NEGARE OGNI COINVOLGIMENTO

Post n°67 pubblicato il 04 Maggio 2006 da UnSiAu
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Venerdì scorso, i quotidiani ci hanno confermato che Monchiero e Giunta hanno assemblato le loro cose, in scatole chiuse con elastici.

Pare infatti che, dopo un anno, Valpreda sia finalmente riuscito a riassegnare le poltrone delle ASO e delle ASL.

Monchiero, uomo del centro-destra, tornerà a casa, ma non rimarrà disoccupato; lo rimarrà viceversa De Intiniis, uomo di sinistra: strana questa maggioranza che ammazza i propri supporters.

CGIL, CISL e UIL dovranno ora riprendere a tessere da capo le loro trame, con il compagno Galanzino.

Come è già successo dopo Odasso, i nostri amichetti negheranno ogni coinvolgimento nella gestione della estinta trimurti.

Nulla sapevano e nulla sanno della libera professione formato esportazione, né del reparto dislocato alla Cellini.

Quasi nessuno, tra i sindacalisti di regime, ha notato il sorgere del parcheggio multipiano a pagamento, né dell'inutile palazzina ristoro; pochissimi hanno sentito parlare del micronido aziendale.

Siamo pieni di co.co.pro. (sottopagati o strapagati), equamente divisi tra centro-destra e centro-sinistra.

Ci sono alcuni super-infermieri retribuiti quasi come primari, e medici pagati come colf in nero.

Non contrattiamo progressioni orizzontali o verticali da tempo, ma OSRU, Provveditorato e Personale contano più posizioni organizzative di tutte quelle attivate da Odasso.

Il problema dell'ex Ufficio Tecnico (non si chiama così da molto tempo) non è ascrivibile esclusivamente ad un'architetta laureata a 41 anni.

Se Repubblica vuole cercare capri espiatori, è meglio che valuti meglio la serietà delle sue fonti.

Singolare questa comunione d'intenti tra un organo di stampa ed i sindacati molinettiani, alla disperata ricerca di un restyling facciale.

Torino 2.5.06 , Alsind73,pag.3 (Dott.Marco Roccati, Segretario Regionale Un.Si.Au.,011/633.5804,fax int.5003)

 
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LE 49 POSIZIONI ORGANIZZATIVE AMMINISTRATIVE

Post n°66 pubblicato il 24 Aprile 2006 da UnSiAu
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(una decina ai tempi di Odasso)

da 4.350 ad 8.500 euro l'anno

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delibere dal n.111 al n.159/2006

PO area amministrativa URP

PO qualità percepita URP

PO Controllo di Gestione, analisi economiche

PO Controllo di Gestione, processi e progetti sanitari

PO Organizzazione Attività Amm.ve Ospedaliere

PO Coordinamento CUP

PO Coordinamento Amm.vo Intramoenia

PO SAI/SPP coordinamento e supporto amministrativo

PO Delibere AAGG

PO Segreteria Direttore Generale

PO Bilancio GEF

PO Ciclo Attivo GEF

PO Ciclo Passivo GEF

PO Settore Giuridico SC Personale

PO Trattamento Economico SC Personale

PO Relazioni Sindacali SC Personale

PO Rilevazione Assenze SC Personale

PO Previdenza e Quiescenza SC Personale

PO Rischio Assicurativo SC Patrimonio

PO Tutela patrimonio aziendale SC Patrimonio

PO SC OSRU organizzazione

PO SC OSRU sistema di valutazione

PO SC OSRU metodi e progetti di ricerca

PO SC OSRU coordinamento formazione permanente

PO SC OSRU laboratorio biomedico

PO SC OSRU tecniche di radiologia medica

PO SC OSRU fisioterapia

PO SC OSRU dietistica

PO SC Provveditorato, acquisti non sanitari

PO SC Provveditorato, materiale economale

PO SC Provveditorato, interventistica diagnostica

PO SC Provveditorato, materiale sanitario e chirurgico

PO SC Provveditorato, materiale protesico

PO SC Provveditorato, acquisti sanitari

PO SC Economato, coordinamento personale

PO SC Logistica, pianificazione approvvigionamenti

PO SC Progettazione ed Investimenti, gestione budget

PO SC Manutenzioni, gestione personale amministrativo

PO SC Manutenzioni, settore elettrico elettronico

PO SC Informatica e Telematica, area amministrativa

PO SC Legale, vertenze giudiziali e stragiudiziali

PO SC Legale, contenzioso del lavoro

PO SC Legale, rogatoria atti di gara

PO SC Legale, tutela della riservatezza

PO SC Ingegneria Clinica, procedure contabili

PO SC Ingegneria Clinica, coordinamento area tecnica

PO SC Direzione Sanitaria Molinette, data management

PO SC Farmacia, coordinamento attività amministrativa

PO Direzione Sanitaria SGAS, coordinamento attività amministrativa

Torino 20/04/06, Alsind73,pag.4 e 5 (Dott.Marco Roccati, Segretario Regionale Un.Si.Au.,011/633.5804,fax int.5003)

 
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La CdL ringrazia Bresso e Chiamparino

Post n°65 pubblicato il 24 Aprile 2006 da UnSiAu
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Non fosse stato per quell'aborto di legge elettorale, la Camera non sarebbe in mano al centro-sinistra, e Berlusconi continuerebbe a promettere ponti, autostrade, dighe, meno tasse, milioni di posti di lavoro e protrazione dell'umana esistenza.

Si pensava che al Senato stravincesse l'Unione, che controllava, sulla carta, quasi tutte le Regioni.

Invece, in un solo anno, Regioni appena conquistate dall'Unione sono tornate alla Casa delle Libertà: non si dovrebbe terrorizzare la popolazione con chiusure di ospedali e punti nascita.

Torino è un puntino vagamente rosso, in un Lombardo-Veneto, più blu che verde, che ha invaso il Piemonte.

Si direbbe che gli abitanti di Torino siano stati blanditi dalle Olimpiadi, ed abbiano chiuso ambedue gli occhi sui vari buchi nel bilancio del Toroc.

I torinesi hanno apprezzato i ben sette chilometri di metropolitana, che minaccia di svilupparsi di un solo chilometro all'anno.

Per il passante ferroviario, si sono presi altri cinque anni, quasi come per costruire il tunnel sotto la Manica!

Chiamparino non dovrebbe gioire troppo, per il presente ed il futuro: il suo partito in Val di Susa è sceso al 3%; meno male, per la coalizione, che i voti si sono spostati a sinistra e non a destra.

Da quando si è insediata la Bresso, il suo assessore alla sanità si è meritato l'attenzione puntuale di nemici ed alleati.

Finanche CGIL, CISL e UIL delle Molinette accusano Valpreda di avere le idee confuse, e loro se ne intendono!

I direttori della destra saranno cambiati o riciclati, voltagabbana e non?

Mercoledì 12 aprile, Bresso e Valpreda hanno inaugurato alle Molinette nuovi reparti e strutture polivalenti.

Sopravviveranno dette strutture (assieme al multipiano, alla palazzina Gemeaz ed all'asilo nido) all'affossamento dell'ospedale?

Torino 13/04/06, Alsind72,pag.1 (Dott.Marco Roccati, Segretario Regionale Un.Si.Au.,011/633.5804,fax int.5003)

 
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CAMPAGNA ACQUISTI ED EPITETI ANATOMICI

Post n°64 pubblicato il 06 Aprile 2006 da UnSiAu
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La margherita è un fiore apparentemente umile, il cui considerevole numero di petali induce in tentazione gli ondivaghi.

Il vantaggio politico del logo è duplice: non si ostenta forza (come viceversa la quercia), e si ramazzano quasi tutti i voltagabbana, provenienti da destra.

Il fuggi fuggi è iniziato prima ancora che quel miracolo italiano di rettitudine e di ricrescita dei capelli catalogasse milioni di italiani, con l'epiteto anatomico, che si riserva ai gioielli di famiglia.

Lui ha tre televisioni, noi al massimo due televisori, quindi tra noi e lui c'è molta disparità di mezzi, a supporto delle esternazioni, ma chissà ora come gli stanno fischiando le orecchie!

L'inizio di questa migrazione democristiana, da destra a sinistra, risale a dopo le elezioni regionali; ora che le ASL piemontesi sono veramente scese a tredici, vedremo quanto renda essere dei trasformisti.

Quasi trenta direttori defenestrati (generali, amministrativi e sanitari) innescano una lotta feroce per i posti rimasti.

Se sono preparati e capaci, come sostengono di essere, non avranno problemi a trovare, magari nel privato, altri posti da duecentomila euro l'anno.

Le Molinette rischia di diventare una specie di centro commerciale, con multisala annessa, se non fosse per l'Università, che ne detiene il pacchetto di controllo.

Se la sinistra ci manderà qualcuno dei suoi, non accontentandosi di transfughi, il nuovo direttore troverà un numero sterminato di passacarte (a tempo pieno e determinato), e tanti sindacalisti con la lista della spesa già pronta.

Torino 06/04/06, Alsind72,pag.3 (Dott.Marco Roccati, Segretario Regionale Un.Si.Au.,011/633.5804,fax int.5003)

 
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50 PROSSIMI LICENZIATI DALLA GEMEAZ

Post n°63 pubblicato il 06 Aprile 2006 da UnSiAu
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La Gemeaz ha comunicato (nota del 22/3), a CGIL, CISL e UIL (v.Pedrotti, v.Barbaroux e v.Bologna), di essere costretta a licenziare 50 lavoratori.

Con riferimento all'appalto del S.Giovanni (del nostro ex re Luigi), pare che il capitolato prevedesse almeno il 30% in più dei pasti attualmente erogati.

I pasti, a detta della Gemeaz, diminuiscono costantemente anno dopo anno; nel 2005, si è registrato un calo del 5%.

Ci sarebbero milletrecento ore lavorative settimanali eccedenti.

I 41 dipendenti donne e 9 dipendenti uomini, che dovrebbero essere sacrificati ai conti che non tornano, sono appunto riconducibili a quelle ore.

La Gemeaz ha contestualmente comunicato tutto ciò alla Regione Piemonte, area Ammortizzatori Sociali.

Dal nostro punto di vista, auspicando che l'argomento sia sufficientemente importante da meritare una riunione della RSU, dobbiamo constatare il fallimento del faraonico progetto della ristorazione appaltata.

Noi siamo stati contrari fin dall'inizio, non come certi sindacalisti, più o meno fasulli, che allora, per compiacere Odasso, hanno convinto i colleghi e gli iscritti a sbaraccare cucina, dispensa, mensa e trasporti.

Ci ricordiamo bene come è andata, ed anche chi ha “lavorato” perché la Gemeaz entrasse alle Molinette.

Ora però ci vanno di mezzo prevalentemente delle lavoratrici, più della metà delle quali si trova inquadrata nel penultimo dei livelli retributivi.

Qualcuno ha sicuramente sbagliato a preventivare la potenzialità di questo bacino d'utenza, ma, se il personale della Gemeaz scenderà del 22%, quali garanzie ci saranno per i pasti a degenti e dipendenti?

Forse la palazzina ristoro sarà l'ultimo dei problemi, visto che pare vogliano spostare mezzo ospedale nell'ex manicomio: non a caso!

Sebbene invitati dalle OO.SS. della Gemeaz, non crediamo sia il caso di partecipare ad incontri semi-clandestini, tra sindacalisti molinettiani con la coda di paglia e Direttori compiacenti.

Evitiamo queste pagliacciate, quando ci sono posti di lavoro a rischio!

Torino 29/03/06, Alsind72,pag.2 (Dott.Marco Roccati, Segretario Regionale Un.Si.Au.,011/633.5804,fax int.5003)

 
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