il bagnasciuga

Un giorno per ogni cosa

All' inizio c'era solo la festa della mamma, a maggio, rose, cuori rossi, bigliettini e promesse, al massimo i cioccolatini.

Poi arrivò la festa del papà, per par condicio. I bambini, ma spesso le maestre, facevano il "lavoretto" per il papà, i più grandicelli scrivevano un bigliettino o una piccola poesia.

                          

Con l' avvento di separazioni e divorzi parlare a scuola dei papà è diventato come stare in un campo minato. Mater semper certa est e di mamma ce ne è una sola ma di papà..... poi sono arrivate la festa degli innamorati, la festa dei nonni, la festa delle donne e ora non me ne vengono in mente altre ma di sicuro ci sono.

                               
Sarebbe una bella cosa fare tutte queste feste se non fosse che spesso servono solo a spingere ad acquisti più o meno inutili. Quanto sarebbe meglio insegnare il significato ed il valore del dono, che non ha niente a che vedere con il regalo comprato perchè in televisione sei stato bombardato di pubblicità di profumi e cioccolatini.

                         
E poi ci sono le "giornate", inutili passerelle per politici o aspiranti tali, ore ed ore piene di luoghi comuni, parole vuote che volteggiano in aria come foglie morte che domani qualcuno spazzerà via senza che cambi di un briciolo la vita di nessuno.