Creato da Viveredarte il 11/07/2008

Vivere d'arte

"...tu, lettore, palpiti di vita, d'orgoglio e d'amore come me, siano dunque per te, i canti che seguono..." (W. Whitman)

 

Canova - Amore e Psiche stanti

Post n°307 pubblicato il 04 Agosto 2014 da Viveredarte

 

***

 

Quello che sei
mi distrae da quello che dici.

Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione, non le seguo:


sto guardando
le labbra da cui sono nate.

Intanto guardi lontano.


Fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.


Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.

E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi

né lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai per un nuovo amore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

No.


Ti aspetto oltre qualsiasi fine o termine


in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto del tuo desiderio,
amandoti.


E non voglio altro
che vederti amare.

(Pedro Salinas)

 
 
 

Gian Lorenzo Bernini, Ratto di Proserpina

Post n°306 pubblicato il 27 Maggio 2014 da Viveredarte

Dammi le tue mani per l'inquietudine,
dammi le tue mani di cui tanto ho sognato,


di cui tanto ho sognato nella mia solitudine,

dammi le tue mani perch'io venga salvato.


Quando le prendo nella mia povera stretta
di palmo e di paura di turbamento e fretta
quando le prendo come neve disfatta
che mi sfugge dappertutto attraverso le dita.


Potrai mai sapere ciò che mi trapassa
ciò che mi sconvolge e che m'invade

potrai mai sapere ciò che mi trafigge
e che ho tradito col mio trasalire.

Ciò che in tal modo dice il linguaggio profondo
questo muto parlare dei sensi animali

senza bocca e senz'occhi specchio senza immagine

questo fremito d'amore che non dice parole
potrai mai sapere ciò che le dita pensano
d'una preda tra esse per un istante tenuta
potrai mai sapere ciò che il loro silenzio
un lampo avrà d'insaputo saputo.

Dammi le tue mani ché il mio cuore vi si conformi
taccia il mondo per un attimo almeno

dammi le tue mani ché la mia anima vi s'addormenti

ché la mia anima vi s'addormenti per l'eternità.

(Louis Aragon)

 


 

 
 
 

Jean-Jacques Pradier - Satiro con Baccante

Post n°305 pubblicato il 19 Maggio 2014 da Viveredarte

 

***

 

 

***

 

- L'Altrove -

Andiamo via,

creatura mia,

via verso l'Altrove.


Lì ci sono giorni sempre miti
e campi sempre belli.

 

 

La luna che splende su chi


vaga contento e libero


ha intessuto la sua luce

con le tenebre dell'immortalità.

 

 

Lì si incominciano a vedere le cose,


le favole narrate sono dolci come quelle non raccontate,


là le canzoni reali-sognate sono cantate


da labbra che si possono

 contemplare.

Il tempo lì è un momento d'allegria,


la vita una sete soddisfatta,


l'amore come quello di un bacio
quando quel bacio è il primo.  

 

Non abbiamo bisogno di una nave,

creatura mia,


ma delle nostre speranze finché saranno ancora belle,

non di rematori, ma di sfrenate fantasie.

 

Oh, andiamo a cercare l'Altrove

(F. Pessoa)

 

 
 
 

Gerome Jean-Leon, Pigmalione e Galatea

Post n°304 pubblicato il 04 Maggio 2014 da Viveredarte

 

***

 

 

***

 

 

Ex voto

Accade
che le affinità d'anima non giungano
ai gesti e alle parole ma rimangano
effuse come un magnetismo.

È raro
ma accade.

Può darsi
che sia vera soltanto la lontananza,
vero l'oblio, vera la foglia secca
più del fresco germoglio.

Tanto e altro
puó darsi o dirsi.

Comprendo
la tua caparbia volontà di essere sempre assente
perchè solo così si manifesta
la tua magia. Innumeri le astuzie
che intendo.

Insisto
nel ricercarti nel fuscello e mai
nell'albero spiegato, mai nel pieno, sempre
nel vuoto: in quello che anche al trapano
resiste.

Era o non era
la volontà dei numi che presidiano
il tuo lontano focolare, strani
multiformi multanimi animali domestici;

 
fors'era così come mi pareva
o non era.

Ignoro
se la mia inesistenza appaga il tuo destino,
se la tua colma il mio che ne trabocca,
se l'innocenza é una colpa oppure
si coglie sulla soglia dei tuoi lari. Di me,
di te tutto conosco,

tutto
ignoro.

(Eugenio Montale)

 

 
 
 

Ingres - Studio per Fidia

Post n°300 pubblicato il 28 Marzo 2014 da Viveredarte

 

...Caro professore, lei dovrà insegnare al mio ragazzo,

che non tutti gli uomini sono giusti,

che non tutti gli uomini sono sinceri.


Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c’è un eroe;
che per ogni politico egoista c’è un leader scrupoloso….


Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico,


cerchi di tenerlo lontano dall’invidia, se ci riesce,


e gli insegni il segreto di una risata discreta.


Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti….


Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri….


Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel cielo,
delle api nel sole e dei fiori su una verde collina.


Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare piuttosto che imbrogliare…

Gli insegni ad avere fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando…


Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi.

Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa,
anche se tutti saltano sul carro del vincitore…


Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini,
ma gli insegni anche a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità,
trattenendo solo il buono che vi passa attraverso.


Gli insegni, se può, come ridere quando è triste.


Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime.


Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi dall’eccessiva dolcezza.


Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente,
ma a non dare mai un prezzo al proprio cuore e alla propria anima.


Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere,
se è nel giusto.

Lo tratti con gentilezza, ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco si fa un buon acciaio.

Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente.


Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso.


Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in sé stesso,
perché solo allora avrà una sublime fiducia nel genere umano.

So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare…
E’ un così caro ragazzo, mio figlio!

(Lettera di Abramo Lincoln all’insegnante di suo figlio)

 
 
 

Giambologna - Ratto delle Sabine

Post n°299 pubblicato il 24 Marzo 2014 da Viveredarte

 

 

 

Pronunzio il tuo nome 
nelle notti scure, 

 
E mi sento vuoto
di musica e passione.


Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.


Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.


Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.


T'amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?


Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?

Sarà tranquilla e pura?


Potessero le mie mani
sfogliare la luna!

(Federico Garcia Lorca)


 
 
 

Carla C. Rutgers-Hendriksen - Bagnante

Post n°298 pubblicato il 23 Marzo 2014 da Viveredarte

Tu mi domandi per sempre,

ma io non ho vita continua;

ti nutrirei di attimi soltanto.

Sono l’apparizione che dilegua,

e il tempo che intercorre fra due tappe

è una tregua a favore della morte.

Io vivo nello spazio di un applesso:

tu stesso mi maturi senza accorgerti

sotto il tepore delle tue carezze

Ma ti confesso, e credimi:

non c’è forma di donna che continui,

dentro di me, il rovescio dell’amante.

(Alda Merini)

 
 
 

Sir Lawrence Alma-Tadema - Fra le rovine

Post n°297 pubblicato il 17 Marzo 2014 da Viveredarte

 

-Un appunto-


 
La vita – è il solo modo
per coprirsi di foglie,


prendere fiato sulla sabbia,


sollevarsi sulle ali;


 
essere un cane,
o carezzarlo sul suo pelo caldo;


 
distinguere il dolore
da tutto ciò che dolore non è
;
 
stare dentro gli eventi,


 


dileguarsi nelle vedute,


cercare il più piccolo errore.


 
Un’occasione eccezionale
per ricordare per un attimo
di che si è parlato


a luce spenta;


 
e almeno per una volta
inciampare in una pietra,


bagnarsi in qualche pioggia,


perdere le chiavi tra l’erba;


e seguire con gli occhi una scintilla nel vento;


 
e persistere nel non sapere
qualcosa d’importante.


(Wislawa Szymborska)

 
 
 

Gian Lorenzo Bernini - Estasi di Santa Teresa

Post n°295 pubblicato il 16 Marzo 2014 da Viveredarte

- Bocche -

Bocche

voi versate l'acqua

senza fonte


lavate di esse stesse

le cose trovano un nome


così scorre l'ombra

attraversandoci

l'ombra chiara


tutto s'allontana

nel sapere


tutto s'avvicina

nell'oblio


polvere d'esilio sulle nostre labbra.

(Bernard Noel)

 
 
 

Gianmaria Benzoni - La danza di Zefiro e Flora

Post n°294 pubblicato il 01 Marzo 2014 da Viveredarte

 

 

 

- Sonata IV -

Più nulla tra il cielo e me se non il tempo!
Non sono in nessun altrove che nelle ali
invisibili dell'aria che battono debolmente
sotto lo spazio annegato da eterni temporali.

Quale segreto chiedere a quel sapiente deserto?
Quale aiuto se non esso, quale ora se non colei
che si arresta?... La foglia è vedova del vento;
basta ascoltare e aspettare come lei.

Nessun passo tornerà su quel vasto campo;


è già tutto memoria sulla quiete fronte degli dèì
e per essere più vicini al loro lontano silenzio,

apri in te stesso un flutto a quel che fugge uguale,
senza rimpianto, senza speranza e senz'altra presenza
che quel cuore ancor greve di notte immemoriale.

(Jean Tardieu)

 
 
 
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