Creato da camael79 il 21/08/2009

veli di tenebra

alla scoperta del proprio io

 

 

Io ...... l'infinito

Post n°18 pubblicato il 13 Dicembre 2014 da camael79

Mi avvicino alla Soglia, varco su un mondo speculare al nostro ma vuoto senza anima.
Come sempre, dall'altra parte, il mio doppio mi attende, pronto ad assecondare il mio umore.
Lo guardo, passo del tempo ad esaminarlo, ma non riesco minimamente ad identificarmi in lui (probabilmente per "l'altro"è più semplice) e questo è terribilmente frustrante.....
Prendo fiato, un ultima occhiata a quel estraneo.... lo colpisco con tutta la rabbia che ha instillato nel mio animo giorno dopo giorno e mando in frantumi il suo mondo.
Uno scricchiolio..... preso dalla curiosità do nuovamente uno sguardo a quel mondo fittizio e noto che qualcosa è cambiato, non vedo più lo stesso paesaggio di prima ma moltitudini di me che dai loro universi incrociano il mio sguardo.... in un attimo mille vite ho vissuto.
Sono stato un navigatore pronto a domare la tempesta, uno scrittore che faceva danzare la sua penna d'oca assieme alla fiamma d'una candela, un gentiluomo d'altri tempi che avvolge in un abbraccio la sua amata.... questo ed altro ho vissuto.
Perso in quella visione, l'ennesimo scricchiolio mi apre le porte su altri mondi.
Ora, la mia attenzione è proiettata su tre nuovi me ben distinti tra loro ma legati da una lacrima del mio sangue che scende dal punto dove sfogai la mia rabbia.
Il primo dei tre sembrava perplesso, incuriosito da ciò che vedeva ed il suo sguardo seguiva il lento scorrere di quel sangue cercando razionalmente un perché.
Sotto di lui, immerso nei suoi pensieri, la seconda figura distoglie lo sguardo da delle foto di persone a lui care per rivolgerlo a me e proprio in quel momento, quella piccola goccia cremisi gli solca una guancia come se fosse il frutto della sua tristezza o di una gioia immensa.
Infine, ecco li il terzo me.... troppo preso dal perseguire i suoi vizi e desideri che neanche mi da retta, solo per un attimo mi degna della sua attenzione con un occhiata di superficialità e un ghigno beffardo, mentre il filo rosso che lo unisce ai suoi simili sporcava le sue labbra rendendolo simile ad antichi predatori delle leggende.
Ancora uno scricchiolio.... stavolta più forte di quelli già sentiti, annuncia il disgregarsi di quei mondi...... in un esplosione, si crea un velo di frammenti luccicanti come polvere in raggio di luna.
Mi concedo a quel abbraccio e gli lascio permeare il mio animo.
Non posso dire cosa sono, non esiste una risposta assoluta e netta, posso solo dire cosa non sono..... il vuoto!
la dedico a tutti coloro che come me sento dentro di loro mille anime che vogliono avere il proprio tempo per esistere.

 
 
 

Marionette

Post n°17 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da camael79

Sono su questo palco da tempo, partecipo ad un' infinita pantomima dove siamo tutti protagonisti, comparse e spettatori, ma il tempo del copione a me dedicato non è ancora giunto.
Proseguo i miei intermezzi fra le storie di tutti coloro a cui sfioro l'esistenza e intanto scorrono febbrili fra le dita del mastro burattinaio i fili della mia vita, noncurante che siano intrecciati e logori, continua a impormi la sua volontà spettacolo dopo spettacolo.
Sono stanco, il tempo e le vicissitudini logorano il mio corpo e ad ogni atto frammenti di me si perdono sulla scena, provo a raccoglierli ma finiscono calpestati e ridotti in polvere spazzati via dalla frenesia dei loro movimenti, ormai il mio petto e il mio volto sono un reticolo di fini crepe e da loro si può intravedere il vuoto che alberga il mio animo anche se occorre la volontà del cuore per spingersi oltre la maschera dipinta sulla mia " pelle", c'è bisogno d'impegno per scorgere oltre il vacuo vessillo del personaggio e trovarne infine la vera essenza.
Talvolta la tentazione d'abbandonare questo inutile carosello c'è ed è forte, ma la paura di perdere anche quel poco che ho di caro nella memoria e la voglia di scostare i veli che ammantano il mio destino si contrappongono a questo desiderio di annichilimento ed allora torno a calcare la scena, comincio a recitare a soggetto decidendo io tempi scenici anche se conscio che si tratta di una mera illusione di possedere il controllo, è solo una variazione su un copione già stabilito ma va bene anche in questo modo.
Per quanto possa la mia mente leggere tra le righe del pentagramma della vita, non è nelle mie possibilità creare una sinfonia simile con la sua caotica eufonia, pertanto rimango appeso ai fili della mia esistenza esibendomi su queste note provenienti dalle corde delle nostre anime nell'attesa che risplenda anche per me l'occhio di bue sul palco del mondo.

 
 
 

LA NEBBIA, LA MENTE, IL VUOTO.......

Post n°16 pubblicato il 27 Settembre 2014 da camael79

Cammino nella notte e nella foschia, cammino senza una direzione.......
Indistinti in quel grigiore, intravedo figure sbiadite che avanzano come spettri nella nebbia verso me, ad ogni passo lo stupore di quella visione cede io posto alla malinconia.
Si, riconosco ognuno di quei volti, fantasmi del mio passato, ombre dei miei ricordi....
molti di loro nemmno danno peso alla mia presenza mentre altri hanno per me un saluto cordiale ed in pochi perfino una carezza pronta a cogliere una perla di tristezza dai miei occhi.
Proseguo il mio cammino, convinto che ci sia un motivo, che qualcosa mi aspetti in fondo a quel limbo vuoto e opprimente.
Sento il tuo richiamo antico messaggero, piccola guida tra i mondi dalle nere ali.....
Mi volto e tu sei li, adagiato su di un ramo di salice e in un batter d'ali ti poggi sulla mia spalla pronto per indicarmi la via nella notte che prosegue la sua corsa verso l'alba.
Arriviamo ad una radura e la mia guida abbandona il suo posto per posarsi su di una roccia e dal suo tetro trono incrocia freddamente il mio sguardo.
"Perché siamo qui? Vuoi forse condividere la tua conoscenza? Vuoi farmi partecipe del mio destino?"
Senza ragione alcuna in un attimo m'è addosso, con furia mi ferisce ripetutamente per infine affondare il becco nel cuore e portarlo con se sul suo reale seggio ora adorno del mio sangue.
Sofferente, m'inginocchio al cospetto del crudele carnefice e del suo trofeo lasciato con noncuranza sulla nuda terra e nella mente molte domande mi riecheggiano:
"Perché questo? Perché adesso? Perché io?"..............
Una pallida luce mi riporta alla realtà, distogliendomi dal dolore del corpo e della mente, lentamente alzo lo sguardo cercando conforto ed ecco apparire d'avanti a me l'ennesimo fantasma, diverso dagli altri quasi evanescente nel suo candore, il suo viso sereno allieva i miei affani, la vedo dapprima raccogliere il mio cuore e successivamente avanzare verso di me.
Si china su di me, custodendo con una mano il vaso delle mie emozioni, mentre poggia l'altra sulla mia guancia solcata dal veleno di quella sofferenza, avvicina le sue labbra alle mie per dissolversi prima ancora di quel dolce incontro.
L'alba l'ha portata via e con lei tutte le ferite del corpo, lasciando solo il dolore dell' animo, un vuoto incolmabile nel petto e quel desiderio di lei.......
Ritornerà mai? Attenderò qui notte dopo notte, pronto ad cominciare nuovamente questo viaggio di dolore all'interno del mio animo, nella speranza di ritrovarla e questa volta sparire con lei nella luce di un nuovo giorno.

 
 
 

Cor et gladium

Post n°15 pubblicato il 19 Settembre 2014 da camael79


Nell'ombra attendo, attendo assieme ad altre anime, ma ognuna è persa nei propri pensieri non curante di chi gli è affianco e io come loro.....
Molti di loro sono capitati qui per scherzo del destino, io ho deciso di esserci, ho ceduto una vuota libertà per una schiavitù che dia un senso.
È il mio turno, salgo gli scaloni, man mano la penombra delle torcie cede il passo al sole.
Per l'ennesima volta devo essere pronto a combattere.
Si aprono i cancelli e già sento l'eccitazione della folla, m'immergo in tanto delirio, avanzo deciso fino a conquistare il centro dell'arena.
La terra è sporca del sangue di infinite lotte tra cui il mio e miei passi terminano sulla pozza più estesa.
Continuano le urla del pubblico impazziente, le sento pulsare in me come un titanico cuore.......
Inizio a battere la spada daprima sullo scudo e poi sul petto nella speranza che questo ritmo primordiale sproni il mio animo assopito...... sento che il mio avversario sta arrivando!
Eccolo......!!! Dalla polla di sangue dov'ero fermo, sorge un guerriero dalle vestigia nere come l'abisso decorate da finiture cremisi come rivoli di sangue, l'intera sua figura è simulacro di un corpo veterano di innumerevoli battaglie.
È lui che con un semplice "benvenuto" rompe l' innaturale silenzio che si era creato e dicendo ciò si toglie l'elmo scoprendo il suo, anzi il mio volto.......
Nei suoi occhi vi è ne luce ne emozione alcuna e dai suoi movimenti potresti percepire solo il peso della tristezza e del dolore che si porta dietro, un fardello più pesante delle sue stesse vesti.
Si prepara e io con lui.
Rubo pochi ma infiniti attimi al tempo per unultimo appello al mio cuore, che valga comepreghiera ad un dio marziale che sembra non volgermi più il suo sguardo benevolo, recupero tutto quello che rimane del mio animo e sprezzante della folla e del mio avversario urlo al cielo:_
"Che questo giorno rosso si compia.......!"

 
 
 

Acheronte

Post n°14 pubblicato il 19 Settembre 2014 da camael79

 

Tra me e te scorre un fiume vasto e profondo come l'oceano, talvolta sferzato dall'ira dei venti talvolta ammantato da una ferrea nebbia.
So che esiste un'altra riva, è da li che provengo, so che tu ci sei, percepisco il tuo essere...... pure senza l'aiuto di queste spente pupille, il mio animo vede te e il tuo mondo.
Queste visioni, però, riempiono di tristezza i miei occhi vuoti che ora distillano lungo il mio viso tutta la loro sofferenza.
Nella mia mente ho l'immagine di te come di un candido fiore dalle venature vermiglie, costretto a crescere in terra arida dove altre piante ti precludono perfino la luce del sole, ma a dispetto di tutto, tu vivi!
Dimoro ormai qui tra gli ignavi, i più vili tra gli esseri al di sopra dei traditori che almeno una motivazione in vita l'hanno avuta, da qui provo a mandarti frammenti di me nella speranza che ti raggiungano e confortino.
Per ora, non è previsto per me un ritorno sulla barca di Caronte, tengo viva la luce in me che possa essere etereo ponte fra le nostre rive e i nostri animi.
Rimarrò qui, su questa riva del fiume del dolore.

 
 
 
Successivi »
 

ULTIME VISITE AL BLOG

camael79paoloscilliaartu2014LunaPioggiaeVentoannalisa885generazione_ribellehard_bonelumil_0lacky.procinolubopoles_mots_de_sablegiuliomomolost4mostofitallyeahDJ_Ponhzi
 

ULTIMI COMMENTI

Si trova sempre umanitą ove risiede tristezza. Anima
Inviato da: anima.000
il 04/09/2014 alle 23:44
 
Dolci sogni...un bacio
Inviato da: STREGAPORFIDIA
il 03/05/2010 alle 21:42
 
Buona Pasqua...che sia colma d'amore e serenitą..un...
Inviato da: STREGAPORFIDIA
il 03/04/2010 alle 23:13
 
dolce notte...un bacio...
Inviato da: STREGAPORFIDIA
il 27/03/2010 alle 23:07
 
ti auguro una serata colma di dolcezza...Sonia
Inviato da: STREGAPORFIDIA
il 23/03/2010 alle 21:36
 
 

AREA PERSONALE

 

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963