Creato da palma.luigi74 il 17/03/2013

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Parlando di Diete-Dimagrire Controtendenza

Accolgo con entusiasmo quest’opportunità editoriale per comunicare col nuovo ebook verità innovative e in controtendenza nel gigantesco e controverso tema della perdita di peso. Se stai cercando di perdere peso semplicemente perché vuoi perdere una zavorra, allora stai rendendo molto difficile questo risultato. Ecco cosa intendo: la maggior parte delle persone che hanno chili in più attaccano il loro grasso corporeo, come se si trattasse di un invasore straniero e ostile.

Le scuole più evolute non dividono il corpo dalla mente. Non lo dico solo perché faccio lo psicoterapeuta, ma perché è una realtà tanto evidente, quanto purtroppo dimenticata dalla stragrande maggioranza dei metodi comuni di dimagrimento. Se esistesse una dieta, una pillola o un aggeggio che funzioni realmente anche nel mantenimento del peso perso, saremmo tutti informati su di esso e soprattutto snelli. La maggior parte delle persone che vogliono perdere peso è semplicemente per togliersi il risultato indesiderato del loro stile di vita o sintomo corporeo esterno e non la causa. Il peso è lì per un motivo e ha un messaggio. Sta parlando con noi, spesso gridando allo specchio o quando ci muoviamo con affanno ma non vogliamo ascoltarlo.

Se ignori il messaggio, anche nel caso in cui hai perso con sforzo qualche chilo, ma non ottieni la saggezza che sta cercando di impartire, il messaggio del sintomo ritorna. Come più del 90% delle persone che perdono peso con una dieta e lo riottengono indietro. Non si tratta solo di mangiare meno calorie. Dobbiamo ascoltarci più profondamente. Sbarazzarsi del peso è come cercare di sbarazzarsi di una multa. Ma questa ritorna nella posta, e spesso con una sovrattassa. Buttare via non basta. Dobbiamo invece comprendere “Che cosa ci indica il nostro eccesso di peso?“. Fra le varie possibilità dietro l’eccesso di peso e ampiamente trattati nell’ebook si nascondono:

• Le nostre scelte alimentari inconsapevoli o irragionevoli. Impara a riconoscere la Qualità richiesta dal corpo sintonizzandoti con i suoi bisogni.

• La fame emotiva, con i suoi bisogni insoddisfatti e sentimenti repressi. Se non si smette di compensare col cibo si finisce nei disturbi alimentari. I bisogni e le emozioni vanno soddisfatti direttamente.

• Paura di sensualità e perdita del piacere. Sai mangiare con un Piacere consapevole che sazia prima la mente dello stomaco?

• Troppo stress. Se gestisci la frenesia e velocità specie a contatto col cibo, non rischi tre volte tanto il sovrappeso.

• La sconnessione dal corpo, non ascoltandolo ne’ muovendolo. Riconnettiti con i suoi sottili segnali non solo di fame e sazietà, ma anche con le abilità di consapevolezza da invitare soprattutto a tavola.

Molte altre cause si potrebbero citare (solitudine, noia, insoddisfazione…). Ognuno impari ad ascoltare e rimediare alle vere cause. Imetabolismo rifiorirà insieme allo stile di vita e senza compensazioni o recuperi nel lungo termine.

A cura di Gianpiero Rossi

 
 
 

Sprigiona La Tua Creativita'

Quasi nessuno si ama. Quasi nessuno si ama abbastanza da ritenersi una creatura meravigliosa. Questo puoi constatarlo dal fatto che nessuno ama la propria voce registrata, nessuno riconosce nella propria voce qualcosa di unico, qualcosa di intimo, come se quella voce svelasse una parte “che non si deve vedere”. Dalla prima infanzia all’adolescenza avanzata, ci hanno detto talmente tante volte quello che non dobbiamo dire, fare o pensare che ognuno si è convinto che in fondo in fondo ci sia davvero qualcosa da cambiare, qualcosa di sporco, qualcosa che non va nel proprio io! E come può chi ha questa convinzione, creare bellezza, inventare armonie ed essere creativo?

Questo è il motivo che fa dire a quasi tutti: «Io non ci sono portato». Tu non ci sei portato! Questa è la frase sciocca che ha distrutto l’armonia di milioni e milioni di esseri umani. Dentro la mente di quanti di noi risuona ancora questa frase ogni volta che qualcuno disegna, suona, canta, danza e progetta? Quante volte a distanza di venti, trenta e quarant’anni proviamo ancora quella medesima sensazione che abbiamo imparato a metabolizzare: di dispiacere, di inadeguatezza, di amputazione della nostra anima. Sappiamo come disinnescare quel senso spiacevole che ci colpisce quando assistiamo alla disinvoltura di qualcuno che disegna un volto, di un pianista che ci suona Per Elisa, di un amico che ci regala un suo libro. Anche noi avremmo voluto saperlo fare, anche noi ci abbiamo provato ma «quel professore, quell’insegnante, quel giorno mi ha proprio offeso, mi ha proprio fatto passare la voglia».

Questa è la storia di tutti noi, di molti.  Questo è un copione che la maggior parte di noi recita e ha recitato un’infinità di volte. Forse non tutti lo ricordano ma per ognuno di noi c’è stato un atto di offesa, di umiliazione, di disagio, di vergogna legato al fare qualcosa, all’esprimere qualche emozione, a manifestare una qualche forma di entusiasmo creativo. Lo scopro ogni settimana nei miei allievi timorosi, indecisi, timidi nell’eseguire un lavoro, nel fare qualcosa di creativo con disinvoltura. Mi sono divertito a insegnare chitarra e ho fatto parte di un gruppo teatrale. Dovunque, in ogni aspetto, in ogni disciplina è la stessa storia. Piccoli e grandi desideri di gesti creativi offesi da educatori, parenti o amici ignoranti e cinici che hanno distrutto e avvilito per sempre un’incredibile vena creativa che giace in ognuno di noi.

Hanno distrutto doni espressivi, anime luminose e spiriti danzanti i quali per sopravvivere all’amputazione della propria anima si persuadono e finiscono per credere di non avere talento e di non esserci portati. Questo meccanismo coinvolge la maggior parte degli esseri umani. Nessuno è senza talento. Per poter sopportare la propria amputazione emotiva questo esercito di non creativi trasforma coloro che creativi lo sono per davvero,  in esseri strani. «Beh ma lui è strano!» Questo assunto assume la forma della normalità. Gli strani sono i musicisti, i pittori, gli architetti, i coreografi, gli stilisti. Salvo poi acquistarne con ogni mezzo le opere e portarne i nomi sui propri vestiti. Ai miei allievi dico continuamente di appendere in casa i propri lavori, anche i più modesti, di disegnare la propria maglietta e scriverci il proprio nome. Questo produce un potentissimo effetto: vi assicuro migliorerà la vostra autostima e l’immagine di voi stessi.

A cura di Marco Orlandi

 
 
 

Rinnovo Aziendale Anti Crisi

Con la crisi tante aziende si stanno riorganizzando per tagliare le spese e aumentare i guadagni.

Il problema è che se lo fai male, finisci con lo spendere di più, sprecare tempo e risorse, rendere scontente le persone.

Il miglioramento dell’organizzazione di un’azienda è un momento stimolante ma anche complesso e proprio per questo motivo deve essere affrontato con metodo.

Un metodo che ti insegna passo passo a:
- definire e pianificare gli obiettivi
- conoscere la situazione attuale
- definire il miglioramento
- descrivere i processi per ottenere risultati
- motivare le persone nel cambiamento

Il tutto senza sprecare tempo, denaro e risorse, bensì ottimizzando i costi per ottenere massima efficenza emassimo ritorno economico.

Per questo abbiamo progettato un videocorso specifico con l’obiettivo di fornirti un metodo completo, con strumenti e strategie per affrontare in modo concreto il processo di riorganizzazione.

Clicca qui per accedere al videocorso: 
=> Video ‘Rinnovamento Aziendale’

Autore - Stefano Berdini

 
 
 

Come Guadagnare Col Forex

In questo articolo ho voglia di esprimere ciò che stranamente non ho mai letto in nessun altro articolo in giro per il web. Tanti sono i trader che spiegano ad altre persone le proprie strategie, ma non ho mai visto nessuno che insegnasse tecniche di autodifesa da applicare nel trading finanziario, eppure il vero segreto per diventare un Trader professionista che viva di questa attività, si nasconde dietro questi 3 semplici trucchi:


 

1)     AVERE UNA STRATEGIA DI USCITA

Spesso tendiamo a cercare la tecnica segreta del Trading o il segnale operativo del secolo che ci permetterà di entrare nell’esatto istante in cui il mercato andrà nella direzione che abbiamo scelto. Non è mai così e anche quando siamo fortunati, che il mercato sembra portarci guadagno appena decidiamo di entrare, spesso non abbiamo la più pallida idea di quando chiudere l’operazione e, prima che prendiamo una decisione, il mercato ritraccia e ci lascia un’operazione in perdita. È frustrante! Le domande da porsi prima di entrare in posizione, sono: cosa faccio se l’operazione non va in profitto entro X minuti/ X pip? Cosa faccio se l’operazione va in profitto?

 

2)     USARE UNO STOP-LOSS NON INFERIORE AI 100 PIP

Te lo dico esplicitamente: se usi stop-loss stretti (cioè posionati a meno di 10 pip dalla tua operazione) o se osi “giocare” con le opzioni binarie, tu nel trading non avrai un successo duraturo. L’unico stop-loss accettabile è quello posizionato a una distanza maggiore o uguale ai 100 pip. Questa mia affermazione è stata oggetto di lunge battaglie in discussioni dove, alla fine, ho sempre vinto io.

 

3)     PRELEVARE OGNI 1000 EURO

Non esistono tecniche infallibili, esistono tecniche che ti permettono una percentuale di successo che va dal 60 al 90% al massimo. Aumentare la propria esposizione sfruttando la teoria degli interessi composti, secondo cui si guadagna molto più rapidamente se si aumenta il lottaggio via via che il conto cresce, è la buona strada verso il fallimento. Questo perchè se hai una tecnica d’acciaio che ti ha permesso di guadagnare 9 volte su 10, la decima volta, quando la tua posizione avrà il lottaggio più grande di tutte le precedenti, la perdita sarà direttamente tanto più grande.

 

A cura di Daniele Repossi

 

 
 
 

Trasforma La Crisi In Opportunita'

Ti sei mai posto queste domande, ossia se “è mai possibile considerare la crisi come una opportunità” e “come trasformare la crisi in opportunità”?

Ebbene, questo manuale, presentato sotto forma di ebook, ti svela il segreto della crisi e ti consiglia 50 cose da fare subito per capire come trasformarla in opportunità prima che arrivi il patatrac generale.

Da diverso tempo ormai vi è un degrado collettivo e sociale in atto a livello globale, ogni settore dell’esistenza si stà sgretolando e le singole persone non sanno come fare e reagire a proposito.

In poche parole i valori che ci sono stati trasmessi dai nostri genitori, parenti, amici e dalla società in generale si stanno trasformando sempre più rapidamente, facendoci credere che non vi sia più una via di uscita.

Il momento storico, politico e culturale di questa epoca è cruciale, critico come forse mai prima d’ora, ed è per questo che è stato realizzato questo ebook che è un vero e proprio manuale di sopravvivenza epocale… (in effetti è un vero e proprio corso di preparazione al cambiamento come non ce ne sono in giro!)

Questo manuale vale almeno dieci volte il suo costo, quindi è un investimento per te stesso perchè ti fa capire realmente come trasformare la crisi in opportunità.

Sei consigliato e aiutato per prepararti al peggio, se dovesse mai arrivare, ma anche a costruire una via di fuga per un mondo migliore per te stesso e per gli altri.

Leggendo con attenzione si scopre la vera causa macroscopica, tenuta nascosta, della crisi planetaria in atto e identifica una cinquantina di strade maestre perseguibili fin da subito per poter affrontare nel migliore dei modi il drastico cambiamento evolutivo in atto.

In poche parole si sono individuate le cause e si propongono, qui e ora, delle soluzioni reali perseguibili da ogni singolo individuo.

Ci trovi idee assolutamente innovative, rivelazioni scioccanti e soprattutto una miriade di consigli pratici su come trasformare la crisi in opportunità– dalla PNL alla permacoltura, dalla decrescita felice alla spiritualità pratica, dalla transazione allo sviluppo personale – per cambiare davvero ciò che non ti và più bene e migliorare te stesso e aiutare anche il tuo prossimo.

La frase “Il potere è nelle tue mani” non è una formula magica, è una cosa reale e fattibile da ogni individuo se lo vuole veramente.

Finalmente c’è la possibilità da parte tua di attuare un profondo cambiamento in tutti gli ambiti della tua vita perché ”Benessere, felicità e giustizia vanno sempre nella stessa direzione” ed è giusto parlarne in un unico ed insostituibile strumento.

Se vuoi saperne di più >>>>Clicca Qui
 
 
 

Riscopri Te Stesso Con Il Respiro Della Meditazione

La mente ha una potenza non valorizzata a sufficienza e la forza del meditare permette al praticante di disegnare per sé una mappa con molti dettagli di ciò che egli è e di come fa le cose quotidiane. Meditare è come sedersi in silenzio e a occhi chiusi disegnando interiormente lo spazio che libera progressivamente all’abbandono degli affanni inutili, della corsa infruttuosa, delle preoccupazioni spicciole e dei pensieri invadenti e negativi.


Meditare è anche un volersi bene
 perché la storia, gli avvenimenti, le immagini, gli errori, i progetti, gli incontri e altro ancora saranno più validamente rielaborati e sistemati con ordine nei cassetti dei ricordi mentali. Meditare è un investimento per se stessi con il quale indagare dentro e fuori da sé accettandosi umani e con qualche limite. La meditazione è un cammino costante verso la “perfezione interiore” che ha bisogno di coordinate precise per intraprendere il cammino in modo efficace.

Ciascuno ha la sua strada da percorrere, itinerari da sperimentare nei quali immergersi per risanarsi e non perdersi mentre è sollecitato dagli obblighi sociali pressanti. C’è un territorio mentale che ci vede esploratori unici e responsabili e dove tutti gli altri sono comparse, voci e immagini virtuali, mentre soltanto uno è il portatore della chiave capace di aprire dall’interno il tesoro psichico.

C’è il bisogno di trovare mappe e punti di riferimento per riavere pace e un senso di serenità smarrito. Meditare è un investimento per il proprio benessere integrale, per preservare la salute psico-fisica e strumento efficace d’indagine della propria intimità. Meditando si acquista il biglietto per entrare in un altro stato dell’essere se stessi. Meditare è coinvolgere se stessi nella ricerca personale dell’unità d’intenti assieme all’autonomia di azione e decisione di cui si è dotati nella propria quotidianità e aiuta ad analizzare con consapevolezza il tempo trascorso. Meditare per essere dentro di sé, per uscire da se stessi e guardarsi come si è con una visione più ampia dell’universo che ci attraversa.

A cura di Terenzio Davino

Invicta 8928 – Orologio da polso Uomo

 
 
 

Quando postare Sui Social Network

La ricerca di una blogger rivela quali sono i giorni (e gli orari) migliori per avere più "pubblico" sui social network

Postare su Facebook, meglio giovedì o venerdì, quando la voglia di lavorare langue e quella di chiacchierare cresce. Twitter aumenta invece l'efficacia di contatto commerciale a metà settimana e nei week end. Se poi vuoi mandare una e-mail, mai sfidare il momento di massimo impegno lavorativo che per molti si concentra tra le 14 e le 15. Il tentativo di tracciare una guida, con la premessa che su internet tutto cambia con grande velocità anche le abitudini, è della blogger Belle Beth Cooper su "Buffer", con un articolo rilanciato dal sito statunitense di Huffington Post. Contiene qualche indicazione per rendere più efficaci, almeno nella scelta dei tempi, i propri messaggi attraverso i social media.

FACEBOOK - I giorni ideali per postare sono giovedì e venerdì, quando sono più alti del 18% le condivisioni. Tutto è stato spiegato da uno studio di Buddy Media che ha così sintetizzato il concetto: "meno le persone vogliono essere al lavoro, tanto più vogliono stare su Facebook". Un altro studio, invece, indica una maggiore interrelazione nel fine settimana (+32%). L'orario invece per ottenere maggior numero di risposte è attorno alle 13, quello per avere più click attorno alle 15. Il social media è comunque sempre più attivo tra le 9 e le 19.

TWITTER - E' il social media più popolare tra gli utenti "mobili" e - ammette la blogger - è più difficile identificare esattamente quando è il momento migliore per pubblicare. Il picco dei retweet avviene attorno alle 17. Mentre il momento più efficace per il cosiddetto click through rate (che misura il tasso di produttività di un messaggio pubblicitario, tramite click e visualizzazioni) è alle 18. La "produttività" di un marchio è più alta il mercoledì e nei fine settimana, ma con qualche distinguo. Per i contatti aziendali (B2B) Twitter è più efficace nei giorni lavorativi (+14% rispetto al fine settimana). Al contrario per i contatti con i consumatori vince il weekend (+8% sui giorni lavorativi). Una caratteristica del social media più utilizzato sul fronte mobile è che i contatti, per questo tipo di utenti che difficilmente caricano Twitter sul proprio desktop di lavoro, sono durante i trasferimenti: crescono del 181%.

E-MAIL - Ci sono molti studi per indicare quale è il momento migliore per inviare una mail. Talvolta l'ora migliore cambia a seconda delle tipologie di mail. Tagliamo corto: l'ora migliore è tra le 15 e le 17, quando le persone pensano alla propria vita. Al contrario la zona morta, come è ovvio, è quella tra le 22 e le 6 del mattino. Le mail di marketing è meglio inviarle tra le 6 e le 10. Se riguardano promozioni, vacanze e contatti business to business l'orario migliore è tra le 17 e le 19. Una cosa e certa, tra le 14 e le 15 non conviene avviare mail commerciali: chi ha un impiego, solitamente, si mette al lavoro di buzzo buono.

BLOG - Per i blogger, invece, le indicazioni in estrema sintesi sono quattro: il 70% degli utenti dichiara di leggerli di mattina; gli uomini leggono i blog di sera di più rispetto alle donne; lunedì è il giorno in cui un blog informativo è più visto e il momento con il maggior numero di contatti è attorno alle 11.

 
 
 

Come Migliorare Il Nostro Stile Comunicativo

Questa storiella è ormai un classico, ma è sempre bella.

Un giorno un cieco era seduto sui gradini di un edificio con un cappello ai suoi piedi e un cartello con la scritta: “Sono cieco. Aiutatemi per favore!”. Un pubblicitario che passeggiava lì vicino si fermò e notò che il vecchio aveva solo pochi spiccioli nel cappello. Si chinò e versò altre monete. Poi, senza chiedere il permesso, prese il cartello, lo girò e scrisse un’altra frase. Quello stesso pomeriggio il pubblicitario tornò e notò che il cappello era pieno di monete e anche banconote. Il cieco riconobbe il passo dell’uomo e chiese che cosa avesse scritto sul suo cartello. La risposta fu: “Niente che non sia vero! Ho solo cambiato la forma… OGGI  È IL PRIMO GIORNO DI PRIMAVERA E IO NON POSSO VEDERLO!”

Perché questa storiella? Per sottolineare il fatto, se ancora servisse, che gli esiti dipendono sempre dalla nostra comunicazione. Quando le cose non vanno bene, è certo che se io continuo nello stesso modo di sempre, non posso contare sul cambiamento degli esiti. Poiché si dice che il valore di un messaggio è nell’esito che si ottiene, quando otteniamo esiti diversi da quelli che vorremmo è dunque inevitabilmente colpa nostra.

Ma come fare a cambiare il nostro stile comunicativo? Innanzitutto rifiutandoci di dire la terribile frase: “Sono fatto così!” e andare invece alla ricerca di consapevolezze, mettendoci in discussione. Questo e’ il solo segreto!

Ormai c’è in giro così tanta letteratura sul tema comunicazione, che basta solo volerlo per migliorare. Quello che è più difficile è il tempo da trovare e la disponibilità a fare la fatica necessaria per migliorare, perché l’esito non è immediato, è una strada da percorrere un passo dopo l’altro, con costanza e soprattutto desiderio. E’ la stessa cosa che succede quando studiamo una lingua straniera, un pezzettino per volta e poi arriva il giorno in cui scopriamo che… Abbiamo capito quello che ci è stato detto!

Miracolo! Miracolo? No! L’esito del nostro lavoro e del nostro desiderio.

Io che ho insegnato inglese per tanti anni, mi sono spesso sentita chiedere un metodo miracoloso per impararlo IN FRETTA! Questo metodo non esiste. Davvero! Una lingua, così come uno stile comunicativo diverso dal nostro solito, hanno bisogno di un buon allenamento. Serve allenare la voce, la gestualità, la prossemica e servono esercizi per sviluppare il pensiero veloce che ci permetta di scegliere non solo i contenuti ma anche le parole più giuste. Per chi ne riconosce il valore è davvero un percorso interessante.

A cura di Angela Foi

 
 
 

Scopri i Segreti per Investire in Opzioni Binarie

L’opzione Binaria è un investimento di trading semplice e veloce, dove il capitale investito è limitato e i guadagni elevati. Nel corso degli ultimi anni questo mercato è diventato accessibile a chiunque, infatti basta una connessione internet e un pc. Si può investire da qualsiasi parte del mondo, sia stando in casa sia in vacanza. Basta aprire un account su una piattaforma d’investimenti in opzioni binarie versando una somma che va dai 250 euro in su, dipende dalla vostra disponibilità.

 Il bello è che non c’è bisogno di perdere intere giornate davanti al pc, ma basta una o due ore al giorno per ottenere vincite consistenti. Infatti, investendo a 1-5-10-15 minuti, nell’arco di due ore, avremo varie possibilità di investimento. L’importante è essere costante in quello che si fa e ogni giorno dedicare quelle due ore scelte al trading online.

La regola più importante da osservare nel trading in generale è di non investire mai soldi che non potete permettervi, cioè, che vadano a intaccare il vostro budget famigliare, questa è una delle prime regole da osservare in qualsiasi investimento. Anche se non siete dei maghi della finanza, potete ottenere dei guadagni nelle opzioni binarie con una semplice e accurata analisi di grafici, per capire l’andamento del mercato e stabilire se il prezzo salirà o scenderà. Con le opzioni binarie, abbiamo una possibilità di vincita o di perdita del 50% e un forte controllo sul nostro capitale decidendo quanto vogliamo investire e la durata.

Le tre principali regole che bisogna osservare sempre nel trading in opzioni binarie sono:

  1. Seguire il trend, ossia l’andamento del mercato. Infatti, non è molto saggio investire in controtendenza sperando che il mercato inverta la sua rotta. Molti trader perdono per questo motivo.
  2. Rimanere fedele alla strategia scelta. Non cambiate la vostra strategia nel momento in cui siete in perdita, ma cambiatela soltanto quando siete tranquilli e privi di emozioni.
  3. Variare gli investimenti su più asset, cioè, non puntate grosse cifre su un unico asset, ma piccole su più asset, così avrete più possibilità di non perdere il vostro capitale in un unico investimento gestendolo al meglio.

Inoltre bisogna esercitare un forte controllo della paura e dell’emozione che può essere gestita con semplici esercizi di respirazione. Questo vi permetterà di ottenere guadagni costanti e una gestione molto più oculata del vostro capitale.

A cura di Sonia Salerno

 

 
 
 

Conosci te Stesso con la Scrittura

La vita è difficile? Certo. Dobbiamo affrontare troppi problemi. Solo pochi hanno assicurata una esistenza “facile” fin dalla nascita. Per gli altri, la maggioranza, vivere è un susseguirsi di incognite contro cui combattere. E tu che fai per difenderti in questo oceano di incertezza?

Ognuno ha le sue strategie. C’è chi punta sull’aspetto fisico. Quindi,  diviene sostenitore della filosofia di vita: “belli, eleganti, ricchi di charme, potenti a tutti i costi”. A parer mio la sconfitta è dietro l’angolo. In un universo in cui tutti aspirano a questa meta è molto probabile che ci siano tantissimi meno belli, meno eleganti, eccetera, eccetera.

  • Trucco numero 1: non cercare di gareggiare in bellezza, o in eleganza, o nel possesso di mille cose. Ti affanni inutilmente per andare incontro a cocenti delusioni. Perché la serenità, la gioia di vivere, non nascono dal possesso di beni materiali e nemmeno dalla conquista di un posto in prima fila. Conosco molti ricchi e potenti che sono davvero infelici.
  • Trucco numero 2: per guardare alla vita a cuor leggero devi sapere cosa davvero desideri. Socrate diceva: Conosci te stesso!
  • Trucco numero 3: per scavare nel profondo del tuo intimo, sussistono vari metodi.  Puoi consultare uno psicologo. Oppure trovare nella lettura dei libri voci amiche che possano indicarti il giusto percorso di conoscenza. Puoi aprirti a persone care e condividere le emozioni importanti.

Infine, e questo lo voglio sottolineare, può salvarti la scrittura. Non puoi sapere, finché non l’avrai provato in prima persona, quanto bene ti possa fare metterti a scrivere. Strappa qualche momento alla routine e dedica un po’ di tempo a te stesso. Riprendi a crescere dentro. Rievocare la tua infanzia o eventi cruciali nella tua esistenza ti aiuterà a connetterti con quello di allora. E da lontano sgorgheranno energie profonde. Te l’assicuro. Di giorno in giorno, scrivere ti aiuterà a diventare sempre più forte. Questo articolo non mi permette di spiegarti le principali tecniche di scrittura per operare al meglio. Però le puoi trovare nell’ebook che ho scritto.

Buona fortuna!

A cura di Daniela Folco

 

 
 
 
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