Creato da VegaLyrae il 15/07/2006

Mente e cuore

effetti collaterali

 

 

« Messaggio #87Messaggio #89 »

Post N° 88

Post n°88 pubblicato il 01 Giugno 2007 da VegaLyrae

Tempus fugit...

Mi chiedo spesso come facciano certe persone al mattino a prepararsi nel giro di mezz’ora.

Io ci metto non meno di un’ora e dieci tra fare colazione, lavarmi e vestirmi. Il problema è che la sera prima non riesco mai a scegliere cosa mettermi addosso il giorno dopo; è una decisione che posso prendere solo all’ultimo minuto in base alle condizioni del tempo, al tono dell’umore, allo stato d’animo e alla temperatura. Così mi capita spesso di cambiarmi vestiti anche due o tre volte, insoddisfatta del risultato. Ci sono giorni in cui alcune cose proprio non me le vedo addosso; sono molto meteoropatica in questo e allora rivoluziono il tutto a partire dall’intimo. E intanto il tempo passa e la mia lotta per uscire di casa si fa sempre più frenetica. Non so perché, ma mai che io riesca a pianificare o rispettare un certo anticipo. Mi capita anche quando ho un appuntamento: in genere riesco ad uscire di casa solo all’ora esatta in cui dovrei già essere sul luogo dell’incontro.

E al mattino, il tempo netto che prevedo di impiegare, non considera mai eventuali contrattempi come il camion della nettezza urbana che a quell’ora molto spesso mi blocca la possibilità di uscire dal cancello con la macchina.

I 25 chilometri che mi restano da percorrere per andare a lavorare sono anche loro calcolati al minuto e al netto degli ostacoli che potrei trovare come un trasporto eccezionale, qualche tartaruga ambulante, un vigile urbano preso dal sacro fuoco del suo lavoro o anche solo l’onda rossa dei semafori. Mi basta un leggero aumento del traffico e sono rovinata. Ecco perché ho tutta una serie di check-point lungo la strada e gli occhi costantemente puntati all’orologio: ci posso impiegare non più di 10 minuti da casa all’imbocco della tangenziale; esattamente 7 minuti di superstrada e altri 10 minuti di una scorciatoia di campagna tra campi di grano e di zucchine.

Totale 27 minuti esatti, non uno di più e non uno di meno. L’ultimo ostacolo che mi resta da superare è la reimmissione sulla statale intasata dalla coda.  Ma per questo, esibendo un bel sorriso, confido nel buon cuore di qualche camionista che mi lasci passare (A mali estremi, estremi rimedi!)

E finalmente, un’ora e quarantacinque minuti dopo il suono della mia sveglia, arrivo al lavoro spaccando il minuto e, tutta trafelata, sono pronta ad iniziare la giornata.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
counter
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963