Zacinto mia

Ciò nonostante ognuno, se non proprio felice, almeno non è infelice. E tira avanti.

 

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Messaggi di Luglio 2015

E' VOLATO IL NOSTRO ANGELO

Post n°312 pubblicato il 28 Luglio 2015 da Oxumare81
Foto di Oxumare81

E' terribile. Abbiamo perso il nostro bambino. E' vissuto solo tre settimane e non ha mai visto la luce. In questo mese di luglio, caldo e soleggiato, non ha mai visto il sole, non si è mai scaldato al suo calore. Un sogno infranto, dopo sette mesi di visite, punture per mia moglie, tanta attesa. Il 3 luglio il prelievo di tre ovuli, uno troppo piccolo, un altro muore pur fecondato, l'altro, solo, è impiantato il giorno 6. Le due settimane di attesa spasmodica, mia moglie con 180 di pressione, la corsa al pronto soccorso di Aosta, il ritorno a Milano, una settimana di sanguinamenti che lasciavano presagire il peggio, ma poi, il 20 il verdetto: è incinta. Nonostante tutto il nostro bambino resisteva, alle perdite da impianto, forse le mestruazioni per l'unico ovulo rimasto in grembo. I controlli: il 22 sta crescendo, il 24 forse qualcosa non va, un leggero sanguinamento. La notte del 26 passata insonne in attesa dell'ennesimo controllo il 27: nostro figlio è già in cielo da tre giorni. Quel leggero sanguinamento l'ha portato via. Lui, che si era aggrappato con le unghie e con i denti alla vita, lui che aveva ridato forza a mia moglie dopo due mesi senza le medicine che le permettono di affrontare gli attacchi di panico. Tanta sofferenza soprattutto per lei, la pancia dolorante per le punture, il braccio per i continui prelievi, l'animo lacerato dalle continue estenuanti attese. e è valsa la pena. Non so se vorrò rivederla stare ancora così male. Non so se ce la farò a farla rischiare così tanto per un desiderio svanito. Ma so in cuor mio che non è stata una vita inutile. Anche se è vissuto solo per tre settimane, non l'abbiamo mai sentito piangere, parlare, visto sorridere o camminare, so che il nostro angelo ci protegge da lassù. Non lo dimenticherò mai. Piango, piango tanto, ho il vuoto dentro, non so cosa faremo in futuro. Non ho le forze per pensare. Avevo fatto un voto alla Madonna per lui, ho pregato tanto, detto rosari, sono stato tutte le mattine in chiesa, ma forse così era scritto. Sarà per sempre il nostro angelo.

 
 
 

SFIBRATO

Post n°311 pubblicato il 15 Luglio 2015 da Oxumare81
Foto di Oxumare81

Non ne posso più. Il capo continua a farmi fare e rifare  le stesse cose. Anziché esplicitare i criteri una volta per tutte, li cambia in continuazione così mi fa perdere tempo.

Per giunta mia moglie non sta bene. Domenica, in montagna (io non ci volevo andare, ma ha insistito tanto ed ho accettato, pur lasciando a malincuore la gatta a casa e rischiando di non ritrovare più la bicicletta, parcheggiata in un posto tremendo alla fermata del pullman), ha avuto un forte aumento di pressione, l’abbiamo portata al pronto soccorso (interrompendo un pranzo e lasciando a casa tre novantenni con due cani), s’è spaventata e da allora non s’è più ripresa. La pressione è scesa, ma è tutto un susseguirsi di attacchi di panico, cosa che non giova all’impianto dell’embrione eseguito i giorni scorsi. Non so se anche questo nostro desiderio verrà realizzato. Lo sapremo la prossima settimana, ma l’ansia non lascia ben sperare. In più da ieri ha perdite di sangue, che potrebbero supporre l’attecchimento, ma non è certo. Ho tanta paura che ritorni a star male come ad aprile dello scorso anno, quando ci è voluto quasi un anno per riprendersi. Sono tanto triste, sfibrato, stanco. Se al lavoro potessi almeno star sereno, ma in questi giorni non c’è proprio nulla che mi faccia star bene.

 
 
 

SBARCHI

Post n°310 pubblicato il 02 Luglio 2015 da Oxumare81
Foto di Oxumare81

Il problema dell'immigrazione clandestina in Europa è molto sentito soprattutto in Italia e Grecia perchè sono quelli più vicini geograficamente ai punti di partenza via nave degli extracomunitari (Libia, Tunisia, Marocco) che vengono dall'Africa e dall'Asia occidentale.

Questo problema si è accentuato negli ultimi tempi a causa dell'instabilità politica dell'Africa settentrionale che ha causato nuovi sbarchi sulle nostre coste, accentuata del vuoto creato dall'Unione Europea.

C'è chi, in modo demagogico, sfrutta l'occasione per farsi pubblicità e gridare a gran voce la chiusura del nostro Paese agli stranieri. C'è chi, non toccato direttamente dal problema (Gran Bretagna, Francia, Germania, Unione europea) si disinteressa e lascia l'Europa meridionale, la più arretrata e problematica nel rispetto dei requisiti previsti dall'unione monetaria, a gestire in autonomia e con le sue sole scarse risorse, il problema. La paura del diverso, in particolare dello spauracchio del fondamentalismo islamico e dell'Isis, a mio modo di vedere, è anche frutto di questa chiusura al Maghreb, che fa leva sulla sua cultura e sulle sue risorse per far sentire la sua voce.

Premesso che non possiamo nascondere l'esistenza del problema, che non possiamo bollare come delinquenti persone con una cultura che in passato si è fusa con la nostra (gli arabi hanno commerciato con greci e romani, sono stati per secoli in Sicilia e in Spagna, ci hanno lasciato capolavori dell'arte, e solo recentemente è cambiato l'atteggiamento nei confronti di questi popoli perché molti hanno paura o considerano gli stranieri solo come dei criminali), io sono dell'opinione che l'immigrazione clandestina sia un tema su cui tutta l'Europa dovrebbe interrogarsi e trovare soluzioni comuni: prima di tutto, creando posti lavoro in loco (ed eliminando il problema alla radice riducendo la povertà e la disoccupazione) attraverso il finanziamento di infrastrutture come la costruzione di strade, centrali elettriche solari (il deserto del Sahara potrebbe essere un'immensa fonte di energia, se fossero costruiti pannelli solari dove lavorerebbero i nordafricani e i loro Stati si arricchirebbero mediante concessioni d'uso agli Stati europei che si rifornirebbero da loro), la delocalizzazione di imprese o altre opere pubbliche in loco, ottenendo, in cambio, il pattugliamento delle coste da parte degli Stati del Nordafrica ognuno per propria competenza.

I campi di accoglienza in Italia e Grecia andrebbero finanziati dall'Unione Europea e non sono da Italia e Grecia, inoltre dovrebbe essere realizzato un programma di inserimento degli immigrati che presentano determinate caratteristiche (profughi o con abilità al lavoro, possibilità di alloggio ecc) all'interno di tutti gli Stati europei, anche quelli del Nord che, pur essendo lontani geograficamente dall'Africa, sono più ricchi di noi e dovrebbero dare un contributo maggiore). E' controproducente, a mio parere, lasciare gli immigrati a bivaccare nelle stazioni. Che figura ci facciamo con chi arriva in treno nelle nostre città? Le stazioni non sono luoghi deputati a dormire, ma a partire o arrivare, di conseguenza andrebbero liberate dagli extracomunitari. Perché non li ospitano le caserme o i tanti edifici pubblici inutilizzati? Almeno i soldati servirebbero a qualcosa. Sono una spesa che grava pesantemente sulle nostre tasche e potrebbero dare il loro contributo a dar soccorso agli immigrati all'interno delle caserme, in Italia, ma anche all'estero visto che, ripeto, l'immigrazione non è un problema italiano, ma europeo.

Quelli che poi trovano lavoro in Italia non vedo motivo per cui debbano essere allontanati. Svolgono tanti lavori che gli italiani non fanno più. Quanti italiani gestirebbero le pizzerie d'asporto come gli egiziani, aperte anche il sabato e la domenica, al caldo dei forni a legna e consegnerebbero di casa in casa le pizze anche d'inverno e quando piove? Quante italiane farebbero le badanti o le pulizie? Quanti si sveglierebbero la mattina alle 5 per mettere i banchetti al mercato?

Gli altri immigrati, che sarebbero destinati a delinquere dovrebbero essere rimpatriati, sempre a spese di tutta l'Unione Europea, non solo dell'Italia. Perché l'Italia dovrebbe mantenere delinquenti stranieri? A mio parere, devono essere riportati in patria e incarcerati in loco.

L'Europa dovrebbe farsi carico del problema perchè è comune; in un mondo globalizzato è impensabile disinteressarsi dell'Africa, i cui problemi sono dovuti anche ad eredità del colonialismo, alle guerre causate dal loro riarmo, finanziato dai Paesi più ricchi, dai debiti contratti col Fondo monetario internazionale.

 
 
 
 
 

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Un blog di: Oxumare81
Data di creazione: 13/08/2007
 

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