Creato da Dream_Hunter il 08/09/2006

TrovaTeStesso

Ognuno di noi è in cammino per trovare se stesso ................................................... La vita e' cosi'. Non fai nemmeno in tempo a guardarti indietro che ti e' scivolata tra le mani, come la sabbia, come l'acqua del mare. Tra le dita non resta che polvere d'esistenza e i ricordi rimangono impigliati tra le unghie. Un instante tra due silenzi infiniti che urla la sua volontà di esistere, una luce nel buio che lascia una speranza per chi ci ha visto brillare. Dream Hunter

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LA PORTA

Eccomi, sono qui. Davanti a quella porta chiusa da millenni.
Il tempo e la sua storia l'hanno chiusa per sempre.
Piove ancora, l'algida mano s'accosta al ligneo muro e le nocche tremanti intonano un lamento sordo.
L'eco di quella ritmica richiesta trova di nuovo quell'unica e
taciturna conferma.
Oltre, io so che si nasconde molto, molto altro:
un fuoco che arde senza scaldare nessuno; uno specchio rotto dai ricordi di un passato dannatamente presente; un orcio colmo di lacrime mai piante ed un scrigno pieno di felicita' mancata.
Con un passo lento ma sicuro volto le spalle a quell'antro di ignote paure.
E torno a vivere ove il mio destino mi porta.

E voi da quale parte della porta siete?

 

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La differenza

Post n°276 pubblicato il 17 Marzo 2024 da Dream_Hunter

Sono vissuto per anni nel silenzio credendo che questo fosse l'unica arma per difendermi dal mondo. Un silenzio sordo. Uno specchio, liscio, su cui far scivolare e riflettere il mondo senza contaminarmi. Ho scoperto poi le parole e con esse il modo di usarle. Ho scoperto che c'è in esse una energia tale da riuscire a travalicare le distanze e a portare calore in posti così freddi che sembravano senza luce. Parole, parole ed altre parole. E' la magia di trasformare un normale pezzo di carta bianca in uno strumento capace di esprimere se stessi, di parlare, di commuovere, di ferire. Le parole sanno di te, di quello che sai ma, soprattutto, di quello che sei. Costano poco ma riescono, se dette con i giusti sentimenti, a fare quella cosa che io chiamo : la mia piccola parte di felicità. Sono molto, molto altro ancora e non basterebbe tutta la mia vita per finire di scriverle. Parlate dunque, parlate sempre e non lasciate che il silenzio vi privi della gioia di comunicare voi stessi attraverso questo ineguagliabile mezzo di espressione. Una parola in più può salvare il mondo, una in meno lasciarci nel dubbio di non averlo fatto.


Pietro

 
 
 

Impronte

Post n°275 pubblicato il 21 Febbraio 2024 da Dream_Hunter

Marcate o quasi impercettibili che siano ognuno di noi lascia nella vita delle persone che incontra: impronte. Talvolta quel calpestio di emozioni risulta essere fastidioso, altre, molto dipende da noi, lieve e piacevole. Quel segnare il passaggio su un altro cammino porta con se molte "responsablità" che spesso dimentichiamo esistere specialmente quando portiamo sofferenza e dolore alla fragilità altrui. Con il passare degli anni questo pensiero di venta sempre più ricorrente: un po' perché forse tendiamo a fare più bilanci, a porci più domande, a dare un senso compiuto alle imprese incompiute della nostra esistenza. Una saggezza dai capelli brizzolati che racconta un lato di noi che emerge ad ogni impronta lasciata e a quanto quel incidere nella vita altrui comporta. Un eccesso di sensibilità porta a porsi troppi interrogativi che spesso non trovano, o non possono trovare, risposte forse perchè non ne hanno davvero. Un'aridità voluta, viceversa, risponde solo ed esclusivamente alla soddisfazione del proprio ego e dei suoi assolutismi. Ti poni così, all'incontrare di nuove persone, un'unica domanda: se attraverserò quel cammino quanta della mia impronta dovrà rimanere e quanta scomparire con la prima pioggia dell'oblio? Io sono per natura un esploratore prudente e prediligo entrare in punta di piedi, lasciando piccole tracce che raccontano chi sono e come sono. Se chi le vede vorrà continuare il cammino insieme allora quelle impronte diventeranno profonde e nette altrimenti saranno sempre più leggere ed evanescenti fino a che non diverranno ricordo per taluni e desideri mancati per altri. E voi che tipo di esploratori siete? Che tipo di impronte lasciate?

Pietro

 

 
 
 

Titoli di coda

Post n°274 pubblicato il 31 Dicembre 2023 da Dream_Hunter

Vi auguro un soffio di follia capace di ascoltare i vostri sogni così da rendervi capaci di realizzarli; ed ancora una manciata di fiducia in voi stessi che vi indichi la strada giusta quando il mondo sembrerà non averne più da percorrere.
Vi auguro di cambiare solo quel tanto che trasformi i vostri limiti in nuove espressioni di ciò che siete, ma soprattutto, vi auguro di ritrovare ogni giorno la forza necessaria per rendere unico ciò che siete davvero attraverso la libertà di farlo e senza che qualcuno vi suggerisca, maldestramente, come esserlo.

Buon Anno

Pietro

 
 
 

Ricominciamo?

Post n°273 pubblicato il 25 Dicembre 2023 da Dream_Hunter

E niente! Mi piacerebbe arrivare a questo periodo dell'anno avendo qualcosa di nuovo da scrivere, qualcosa che è cambiato nel mondo, qualcuno che ha cambiato il mondo, in meglio. Mi ritrovo invece qui come sempre a dovere esortare, nel mio piccolo, il genere umano (e talvolta me stesso) a darsi una regolata, a cambiare direzione, a scegliere un destino migliore per noi, adesso, e per i nostri figli, domani.

Ci deve essere nel genoma umano un virus nascosto che riesce a sfuggire agli anticorpi che mettiamo in campo per cambiare le cose e che ci fa alzare la febbre dell'incomprensione rendendo inevitabili i sintomi catastrofici del delirio dell'insensatezza, della guerra. Una, dieci, cento guerre che sembrano essere la soluzione di un "problema" di equità tra popoli ma che sono in realtà l'inizio di tanti altri. E poi ci sono le piccole guerre. Si, quelle che si combattono ogni giorno su queste pagine, fomentate dall'odio e dalla presunzione dell'onniscienza. Qui migliaia di vittime invisibili cadono sotto i colpi di parole usate nel loro senso più abietto, parole che offendono e ledono la dignità, parole che vanno oltre il loro stesso senso, verso una "distorsione di massa" che non porta ne porterà, in futuro, a niente di buono. Mi piacerebbe che quel virus fosse debellato una volta per tutte, che esistesse un vaccino capace di educare il nostro sistema immunitario interiore, la nostra anima a trovare quel punto di incontro, quel desiderio di condivisione e la necessaria empatia verso i nostri simili che manca da tanto, troppo.

Che sia dunque un Natale di serenità e di speranza - non come quello che forse ipocritamente ci auguriamo a parole tutti gli anni - ma che trovi, in questo, lo spirito giusto per dare inizio a qualcosa di nuovo, a qualcuno di nuovo, a partire da noi.

Buone Feste

Pietro

 
 
 

Il primo passo

Post n°272 pubblicato il 20 Dicembre 2023 da Dream_Hunter

Le grandi imprese o le piccole azioni che compiamo ogni giorno hanno sempre inizio da un primo passo.

Hanno inizio con un incipit che non conosce il traguardo da raggiungere ma avvia quella ricerca curiosa che muove e ci muove verso il compiersi di ciò che abbiamo prima immaginato e poi cercato di trasformare in quella tangibilità che sazia il tempo e disseta la brama di novità.

Niente di nuovo direte voi! Eppure, ogni volta che questa esperienza si ripete - e sono tante le volte che accade se ci riflettete bene - c'è un elemento che non è mai lo stesso: siamo noi!

Anche di un solo millesimo di millimetro ci siamo spostati dall'orbita del nostro essere antecedenti a noi stessi e questo ci rende, per così dire, incontentabili, incapaci di trovare, una volta raggiunto il nostro traguardo, quella completezza che avremmo voluto assaggiare facendo quel primo passo verso l'ignoto.

Un costante rincorrersi di variabili che inseguono a loro volta limiti ogni volta più audaci nella speranza di trovare quell'equilibrio, quel senso di totale appartenenza al tutto, che chiuda il cerchio aperto dal primo passo e che curva incatenato al raggio d'azione che i nostri pensieri, a volte malati, hanno impostato per noi.

Un senso di effimera vittoria che portiamo dentro ogni volta che ci pare di afferrare il desiderio ma che puntualmente ci mette davanti ad un’altra porta da aprire ed un altro desiderio da rincorrere per quanto umanamente possibile sia, lasciando, alla speranza, il compito di motivatore stanco e frustrato dalle nostre immancabili ed improbabili ricerche esistenziali.


Pietro

 
 
 
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I SOGNI CI AIUTANO A CAPIRE CHI SIAMO


I sogni a volte ci fanno capire molte cose che la realta' ci nasconde profondendoci dosi di normalita' e di abitudine. Eccone uno, "tradotto" per l'occasione in parole, che mi ha dato da pensare e mi ha fatto riflettere molto.  

Buona Lettura.


" E'se fosse vero!!!" - esclamo' con uno sguardo attonito rivogendosi al suo inusuale e muto interlocutore mentre si guardava allo specchio.Purtoppo lo era. La sua immagine non era piu' la stessa, stentava a riconoscere quei tratti nuovi, cosi' profondamente diversi da quello a cui era abituato a vedere. Non piu' quello sguardo sicuro e determinato ma solo due piccole fessure stampate sul suo viso che a stento facevano passare il senso della vita intorno a lui. Le sue mani, un tempo forti e capaci, non riuscivano neppure a girare l'ultima pagina di quel libro che lo aveva condotto in un luogo al confine tra se stesso ed il tempo, tra la voglia di essere qualcuno diverso ed una realta' piena di "perfezione" che non gli dava tregua. Quelle paure che per tutta la vita lo avevano accompagnato, emergendo episodicamente ad ogni bivio importante, erano ormai padrone incontrastate del suo essere. Un gigante di argilla sotto la pioggia che si sgretolava ad ogni goccia tornando ad essere materia informe e non piu' eletta a sfidare il mondo.

 

LA NOSTRA STORIA

La nostra storia

Caducità dell'essere, confine tra sottili speranze ed immensi dolori. Gioie, poche, quelle si. Ma se dell'universo siamo piccoli spilli allora e per una volta sola, pungiamo l'orgoglio del tempo e viviamo. Un attimo, un soffio di vento, un solo battito di ciglia, tutto è solo per noi. Delle piccole cose facciamo tesoro, delle grandi osserviamo l'ombra scorrere sul nostro esile fiore. Lasciamoci andare a piccoli sorsi di felicità: in fondo non abbiamo mai nulla da perdere a riscrivere la storia, la nostra.
 
 
 

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