Vigocalcio

VIGOLZONE, DA SORPRESA A MATRICOLA

Mister Baldrighi: «Restiamo con i piedi per terra, le favorite sono altre»

VIGOLZONE - Salicetese, Arsenal, Podenzano, Gropparello e Sannazzarese. Il nuovo Vigolzone 1968, colori sociali ovviamente biancorossi, ha abilmente regolato, una dopo l'altra, le avversarie sopraccitate, per un percorso sin qui netto che lo vede nelle vesti di lepre in fuga, con già sei lunghezze di margine rispetto al folto plotone delle inseguitrici.
Undici i gol fatti (Carini e Devoti sono i tiratori scelti) e tre quelli subiti dalla grande sorpresa del girone B di Terza categoria, guidata con mano felice da Antonio Baldrighi, reduce da quasi un anno di inattività dopo le buone cose evidenziate sulla panchina della Polisportiva Pontolliese.
Come a dire che l'idea meravigliosa partorita lo scorso inverno dal trio composto da Andrea Bernini (presidente-giocatore), Michele Bernardi (ex Niviano) e Andrea Baldrighi, volta a ridare vita ad una società calcistica a Vigolzone, non poteva sfociare in niente di meglio.
Legittimo, da parte dell'ambiente biancorosso, andare con i piedi di piombo, ma intanto è a dir poco gratificante, per la squadra, ripagare a suon di risultati il grande lavoro impostato dalla dirigenza. «A questo proposito - afferma il mister Antoni Baldrighi, tra i primi ad aderire con il massimo entusiasmo al nuovo progetto - giusto dedicare i quindici punti che contiamo in classifica a chi ha ideato di ridare linfa al Vigolzone, nonché al direttore tecnico Fiorenzo Chiaverini e ai dirigenti Luigi Risposi e Maurizio Fiorani, che la scorsa estate si sono dati un gran daffare per permetterci di giocare le nostre gare interne nel mitico San Mario».
Il vostro attuale stato d'animo?
«Siamo tanto meravigliati quanto esterrefatti. Nemmeno il più inguaribile degli ottimisti sognava una partenza così lanciata. Meglio così, ovvio, tanto più perché abbiamo messo sotto anche avversarie tra le più quotate. Il tutto, tra l'altro, con l'importante concorso degli sportivi del paese. Nel derbissimo con il Podenzano c'erano trecento spettatori al campo, domenica scorsa oltre un centinaio per la gara con la Sannazzarrese. Superfluo, insomma, sostenere che stiamo andando oltre ogni più rosea previsione ed attesa, sotto tutti i punti di vista».
Sul piano tecnico come è questo Vigolzone?
«Non è stato facile assemblare da più parti i venticinque componenti l'organico, ma l'abbiamo fatto con una certa razionalità e cercando di allestire una rosa competitiva. Il merito dei nostri primi exploit è tutto dei ragazzi, di un gruppo che si è subito cementato a dovere e che sa remare forte».
L'appetito vien mangiando?
«Per carità. Piedi per terra, pedalare e continuiamo a vivere alla giornata. Domenica prossima sarà dura contro lo Sporting Fiorenzuola ben guidato da Bertè, mentre mercoledì 22 dobbiamo cogliere almeno un pari contro il San Corrado per qualificarci ai quarti di finale di Coppa Provinciale. Giusto non guardare oltre, consapevoli del fatto che i sei punti di vantaggio che vantiamo in campionato sono stati anche frutto di tutta una serie di risultati concomitanti a nostro vantaggio».
Chi è la maggiore indiziata per lo scudetto?
«La Polisportiva Podenzano».
Sarà....
Marco Villaggi


15/10/2008