L'inquietudine

Ci sono momenti in cui ogni dettaglio della volgarità mi interessa nella sua stessa esistenza. Ma ci sono anche dei momenti in cui sento me stessa smarrita in un binario morto fra due treni di terza classe.
Sì, la mia intima virtù dell'essere frequentemente obiettiva, soffre, come ogni virtù e perfino ogni vizio, cali  di affermazione.

Sono in convalescenza, sterile e lontana, dalla malattia che non ho avuto: mi predispongo agile al riveglio.

Viviamo attraverso l'azione, cioè attraverso la volontà.
Agire, ecco la vera intelligenza.
L'esito è nell'avere esito, e non nell'avere condizione di esito.

La vita è l'esitazione fra un'esclamazione e un'interrogativo. Nel dubbio c'è il punto finale.

La stanchezza di tutte le ipotesi....

La nostra personalità deve essere inviolabile, anche da parte di noi stessi. Soprattutto dobbiamo evitare l'invasione della nostra personalità da parte degli altri.

Mi sono trovata sul palco senza conoscere la parte che recitavano senza indugio, anche se non la sapevano a loro volta. Mi sono accorta di essere vestita da paggio, e non mi avevano dato una regina, incolpandomi perchè non l'avevo. Mi sono accorta di tenere fra le mani un messaggio da consegnare, e quando ho detto che il foglio era bianco hanno riso di me. E ancora non so se hanno riso perchè tutti i fogli sono bianchi o perchè tutti i messaggi sono presumibili.

Se penso, tutto mi sembra assurdo. Come duole ogni cosa se pensiamo con la consapevolezza di pensare, sdoppiamento della coscienza attraverso il quale sappiamo di sapere!