il bagnasciuga

L' odore di Milano

Sette novembre: festa di laurea di una amica speciale, più che amica quasi una nipote.
Lontana lontana lassù al Nord.
Non sono mai stata a Milano, dopo giorni e giorni di resistenza mi lascio convincere da Scuttle, più dal suo desiderio di andare che da lui che in realtà non dice una sola parola per convincermi.
Solita trafila di automobile, treno regionale e treno ad alta velocità.
Poi la metro a Milano. Sembra di essere dentro la città delle Lego.
E quindi uscimmo a riveder...il cielo.
Subito un odore inconsueto mi colpisce le narici, è l'odore di una salsa esotica, non riesco a ricordare quale ma sono sicura di averlo già sentito passando davanti a qualche locale che cucina piatti di paesi lontanissimi.
Lo scaccio con l' aroma di mandorle e pistacchi di un cono gelato acquistato in una improbabile pasticceria-gelateria siciliana che propone ad uno scandalizzato Scuttle una cassatina al microonde.
La mamma della nostra ospite ci viene a prendere e con lei raggiungiamo i nostri amici.
Accolti da un festone di Minions ci diamo da fare con palloncini e decorazioni per poi perderci in un mare di sorrisi, tramezzini, auguri, pizzette, abbracci, rustici, chiacchiere, dolci, brindisi, regali e lacrime di commozione fino all' ora di recarci a casa del nipote di Scuttle non senza aver attraversato di nuovo la nuvola di salsa esotica.
Giù nella metro e poi di nuovo fuori, accolti stavolta da un pungente odore di Ketchup.
E' la prima volta che incontro il maggiore dei tre figli della sorella di Scuttle e sono un pò tesa. Loro non fanno niente per allentare la tensione, Scuttle si muove come fosse a casa sua e, probabilmente stanco del viaggio e della festa, ammutolisce. Suo nipote e la sua compagna stavano guardando la televisione e tornano a farlo dopo i primi fugaci convenevoli in cui non sapendo a cosa altro appigliarmi mi metto a parlare di piante visto che ce ne sono ovunque.
Quando ormai sto friggendo sul divano, Scuttle capta il mio disagio e mi propone un giretto turistico.
Di nuovo nella metro non senza notare che qui sono tutti tranquilli e ordinati e non c'è il caos che di solito c'è a Roma. Scuttle attribuisce la cosa al giorno e all' ora, secondo me è che i milanesi sono diversi.
Usciamo proprio in faccia al Duomo.
Chissà perchè proseguo nel mio confronto con Roma e Scuttle, come succede quando abbiamo tensioni da scaricare, tanto per il gusto di contraddirmi si schiera a favore di Milano.
Gli snocciolo tutte le meravigliose chiese che abbiamo visto insieme e che mi emozionano molto più del Duomo. Non sarà perchè al Duomo sono assuefatta a forza di vederlo ogni anno nelle pubblicità ed in ogni negozio sui panettoni?
Lo seguo nella Galleria e non manco di fargli notare che qui tutti si fanno selfie davanti alle vetrine delle varie griffe invece che davanti ai monumenti.
Mi rifiuto di girare su un tallone come fanno tutti e torniamo sulla piazza che via via si va animando. Scuttle mi trascina da una strada all' altra senza che io trovi niente a cui interessarmi, i miei commenti vanno dal: " Questi palazzi hanno delle belle facciate ma il tutto risulta troppo pesante!" al "Bello questo edificio, cos'é?" ed immancabilmente è una Banca o la sede di una compagnia di assicurazioni.
La Scala, vista da fuori, non suscita in me l'ammirazione che Scuttle si aspettava e liquido la cosa con un " E' molto più bello il teatro di Palermo...o quello di Catania!"
Si gioca l' ultima chance portandomi al Castello Sforzesco ma è propriop una serata no. A parte le orrende strutture metalliche realizzate per Expò che ancora fanno bella, pardon brutta, mostra di sè deturpando totalmente la prospettiva dell' intero posto la sontuosa bellezza di questo edificio davanti a cui non posso far altro che arrendermi cattura la mia attenzione solo per pochissimi minuti. Veniamo cacciati rapidamente via da un terribile e persistente odore di soffritto di cipolle!