Creato da vittoriozacchino il 04/10/2014
Storia di Galatone e del Salento

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« PIANGERE PER LA SCONFITT...Matera 2019 »

RINGRAZIANDO L'UNITRE PER LA LAUREA HONORIS CAUSA

Post n°13 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da vittoriozacchino

VITTORIO  ZACCHINO

 

25 .10.2014 -RINGRAZIANDO L'UNITRE  I GALATI PER LA  LAUREA HONORIS CAUSA

 

Vengo da una lunga gavetta di giornalista dilettante, di studi in archivi e biblioteche, di produzione di eventi culturali, di dichiarazioni d’amore ad una città  fredda e indifferente.

Perciò questa laurea h.c. che improvvisamente sostanzia il mio cursus honorum è una sorpresa stupefacente che mi ripaga di amarezze, delusioni, incomprensioni.

Cala improvvisa sul capoccione di uno che non ha avuto il tempo di conseguire una laurea universitaria, perché  dal principio non sopportava che  dovessero essere altri a decidere  per sè  cosa doveva studiare. Da ora non passerò più come un abusivo.

questa UNITRE DEI GALATI  di Elio ALBA, Antonietta DEFINA, E COMPANY  vi ha posto rimedio,  togliendomi dalle spine col farmi uno storico, memorabile regalo. Tra poco avrò  la testa cinata d’alloro come gli immortali  poeti del Trecento, si licet parvis componere magni, che mi fa immaginare Petrarca e  Dante nella sua residenza sepolcrale di Ravenna, col verso immortale che  vi è scolpito :  FANNOMI ONORE E DI CIO’ FANNO BENE 

Stracontento anche per il felicissimo abbinamento ad una delle persone più squisite,   amico storico fin da tempi immemorabili, e di eroiche imprese  come la costruzione dell’Istituto del Fanciullo per i figli degli emigranti che coinvolse col  Sindaco Fernando Maglio, anche il sottoscritto. Dove tenni a scuola un paio d’anni quei ragazzi. Potei disporre della sua grazia di disegnatore e d’artista, per il mio librettino CONVERSAZIONE METAFORICA CON<<NOSTRA SIGNORA DI GALATONE Omaggio >> alla Chiesa Madre nel IV Centenario (1595-1995) per la quale  disegnò la copertina, con  la facciata e il campanile, e per l’interno:il soffitto a capriate,il coro, e l’organo, artistici manufatti distrutti nel 1955.

Quindi, un grazie corale ai Galati e ai galatei qui presenti, ed un pensiero reverente per la calda memoria del mio omonimo VITTORIO GEUSA, del quale piangiamo l’acerba dipartita.

Amo visceralmente questa città, cui credo di aver dato le fresche energie della mia giovinezza e quelle migliori della mia esperienza matura, non sempre ricambiato con la simpatia che avrei voluto, donde la mia scorza ruvida, da amante  aspro e spesso  respinto e incompreso. IMMITIS QUIA TOLERAVI.

Ma, d’altra parte, “che potimo fare noi, omnia non omnes possumus” avvertiva Galateo, negavit natura”.Ma è proprio Galateo che rappresenta il mio cruccio più grande, non averlo saputo imporre come avrei voluto e come lui merita; comunque, non demordo, sconfitto in passato sulla valorizzazione della sua casa natale, punto a rifarmi, col Premio Galateo del prossimo 15 Novembre, col Parco Letterario e il Convegno Internazionale in preparazione per il V° Centenario della morte, in novembre 2017, cui aderiscono già studiosi di tutta Italia, con un corto da proiettare  nelle scuole cittadine e salentine, e oltre. Infine sarei soddisfatto e pago, se potessi considerarmi, LIBER AC MEUS (Galateo) ossia interamente libero e padrone di me stesso, e che di me si potesse dire  quel che disse di sé il grande poeta triestino Umberto Saba:

VARIAMENTE OPERAI, SE IN MALE O IN BENE / IO NON SO, LO SA DIO, FORSE NESSUNO. MAI APPARTENNI A QUALCOSA, A QUALCUNO.

Che dire ancora? Grazie a tutti. Mi piacerebbe  che questo  riconoscimento di cui inorgoglisco, fosse condiviso all’unanimità, come stasera che mi vedo attorniato da amici e forse non amici; lo ritengo dato per merito, come lo intendeva il nostro Galateo nel Pater Noster,  difendendosi da invidiosi, spioni e avversari in carriera, tra cui indegni fratacchioni :”Lo regno de Dio è quando la virtù ha lo suo loco…quando li justi sono esaltati, quando se danno li onori e li premi ad quelli che li meritano, quando è stimata la scienzia, la sapienzia, la semplicità”.

 
 
 
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