Creato da rucal il 02/09/2010
Urania Global Village Project

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Inizi progetto Borgo di Urania

Post n°1 pubblicato il 02 Settembre 2010 da rucal

 

Questo blog è esclusivamente dedicato alla realizzazione di un progetto astronomico internazionale, intitolato, appunto, Urania, il villaggio globale della scienza. Il progetto prevede l'installazione di alcuni telescopi automatizzati e da gestire in remoto sparsi per il globo, che dovranno essere utilizzati per la ricerca di supernovae, variabili, extrasolari, comete, GRB, asteroidi.

 

 

Da anni (almeno dal 2005), sto pensando di installare ed organizzare la gestione di uno o più telescopi automatici in remoto. Nel 2007 avevo elaborato un progetto, il Borgo di Urania, sul quale allora puntavo molto. Nel seguito riporto una descrizione del progetto così come era stato elaborato in vista di una sua realizzazione sul territorio nazionale.  PREMETTO CHE IL PROGETTO ORIGINARIO E’ STATO ORA AFFIANCATO DA “URANIA Global Village Project”, DI CUI SI DISCUTE IN QUESTO BLOG.

  

Il progetto originario del Borgo di Urania (2007-2010)

 

Nell’ambito dell’astronomia non professionale il ‘Borgo di Urania” era ed è un progetto assolutamente innovativo: si vuole infatti proporre un modo diverso di fare astronomia a livello divulgativo-didattico e di ricerca scientifica, senza dimenticare, anzi ponendo in posizione assolutamente centrale, i positivi risvolti di promozione turistica per la località che farà suo questo progetto.

I motivi che rendono diverso il Borgo da qualsiasi altra iniziativa nel settore astronomico, sono illustrati nei seguenti punti:

 

1)      Non si punta alla realizzazione di un progetto faraonico di Osservatorio astronomico; per intenderci, non vogliamo ripetere gli errori di molti, di coloro cioè che hanno fatto sorgere Osservatori come  fossero funghi, negli ultimi 20 anni e in diverse località italiane: Si tratta  di strutture che troppo spesso sono  sottoutilizzate per incapacità palese  di gestione. E poi, a cosa servono, infatti, in Italia, telescopi con diametri superiori ai 50 cm? Con questi strumenti non è possibile fare pianeti in alta risoluzione perché il seeing non lo consente; ma anche per molte altre ricerche sono strumenti sovradimensionati e difficili da gestire. Uno dei pochi settori dove un telescopio della fascia >50 cm ha un impiego importante e giustificato è nella costruzione della curva di luce dei pianeti extrasolari in transito. Ora, in Italia ci sono almeno una settantina di Osservatori, muniti spesso di telescopi mastodontici, realizzati con il contributo pubblico (gli Osservatori Comunali) costati milioni di euri, dei quali forse solo il 20% (probabilmente meno) funzionano su di un livello accettabile, per la divulgazione e la volgarizzazione. Il rimanente 80% è su livelli di pura sopravvivenza e spesso con calendari di attività striminziti e di scarso impatto dal punto di vista culturale e scientifico.


2) Una considerazione fondamentale che ci spinse a promuovere ulteriormente il progetto 'BORGO DI URANIA" è che sul territorio nazionale ormai si fa pochissima ricerca scientifica nonostante la presenza  di una massa consistente di telescopi piccoli/medi presenti (che sono diverse migliaia), che si trovano nelle mani sia dei professionisti sia degli amatori. Se molti amatori di ogni parte d’Italia, che hanno difficoltà ad eseguire osservazioni sotto cieli inquinati, conferissero la loro strumentazione al ‘Borgo di Urania’ in prestito d’uso, in particolare telescopi con pilotaggio remoto (con diametri tra i 15 e i 35 cm), CCD e digitali reflex, sarebbe allora possibile lanciare una serie di programmi di ricerca di ampio respiro, supportati da un sistema altamente automatizzato di acquisizione ed analisi delle immagini. Disponendo di una cinquantina di telescopi si potrebbero proporre un certo numero di progetti sistematici di ricerca (in settori quasi dimenticati in Italia), con elevate probabilità di scoperta: caccia alle comete, ricerca di pianeti extrasolari, novae, supernovae, variabili, GRB, mappature del cielo a diverse lunghezze d’onda, ecc. I telescopi conferiti al Borgo di Urania restano ovviamente dei proprietari originari, che potranno utilizzarli in remoto via internet.

La bella esperienza di SKYLIVE (www.skylive.it) dimostra in pieno la fattibilità tecnica del progetto.


3) Parallelamente si svolgeranno attività divulgative molto coinvolgenti, sotto forma di conferenze, meeting, convegni e corsi residenziali di astronomia a diversi livelli. Uno degli aspetti fondamentali riguarda lo sviluppo del turismo "culturale": in questo ambito il "BORGO" dovrebbe divenirne uno dei punti focali.


4) Il BORGO dovrebbe essere in grado di autosostenersi economicamente, attraverso i servizi e le prestazioni fornite e i contributi.


5) Una delle domande che ci poniamo è la seguente: BORGO DI URANIA si dovrebbe appoggiare a strutture esistenti? Ad esempio: agriturismo, un parco giochi, museo, ecc.? A voi una prima risposta...


6) Dove dovrebbe essere collocato il BORGO DI URANIA? Noi crediamo che esso debba sorgere in una località italiana facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblico. La via d'accesso deve essere in buone condizioni di manutenzione. L'altezza sul livello del mare dovrebbe andare da un minimo di 500 m ad un massimo di 1500 m. Il centro abitato più vicino dovrebbe essere ad una distanza massima di 3 Km.



7) L'area dove far sorgere il BORGO dovrà essere costituita da un luogo pianeggiante, con orizzonte libero da 10° in su, ampia circa 2 ettari, con facile accesso ad acqua, luce e linea telefonica (ADSL). E' assolutamente auspicabile avere altre strutture abitate stabilmente nel raggio di qualche centinaio di metri.


8) il progetto BORGO DI URANIA prevede la realizzazione di strutture semplici, prevalentemente in legno con tetti scorrevoli che appoggiano su piattaforme in cemento armato. Il tutto si deve facilmente integrare nell'ambiente. Ovviamente il luogo deve essere edificabile senza vincoli particolari.


9) RIASSUMENDO: il Borgo di Urania dovrà accogliere alcune decine di telescopi e teleobiettivi automatizzabili e gestibili via - internet (esempio: montature Meade LX200 e simili), il diametro massimo accettato è 40 cm; sono considerati inutili i diametri superiori. Gli strumenti lavoreranno in batteria per ampie survey del cielo, il più possibile automatizzate. Per fare esempi concreti:


una decina di teleobiettivi da 200 mm di focali, montati su teste equatoriali gestibili in remoto, per la caccia automatica a comete, novae, variabili. Poi 3-4 S-C su montatura tipo LX200 per la ricerca di pianeti extrasolari in transito. Quindi 3-4 S-C LX 200 di 25-35 cm per la caccia alle supernovae. Alcuni newton 30-40 cm, gestibili in remoto, per l'osservazione planetaria in alta risoluzione. Infine, 4-5 telescopi (di buona qualità) per l'osservazione visuale.

10) Il progetto prevede, nel corso del tempo, la creazione di un parco didattico, costituito da un percorso dotato di piazzole con strumenti e modelli del sistema planetario, della galassia, ecc.

11) Dovrà disporre di un piccolo planetario.

 

Ulteriori considerazioni sul progetto Borgo di Urania

 

a)      E' un progetto di respiro nazionale, inusuale, anzi, diremmo pure unico e mai prima proposto, sia per le modalità di acquisizione della strumentazione sia per le finalità e la gestione. 

b)       Per lanciare un progetto come questo occorre un gruppo di persone con le idee chiare, assai determinato e che intenda lavorarci in modo professionale. Questo è un progetto che si propone di conseguire risultati scientifici e culturali fuori dal comune, cercando, nello stesso tempo, di creare le condizioni per una gestione economica. In Italia si parla molto di fare ricerca amatoriale (quella professionale, negli Osservatori INAF, purtroppo è quasi estinta o lo sarà a breve), in realtà dei famosi 70 Osservatori e delle migliaia di telescopi in possesso di privati, pochissimi sono quelli che fanno una ricerca sistematica e continuativa (assai meno del 5%).

c)      Gran parte dei telescopi in possesso degli amatori sono inutilizzati: il Borgo di Urania potrebbe accoglierne una cinquantina, con i proprietari che li mettono a disposizione per progetti collettivi di ampio respiro.

d)      E' ovvio che gestire un progetto del genere richiede la messa in campo di competenze diverse, che però, fortunatamente, sono  anche ampiamente diffuse: 

-          un direttore del Borgo

-          uno staff tecnico (un paio di softwaristi, un meccanico)

-          uno staff osservativo (almeno 4 persone che si alternano nel lavoro notturno, non è     

-          necessario che siano in loco)

-          uno staff scientifico che analizza e interpreta i dati

  Ora, questa può sembrare un’organizzazione fuori dalla portata dei non professionisti; in realtà mettere insieme un gruppo del genere non è così difficile, perché, con internet, non hai quasi mai la necessità di muoverti da casa per le attività connesse con il Borgo!


e) I risultati delle ricerche dovranno essere diffusi attraverso gli organismi internazionali, il web, bollettini, newsletter, articoli informativi su riviste divulgative.

 

Le domande che segue sono rivolte a tutti coloro che hanno un atteggiamento propositivo nei confronti del progetto


1)  Questa domanda è rivolta in modo particolare alle associazioni astrofili, ai gestori di agriturismo, strutture turistiche, ecc., per verificare l'eventuale :

a)      esiste una vostra disponibilità a candidarvi quali gestori del BORGO DI URANIA, in quanto possessori del terreno sul quale erigere il Borgo e di pensare ad un investimento mirato in tale ambito?


2) In linea di massima saresti disponibile a partecipare al progetto?

b)      fornendo uno strumento;

c)      mettendo a disposizione la tua competenza tecnico/scientifica (specificare quale) per lo sviluppo delle attività del Borgo?


3) Se il Borgo fosse realizzato, pensi di poter essere tra i fruitori, sia sul luogo sia tramite il web?

4) Tuttora cerchiamo una associazione, un agriturismo, una struttura turistica, interessata ad ospitare un meeting dedicato alla discussione del progetto "BORGO DI URANIA" nel prossimo anno 2011. Il meeting ha lo scopo di discutere i diversi aspetti del progetto, mettere a punto delle strategia ed elaborare la versione definitiva dei programmi del Borgo.

 

 

 
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