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Messaggi di Gennaio 2018

 

LOBOTOMIZZATI MEDIATICI

Post n°160 pubblicato il 27 Gennaio 2018 da carloreomeo0

Che fine hanno fatto i rivoluzionari dei sacchetti della frutta, i Che Guevara dei centri commerciali, gli economisti del centesimo, quelli che non badano a spese pur di risparmiare. Li potrete trovare a fare la spesa nel reparto di ortofrutta, dove usano i sacchetti e su di essi appiccicano correttamente le etichette, si mettono ordinatamente in fila e pagano il tutto alla cassa, anche il sacchetto di plastica da 3 centesimi. Stiano pure tranquilli tutti quelli che avevano temuto o auspicato che questa presa di posizione così chiassosa, così social, fosse il preludio di una rivoluzione. Tranquilli, tutto si è sgonfiato come sempre, tutto è tornato alla normalità I pochi neuroni che il costo dei sacchetti di plastica aveva fatto temporaneamente e randomicamente accendere, si sono nuovamente spenti, l’italiano medio è stato nuovamente lobotomizzato, la sua attenzione abilmente dirottata su altri temi ben più importanti, portandolo a porsi quesiti inquietanti: “Gli attacchi di panico e i malori della Cipriani, sono autentici?” “Ma i cantanti scelti da Baglioni per il Festival di Sanremo, non sono troppo vecchi?” “Chi vincerà lo scudetto?”

Siamo fatti così, siamo un non popolo di dementi, con la capacità cognitiva di un criceto in stato comatoso, dove ci propinano la cronaca nera come se fosse una fiction, data in pasto alla curiosità morbosa degli italiani in prima serata. Ci hanno reso un non popolo confuso che vede la realtà trasformarsi in finzione, manipolata, e distorta per esigenze televisive, mentre la finzione, il costruito diventa autentico, reale, attraverso i vari reality. Meritiamo quindi di vivere in un Paese allo sfascio, sbranato dagli sciacalli, dilaniato dagli speculatori di turno, a noi basta avere il telecomando saldamente in mano per sentirci padroni del mondo, capaci di cambiare il nostro destino… semplicemente cambiando canale.

Visti i presupposti dove vogliamo andare, quale futuro può avere un Paese come il nostro?

 

 

 
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LA RIVOLTA DEI SACCHETTI DELLA FRUTTA!!!

Post n°159 pubblicato il 05 Gennaio 2018 da carloreomeo0

Hanno aumentato l’età pensionabile, rubandoci di fatto il bene più prezioso e non economicamente risarcibile o quantificabile…il tempo e siamo rimasti in silenzio.

 

hanno ridotto gli importi delle pensioni, in pratica lavoriamo per più anni per percepire meno una volta che saremo, se ci arriveremo, il condizionale è d’obbligo, alla pensione e siamo rimasti in silenzio.

 

Hanno deciso di incrementare i costi di pedaggi luce e gas che graveranno sul nostro bilancio familiare  mediamente e complessivamente per circa mille euro in più all’anno e siamo rimasti in silenzio.

 

Hanno ridotto gli stipendi dei dipendenti privati, per abbattere i costi del lavoro, condannandoci in pratica a retribuzioni da fame e siamo rimasti in silenzio.

 

Hanno cancellato diritti, che dovevano essere inviolabili per salvaguardare la dignità del lavoratore, legalizzando di fatto lo schiavismo e siamo rimasti in silenzio.

 

Hanno applicato e applicano accise sulla benzina, attraverso le quali è possibile fare la cronistoria delle sciagure avvenute nel nostro Paese e non solo, quali la campagna d’Abissinia, quella per la crisi di Suez nel 1956, per il disastro del Vajont, per far fronte all’alluvione di Firenze nel 1966 ecc ecc, che paghiamo tutt’ora ogni volta e per ogni litro di carburante, tanto che la nostra bella Italia si è guadagnata il secondo posto fra i Paesi dove la benzina costa di più e siamo rimasti in silenzio.

 

Carissimi e ridicoli italiani e mi ci metto insieme anch’io, ora hanno deciso di farci pagare tre miseri centesimi un sacchetto di plastica biodegradabile, nel caso decidessimo di acquistare in un qualsiasi supermercato, frutta, carne o verdura e abbiamo scatenato l’inferno.

Non sarebbe forse il caso ci facessimo un esame di coscienza, o quanto meno due conti, per capire in modo inopinabile, la nostra reazione spropositata rispetto all’abisso che vi è tra questi miseri centesimi e quello che invece ci hanno rubato e continuano a rubarci mentre siamo rimasti e restiamo in religioso silenzio?

 

In quanto se fossimo stati coerenti, allora avremmo dovuto scatenare una vera e propria rivoluzione per ognuno dei singoli casi sopra citati e non ditemi che questa è la goccia che fa traboccare il vaso, vi conosco bene, qui non trabocca niente, voi le rivolte le fate solo sui social, questo è il classico atteggiamento da italiota, vi credete furbi postando su Facebook le foto con le etichette appiccicate direttamente sulla frutta, per non pagare il sacchetto, mentre ignorate il fatto che il costo del sacchetto viene sommato in automatico per ogni etichetta emessa per frutta, verdura e carne, ed in questo modo invece di pagare tre centesimi per il sacchetto, per comperare 6 arance, ne finite per pagare 18, ma vi sentite furbi perché ancora una volta siete riusciti a infrangere le regole e questo per voi non ha prezzo. 

 
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