Tu e il Paradiso

Immagini sacre, preghiere e pensieri...dal Cielo

 

SE SIETE INFELICI NON RIMPROVERATELO A ME!

 

Io sono la Luce,

e voi non mi vedete.

  Io sono la Via,

e voi non mi seguite.

  Io sono la Verità,

e voi non mi credete.

 Io sono la Vita,

e voi non mi cercate.

 Io sono il Maestro,

e voi non mi ascoltate.

 Io sono il Capo,

e voi non mi obbedite.

 Io sono il vostro Dio,

e voi non mi pregate.

 Io sono il vostro grande Amico,

e voi non mi amate.

Hai ragione, o Gesù, troppo poco ti ricordiamo

e troppo poco ti amiamo, per questo siamo infelici.

Ma le tue braccia aperte ci invitano al tuo cuore

e ci assicurano il perdono.

Nel tuo cuore, fonte di luce,

ritroveremo la forza per seguirti Via, Verità e Vita;

la grazia per ascoltarti Capo e Maestro;

la gioia per amarti Dio di Amore,

Amico di quanti confidano in te. 

 

 

AREA PERSONALE

 

PREGHIERA A PADRE PIO

 

Tu povero nascesti, o Padre Pio 

come fu Cristo, il nostro Redentore,

compagna l'umiltà ti fu fedele,

 immensa la Tua fede nel Signore.

Simigliante a Gesù anche le piaghe, 

che Tu accettasti con rassegnazione

memore del penoso Suo Calvario e della tormentata Sua Passione.

Or che Tu godi dell'Eterna Luce, fulgente, radiosa ed infinita,

continuando a darci il Tuo aiuto 

mostrati a noi quel che Tu fosti in vita.

In questo mondo pieno di tristezza 

dona il sollievo a tutti i sofferenti,

infondi in noi l'amore in ogni cuore, 

la fratellanza tra le umane genti.

Noi affidiamo a Te le nostre pene, 

or che ormai sei più vicino a Dio,

fa quel che puoi per il nostro bene 

intercedi per Noi, o Padre Pio!

 

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San Giuda Taddeo ( Patrono dei casi più disperati)

Post n°46 pubblicato il 25 Gennaio 2011 da osservandoilparadiso

San Giuda TaddeoSan Giuda non va confuso con l'omonimo Apostolo traditore, Giuda Iscariota, il " figlio della perdizione ".

Nato a Nazareth, nell'alta Galilea, da Alfeo, fratello di san Giuseppe, e da Maria di Cleofe, una delle pie donne che secondo la narrazione evangelica accompagnarono Gesù al Calvario e a cui gli angeli annunziarono la Resurrezione il lunedì di Pasqua, Giuda Taddeo era, quindi, della stirpe regale di Davide e cugino di Gesù.

Quasi coetaneo del Salvatore, san Giuda trascorse con Lui la sua infanzia e si formò alla scuola di Maria.

Animo generoso e sensibilissimo, dallo sguardo penetrante e dal sorriso dolce e accattivante come quello del Cugino, di bell'aspetto virile, Giuda meritò l'appellativo di Taddeo, dal siriaco Thad, che significa "dolce, misericordioso, benefico, amabile, generoso".

L'azione apostolica di san Giuda, dopo la Pentecoste, fu vastissima; evangelizzò dapprima la Giudea, quindi la Mesopotamia e infine la Persia, compiendo numerosi miracoli ed ottenendo moltissime conversioni.

San Giuda sapeva che la sua missione terrena era alla fine e che il martirio, per la gloria di Dio, era vicino! Giunti appunto in Suamyr, grande centro della Persia, i due Apostoli presero alloggio presso un loro discepolo, chiamato Semme; la mattina seguente al loro arrivo, i sa­cerdoti idolatri di quella città, seguiti da una grande mol­titudine di popolo aizzato dalle velenose pressioni di Zaroes ed Artexat, circondarono la casa di Semme reclamando a viva voce la consegna dei due Apostoli.

« Consegnaci, o Semme, all'istante i nemici dei nostri dèi, altrimenti ti bruceremo la casa! ».

 A queste parole minacciose che non ammettevano re­plica, San Giuda e San Simone si affidarono, vittime della loro fede, nelle mani di quei forsennati che li obbligarono inutilmente ad adorare le loro false deità; bastonati en­trambi a sangue, trovarono la forza di guardarsi negli oc­chi e San Giuda, rivolto al compagno di martirio, gli dis­se: « Fratello, io vedo il Signore Nostro Gesù Cristo che a sè ci chiama ».

La turba degli idolatri, ignara di questi celesti colloqui, spinta da un insano furore, si avventò con maggiore ac­canimento sopra i corpi già sanguinanti dei due Santi Apo­stoli facendone scempio: la corona del martirio brillava sul loro capo glorioso!

Mentre le loro anime sante venivano accolte nella Patria eterna e poste alla destra del Padre per il quale avevano dato l'olocausto della vita, il cielo di Suamyr, teatro di quel barbaro martirio, veniva squarciato da terribili fol­gori, il tempio idolatra raso al suolo ed i due sacerdoti Zaroes ed Arfexat, autori indegni dello scempio, fulmi­nati dalla giustizia divina.  

Il culto di san Giuda si è diffuso nell' Asia Mediorientale, nell' Austria e in Polonia, meno in Italia. Molti santi e grandi personaggi furono suoi devoti:

san Bernardo, che portava sempre con grande venerazione una sua reliquia,

santa Gertrude, che lo pregava ogni giorno e ne diffuse la devozione,

santa Brigida, alla quale Gesù stesso,in un'apparizione, raccomandò di ricorrere alla sua intercessione. Cosa che la Santa fece, ricevendo immediatamente la grazia richiesta.

Grande devoto di san Giuda fu Carlo Magno, il fondatore del Sacro Romano Impero, che nella diocesi di Aquisgrana si venera come Beato, il quale ottenne dal Papa il permesso di trasportare temporaneamente le spoglie del Santo a Tolosa, in Francia.

Accanto alla Roma rutilante dei grandi apostoli e dei santi illustri c'è una Roma "minore", ma non per questo meno grande. E' la Roma dei santi poco conosciuti, ma non meno potenti. Tra questi, ve n'è uno in particolare la cui intercessione è efficacissima, tanto da essere considerato il patrono dei casi disperati: san Giuda Taddeo, annoverato, secondo san Luca, all'undicesimo posto della gerarchia apostolica. Provare per credere.

I suoi resti si trovano in una cappella laterale della Basilica di San Pietro in Vaticano, quasi nascosti agli occhi dei più, come se il Signore lo abbia voluto gelosamente riservare tutto per sé. Chi scrive, avendo per caso saputo che era lì sepolto e volendolo venerare, ne ha chiesto notizie ai custodi della Basilica più importante della Cristianità. Solo uno di essi, dopo averci pensato un po' su, ha saputo indicare, e non senza incertezze, la sua tomba.

 San Giuda Taddeo

NOVENA PERPETUA IN ONORE DI SAN GIUDA TADDEO

(da recitarsi nei casi difficili della vita)

San Giuda, Apostolo glorioso fedele servo e amico di Gesù! Il nome del traditore è causa che molti ti dimentichino, ma la Chiesa ti onora e t'in­voca universalmente come patrono dei bisognosi.

Prega per me, che sono tanto miserabile; fa uso, te ne scongiuro, di quel particolare privilegio a te accordato di portare visibile e pronto aiuto dove esso è tanto urgente... Vieni in mio soccorso in questa grande necessità così che io possa ricevere la consolazione e la protezione del Cielo in tutte le mie strettezze, tribolazioni e sofferenze, partico­larmente ... (qui si faccia la propria domanda), e possa benedire Iddio con te e tutti gli eletti per tutta l'eternità. Io ti prometto, o beato San Giuda, di essere ognora riconoscente di questo grande fa­vore, e non cesserò mai di onorarti come mio spe­ciale e potente patrono e di fare quanto sarà in mio potere per incoraggiare la devozione verso di te. Amen. 

San Giuda, prega per noi e per tutti quelli che invocano il tuo aiuto.

San Giuda, soccorso di chi è privo di speranza, aiutami nella mia afflizione!

Prega per noi, affinché ci sia dato di placare la Divina Giustizia, e ottenere una benigna sen­tenza.

Prega per noi, affinché ci sia dato di essere am­messi fra la compagnia dei beati, a godere eter­namente alla presenza di Dio. Amen.

Beato Apostolo, noi t'invochiamo con confi­denza!

Prega per noi, affinché prima della morte pos­siamo espiare tutti i nostri peccati con un sincero pentimento e col ricevere degnamente i santi sa­cramenti. 

Orazione

Apostolo glorioso, S. Giuda Taddeo, che spar­gesti la vera fede tra le più lontane nazioni; che guadagnasti all'obbedienza di Gesù Cristo molte tribù e popoli col potere della tua santa parola, concedimi, te ne supplico, che da questo giorno io abbia a rinunciare ad ogni abitudine peccaminosa, che sia preservato da tutti i cattivi pensieri, e pos­sa sempre ottenere la tua protezione, particolarmen­te in ogni pericolo e difficoltà, e che possa giun­gere salvo alla patria celeste, per adorare con te la Santissima Trinità, il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. 

 
 
 
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Un blog di: osservandoilparadiso
Data di creazione: 13/12/2010
 

E' GRADITO ALLA MADONNA E A GESÙ

CHIEDIAMO AI SANTI DI INTERCEDERE PER NOI

Novena a Dio Padre e ai 9 Cori degli Angeli (per qualsiasi grazia)

Novena a S.Gianna Beretta Molla (per avere un figlio) -

Novena a S. Teresa di Lisieux - 

 

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LA MADONNA CI ESORTA A RECITARE IL ROSARIO

 

A Fatima, a Lourdes e a Medjugorje la Madonna ha incitato insistentemente alla recita del Rosario

La Mamma celeste ci ha invitato a recitare il Rosario come arma potente contro il male.

Può sembrare una preghiera ripetitiva, invece è come due fidanzati che si dicono l'un l'altro tante volte "ti amo"... 

"Col Rosario si può ottenere tutto. 

Esso è come una lunga catena che lega il cielo alla terra; 

una delle estremità è nelle nostre mani e l'altra in quelle della S. Vergine. 

Finché il Rosario sarà recitato, Dio non potrà abbandonare il mondo, perché questa preghiera è potente sul suo cuore. 

La dolce Regina del Cielo non può dimenticare i suoi figli che, senza interruzione, ripetono le sue lodi. 

Il Rosario sale come incenso ai piedi dell'Onnipotente. 

Maria lo rinvia subito come una benefica rugiada, che viene a rigenerare i cuori. 

Non c'è preghiera che sia più gradita a Dio del Rosario". 

(S. Teresa )

" Durante un esorcismo, attraverso la persona posseduta, 

Satana mi ha detto : 

Ogni Ave Maria del Rosario, è per me una mazzata in testa ; 

se i cristiani conoscessero la potenza del Rosario, per me sarebbe finita ! " 

(Don Gabriele Amorh )

 

 
 

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