Amare una persona e'

L'amicizia Cristiana

Sguardi, sorrisi, abbracci,
dialoghi, confidenze…
Quanta ricchezza, Signore,
nell’amicizia che nasce tra due cuori innamorati di Te.
Sguardi che sanno andare oltre gli occhi del corpo,
che sanno intravedere la Tua presenza nell’altro…
Sorrisi che reciprocamente si scambiano la gioia dello stare insieme
che dicono la delizia dell’amore puro,
del reciproco dono, della preziosità dell’uomo
creato a Tua immagine e somiglianza;
che benedicono la Tua creazione, Signore,
quel ‘Fiat’ detto ad ogni uomo dall’eternità
e che oggi si fa presenza e dono anche per me.
Abbracci che non si fermano al corpo ma raggiungono tutto l’essere
per dirsi ciò che le parole non riusciranno mai ad esprimere,
per dirsi l’amore eterno…
quell’amore che Tu hai riversato nei nostri cuori
con il dono del Tuo Spirito.
Abbracci dell’anima che riconosce nell’altro il tempio di Dio…
Dialoghi per raccontarsi e condividere il cammino
che porta sempre gioia e dolore,
esultanza e fatica,
per cercare insieme la luce
nelle ombre che ci abitano dentro,
nei dubbi che cercano troppo spesso soluzioni appaganti.
Dialoghi dove la verità è il desiderio amato e anelato.
Per dirsi ancora una volta anche con il suono della voce:
Deo gratias! Grazie a Dio di te, della tua vita.
Per dirsi senza vergogna
il bisogno di amare e di sentirsi amati.
E poi, Signore, quelle confidenze
accolte e donate come perle preziose
che solo un amico può ricevere e custodire,
comprendere e portare nello scrigno del cuore
dove abiti Tu
perché anche la debolezza e le miserie
siano fissate nel Tuo amore
e inzuppate del Tuo perdono e della Tua fiducia,
siano trasformate e convertite
generando nell’altro un nuovo slancio, una nuova nascita.
Signore, sono proprio questi sguardi,
questi sorrisi, queste confidenze che ci parlano di Te,
della Tua gioia di stare con noi.
Sono questi piccoli grandi gesti che fanno bella la vita,
che rendono ricco l’uomo e lo fanno vivere nella sua
e nella Tua verità.
Ma senza di Te, Signore, quanti fallimenti,
quanti muri, quante incomprensioni!
Se i nostri cuori non sono legati a Te rimangono distanti
e la strada della comunione diventa tutta in salita.
Tu però ci insegni sulla Croce
che ciò che conta non è avere molti amici
ma essere amici di tutti;
ci insegni ad essere accoglienza
anche a rischio di lasciarci trafiggere il cuore
dalla spada dell’odio, del rifiuto, dell’indifferenza,
per essere insieme a Te, come Te
Amico sempre, Amico di ogni uomo.
O Signore,
davvero beato chi ama Te,
l’amico in Te, il nemico per Te.

Sr. M. Laura e Sr. M. Cristina osa