Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

 

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le sale d'attesa - consigli di viaggio 33

Post n°802 pubblicato il 19 Febbraio 2015 da odio_via_col_vento
 

 

Hyatt Moore, Rachel waiting

 

Avete pensato bene di arrivare in anticipo in stazione, per non rischiare di perdere il treno?
male: avete fatto proprio male.

Anzi: di molto male (come si direbbe da queste parti)

Le nostre stazioni ferroviarie hanno abolito le sale di attesa: non so se ve ne siete accorti.
Semplicemente non ci sono più.

Il cambiamento è avvenuto piano piano, in sordina.
Sempre chiuse per lavori in corso, ristrutturazioni, chissà che faranno....

Niente, non facevano un bel niente.

Hanno trasformato le stazioni, quelle grandi, in centri commerciali, un negozio dietro l'altro, di tutto di più.
Centro commerciale Termini; centro commerciale Santa Maria Novella; centro commerciale Centrale di Milano. 
Una volta trovavi solo un bar, un po' antiquato, sudiciotto, enorme e freddo, sotto le grandi volte dei saloni. Forse un tabaccaio, certo un giornalaio.
Poi cominciò qualche negozietto di souvenir: si capisce, di rientro dal viaggio.
Poi un negozio di valige: che so?, in caso ti si rompesse quella che avevi.
Ma adesso è un trionfo, un tripudio, un rincorrersi ed accavallarsi di tutto quello che può tornare utile al primo o all'ultimo minuto: libri, abbigliamento, scarpe, telefonia, perfino elettrodomestici. 

Perché è ovvio: uno la lavatrice se la compra in stazione.
O si trascina in treno un frigo nuovo, da Domodossola a Salerno.

Tutto, insomma: tranne la sala d'attesa.
Ce n'è una sola, strettamente riservata (e sorvegliatissima, blindata) per il Club Freccia Rossa, dietro pagamento di un "modico" canone annuo.

Tutti gli altri? In piedi.
O a contendersi scomodissimi seggiolini di ferro, sporchi, pochissimi, all'addiaccio e al vento delle correnti d'aria infinite.

Tanto costa poco, vero, il treno?!
Facciamoli patire, i viaggiatori: che se lo meritano! 

 

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Commenti al Post:
francy_62
francy_62 il 19/02/15 alle 14:14 via WEB
Quanto hai ragione! Per le grandi città è così. Nei piccoli paesi, invece, le sale d'attesa rimangono. Ma se cerchi un giornale o un caffè, devi uscire nei negozi lungo il viale della stazione, appunto. Se poi ti venisse voglia di fare il biglietto in stazione e chiedere informazione, scordatelo. La biglietteria è chiusa quasi sempre, salvo forse a giorni alterni dalle 10,43 alle 11,02... per dire... gestita da un'agenzia viaggi! Se ci riesci, ci sono solo le macchinette che erogano biglietti... ma è più facile costruire un motore a reazione che capirne le istruzioni. Ufffff.... Cra cra
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 19/02/15 alle 22:12 via WEB
ormai si comprano i biglietti solo on line, con un sito web che fa semplicemente vomitare!
 
arw3n63
arw3n63 il 19/02/15 alle 15:06 via WEB
Hai ragione, prendi la stazione centrale di Milano, è come la descrivi tu, come tante grandi stazioni, bar, gente che va e che viene, negozi, sembra un centro commerciale. Le stazioni di provincia, il bar, la biglietteria automatica, una panchina e niente più, non esistono più le sale d'aspetto di una volta. Ma chi aspetta di solito si reca già al binario, oggi sono tutti coperti da pensiline, almeno dove vivo io, e poi arrivo sempre all'ultimo momento, quindi il treno lo prendo a pelo, o quasi. Ma questa cosa non è solo tipica delle grandi stazioni, anche i grandi ospedali si sono trasformati in centri commerciali, prenoti visite e paghi ticket e attorno intanto che attendi il tuo turno puoi ammirare negozi di scarpe, biancheria intima, bar. Giusto per ingannare l'attesa.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 19/02/15 alle 22:11 via WEB
sì, in effetti anche gli ospedali stanno diventando dei centri commerciali. ma quello almeno può essere utile ai ricoverati che vengono da lontano, per acquistarsi qualcosa di utile
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
SandalialSole il 19/02/15 alle 15:24 via WEB
Concordo: a Milano sia Garibaldi sia Centrale sono diventati dei Mall. I seggiolini pochi, gelidi in Garibaldi (sono di marmo, in inverno ti lascio immaginare), in Centrale credo di non aver mai avuto il piacere di testarne uno. In compenso, però, sul piano binari della Feltrinelli c'è il salotto per la lettura. Se hai fortuna puoi sprofondare lì. E sperare che non ti colga la sonnolenza troppo a ridosso del tuo treno!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 19/02/15 alle 22:08 via WEB
a Firenze la Feltrinelli (evidentemente consociata a Trenitalia) ha seggiolini alti, tipo da bar, scomodissimi, da trampolieri, oscillanti: solo per appoggiarsi e non per sedersi.
 
diogene51
diogene51 il 19/02/15 alle 17:04 via WEB
E' proprio vero...sì le stazioni piccole sono diciamo fatte di sole sale d'attesa, spesso abbandonate e fatiscenti, ma nelle stazioni grandi è così; ma ormai le Ferrovie sono private, sono società per azioni, con il capitale dei cittadini (ministero del Tesoro) che però sono sopportati da sudditi, come in quasi tutti i servizi, del resto. Almeno nelle grandi stazioni, però, si può fare la pipì. Al prezzo di 1000 lire a volta, ma si può fare. Nelle piccole i gabinetti o sono chiusi o sono sostituiti da cilindri di ferro con modalità di apertura sconosciute....
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 19/02/15 alle 22:09 via WEB
cerco di evitare i bagni pubblici e quindi non saprei dire, non posso fare paragoni.
 
atapo
atapo il 19/02/15 alle 22:44 via WEB
Fra il post e i commenti, credo che tutto il possibile della realtà negativa sia stato detto: il peggio per me è l'abolizione delle sale d'aspetto (quasi quasi mi converto a Italo che la sala d'aspetto ce l'ha e comoda, con anche i quotidiani a disposizione...)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 19/02/15 alle 23:12 via WEB
avrai una delusione: in tante grandi città anche la Sala di attesa di Italo è piccola, affollata, con pochi posti a sedere e scomodi
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 19/02/15 alle 23:38 via WEB
mi ricordo che fino a poco tempo addietro c'erano le sale d'attesa di prima classe e quelle di seconda classe, e da piccolo ricordo che c'erano le vetture di prima classe , quelle di seconda e anche quelle di terza classe, e in ultimo poi i vagoni che andavano nei lager!!! Poi dicono che non siamo classisti, razzisti e ecc... Cambiare tutto per non cambiare niente, diceva quello, nel Gattopardo? non ricordo.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/02/15 alle 06:23 via WEB
be': gli arei intercontinentali continuano ad avere una "classe bestiame", come la chiamo io. Mai capito perché in turistica, dove comunque spendi tantino, devi stare come i polli di allevamento. (e mangiare cose orribili)
 
   
trampolinotonante
trampolinotonante il 20/02/15 alle 11:34 via WEB
cce vvòi tte dicu, cummare mea!!! siccomu alla scola fici lu classicu, me ricordu sta cosa , ca la prof fice cu lla 'MPARAMU A MEMORIA PERCè NU GIURNU CI POTIA SERVIRE. cusì ci disse.E nnui la m'mparamme. Me la mricordu 'ncora e mò te la dicu puru a ttie. Ma la sai sicuramente. Eccula.
"Tityre, tu patulae recubans sub tegmine fagi silvestrem tenui Musam meditaris avena; nos patriae fines et dulcia linquimus arva: nos patriam fugimus; tu, Tityre, lentus in umbra formosam resonare doces Amaryllida silvas....." .
Cummare mea, dici ca tenia ragione lu mantovanu??? dimmelu tie,..
Vale puru pe mmie, naturalmente e pe tuttu lu mundu, !!!Sulu ca 'nci la scerramu!!!:))mannaggia la memoria!!!
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/02/15 alle 19:00 via WEB
solo che la bella Amarillide chissà dov'è. e i faggi non mi paiono adornare le spoglie e tristissime stazioni nostrali
 
     
trampolinotonante
trampolinotonante il 22/02/15 alle 20:01 via WEB
ma non era quello il senso della mia citazione :)
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/02/15 alle 22:02 via WEB
ah, credevo ti stessi perdendo dietro la ricerca di Amarillis.:)
 
     
angiolhgt
angiolhgt il 22/02/15 alle 12:31 via WEB
emigrai nel salento per dirigere uno stabilimento e a quel po' di latino si aggiunse il salentino, favella cantata di una terra incantata, ricordo lu mieru ,forte e sincero, i ciceri e ttria in un'osteria, le fave e cicoria a eterna memoria e poi le friselle umili e sane e la parmigiana con le melanzane, i dolci di Alvino sutta lu Ronzinu, che guarda dall'alto una lecce d'incanto.
 
magdalene57
magdalene57 il 20/02/15 alle 11:40 via WEB
ma le sale d'attesa, non sono i bar della stazione?? opperbacco, mi son sempre confusa...:-))))
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/02/15 alle 18:57 via WEB
con una piccolissima differenza: che i bar delle stazioni sono a pagamento come nemmeno il Pedrocchi di Padova!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
lasanta il 20/02/15 alle 17:50 via WEB
E non sto a raccontare che succede se malauguratamente si resta bloccati in piena notte e la sala d'attesa la vorresti eccome :/
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/02/15 alle 18:56 via WEB
se resti bloccata in piena notte l'unica è chiamare un taxi e farti portare in un hotel. Ogni altra variabile dimostra un eccessivo amore per l'avventura!
 
ossimora
ossimora il 21/02/15 alle 17:26 via WEB
Mi piace leggere i vostri cicalecci di viaggiatrici , io immarcescibile sedentaria . Qui da me non c'è nemmeno il treno si può dire a meno che la FCU (ferrovia centrale umbra) non si voglia considerare tale!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/02/15 alle 11:03 via WEB
in effetti quella non è ferrovia. Ma non dirmi che ti scoraggi a viaggiare per quello!
 
   
ossimora
ossimora il 22/02/15 alle 12:56 via WEB
No , non solo almeno , un pò è che ne ho poca occasione , essendo legata molto al mio lavoro ed un pò che viaggi ormai lontani nel tempo mi hanno regalato forme di claustrofobia molto difficili da contrastare ( ho fatto parecchi progressi ma è restato lo scarso amore per le situazioni che a mio stolto avviso , non posso perfettamente controllare)BuongiornO!
 
vi_di
vi_di il 21/02/15 alle 20:15 via WEB
Si scrive marketing, si pronuncia 'stai in piedi e gira per i negozi, così spendi gli ultimi centesimi che ti ha lasciato Trenitalia'.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/02/15 alle 11:03 via WEB
però, che nessuno protesti!
 
angiolhgt
angiolhgt il 22/02/15 alle 12:08 via WEB
Le sale s'attesa sono sparite.. o quasi, qualcuna nelle stazioni minori sopravvive ma è aperta nell'androne, "in vista". Ricordo , un tempo, di averle prima viste frequentate da barboni poi presidiate da un addetto che ti chiedeva il biglietto (bella rima!) e adesso quasi sparite perchè non siano ricettacolo di emarginazione. Ma è oggettivamente un disagio per i viaggiatori. Che abbiano snaturato il loro volto fa parte della visione commerciale di qualsiasi spazio risulti esteso e molto frequentato.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/02/15 alle 13:02 via WEB
se penso che ormai trovi i barboni a dormire anche nella sala d'attesa del pronto soccorso dei grandi ospedali. e al disagio di aver bisogno del pronto soccorso (appunto: se di disagio solo si tratta) si aggiunge la difficoltà di dividere quegli spazi con un'altra miseria e un altro disagio.
gli infermieri (giustamente) non sono chiamati ad occuparsi di questo e solo consigliano le persone che accompagnano un ammalato, non appena questo entra al PS, di NON sostare lì, di andare altrove e lasciare un numero di telefono per essere ricontattati.
Abbiamo una ben misera società che non sa farsi carico dei problemi degli emarginati, ma che affastella problemi anche sulle spalle degli altri.
 
mpt2003
mpt2003 il 22/02/15 alle 19:45 via WEB
in effetti è sempre un problema aspettare il treno....non sai dove metterti, dove sistemarti, fai la disinvolta ma poi tanto disinvolta non sei perchè non sai proprio dove appoggiarti.:((
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/02/15 alle 19:54 via WEB
pensa a chi fa male stare troppo a lungo in piedi. o al freddo dell'inverno. o all'afa d'estate. da far rimpiangere di aver scelto di usare il treno
 
amistad.siempre
amistad.siempre il 05/03/15 alle 02:18 via WEB
... L'ultima volta che sono stata in una stazione è stato un paio di anni fa: Stazione Termini di Roma... Mamma mia! Erano anni che mancavo da lì... forse 8/9... Un brulicare di 'umanità' che passa le giornate lì dentro cercando di vendere ai viaggiatori qualunque cosa... Alcuni anche solo 'chiedendo' senza vendere nulla. In compenso, forse perché era un periodo non proprio di 'gran traffico', si stava abbastanza bene... Ma ho sentito parlare dei disagi che si incontrano in quasi tutte le stazioni... Peccato! Un tempo erano posti davvero 'suggestivi'... Almeno... per me... :) Oggi uso viaggiare più in aereo: a conti fatti, considerando che i tempi di viaggio si accorciano notevolmente, è molto più conveniente. Però... Un giretto sul 'Freccia Rossa' lo vorrei proprio fare... *____________***... Il mal funzionamento dei trasporti è anch'esso il sintomo di una nazione che va alla deriva... Purtroppo... :(
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 05/03/15 alle 07:28 via WEB
sulle lunghe distanze, evidentemente non c'è altra soluzione che l'aereo. Ma su tragitti brevi o medio-brevi (tipo Milano-Roma), tenuto conto di spostamenti far aeroporto e città e obbligo di presentarsi all'imbarco almeno un'ora prima, il treno risulta ancora più comodo
 
   
amistad.siempre
amistad.siempre il 05/03/15 alle 11:47 via WEB
:) Certamente sì... Sai che quando ho chiuso il pc questa notte... mentre non riuscivo (ahimè) a dormire... pensavo al meraviglioso 'Orient Express'?... MITICO! *___________________***.... Un abbraccio... Rosa
 
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