Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

 

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strani abitanti di strane dimore

Post n°794 pubblicato il 11 Gennaio 2015 da odio_via_col_vento
 

 

Umberto Boccioni, Tre donne

 

Ecco, avete presente quei film tipo "Non entrate in quella casa", "Amityville Horror", "Rosemary's Baby", ecc.?
Ebbene, col passare degli anni il palazzo in cui abito sta diventando qualcosa di simile: lo ribattezzerei "Oscure Presenze".

Forse, più che altro "Oscure Assenze".
E poi "Rimpiazzi Ignoti".

Quando siamo venuti ad abitare qua le cose erano un po' più definite.
Molte coppie di una certa età, alcune con figli in età quasi adulta; un'altra famiglia con figli piccoli. Ma il quadro era ben definito: nomi e cognomi sui campanelli e sulla cassette della posta, la vicina impicciona, quella che se avevi bisogno poteva ritirarti i pacchi e le raccomandate, il signore in pensione che si era auto-eletto sostituto-vice-amministratore-facente funzione-caposcale (e rompeva, oh, come rompeva....), i negozianti con le vetrine affacciate sulla strada che tenevano i conti di chi entrava e chi usciva, la ditta che puliva le scale - insomma: tutto normale.

Poi, lentamente, le cose hanno preso a cambiare; all'inizio senza che ce ne accorgessimo, una serie di eventi più o meno naturali concatenati.

Molte persone sparivano: ma dico proprio "sparivano". Letteralmente.
Secondo me dopo venivano addotti pretesti più o meno verosimili.
Morti senza funerali e senza che ci si accorgesse di un andirivieni di ambulanze, medici o parenti in lutto.
Traslochi senza camion e pacchi e scatoloni e spostamenti di mobilia.

Ma non solo i drammi, anche le evoluzioni naturali della vita sono qui misteriose. Figli che si sposano (forse) e non si rivedono più, nemmeno per sbaglio, nemmeno a Natale e Pasqua, nemmeno per lasciare i bambini dai nonni in sessioni di babysitteraggi gratuiti.

Ci si accorge che un appartamento non è più abitato dai piccioni che colonizzano le terrazze.
Poi appare uno sconosciuto che ripulisce tutto, che sembra fare qualche lavoro di ripristino, che talvolta incontri per le scale. Uno che si presenta, che si dichiara sposato e con prole, ma chissà dove, visto che non abitano certo qui, a meno di non essere fantasmi, incorporei, senza voce e senza rumori. 

Appaiono e scompaiono, si avvicendano, senza nome sulla cassetta della posta o sul campanello, parlano talvolta lingue sconosciute, non entrano in ascensore se già lo stai aspettando, si soffermano lungo le scale se sentono aprire la porta: per non incontrare nessuno, non scambiare parole e sguardi, non rischiare domande?

Altri invece cominciano un discorso, portano dei dolci o delle pizze, presentano un nipotino, abbozzano il racconto di una vita: ed altettanto velocemente, a piccoli pezzi, scompaiono.

E non c'è più nessuno a cui chiedere.
L'unica vicina di sempre sta preciptando nell'abisso della vecchiaia e non sa niente; anzi, si spaventa a certe domande. Si chiede se è lei che sta perdendo la memoria o se sono fantasmi, quelli che vanno e vengono dal palazzo.

Fantasmi di una vita moderna, in cui si è perso anche quella quotidiana e banale relazione del vicinato?
Oppure sono proprio vite evanescenti, parallele, di un'altra dimensione?

Persiste solo uno strano figuro, vestito sempre in giacca e cravatta, ma dai colori improbabili, i capelli tinti color lucido da scarpe, occhiali scuri anche di notte. Che se ti incontra per le scale inveisce: solo lui sa perché.
Come mai i peggiori non se ne vanno mai?

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Commenti al Post:
mpt2003
mpt2003 il 11/01/15 alle 18:41 via WEB
forse perchè hanno "tigna" più degli altri o perchè non saprebbero dove andare, non c'è nessuno che li vuole....da me i piani si vanno pian piano spopolando e i pochi appartamenti abitati hanno abitanti sordi, c'è un 'ora del giorno che sono tante le televisioni che si sentono per le scale che temi si debba pagare il canone televisivo "condominiale" :))
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 11/01/15 alle 21:24 via WEB
mah: forse sta bene a parlare coi "suoi" fantasmi.:)
 
atapo
atapo il 11/01/15 alle 20:21 via WEB
Brrr... "Il condominio dei fantasmi", quasi titolo per una storia... Ti confesso una cosa: sai che spesso passo davanti al tuo palazzo, mi sembra molto triste. Terrazze deserte, nessuna ha fiori, molte hanno le tapparelle chiuse... Altri condomini sono diversi... Lo trovo poco adatto a te, che sei così ricca di senso estetico. Un suggerimento: cambia casa! :)))
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 11/01/15 alle 21:23 via WEB
non ci penso nemmeno da lontano......troppa fatica!:)
 
francy_62
francy_62 il 11/01/15 alle 23:34 via WEB
Io non abito più in un palazzo da oltre vent'anni ma ricordo che nel mio avveniva qualcosa di simile: non nel senso che si svuotava... bensì ti ritrovavi gente nuova di colpo, senza sapere chi fosse e solo dopo venivi a sapere che al terzo piano piutto che all'ottavo, non c'era più la famiglia Brambilla... La cosa negativa era che mentre all'inizio ci si conosceva tutti, perchè il palazzo era nuovo e le famiglie avevano socializzato (più o meno...), poi eravamo tutti estranei, a parte le pochissime famiglie che erano lì dall'inizio.
Comunque... anche ora che sono in uno stagno... vivo accanto ad un estraneo! :-( Notte nottina. Cra cra
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 12/01/15 alle 19:39 via WEB
il senso di solitudine che deriva da questa evoluzione (in negativo, a mio parere) della vita di relazione è enorme. Scompaiono punti di riferimento, magari traslocano solo un po' più in là, magari cambiano continente....o passano dall'altra parte della vita....e lo si scopre solo dopo mesi. A volte anni.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
lasanta il 12/01/15 alle 15:59 via WEB
Oramai al citofono le targhette con i nomi ognuno le attacca e le stacca da se. In alcuni periodi capita di uscire al mattino e la sera di trovare un nome nuovo al campanello. Tutto talmente veloce... siamo rimasti in pochi a scambiarci l'informazione di qual'è il fruttivendolo con la frutta e la verdura migliore. E a me sembra un evento straordinario, quando non saluta neanche la dirimpettaia che incroci in strada da più di 10 anni. E pensare che i fantasmi di solito sono ben più presenti, a volte quasi familiari.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 12/01/15 alle 19:40 via WEB
perché dalle tue parti esistono ancora i fruttivendoli? da me solo supermercati, ormai: che hanno ucciso il piccolo commercio, soprattutto quello alimentare
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
lasanta il 12/01/15 alle 21:27 via WEB
Qui c'è la fortuna di avere ancora l'antico mercato Albinelli, sono a Modena. In più ci sono i marcati contadini ed al lunedì un mercato vario di ortofrutta sempre locale. I fruttivendoli di quartiere sono stati sostituiti da cingalesi e pakistani, qui ne trovi ovunque. Scambiarsi un parere su costi e qualità è piacevole e utile, ma diventa come ben dici nel tuo post sempre più raro, come un saluto cordiale.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 13/01/15 alle 02:49 via WEB
sì, qualche mercato c'è anche qui: sono io che non ho tempo.:)
 
arw3n63
arw3n63 il 12/01/15 alle 17:08 via WEB
Stiamo precipitando sempre di più nell'indifferenza e individualità, lo vedo anche da me paese di provincia, quando c'erano i "vecchi" vicini nella via ci si salutava sempre, ci si fermava a scambiar due parole, come va, come sta, oggi i figli della nostra generazione...manco ci si saluta più se si esce di casa si volta la faccia dall'altra parte, eppure nessuno screzio, nessun rancore,si preferisce evitare lo sguardo e il semplice saluto, quasi pesasse troppo, nella fretta del consumare la vita quotidiana. Posso immaginare in un condominio, se qualcuno muore in casa ci si accorge solo dopo giorni e giorni forse dalla puzza...forse o dall'andirivieni di gente estranea.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 12/01/15 alle 19:41 via WEB
sì, è vero. Si passa sull'altro marciapiede, si evita anche lo sguardo dell'altro. Chissà poi perché
 
ossimora
ossimora il 13/01/15 alle 10:32 via WEB
Io abito in un condominio per me "storico" nel senso che ci abitavo con i miei dai tempi della scuola superiore , poi mi sono spostata di poco nel palazzo davanti , adesso , io sono tornata nel mio vecchio condominio ,dato che l'appartamento è ampio e luminoso e di là c'è mia figlia ( ci vediamo , poco dalla finestra) , qui ed anche di là ci sono alcuni inquilini dei quali si è vissuto tutto, nascita dei figli , crescita..etc etc poi ci sono due o tre appartamenti che sono stati sempre più "flessibili" e nei quali è passato un pò di tutto...una sarabanda di persone , qualche problema di alcuni , litigi, urla ...adesso tutto è tranquillo e tutto sommato ci si rispetta ed al bisogno ci si aiuta .
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 13/01/15 alle 23:58 via WEB
ancora una situazione ottimale: sarà l'atmosfera dei piccoli centri?
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 13/01/15 alle 13:29 via WEB
vita moderna, vita antica, fantasmi che vengono, adorabili presenze che passano, buone maniere che scompaiono e cattive che s'affacciano. Una delle fgrasi più vere e più belle che mi ricordo dal liceo è che ........tutto si trasforma. Tutto bello quel che hai detto nel post. tt
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 13/01/15 alle 23:58 via WEB
sì, tutto si trasforma, ma non è detto che sia al meglio
 
   
trampolinotonante
trampolinotonante il 15/01/15 alle 08:25 via WEB
Difatti io non l'ho mica detto. Buona giornata
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/01/15 alle 16:54 via WEB
figurati! Noi due siamo laudatores tempori acti :))
 
magdalene57
magdalene57 il 13/01/15 alle 16:40 via WEB
è che ognuno si fa i fatti suoi, e nessuno ha più bisogno di zucchero in prestito.... il diabete è la malattia del secolo...:-)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/01/15 alle 00:00 via WEB
la signora che mi ha sempre prestato tutto (sale, zucchero, aiuto per i figli rimasti fuori senza chiavi di casa, ecc.) è morta ieri. E l'ho saputo "quasi" per caso. Non certo dai parenti che non volevano farlo sapere a nessuno
 
animedeserte
animedeserte il 14/01/15 alle 01:21 via WEB
Vero :-) anche nel mio condominio c'è un via vai ..di gente non sai più dove suonare x chiedere una carota che ti manca…;-) pensare che quarant'anni fa eravamo tt coppie..con mutuo ;-) ma la vita è corsa veloce con tutti i pro e i contro del vivere..
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/01/15 alle 20:26 via WEB
è che nessuno mangia più carote.:)
 
vi_di
vi_di il 15/01/15 alle 10:48 via WEB
Qui da me anche i sostituti di chi c'era prima sono corporei, rumorosi ed impiccioni. Non avevo mai riflettuto sul fatto che questa fosse una fortuna. ;-)
Circa il tizio che non scompare, mio nonno lo diceva sempre .'A certa gente, manco 'o Padreterno 'a vòle!'.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/01/15 alle 16:55 via WEB
non gli auguro nulla....solo di andare a spargere "fatture" un po' più in là- Sembra Totò nei panni dello iettatore....;)
 
sognimondo
sognimondo il 15/01/15 alle 16:57 via WEB
noi siamo solo 4 famiglie da 20 sempre gli stessi,xfortuna che adesso ho dei vicini di pianerottolo,fam con un bimbo,sono carini gentili,altrimenti fosse x gli altri,avessi bisogno n ci sarebbe nessuno a cui rivolgersi...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/01/15 alle 21:18 via WEB
forse così è peggio: conoscersi ma non avere comunque un rapporto. almeno io i miei vicini non li conosco più
 
amistad.siempre
amistad.siempre il 18/01/15 alle 16:56 via WEB
Buonasera... Anche io vivo in una cittadina non grandissima, anche se abbastanza frenetica, e anche qui le cose non sono molto diverse dai grossi centri. I condomìni sono più che altro 'albergo e ristorante' per la maggiorparte degli inquilini. Pochissima gente resta in casa a lungo, almeno, durante il giorno, presa com'è dai molti impegni quotidiani. Quando son venuta ad abitare nel mio concominio, circa 30 anni fa, c'era più movimento. Eravamo tutte coppie giovani, con bambini. C'era un andirivieni da una casa all'altra, scambi di visite, caffè presi insieme... oggi qui domani da un'altra parte. Il cortile, specie la domenica, se il tempo lo permetteva, era animato dai ragazzini che si divertivano a giocare. Anche in pieno inverno. Oggi i ragazzi sono quasi tutti andati fuori casa, vuoi per studio o per lavoro e noi più 'grandicelli' (*_*), un po' per mancanza di tempo, un po' perchè, volenti o nolenti, ci si allontana finiamo per incontrarci nell'androne o per le scale scambiandoci per pochi minuti le ultime news e constatando che, in fin dei conti, siamo tutti sempre di corsa. Peccato... :(
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 18/01/15 alle 22:29 via WEB
sì, mi sono convinta che è proprio la vita sociale ad essere cambiata, non è solo una questione di grandi o piccoli centri
 
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