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Un blog creato da kekerex il 25/03/2011

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Il Codex Alimentarius per decimare la popolazione mondiale

Quanti di voi hanno sentito parlare del Codex Alimentarius?, pochissimi. Eppure si tratta di un argomento che ci tocca da vicino visto che riguarda la nostra alimentazione e quindi la nostra salute.
Il Codex Alimentarius è un sistema normativo che fissa 3.200 limiti massimi sui residui di pesticidi e farmaci veterinari ed è formato da 200 codici in materia di alimenti e 40 sull'igiene.

Quest'opera titanica è frutto del lavoro di una commissione intergovernativa, chiamata appunto commissione del Codex Alimentarius, attualmente finanziata e condotta dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e dall'Organizzazione per gli alimenti e l'agricoltura (FAO).
In ogni Stato queste norme sono però in vigore in maniera parziale, visto che ogni Nazione ha le proprie regole per quanto riguarda la varietà di additivi e la concentrazione massima permessa negli alimenti sia destinati all'essere umano che agli animali.
In poche parole il Codex mette a punto gli standard per tutti gli alimenti possibili, siano essi preparati, semipreparati o crudi, e per la distribuzione verso il consumatore.
Riguarda inoltre tutto ciò che concerne l'igiene alimentare, gli additivi alimentari, i pesticidi, i fattori di contaminazione, l'etichettatura e la presentazione, i metodi di analisi e di prelievo....
Il fine di tutto questo lavoro dovrebbe essere di proteggere la nostra salute attraverso il controllo su ciò che mangiamo. Fin qua tutto chiaro, ma se approfondiamo scopriamo incongruenze e "buchi neri" che dovrebbero quanto meno farci riflettere e che hanno portato alla nascita di movimenti di opinione che cercano, in particolare attraverso il Web, di diffondere più informazioni possibili su quello che possiamo definire un vero e proprio mistero contemporaneo.
Ma procediamo con ordine cercando di sciogliere alcuni nodi sull'argomento a partire dalla data di entrata in vigore del Codex nei Paesi membri del comitato.
Molti, a partire dalla controinformazione, hanno cavalcato l'ipotesi che il Codex sarebbe entrato in vigore il 31 dicembre 2009, ma se questa fosse la verità ciò sarebbe accaduto nel silenzio pressoché generale dei mass media.

L'avvocato Giuseppe Ursini, copresidente del Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) ed esperto dei diritti dei consumatori, sostiene infatti che il codice sia già in vigore in Italia dal'inizio del 2010 con tutto il carico di preoccupazioni e di possibili danni per la nostra salute che porta con sé.
Secondo Ursini anche il Codice Agricolo Nazionale, che entrerà in vigore nel nostro Paese, riprende l'impostazione del Codex Alimentarius.
Ancora secondo Ursini, il Codice nazionale riprende a grandi linee quanto previsto dal Codex in materia di Ogm: l'art. 36 prevederebbe, infatti, la possibilità di colture transgeniche, senza però imporre vincoli rigidi per evitare contaminazioni alle colture tradizionali.
E qui viene il bello, infatti è arrivata fresca fresca la notizia del presunto via libera agli Ogm da parte del nostro Paese.
Secondo alcuni articoli pubblicati sulla stampa sarebbe infatti imminente il via libera formale alla bozza sugli Ogm, che prevede le linee guida per la coesistenza (tra colture tradizionali e colture Ogm) richieste dall'Unione Europea, che tuttavia non sono state elaborate dalla grande maggioranza degli Stati membri.
All'improvviso arriva dunque la notizia della firma dell'accordo tra lo Stato e le Regioni sull'argomento.
Al momento non esiste però alcun comunicato ufficiale del governo sull'argomento, ma c'è comunque da chiedersi se su questa decisione abbiano influito le norme del Codex Alimentarius.
Pur essendo nato a "fin di bene", fa presagire un futuro alquanto inquietante per tutti quanti noi. Secondo molti organi di informazione alternativa, sarebbe dovuto all'influenza che il Codex avrebbe subito da parte delle lobby agroalimentari dell'industria chimico-farmaceutiche, specializzata nel fornire tutti quegli additivi che risultano, nel migliore dei casi, dannosi a lungo termine per la nostra salute e nel peggiore, altamente cancerogeni se superate certe soglie. E' infatti già online la versione web delle "Normative generali del Codex in materia di addittivi alimentari (Gsfa) che consente alle autorità che vigilano sui prodotti, ai consumatori ed all'industria alimentare di avere accesso alle ultime informazioni aggiornate sulle norme del Codex riguardo gli additivi alimentari.

Per Disinformazione.it attravero il Codex Alimentarius le industrie chimico-farmaceutiche, e le lobbies che ne difendono gli interessi, vorrebbero farci ammalare per controllarci meglio. E cosa c'è di più semplice, per far ammalare qualcuno, che dargli da mangiare alimenti velenosi?
Anche il blog Tanker Eremy, sostiene che lo scopo della creazione del Codex sarebbe infatti quello di ridurre di circa il 92 per cento la popolazione mondiale, causando tumori, patologie cardiovascolari, diabete, malattie da carenza vitaminica: i consumatori saranno costretti a nutrirsi di alimenti irradiati, degradati, demineralizzati e pieni di insetticidi.
Secondo quanto si legge sul blog, la F.A.O (Food and Agricolture Organization) e l'O.M.S. (Organizzazione mondiale della Sanità) avrebbero stimato che, con la sola introduzione delle direttive su vitamine e minerali contenute nel Codex, nell'arco di un decennio, si avranno almeno tre miliardi di decessi.
Della stessa idea anche il blog Straker che definisce il Codex il più grande disastro alimentare per la salute umana di tutti i tempi. E che dire dei video che si trovano su Youtube secondo i quali l'applicazione del Codex porterebbe a un vero e proprio sterminio di massa?
Insomma, basta navigare in Rete e digitare su qualunque sito di ricerca le parole Codex Alimentarius per essere inondati di notizie che disegnano scenari apocalittici in cui ci ciberemo di alimenti tossici e avremo difficoltà a reperire una compressa di Vitamina C.
Anche il Codacons ha lanciato l'allarme sull'uso, autorizzato dal Codex, degli additivi chimici negli alimenti. Secondo l'associazione infatti vengono taciuti i possibili effetti collaterali ed il residuo potere nutrizionali degli alimenti trattati con sostanze quali micotossine, idrocarburi aromatici policiclici, desoxynivasol, acrilamide, cadmio, il metilmercurio ed il piombo.
Le aflatossine? continua l'associazione, "non sono "potenzialmente" cancerogene, ma SONO cancerogene e basta".
Motivi più che sufficienti per "riparametrare" le norme del Codex, dice il Codacons, "attraverso la realizzazione di accordi che in primo luogo rispettino i prodotti naturali e la loro commercializzazione, ed in secondo luogo tutelino la salute dei consumatori (garantita dall'art. 32 della Cost.) ponendosi al di sopra di interessi privatistici e commerciali di qualsiasi natura e provenienza".
Insomma la faccenda è molto complessa visto che riguarda la salute, e quindi il futuro dell'intera popolazione mondiale. Quello che possiamo fare noi consumatori, oltre che leggere le etichette, è tenere sempre occhi e orecchie aperti, cercando ogni volta di portare la nostra conoscenza al di là delle notizie, a volte poche, passate dai mezzi di comunicazioni istituzionali.
Fonte: http://www.greenme.it

 
 
 
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