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acr e crv

Post n°289 pubblicato il 12 Ottobre 2017 da acronlusdifatto19
 

 Riceviamo e volentieri pubblichiamo!

.. all'ACR-CRV www.acraccademia.it  dalla Commissione europea - Comunicato stampa.. per i lettori di IL MILANESE!

La Commissione invita a completaretutti gli aspetti dell'Unione bancaria entro il 2018

Bruxelles, 11 ottobre 2017

I cittadini e le imprese europee trarranno beneficio daun'integrazione finanziaria più profonda e da un sistema finanziario piùstabile grazie ai piani della Commissione per accelerare il completamento deitasselli mancanti dell'Unione bancaria.

L'Unione bancaria deve essere completata perché possarealizzare il suo pieno potenziale nel rendere l'Unione economica e monetariapiù stabile e più resiliente agli shock, limitando nel contempo la necessitàdella condivisione pubblica del rischio, con ricadute positive per l'interomercato unico. Sulla scorta dei considerevoli progressi già realizzati, laCommissione pubblica oggi una comunicazione che definisce un percorso ambiziosoma realistico verso un accordo su tutti gli elementi ancora in sospeso dell'Unionebancaria, alla luce degli impegni assunti dal Consiglio. La comunicazioneprelude al vertice euro di dicembre in formato inclusivo, durante il quale sidiscuterà dell'Unione bancaria nell'ambito delle discussioni su comeapprofondire l'Unione economica e monetaria. Insieme all'Unione dei mercati deicapitali, un'Unione bancaria completa promuoverà un sistema finanziario stabilee integrato nell'UE.

Nel suo discorso sullo statodell'Unione ilPresidente Juncker ha ribadito che l'Unione bancaria può funzionare solo se lariduzione del rischio e la condivisione del rischio vanno di pari passo. LaCommissione ha già proposto misure volte a ridurre ulteriormente il rischio e amigliorare la gestione dello stesso nelle banche.Dopo aver presentato lo scorsonovembre un ampio pacchetto di misure per la riduzione del rischio che prevedemodifiche della legislazione bancaria, la Commissione invita ora il Parlamentoeuropeo e gli Stati membri a compiere progressi in tempi rapidi. Purriconoscendo l'attuale tendenza alla riduzione dei livelli di creditideteriorati, la Commissione suggerisce nuove misure per ridurre tali crediti eaiutare le banche a diversificare gli investimenti nelle obbligazioni sovrane.Per quanto riguarda la condivisione del rischio, la Commissione sta definendoalcuni suggerimenti volti a facilitare i progressi in sede di Parlamentoeuropeo e di Consiglio sulle tappe verso un sistema europeo di assicurazionedei depositi (EDIS), per garantire i depositi dei cittadini a livello centrale,un essenziale tassello mancante dell'Unione bancaria. La comunicazione tracciainoltre un percorso per predisporre rapidamente un dispositivo di sostegnocomune di bilancio cui ricorrere in ultima istanza, per il quale gli Statimembri si sono impegnati già nel 2013, volto a garantire la solidità delsistema e a fare in modo che il Fondo di risoluzione unico (SRF) disponga dirisorse sufficienti per far fronte anche a più risoluzioni bancarie importanticontemporaneamente.

Valdis Dombrovskis,Vicepresidente responsabile per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziarie l'Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: "Un'Unione bancaria completa èessenziale per il futuro dell'Unione economica e monetaria e per un sistemafinanziario che favorisca la crescita e l'occupazione. Vogliamo un settorebancario in grado di assorbire le crisi e di condividere i rischi tramitecanali privati, assicurando così che i contribuenti non siano i primi a doverpagare. Oggi presentiamo proposte concrete per proseguire sulla strada dellacondivisione del rischio e della parallela riduzione del rischio. Ci auguriamoche le idee presentate oggi offrano utili spunti di riflessione affinché icolegislatori dell'UE trovino un accordo sulle restanti misure previste per il2018."

Punti salienti della comunicazione

Accordo in tempi brevi sul pacchettoper il settore bancario

La Commissione oggi invita il Parlamento europeo e gli Statimembri ad adottare quanto prima le sue proposte per ridurre i rischi erafforzare la resilienza delle banche dell'UE. Il pacchetto completo diriforme, presentato nel novembre 2016, include proposte contenentigli elementi restanti delle norme concordate in seno al Comitato di Basilea perla vigilanza bancaria (CBVB) e al Consiglio per la stabilità finanziaria (FSB).Tali proposte mirano a completare il programma legislativo post-crisi,garantendo che le norme affrontino le rimanenti sfide per la stabilitàfinanziaria. Allo stesso tempo, la riforma consentirà alle banche di continuarea finanziare l'economia reale.

Progressi sul sistema europeo diassicurazione dei depositi

Tutti i titolari di depositi nell'Unione bancaria dovrebberogodere dello stesso livello di protezione, a prescindere dall'ubicazionegeografica. Per agevolare la creazione di un unico sistema europeo diassicurazione dei depositi (EDIS) e incoraggiare i progressi nei negoziati incorso, la Commissione propone alcune misure possibili per quanto riguarda lefasi e il calendario dell'EDIS. Le idee proposte mirano a rispondere alleopinioni e preoccupazioni divergenti sollevate in sede di Parlamento europeo e diConsiglio. In particolare, la comunicazione odierna propone di discutereun'introduzione dell'EDIS più graduale rispetto allaproposta iniziale delnovembre 2015. Le fasi previste sarebbero solo due: una fase diriassicurazione più limitata e quindi la coassicurazione. Tuttavia, ilpassaggio a questa seconda fase sarebbe subordinato ai progressi compiuti nellariduzione dei rischi. Nella fase di riassicurazione l'EDIS fornirebbe lacopertura della liquidità solo ai sistemi di garanzia dei depositi (SGD)nazionali. Ciò significa che fornirebbe temporaneamente i mezzi per garantireil pieno indennizzo in caso di crisi di una banca, mentre i sistemi di garanziadei depositi nazionali dovrebbero rimborsare tale sostegno, garantendo cheeventuali perdite continuino a essere coperte a livello nazionale. Nella fasedi coassicurazione anche l'EDIS coprirebbe progressivamente le perdite.

Un sostegno di bilancio per l'Unionebancaria

Quando è stato istituito il meccanismo di risoluzione unico(SRM), gli Stati membri hanno convenuto sull'importanza di un meccanismo comunedi sostegno per il Fondo di risoluzione unico allo scopo di preservare lastabilità finanziaria. Ciò al fine di garantire che, in seguito alle perditeconseguenti a un bail-in subite dagli investitori privati, se necessario ilfondo disponesse di risorse sufficienti per far fronte a un'importanterisoluzione bancaria o a più risoluzioni bancarie in rapida successione. Glieventuali costi saranno recuperati dal settore bancario in modo da garantire laneutralità di bilancio a medio termine. Il documento diriflessione della Commissione sull'approfondimento dell'Unione economica emonetaria haindividuato in una linea di credito del meccanismo europeo di stabilità (MES)l'opzione più efficace. Questo flusso di lavoro dovrà essere raccordato con ilprossimo pacchetto di proposte della Commissione diretto ad approfondirel'Unione economica e monetaria dell'Europa, che includerà una proposta volta atrasformare il meccanismo europeo di stabilità in un Fondo monetario europeo, nelquadro della normativa dell'Unione. In questo contesto sarà importante anchegarantire un efficiente processo decisionale che consenta di mettere in piedirapidamente tale meccanismo, al quale ricorrere come soluzione di ultimaistanza.

Riduzione dei crediti deteriorati

La Commissione sta già lavorando a un pacchetto completo dimisure intese a ridurre il livello dei crediti deteriorati esistenti ed evitareil loro accumulo in futuro, come convenuto in sede di Consigliol'11 luglio 2017. Il pacchetto, la cui adozione è prevista per laprimavera del 2018, comprenderà:

·         un progettoin materia di società di gestione patrimoniale nazionali;

·         misurelegislative volte a sviluppare ulteriormente i mercati secondari per i creditideteriorati e ad accrescere la capacità dei creditori di recuperare il valoredei prestiti garantiti;

·         unarelazione contenente la valutazione della possibilità di una propostalegislativa volta a introdurre misure di sostegno prudenziali di naturaregolamentare per ovviare all'insufficienza degli accantonamenti a fronte dinuovi crediti deteriorati; e

·         l'indicazionedella via da seguire per promuovere la trasparenza in materia di creditideteriorati in Europa.

Inoltre, nella relazione di esame delmeccanismo di vigilanza unico, pubblicata anch'essa oggi, che valutain modo complessivamente positivo i primi anni di funzionamento di talemeccanismo, la Commissione chiarisce i poteri delle autorità di vigilanzariguardo alla loro facoltà di adeguare i livelli di accantonamento in relazioneai crediti deteriorati a fini di vigilanza.

Possibili misure per i titoli garantitida obbligazioni sovrane

Al fine di trovare soluzioni pratiche per allentare laspirale banche-emittente sovrano, la Commissione rammenta i lavori in corso delcomitato europeo per il rischio sistemico sui titoli garantiti da obbligazionisovrane. La Commissione valuterà i risultati di tali lavori al fine dipresentare nel 2018 una proposta volta a consentire lo sviluppo di tali titoli,i quali consentirebbero alle banche di diversificare le obbligazioni sovrane inloro possesso e potrebbero rappresentare una nuova garanzia reale di elevataqualità da utilizzare nelle operazioni finanziarie transfrontaliere.

Continuare a garantire una vigilanza dialta qualità

Come indicato nella revisione intermedia dell'Unione deimercati dei capitali, nel dicembre 2017 la Commissione proporrà inoltre diconsiderare alla stregua di enti creditizi le grandi imprese di investimentoche svolgono attività analoghe a quelle bancarie, rendendole così soggette allavigilanza bancaria. Nell'Unione bancaria la vigilanza su tali imprese, anche daparte della Banca centrale europea, sarebbe esercitata nel quadro del meccanismodi vigilanza unico (SSM). Ciò consentirebbe di applicare in modo coerentele norme prudenziali e di sottoporre allo stesso livello elevato di vigilanzale grandi imprese di investimento e gli enti creditizi.

Contesto

Nel 2012 la Commissione ha proposto di creare un'Unione bancaria che consentisse di rinsaldare le basidel settore bancario e ripristinare la fiducia nell'euro. L'Unione bancaria,che si basa su requisiti prudenziali più rigorosi per le banche, consiste nellavigilanza bancaria, in norme per la gestione delle banche in dissesto e in unamaggiore protezione per i titolari di depositi. I primi due pilastri sono statirealizzati con l'istituzione del meccanismo di vigilanza unico (SSM) e delmeccanismo di risoluzione unico (SRM). Tuttavia, non è stato ancora istituitoun sistema comune di protezione dei depositi. Nel novembre 2015 la Commissioneha avanzato una proposta relativa a un sistema europeo di assicurazione deidepositi (EDIS).

L'Unione bancaria può esprimere il suo pieno potenziale efornire tutti gli strumenti necessari per affrontare crisi future solo se tuttii suoi elementi sono pienamente attuati. La relazione dei cinquepresidenti del 2015 eil documento diriflessione sull'approfondimento dell'Unione economica e monetaria (UEM) avevano già chiesto il completamentodell'Unione bancaria entro la fine del 2019. La lettera di intenti successivaal discorso sullo stato dell'Unione del Presidente Juncker invita a completaretutti gli aspetti dell'Unione bancaria entro il 2018.

Per ulteriori informazioni

Domande e rispostesulla comunicazione odierna

Scheda informativa

Comunicazione sulcompletamento dell'Unione bancaria

Sito web sull'Unionebancaria

IP/17/3721

Contatti per la stampa:

Informazioni al pubblico: contattare Europe Direct telefonicamente allo 00 800 67 89 10 11 o per e-mail

 

.. a cura di www.acraccademia.it

 
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