Un mondo nuovo

Storia di Camel

“Questa è la storia di Camel, un ragazzo arrivato in Italia con un barcone, in cerca di una vita migliore. Insieme al fratello maggiore ha raggiunto il Piemonte, trovando accoglienza in dormitori comuni. Io l’ho conosciuto per dei lavori di ristrutturazione della mia casa. Camel mi è apparso davanti all’improvviso. Mi ha rivolto un gran sorriso e, anche se non conosceva bene la nostra lingua, mi ha salutato. Mi ha subito conquistata coi suoi modi umili ed educati. Terminati i lavori, non l’ho più visto. Ma un giorno ho sentito suonare alla porta e me lo sono ritrovato davanti con gli occhi tristi. L’ho fatto entrare e, per la prima volta, mi ha raccontato la sua storia. Era disperato, senza un lavoro fisso non avrebbe potuto prendere una casa in affitto. Cercava di trattenere le lacrime. La sua storia mi ha toccato il cuore. Non ho esitato un momento a offrirgli una camera nella mia casa. L’ho accolto come un figlio, dandogli cibo e un letto. Il suo volto si è illuminato di gioia e mi ha regalato uno dei suoi grandi sorrisi. Per mesi ho cercato di trovargli un lavoro, ma non tutti erano disposti ad assumere un tunisino. Camel, nel frattempo, si prodigava ad aiutarmi in ogni modo. Fino a quando, un giorno, è stato assunto in un’impresa di pulizie. Ricordo che è corso subito a darmi la notizia, prima ancora di telefonare alla sua famiglia, perché ormai mi considerava come una seconda mamma. Per cinque anni ha continuato a vivere a casa mia. Ora Camel ha un lavoro ed è rispettato da tutti. Con i suoi risparmi ha comprato un terreno in Tunisia, con trenta piante di ulivo. Io spero che si possa presto realizzare il suo sogno, che è quello di tornare al suo Paese, vicino alla famiglia e alle sue tradizioni. Francesca” (Lettera pubblicata da FC n. 20 del 15 maggio 2016).