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« La FugaLibero di Lubopo »

DIVERTISSEMENT

Post n°21 pubblicato il 19 Maggio 2015 da ElettrikaPsike
 

 

Spesso ritorno a quella che è L’età dell’innocenza in un mondo che ha Il profumo del mosto selvatico e ripercorro Le verità nascoste di luoghi dove il Sol levante stinge Il colore viola dei fiori preferiti dalla ragazza che già forse amavo.

Ma chi sa dirlo, se qualcuno la conosce mi dica La verità, vi prego, sull’amore perché ancor oggi, alla fine del percorso in questa vita, l’ultimo volto che vorrei rivedere prima di andarmene è proprio il suo, della bambina che sospingeva i pensieri Al di là dei sogni.

Mi ricordo i suoi occhi di allora e di quando, anni dopo, mi guardava vestita di bianco. Il silenzio degli innocenti gridava, facendomi maledire per Le parole che non ti ho detto. Non mi sentivo Il testimone dello sposo ma di un Assassinio allo specchio. Era Il matrimonio del mio migliore amico ed io ero senza passato, futuro, senza più vita.

Niente mi avrebbe fatto presagire La scelta di Sophie in quei pomeriggi al fiume. Inseparabili, allora ci credevamo eterni, Creature del cielo senza domani.

Con la fame dei nostri quindici anni sgranocchiavamo Pomodori verdi fritti alla fermata del treno e promesse di amicizia Per sempre. Non c’era possibilità di unione tra noi e Gli altri; eravamo liberi perché la nostra vita era un Fantasma, un enigma irrisolto per chi aveva archiviato, in cambio della logica, ogni volontà d'Amore e incantesimi.

Sicuri di ciò che contava, interpretavamo le stelle vivendo di Pane e tulipani. Eravamo Le fate ignoranti che già molto sapevano ma smisero di sapere solo quando non si credettero più fate.

Spesso sono stato sul punto di tornare a quegli anni senza avere mai il coraggio di superare La sottile linea rossa che divide il mondo reale da quello delle fate. Le Vite sospese a lungo sulla terra non sanno più quali movimenti fare per sopravvivere in mare, era questo il senso della storia che mi ripetevano da bambino e La leggenda del pianista sull’oceano adesso era diventata la mia vita.

La sera in cui ti scorsi danzare tra gli alberi ti limitasti a sorridermi. Inclinasti un po’ la testa e senza aggiungere altro spiegasti Io ballo da sola.

Tu, L’amante che non ho mai avuto, la mia migliore amica. Eri già tutto allora quando non credevo in un futuro diverso da quell’eterno presente e lo sei adesso in tempi senza vita, ora che Non ci resta che piangere le persone che abbiamo perduto.

Ho capito cosa vorrei da te, Sophie mia, L’ultimo bacio.

Soltanto Un bacio, prima di morire.

 

 
 
 
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