Bellezza Ferita

sono molti i ricordi


passi che ho lasciato sulle banchine delle stazioni,


li ho lasciati li,


a giocare agli equilibristi,


ubriachi di sogni e desideri,


brilli di delusioni e fieri d’amore,


in bilico


su quella retta striscia gialla


li sento ancora


ridere


come solo i bambini sanno fare...

emozioni in equilibrio
tra vuoti e pieni
che le tue parole accarezzano
riempiono e svuotano
con delicata armonia
raccontando i tuoi giorni
in pagine "di fumetto"
incise in diari indelebili...
eccomi nuovamente qui
a bere dai tuoi occhi
come si beve pioggia fresca
lavando via stanchezza
rivestendomi di luci ed ombre
modella invisibile ai tuoi occhi
danzo tra i tuoi quadri
nei miei temporali

Fischietta calda tromba
Ritmico è tempo cristallino
di charleston,
nel nostro jazz…

Lui, nel tempo disperso
Torna ora, quasi per gioco,
Lui torna per restare
Ritorna nel suo sorriso
Il suo nome è Destino

Volevo che tornasse
Per fermare quel tempo
quel suono
lasciato negli anni
sui tasti nelle nostre dita
musica tra le mani
parole silenziose
nel viaggio di ritorno


piano parlano quei tasti
ritmico batte il tempo nel cuore
nel nostro jazz…

la mia anima è piena di te
e sto perdendo il controllo
non è tardi per continuare a suonare
questa notte
nello spazio di un abbraccio
sfiorando i nostri tasti
vibreranno le nostre corde…

Fischietta distratta la tromba
Ritmico è tempo cristallino
di charleston,
nel nostro jazz…

LA STRADA

Beve l’asfalto sotto i tacchi a spillo
Beve nella nebbia
Beve il suono passo dopo passo
Beve dagli occhi di un uomo
I cui sogni lei porta a spasso

E beve
Beve nel silenzio
Beve l’ultima pisciata
Che annaffia il fior fiore degli anni
Di una vita smorzata

E beve
L’ultima goccia che cade
da quella bottiglia rovesciata
ingoiando un’altra storia
e un’altra notte sputtanata

beve e il vento
sbuffa via la schiuma della birra
prende la mira
e ruota la bottiglia
gira, gira penitenza
e buon divertimento
che sia
dire,
fare,
baciare,
lettera o
testamento…