Il Sesso x me!

Post N° 36

Io (che faccio la Lei), il Lui e il 69!
Ovvero... quando mi va di fare la donna!

Come ho raccontato qualche post fa mi piace parecchio la “Banana”, ho avuto un solo Uomo (mio cugino) col quale sono andato a letto per un casino di anni e per un casino di volte, conosco tanto il mio corpo quanto conosco il suo. Il suo Lui è consistente, pasciuto e pesante, in un sito hard verrebbe sicuramente catalogato tra i “Superdotati”. Invece, il mio di Lui è molto più minuto, arriva, all'apice della sua “importanza”, ai diciassette ma perde un pochino nell'impatto visivo perché piegato leggermente verso sinistra.

Mentre scrivo mi torna alla mente di una sera che sono andato in camera di Lui e mi sono seduto sul bordo del letto, Lui stava dormendo. Era estate e stava dormendo quasi interamente scoperto, supino, davanti a me i suo pettorali nudi, il suo ombelico... gli slip color turchese con l'elastico un po' lento gonfiati ben bene da Lui del mio Lui. È lì davanti a me, dorme, anche il suo Lui dorme, è quieto e pacifico avvolto dagli slip che, a fatica, lo contengono. Il suo Lui è dormiente, adagiato lì dove nasce il “nettare” per il Gran Finale, per quando Lui arriva e, abbondantemente, mostra la sua virile natura. Il Lui è Grande, il finale è Grande, il nettare è abbondante... è inevitabile che anche il giaciglio per il suo Lui dormiente sia Grande e Abbondante. Posso affermare, senza timore di essere smentito, che mio cugino è uno con due palle così!

Lui è lì... il suo Lui è lì... non resisto e poso una mano sugli slip, sento il suo Lui sotto le mie dita. Avvicino il pollice all'indice afferrando appena il suo Lui che ancora non reagisce come Lui del resto. Muovo un po' la mano, lo massaggio appena tenendo sempre tra noi il turchese tessuto degli slip. Poso l'altra mano sul suo addome e lo accarezzo appena, Lui inizia a svegliarsi ma non ancora il suo Lui, continuo a massaggiarlo attraverso gli slip con una mano mentre con l'altra gli carezzo l'addome e, piano piano, scendo dall'addome verso l'elastico degli slip. Lui si sta svegliando, anche il suo Lui sembra esser più desto. Le punte delle dita iniziano a violare il confine... inizio a sentire sui polpastrelli la maggior consistenza dei peli pubici... Lui si muove e mi chiede - “Ma cosa vuoi?” - non pare aver molta voglia di scoparmi ma, son sicuro, gli frò cambiare idea. La mia licenziosa mano destra è per metà all'interno delle sue mutande, afferro con la punta delle dita il suo Lui, lo premo appena facendo compiere alla mia mano (e quindi al Lui) un leggero movimento circolare. È sempre quieto e innocuo. La mia mano adesso lo cinge mentre l'altra mano lo svela ai miei occhi spostando le mutande; il suo Lui è “piccino”, morbido, tenero, il “cappello” che porta in testa non ha preso ancora il colore aggressivo della passione così come ancora non si è gonfiato per prepararsi all'amore. A vederlo così non direi mai che, tutte le volte che avevo provato a diventare completamente la sua Donna dandogli anche quell'ultima parte di me, avevo dovuto desistere perché assai troppo sproporzionate le esigenze di spazio dal suo Lui richieste e le possibilità di accoglienza del mio Didietro. Adesso era piccino ma da lì a poco sarebbe tornato a essere il mastodontico trave cilindrico che io, x-diddietro, non ero stato in grado di accogliere dentro. La mia mano sinistra lo accarezza lì dove il suo nettare presto inizierà a prender consistenza per arrivarmi, il suo Lui inizia, appena appena, a svegliarsi! Veloce lo svesto, lo rivolgo col “cappello” verso l'alto e avvicino a Lui la mia bocca, le mie labbra lo sfiorano appena in punta mentre pollice, indice e medio lo stringono e lo lasciano alla base continuando in un movimento circolare. Mi bagno le labbra con la lingua e poi le poso “in punta”, sempre con le labbra lo afferro appena e stringo e il suo Lui mi scappa via, lo riavvicino alla mia bocca e lo riafferro appena con le labbra ma questa volta un po' più profondamente, il Lui sembra rimanere... ma poi mi sguscia via di nuovo, ritento ancora ma questa volta poso le mie labbra chiuse sul suo “cappello”, primo appena, apro la bocca e lo faccio entrare... lo sento scivolare sulla lingua e sbatacchiare, ancora assonnato, sul palato. Faccio conto adesso che il nettare sia dentro ad un bicchiere e che io debba, per prenderlo, usar la “cannuccia”... è il suo Lui la cannuccia! SUCCHIO!!! Pollice, indice e medio lo stringono e lo lasciano alla base continuando in un movimento circolare... Come a dire - “Sì lo voglio!” - io annuisco con la testa

Succhio e annuisco! succhio e annuisco! succhio e annuisco! succhio e annuisco! succhio e annuisco!

Adesso sì che lo riconosco! In un lampo mi riempie la bocca, mastodontico si erge e mi costringe a sollevarmi, io bocca tutto intero non mi ci sta di sicuro! Troppo lungo! Troppo largo! Già, il solo “cappello”, nonostante la mia bocca sia spalancata, mi sfiora i contorni della bocca, urta contro i denti e sbatte, prepotentemente, contro la lingua. Sarò in grado di accoglierne 1/3. Sento la mano di Lui sulle mie cosce mentre si avvicinano alle mie mutande, le sue dita iniziano a massaggiarmi attraverso il candido tessuto. È il momento di mettersi comodi! Sfilo, prima a Lui e poi a me, l'ormai inutile indumento intimo, mi risistemo sul letto a suo fianco, le nostre lingue si incrociano in una violenta e frenetica danza, le nostre mani vanno verso ciò che più desiderano i nostri corpi, le mie tornano da suo Lui, le sue leste corrono a posarsi sul mio Didietro, la sua mano stringe e lascia, la mia mano sinistra, faticosamente, cerca di non lasciare il suo Lui ma la posa è scomoda. I numeri aiutano in parecchie circostanze e anche in questo caso tornano utili, il 69 accontenta sia le mie che le sue smanie dando a entrambi ciò che cerchiamo, a me il suo Lui e Lui il mio Didietro. Se il suo Lui è troppo imponente per violare quell'ultimo confine, la sua lingua è l'ideale per provare indescrivibili fremiti di piacere, umida e morbida non si arrende davanti all'impossibilità, anche per lei di entrare, ci prova, ci prova in tutti i modi, gira un po' intorno... fa un po' su e giù... e poi tenta l'assalto premendo quanto più possibile dandomi la sensazione, seppur appena appena, addirittura di riuscirci, in alcuni momenti la percepisco leggermente all'interno. Mi sento in paradiso e annuisco, annuisco veloce per il piacere e quanto più profondamente possibile, la mia mano destra è parecchio spazio per contribuire a donar piacere a Lui, la sinistra lo coccola proprio lì, da dove il nettare, poi, arriverà. Sento i suo pollici far sì che il mio Didietro sia, per la lingua facile preda, tenendo distanti quella che è la parte destra da quella sinistra... mi rilasso... godoooo, godo parecchio e anche il mio riservato Didietro si ammorbidisce e a quel punto sì, la lingua davvero sembrerebbe poter entrare! Dico “sì” sempre più velocemente con la testa, succhio!

SU E GIU'! SU E GIU'! SU E GIU'! SU E GIU'! SU E GIU'! SU E GIU'! SU E GIU'!

E' ARRIVATOOOOOO!!!!

La mia bocca è piena! Completamente piena!! Continuo ad annuire e Lui continua ad arrivare! E' stata talmente tanta roba, talmente tanto velocemente e con talmente tanta forza che, a prescindere dalla mia volontà, un bel sorso lo ingoio, sento forte il suo sapore, provo a inghiottirne ancora un pochino ma è veramente tanto! Muovo la lingua sul “cappello” e sento che ne è ricoperto mi fermo così sul piccolo pertugio in punto, lo stuzzico appena e poi stringo il suo Lui con la mano e sento, denso, dell'altro nettare uscire e posarsi con la lingua. Annuisco ancora un po'... il suo Lui torna quieto e si riadagia.... un ultimo assaggio, lo prendo, lo alzo, lo scopro e lo lecco, lo succhio e, infine, lo poso nuovamente. Per oggi ho avuto ciò che volevo. Mentre torno nella mia camera sento ancora l'inconfondibile sapore del suo nettare, mi sembra di averne ancora nella bocca e nella gola, le mia mutande si rigonfiano al pensiero di quanto ne ho inghiottito! Era tanto, veramente tanto!