Area personale- Login
COMUNIONE SPIRITUALE
MenuI miei Blog Amici
Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore. La conversazione di Gesù con la Samaritana si svolge sul tema dell’“acqua viva”. Quest’acqua è indispensabile alla vita, e non è sorprendente che, nelle regioni del Medio Oriente dove regna la siccità, essa sia semplicemente il simbolo della vita e, anche, della salvezza dell’uomo in un senso più generale. Citazioni nei Blog Amici: 11 |
Messaggi di Giugno 2017
Post n°151 pubblicato il 18 Giugno 2017 da PAOLA11O
Tag: CORPUS DOMINI
Santissimo Corpo e Sangue di Cristo La mia Carne è vero cibo e il mio Sangue vera bevanda.
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 6,51-58) In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il Pane vivo, disceso dal Cielo. Se uno mangia di questo Pane vivrà in eterno e il Pane che Io darò è la mia Carne per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua Carne da mangiare?». Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la Carne del Figlio dell'Uomo e non bevete il suo Sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue ha la vita eterna e Io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia Carne è vero cibo e il mio Sangue vera bevanda. Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue dimora in Me e Io in lui. Come il Padre, che ha la Vita, ha mandato Me e Io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di Me vivrà per Me. Questo è il Pane disceso dal Cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo Pane vivrà in eterno. Parola del Signore
Post n°150 pubblicato il 11 Giugno 2017 da PAOLA11O
SS. Trinità La Chiesa, dopo aver stabilite diverse feste che onorano le singole Persone della SS. Trinità, ne fissò pure una in onore delle Tre Persone. Questa festa fu istituita nei primi secoli del Medio Evo per opera specialmente dei monaci che cominciarono a celebrarla nei loro monasteri. Di qui si estese man mano alle singole diocesi e finalmente all'intera Chiesa Romana per opera di Papa Giovanni XXII che nel 1314 la dichiarava festa universale, fissandola la prima domenica dopo Pentecoste. « Abbiamo visto, dice il Guéranger, gli Apostoli il di della Pentecoste ricevere lo Spirito Santo, e fedeli all'ordine del loro Divino Maestro, mettersi in viaggio per andare ad ammaestrare le nazioni nel nome della SS. Trinità. Era dunque conveniente che la festa di Dio Uno e Trino seguisse immediatamente la Pentecoste cui si connette con misterioso vincolo ». La festa della Trinità è una festa cara e gradita a tutti i cristiani perché ricorda il più grande mistero della nostra religione: « Un Dio solo in tre persone uguali e distinte »; questo dogma che è il grande oggetto della nostra adorazione in vita, sarà poi la nostra eterna felicità in cielo. La Messa ed il Breviario sono un continuo sueccedersi di invocazioni alla SS. Trinità. Così tutti i Sacramenti portano la medesima invocazione. L'intenzione quindi della Chiesa nell'avere tutta impregnata la Sacra Liturgia del nome della SS. Trinità è di far vivere nelle menti dei fedeli questo mistero e di far rinnovare in essi i sentimenti di una profonda adorazione, di una umile riconoscenza verso le Tre Persone. Verso il Padre, come principio di tutto ciò che è, Padre di un Figlio eterno e con sostanziale a Lui, Padre che col Figlio è principio dello Spirito Santo. Verso il Figlio, generato ab aeterno dal Padre, incarnatosi, morto sulla croce per la salvezza degli uomini. Verso lo Spirito Santo, come amore eterno e sostanziale del Padre e del Figlio dai quali procede, e da Essi dato alla Chiesa, che santifica, vivifica, mediante la carità che si diffonde nei nostri cuori. Nessun altro mistero è tanto ricordato nella Liturgia come questo. Nei Sacramenti che sono i principali mezzi della grazia si fa menzione della SS. Trinità. Nel Battesimo, il bambino viene battezzato nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Nella Cresima si ha la formula: « Ti segno col segno della croce, ti confermo col crisma della salute nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo ». Dopo la distribuzione della SS. Eucarestia il sacerdote benedice nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Al confessionale il sacerdote comincia colla benedizione e dà l'assoluzione nel nome della SS. Trinità. Soventissimo invocato, nel Sacramento dell'Ordine. Nel matrimonio il sacerdote congiunge gli sposi nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. In tutti gli inni, in tutti i salmi, in tutte le preghiere della Messa son ricordate le Tre Persone: è una lode perenne che si dà alla SS. Trinità. PRATICA. Facciamo sovente il segno della santa croce, recitiamo bene il Gloria al Padre e al Figliuolo e allo Spirito Santo. PREGHIERA. Ci giovi alla salvezza dell'anima e del corpo, o Signore Dio nostro, la comunione di questo sacramento, la confessione della sempiterna e santa Trinità e della stessa individua unità.
Post n°149 pubblicato il 03 Giugno 2017 da PAOLA11O
I 7 Doni Dello Spirito Anto Il dono di Intelletto: lo Spirito Santo, attraverso questo dono permette all'anima di penetrare, in vari modi, nelle profondità dei misteri rivelati. È concesso a tutti i cristiani, ma il suo sviluppo dipende dal vivere in Grazia di Dio e dall'impegnarsi nella santificazione personale. È necessario per la pienezza della vita cristiana.
Il dono di Scienza: ci fa comprendere l'essenza delle cose create entro il disegno di Dio sulla creazione e sull'elevazione all'ordine soprannaturale. Con questo dono il cristiano docile allo Spirito Santo sa discernere chiaramente ciò che lo avvicina a Dio e ciò che lo separa da Lui.
Il dono di Sapienza: ci dà una conoscenza amorosa di Dio, e delle persone e cose create in quanto riferite a Lui. Il cristiano che segue da vicino il Signore contempla, mediante la visione profonda che questo dono dà all'anima, la realtà creata da un più alto punto di vista, dato che in qualche modo partecipa della visione che Dio ha in se stesso di tutto il creato. Giudica tutto attraverso la chiarezza di questo dono.
Il dono di Consiglio: è la virtù della prudenza ed è un grande aiuto per conservare una coscienza retta. Il dono di Consiglio è particolarmente necessario a chi ha il compito di orientare e di guidare altre anime. È necessario per la vita quotidiana, sia nelle situazioni personali che per consigliare gli amici nella vita spirituale e in quella materiale. È una somma prudenza naturale, illuminata dalla Grazia di Dio.
Il dono di Pietà: ha come propria conseguenza il sentimento di sentirci veramente figli di Dio. Ci permette di rivolgerci a Dio con la tenerezza e l'affetto di un buon figlio verso suo Padre e si è profondamente convinti che nostro Padre Dio vuole il meglio per ciascuno dei suoi figli. Questa fiducia totale si manifesta soprattutto nella preghiera che lo stesso Spirito Santo suscita nel nostro cuore.
Il dono di Fortezza: lo Spirito Santo procura all'anima la fortezza necessaria per superare gli ostacoli e praticare le virtù. Se permettiamo che lo Spirito Santo prenda possesso della nostra vita, la nostra sicurezza non avrà limiti. Nella misura in cui purifichiamo le nostre anime e siamo docili all'azione della Grazia, ciascuno di noi può dire con San Paolo: "Tutto posso in Colui che mi dà la forza".
Il dono di Timor di Dio: questo timore filiale, da figli che si sentono protetti dal Padre, e che non vogliono offenderlo, ha due conseguenze principali. La più importante, essendo l'unica che fu presente in Cristo e nella Santissima Vergine, è un rispetto immenso per la maestà di Dio Padre, un profondo senso del sacro e un compiacimento senza limiti della sua bontà di Padre. In virtù di questo dono le anime sante hanno riconosciuto il loro nulla di fronte a Dio.
|
I MESSAGGI PIU' BELLI Grazie Paola...se la Pace di Gesù regna nel nostro cuore, allora diventiamo portatori di Pace, diventiamo operatori di Pace. Portare la Pace significa portare Gesù nel nostro cuore, ed in questo modo diventiamo come Gesù. Gesù è il figlio di Dio, noi diventiamo figli di Dio!
SE ASCOLTATE OGGI
Quando pensi di aver toccato il fondo e che nessuno ti voglia o ti ami più, Dio si fa uomo per incontrarti, Gesù ti viene accanto.
LA CROCE Ultimi commenti
Buon inizio settimanae buon lunediPaola !Spero che sia un... Inviato da: laura1953 il 06/11/2017 alle 09:50 Inviato da: DarkMylaVampire il 03/11/2017 alle 18:26 Inviato da: apungi1950 il 03/11/2017 alle 16:04 Inviato da: collineverdi_1900 il 02/11/2017 alle 12:41 Inviato da: NonnoRenzo0 il 29/10/2017 alle 18:36 Cerca in questo Blog Da questo tutti sapranno " Signore, da chi andremo . TagChi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione. |
||||||||
|
T'adoriam, Ostia divina, t'adoriam, Ostia d'amor: tu dell'angelo il sospiro, tu dell'uomo sei l'onor: T'adoriam, Ostia divina, t'adoriam Ostia d'amor. Tu dei forti la dolcezza, tu dei deboli il vigor, tu salute dei viventi, tu speranza di chi muor. Ti conosca il mondo e t'ami, tu la gioia d'ogni cuor; ave, o Dio nascosto e grande, tu dei secoli il Signor. .... Buona serata, amica