Un mondo nuovo

Governare una famiglia

“Governare una famiglia è poco meno difficile che governare un regno” (Montaigne, Saggi).

“Persino un pessimista come il drammaturgo norvegese Henrik Ibsen, nella sua amara Casa di Bambola (1879), non esitava a riconoscere che ‹‹la vita di famiglia perde ogni libertà e bellezza quando si fonda solo sul principio dell’io ti do e tu mi dai››.

“La famiglia è un’avventura che va scoperta e vissuta ogni volta”.

“Anche un pasto frugale ha un buon sapore se mangiato a tavola con la famiglia”.

“Marx considerava la famiglia l’origine della proprietà privata”. “Noi crediamo che quando due persone si mettono insieme tendono a isolarsi dal gruppo”, spiega Li Zhe, caposquadra nella Fattoria della retta via, nella campagna a sud di Pechino, dove vivono e lavorano giovani devoti a Mao. “Retta via” intende quella tracciata da Mao per servire il popolo, per fondare una comunità collettivista (Da un articolo, La fattoria di Mao, di Xu Donghuan, Post Magazine, Hong Kong, pubblicato in Italia dal settimanale Internazionale N. 1065, 22 agosto 2014).

"L’uomo e la donna vivono il loro amore in mezzo alla gente, in una società, e la società può favorire o impedire la vita d’amore. L’uomo e la donna, amandosi, danno vita a qualcosa più grande di loro. La società non è capace di produrre amore. È organizzata per produrre giustizia. Ed è già molto quando ci riesce. La società per vivere e per sopravvivere ha bisogno della famiglia. Può stimarla, apprezzarla, sostenerla, aiutarla e può invece dimenticarla, abbandonarla a se stessa, o preferirle altre forme di aggregazione...".