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Piero Ciampi...l'oasi perfetta...

Post n°95 pubblicato il 22 Settembre 2006 da WONDERFULCHET
Foto di WONDERFULCHET

Quest'oggi qualcuno della Community ha citato una canzone di Piero Ciampi, "Tu no"...la cosa mi ha molto colpito...anche perché la citazione proveniva da un soggetto veramente provocatore e ironicamente strafottente...un'altra riflessione al riguardo...questo paese di merda fa a meno di parecchie cose...specie della poesia e della bellezza...negli ultimi venticinque anni la popolazione del nostro paese si sta cibando di spazzatura...e tanto basta per generare e crescere mostri fuori e dentro di noi...credo che questo scatafascio culturale non sia più sanabile...e quindi non ci resta che ironizzare e sparare ad altezza d'uomo...lanciando invettive e vedere l'effetto che fa...

dal sito web: www.gisy.it

- 1934, 28 settembre; nasce Piero Ciampi a Livorno, secondo di tre fratelli, da Umberto (classe 1900) e da Mira, montenegrina di origine ebrea.
-Fin da giovane coltiva con i fratelli la passione per la musica, formando un trio in cui fa il cantante, e Roberto e Paolo, che in seguito emigrerà in Canada, gli strumentisti.
- Si iscrive alla facoltà di ingegneria, che abbandonerà a circa metà degli studi.
-Inizia il servizio militare a Fano; nelle libere uscite va suonare nei locali dei dintorni con tre commilitoni; uno di questi è Gianfranco Reverberi.
-1957 parte per Parigi, dove comincerà la sua carriera di chansonnier, distinguendosi per un timbro di voce che ricordava l’allora noto Félix Leclerc; cominciano a chiamarlo Piero “L’Italianò”- proprio con l’accento sull’ultima sillaba.
-1959 Torna a Livorno; a Genova incontra nuovamente Reverberi che nel frattempo lavora con Franco Crepax alla Ricordi.
-1960-61 Modifica il nome d’arte che diviene Piero Litaliano, senza apostrofo e accento finale; quando Crepax passa alla CGD porta Piero con sé.
-1963 Pubblica il suo primo LP intitolato “Piero Litaliano” (CGD 33, 1963), che viene ristampato anche in CD nel 1990, con lo stesso titolo, ma attribuito a Piero Ciampi come autore titolare.
-1967 Produce un album intero per una cantante di nome Lucia Rango scrivendole i pezzi e facendogliene interpretare altri.
-1967 Rilascia un’intervista a Lina Agostani per il Radio Corriere, anche se nel solito stato di ebbrezza.
-1970 Tramite il giornalista Antonio Buratti conosce Gianni Marchetti, affermato musicista con il quale riuscirà a tirare fuori il meglio di sé lasciando pezzi intoccabili quali “L’incontro”, “Palazzo di giustizia” e un’infinità di altri capolavori assoluti. Nello stesso anno esce il 45 giri con “Barbara non c’è” e “Tu no” per la Det, un’etichetta del gruppo Campiper il quale Marchetti lavora.
-Aznavour, incantato dall’autore Livornese dopo l’ascolto di “Tu no”, invita Piero Ciampi al suo programma televisivo “Senza rete”; grazie a Paolo Villaggio che lo convincerà ad entrare in diretta televisiva farà una magnifica interpretazione della stessa canzone:”Tu no” .
-1971 Gianni Marchetti fa avere a Piero un contratto con la Amico (un’etichetta sussidiaria dell’RCA), il cui direttore, Ennio Melis, si prende a cuore il caso Ciampi, sostenendolo negli anni.
A cura di Melis esce un album realizzato su misura per Piero e completamente ideato da lui, con testi, poesie, fotografie di Romolo Forlai e quattordici tempere realizzate da Aldo Turchiaro, un pittore calabrese scelto dallo stesso autore. Il 33 giri è insignito del Premio della critica discografica. Partecipa, su incitazione di Ennio Melis, a Disco per l’estate con “L’amore è tutto qui”; la canzone si piazza ultima.
-1973 Esce un secondo album doppio (messo in vendita direttamente a metà prezzo), un volume di poesie della stessa RCA e, una raccolta di canzoni affidate a Nada Malanima che ne farà da interprete. Una sua canzone, “Io e te, Maria”, viene proposta per Canzonissima a Nicola di Bari, che la rifiuterà; ma nella stessa edizione Carmen Villani canterà un altro suo brano non da meno “Bambino mio”(scritto assieme a Pino Pavone, cantautore Calabrese molto amico di Piero)
-1974 Ornella Vanoni chiede a Marchetti di produrre un album con canzoni di Ciampi, che però lascia cadere la proposta.
-1975 L’etichetta RCA fa un remake antologico dei due precedenti LP, con solo un paio di pezzi inediti.
-1976 Al premio Tenco rifiuta di essere ripreso dalle telecamere come fosse un’offesa.
-1977 Assieme a Paolo Conte, Renzo Zenobi e Nada Malanima registra una trasmissione televisiva, che non andrà mai in onda; poco dopo registrerà anche uno special titolato “Piero Ciampi no!” a cura di Sylvia Del Papa e Sasà Siniscalchi.
-Negli ultimi anni Piero Ciampi torna più spesso a Livorno.
-1980, 19 gennaio: Ciampi ci lascia, tradito da un cancro alla gola - lui che ormai si era rassegnato all’idea di una cirrosi.


Alcune pesie:

Piero Ciampi
Poesie scelte 1973

Notte
Quanto
Me ne fotte
Di non dire
Di dover partire


----------------------------
Cara.
La tua mano
è così piccola
mi sfuggirà
sempre.

----------------------------
Perché
dici di amarmi?
Per andare
Avanti?
Dove?
Là.
No.

----------------------------
Tu
spiegandomi
che la vita
è una cosa seria
mi implorasti
di ignorare
il tuo pensiero.

----------------------------
Il coraggio
dopo lunga attesa
entrò in chiesa
e sposò la paura.
Fu un matrimonio
di interesse
Moltissimi figli
nacquero
e da allora
non si contano
le stragi.

----------------------------
Era domenica
e Cristo
passeggiava
nel parco.
L’aria ansava.
Dietro la coscienza.
era quella di sempre.
Pensante.
I morti
visto il ritorno
finsero
di dormire.

----------------------------
A 1000 anni
ho dimenticato
in treno
la mia borsa
Dentro le poesie
una camicia
e qualche fazzoletto.
Ho messo a soqquadro
mezza polizia
la stazione
e mi guardavano
come un pazzo.
A Ponte Sisto
ho bevuto
sei litri
al cubo.
In piazza del Biscione
sono morto.

----------------------------
Stanco
di sopravvivere
a sopportare
la strage
Cristo
chiese una jeep
s’inoltrò nella foresta
e s’impiccò.
Una scimmia
attorcigliata ad una liana
per divertire i figli
lo imitò.
Orfani di guerra
cercano il suo odore
tra le foglie
Invano.

----------------------------
Anche
domani
tutto
questo
mai
mio.

----------------------------
Il dolore
scuoteva
la mia anima
Ella
lo prese
lo acquisì
e si sedette.

----------------------------
Padre
Volevo vederti.
Sono qui
per questo.
Vederti.
Rivederti.
Capisci.
Ma ti stupisci.
E così
È il solito
arrivederci.

----------------------------
Tu.
Dici.
che ho distrutto
la tua vita.
Capirai mai
che il tuo dolore
si è aggiunto
al mio?

(Questa poesia costituisce anche una parte della canzone “Sporca estate”)

----------------------------
Io
Sottoscritto
Nato
Il 28 di
Settembre
morto
circa
una settimana
prima
o dopo.
Non ricordo.

 
 
 
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