Rovesciare tutto :
smettere di combattere ed accettare il dolore non solo come inevitabile , ma come elemento necessario …
Cio’ che di noi si è incarnato ha DOVUTO necessariamente indossare un abito materiale che non puo’ che essere DEPERIBILE e mortale.
Cio’ che di noi si è incarnato ha DOVUTO necessariamente entrare nel TEMPO e indossare un VEICOLO che è soggetto alla leggi del tempo.
Un Veicolo che si forma , raggiunge il suo massimo funzionamento e poi deperisce , si GUASTA e si ROMPE….
Questo deperimento causa dolore.
Non solo ….
Cio’ che di noi si è incarnato lo ha fatto perché questa è una FABBRICA della Coscienza.
Si , su questo piano evolutivo si produce “coscienza”.
Forse è questo il significato della Vita: produrre Coscienza
Ciascuno di noi nell’arco della sua parabola terrena ha un corpo che si nutre, espelle le scorie, si sviluppa e produce azioni nel reale
Cosi’ ha un’anima che si nutre, espelle inutili energie, si sviluppa e produce “COSCIENZA”
La nostra Vita avrà avuto un senso solo se alla fine saremo più coscienti dell’inizio…
Penso che produrre COSCIENZA comporti inevitabilmente provare DOLORE …
Se fosse una legge universale?
Come il bruco , quando si trasforma in farfalla, quando rompe la crisalide sente dolore
Il bruco MUORE con dolore, ma si trasforma in un altro essere…
La coscienza DEVE liberarsi del bozzolo (il corpo) e questa liberazione produce DOLORE.
Non è vero che si muore dopo avere esalato l’ultimo respiro, se la morte è la liberazione della coscienza dal bozzolo materiale, allora si muore tutti i giorni un po’ alla volta.
Ogni volta che si cresce in coscienza si muore un po’ , è come se si creasse una crepa , una fessura nel bozzolo e po’ della farfalla s’intravvede.
Ogni scoperta , ogni illuminazione ogni salto di coscienza è un passo nella morte che libera dalla materia.
Il processo di distacco dalla materia implica necessariamente DOLORE.
Non lo si puo’ evitare : è la nostra carne che si apre e libera un raggio della nostra Luce.
E’ la malattia, la piccola cosa o la grave malattia terminale. Puo’ essere la perdita di un bimbo o di un caro compagno di viaggio : se la nostra coscienza cresce lo fa con DOLORE, se c’è indifferenza non si cresce e non si prova dolore.
Il DOLORE è nella Vita , non si puo’ combattere o fuggire , perché è il segnale che stiamo crescendo…
Sapere che il dolore c’è e non solo non è evitabile , ma deve essere vissuto , che ci accompagna come un vero MAESTRO nella liberazione della Coscienza è veramente liberatorio : il dolore arriverà e ci accompagnera’ per mano fuori da questo mondo .