolo: Hallelujah
- Rufus Wainwright




I've heard there was

A secret chord

That David played, and

It pleased the Lord

But you don't really care

For music, do you?

It goes like this:

The fourth, the fifth

The minor fall, the major lift

The baffled king

Composing Hallelujah



Hallelujah, Hallelujah

Hallelujah, Hallelujah



Your faith was strong

But you needed proof

You saw her bathing

On the roof

Her beauty and the

Moonlight overthrew you

She tied you to a kitchen chair

She broke your throne

And she cut your hair

And from your lips

She drew the Hallelujah



Hallelujah, Hallelujah

Hallelujah, Hallelujah



Maybe I've been here before

I know this room

I've walked this floor

I used to live alone

Before I knew you

I've seen your flag

On the marble arch

Love is not a victory march

It's a cold and

It's a broken Hallelujah



Hallelujah, Hallelujah

Hallelujah, Hallelujah



There was a time

You let me know

What's really going on below

But now you never show

It to me, do you?

I remember when

I moved in, you

Your holy dark

Was moving too

And every breath we drew

Was Hallelujah



Hallelujah, Hallelujah

Hallelujah, Hallelujah



Maybe there's a God above

And all I ever

Learned from love

Was how to shoot

At someone

Who outdrew you

It's not a cry

You can hear at night

It's not somebody

Who's seen the light

It's a cold and

It's a broken Hallelujah



Hallelujah, Hallelujah

Hallelujah, Hallelujah



Hallelujah, Hallelujah

Hallelujah, Hallelujah

 
 
 
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