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LO GNOSTICISMO E LA GNOSI

Post n°3 pubblicato il 25 Novembre 2012 da treblo

LO GNOSTICISMO E LA GNOSI

Non possiamo, come generalmente si fa, confondere i due termini.

Essi, in quanto si riferiscono a contenuti e periodi storici molto diversi, devono restare ben distinti.

Per gnosticismo si intende generalmente un movimento eretico [Eresia" deriva dal greco αἵρεσιςhaìresis derivatoa sua volta dal verbo αἱρέω (hairèō,"afferrare", "prendere" ma anche "scegliere" o"eleggere"]  sorto e fiorito nell'ambito del Cristianesimodelle origini (I-IV secolo).


 Tale definizione, che risente della scarsità delle fonti storiche,appare oggi riduttiva e inesatta: il ritrovamento dei testi di Nag-Hammadi(1945) ha permesso di aggiungere nuovi documenti a quelli finora esistenti(essi sono per lo più frammenti di scritti gnostici riportati dai cosiddetti"polemisti", cioè Padri della Chiesa confutatori dello Gnosticismo) edi rendere più chiaro il profilo del fenomeno.

In senso più moderno, lo Gnosticismo va quindi definito come un movimento spirituale complesso collegato allapredicazione di Gesù di Nazareth, che ebbe origine nel primo secolo dopo la suamorte.

Per comprendere tale movimento, bisognaaver chiaro il contesto politico, storico, sociale, filosofico e religioso incui la predicazione di Gesù si svolse e che è rappresentato dal particolareassetto culturale del bacino del Mediterraneo dell'epoca, in cui confluivano lespinte più disparate.

Il fenomeno "colto" dell' Ellenismo, già di per sè didifficile comprensione, e del Neoplatonismo si scontrava con gli aspettifolklorici e popolari della tradizione asiatica, ebraica ed egiziana nellaricerca di una risposta a quattro quesiti fondamentali, sempre relativi al problema della conoscenza 
  1. quello "ontologico" (chisiamo),
  2. quello "soteriologico"(come ci salviamo),
  3. quello "escatologico"(chi è Dio),
  4. quello "cosmologico"(struttura e significato dell'universo).


Il messaggio di Gesù ebbe quindi unacomprensione anche molto diversificata che, per quanto riguarda lo Gnosticismo,portò alla formulazione di alcuni temi fondamentali e alla realizzazione di unacaratteristica organizzazione sociale.

Aspetti che si trovano tutti, con maggioro minor sottolineatura, nei diversi sistemi gnostici del Cristianesimonascente.

Per quanto riguarda i temi specifici delloGnosticismo, a parte quelli comuni a tutta la tradizione cristiana, essi, comerisulta dall' analisi delle fonti a noi pervenute (vedi in: a cura di ManlioSimonetti, "TESTI GNOSTICI IN LINGUA GRECA E LATINA", Mondadori,Fondazione Valla), possono essere riassunti in:

1.  interpretazione dualistica e antonimica della realtà, divisa tra bene emale (influenza asiatica della dialettica degli opposti);

2. affermazione delle origini divine dell' uomo, visto come emanazione dell'Assoluto (dottrina delle "nobili origini", di influssoneoplatonico);

3. percezione di vivere in un mondo estraneo alla propria vera natura edominato dal male (tema dell'esilio di origine ebraica);

4. centralità del concetto di salvezza come compito, nel senso che il ritornoal Bene originario è concepito come supremo obiettivo dell'esistenza (dottrinadel "ritorno al Padre", di influenza cristiana);

5. affidamento del ruolo specifico di salvezza alla Conoscenza("Gnosi"), o alla sapienza ("Sophia") (influssoellenistico) attraverso un lavoro di perfezionamento interiore basatosull'eliminazione dei difetti e sulla semplificazione della propria vita(Plotino);

6. valorizzazione della cosmologia, del magico, del meraviglioso (influssomedio-orientale);

7. concezione della circolarità del tempo e dell' eterno ritorno in un mondopercepito come fallace ed illusorio (influsso indostano).



Da tali temi discendono poi conseguenze non irrilevanti tanto sul piano dottrinale quanto su quello dell'organizzazionesociale. Caratteristici dello Gnosticismo sono, per esempio:

  • la concezione dualistica dell'Assoluto, distinto in Padre e Madre;
  • l'abolizione delle persone intermediarie nel processo di salvezza, che, nello Gnosticismo, dipende solo dagli sforzi del singolo e dal potere diretto del Cristo;
  • la valorizzazione della donna, del ruolo femminile (anche nell'amministrazione dei riti) e della sessualità;
  • la forte spinta alla vita comunitaria basata sulla solidarietà e sulla condivisione dei beni.

A fronte di tematiche semplici e chiare,sta la talvolta incomprensibile complessità dei sistemi. Non dobbiamodimenticare che nello Gnosticismo convivono due anime in un certo sensoantitetiche: quella "colta", che predilige la speculazioneintellettuale, e quella "popolare" che, anche volendo trascurare gliaspetti "sotterranei", si esprime attraverso la cultura del mito. 

Arconti, demiurghi, eoni, personaggi fantastici, personificazioni simbolicheaffollano il mondo dello Gnosticismo che, con estrema semplificazione, puòvenir ricondotto a quattro grandi sistemi:

        quello di Simon Mago (I secolo);
 quello di Valentino (II secolo, siriaco-egiziano);
 quello di Mani (III secolo, iranico);
 quello di Marcione, che più di tutti influì nella scissione della ChiesaOrtodossa e che resistette fino al IV-V secolo.


E'  importante comprendere quali dinamiche il movimentodello Gnosticismo comportò all'interno del Cristianesimo nascente e qualifurono le possibili cause della sua scomparsa.

Dall'analisi delle fonti recentemente acquisite e tuttora al lo studio, emergono ipotesi nuove che, stravolgendo le vecchie teorie e le vecchie definizioni, affidano allo Gnosticismo un ruolo di primo piano all'interno delle diverse correnti che pare siano esistite nell'ambito del Cristianesimo delle origini.

 Al di là dei complicati sistemi (non tutti, in verità, sono complicati come quello valentiniano; il sistema marcionita è così semplificato che molti studiosi stentano perfino a definirlo "gnostico"), nessun'altra forma di pensiero, infatti, appare più adatta ad esprimere il messaggio di anelito spirituale, di tensione alla salvezza, di integrità morale, di condivisione fraterna, di perdono e di perfezionamento interiore contenuto nella predicazione di Gesù di Nazareth. In questo senso loGnosticismo rappresenta il tentativo di intendere il messaggiocristiano in modo totale ed assoluto.

Tuttavia, la sua progressiva emarginazionefa di esso una verità perdente. La necessità del compromesso, creatasi fin dasubito all'interno del Cristianesimo che iniziava il processo di penetrazionenei ceti elevati e di potere, selezionò e favorì ben presto le correnti diimpronta non troppo popolare, ma anche, nel contempo, non troppo dotta eintegralista.

La nuova ortodossia, trasformandosi da realtà spirituale inreligione di compromesso con il potere politico ed economico, non esitò acombattere con ogni mezzo lo Gnosticismo e il suo profondo senso di estraneità,fino al punto da distruggerne le fonti. 

Il potere, infatti, non si addice alloGnostico, la cui cultura resta sempre una "cultura dell'estromissione edell'alterità" (vedi in Gian Carlo Benelli: "LA GNOSI, IL VOLTOOSCURO DELLA STORIA", Mondadori) bandita dal razionalismo classico.

Piuttosto quindi che una semplice eresiasorta nell'ambito del Cristianesimo delle origini, lo Gnosticismo, piùopportunamente, può essere inteso come un complesso movimento di pensiero religioso organizzato in diversi sistemi dottrinali nel contesto delCristianesimo storico, destinato ad essere emarginato per il predominio dialtri movimenti, più funzionali per ragioni di opportunità politica, che poidiedero luogo alla cosiddetta "ortodossia".

*********

Il termine gnosi non dev'essere confusocon quello di gnosticismo. Mentre per quest'ultimo ci si riferisce ad unmovimento filosofico/spirituale collocato in un ben preciso periodo storico,per gnosi si deve invece intendere una forma di pensiero, nondelimitabile nel tempo, centrata sulla conoscenza (in greco,"g'nosis").

Per cercare di comprendere in modosufficiente il complesso spirito della Gnosi, è necessario approfondire iseguenti punti:

1) la Gnosi deve essere vista come lasintesi delle diverse espressioni dell'uomo alla ricerca della Verità, quindicome l'espressione di una "cultura" (la "cultura dellaGnosi"). Le radici di tale cultura si perdono nella notte dei tempi.

(Ecco perchè Tertulliano si riferiva aisuoi avversari chiamandoli "gnostici", termine che per lui assumevasignificato spregiativo: ravvisava in essi i detentori di una cultura, per luipericolosa, ricapitolatrice di verità assolute, capiva che la"salvezza", per costoro, più che attraverso l'opera redentrice delCristo, era l'effetto di una ricerca interiore).

Si dice, a questo proposito, che la Gnosisi regge su quattro pilastri:

· SCIENZA, nel senso, che preciseremo trapoco, di scienza oggettiva;

· FILOSOFIA, cioè amore per la sapienza e lasaggezza;

· RELIGIONE, cioè sforzo di unire (dallatino "religare" ciò che appare separato (cioè il mondo sensibile aquello trascendente);

· ARTE, cioè la bellezza, l'armonia delleforme e dell'espressione, come rappresentazione dell'armonia dell'Essere;

2) la conoscenza intesa nel sensocorrente, basata cioè sull'intelletto, quella che forma i suoi concettiregolandosi sulle informazioni che le giungono dai cinque sensi, rivela sologli aspetti logici e più superficiali della vita. La Gnosi afferma che esisteun altro tipo di conoscenza, del tutto particolare, che potremmo definire"interiore" o "intuitiva", che non ha bisogno dei sensi etravalica la mente.

(Come fa notare la Pagels ("Vangeli gnostici" ed. Mondadori) la ligua greca possiede due termini per indicareil concetto di "conoscenza": "manzano", "conoscoperchè ho imparato" e "ghig'nosco", "conosco perchèso").

Ciò, nella convinzione che la verascienza, cioè il vero sapere, non può fondarsi sulla provvisorietà di unaqualsiasi teoria e sulla fallace conoscenza legata all'esperienza sensoriale,generatrice di ideologie e di tecnologie, ma unicamente sull'oggettivitàdell'esperienza diretta, ottenuta attraverso la percezione autentica dellaVerità. 

La vera conoscenza non èdunque raggiungibile con la mente, ma solo con"facoltà dell'anima" che l'essere umano pur possedendo, non sa usaree che sono riunite nel concetto di "Coscienza". Quando la Coscienzasi risveglia, permette all'uomo di ottenere la saggezza del cuore el'autorealizzazione del proprio Essere.

3) la conoscenza della Gnosi èinnanzitutto "conoscenza di se stessi" e fa proprio il motto scolpitosul frontone del tempio di Apollo in Delfi:

CONOSCI TE STESSO ECONOSCERAI L'UNIVERSO E GLI DEI

Essa è la chiave di accesso al destinodell'uomo che si incrocia, secondo il concetto ben noto della filosofiaermetica, con il destino ed il significato dell'Universo. Macrocosmo eMicrocosmo sono espressioni diverse di un'unica Realtà.

*********

Da quanto esposto finora, si puòcomprendere come la Gnosi, costante compagna dell'uomo fin dalle sue origini,non si esaurisca nei temi dello Gnosticismo storico, ma li preceda, licomprenda e li sviluppi nei suoi contenuti, accogliendo i contributi dellediverse civiltà nel corso dei tempo.

Ben prima del Cristianesimo, essa siorganizzò nel pensiero degli Egizi, dei Babilonesi, dei Persiani di Zoroastro,dei seguaci del Buddha e nelle scuole iniziatiche greche e alessandrine(Pitagora, Socrate, Platone, Plotino e i Neopiatonici). Dopo l'avvento deiCristianesimo, si arricchì e si diffuse nell'ambito della civiltà romana con iPadri della Chiesa (Origene e Agostino) e, successivamente, con il monachesimoe la predicazione medioevale, con i Bogomili e i Catari, con le cultureprecolombiane, con la filosofia ermetica del Rinascimento, con gli alchimistidei '600, con certi aspetti della filosofia del '700 e dell'800 (Kant, Schopenhauer,Nietzsche ecc.).

Nel nostro secolo, fino agli anni '50, lacultura della Gnosi, se da un lato poteva essere confusa con movimentioccultisti per 'adepti' in cerca di emozioni nuove e di riti stravaganti,dall'altro si esprimeva, adeguatamente ai tempi, in complessi e importantisistemi di pensiero riservati a circoli ristretti di iniziati (H. P. Blavatsky,Ouspensky, Steiner ecc.).

Nella seconda metà del nostro secolo, difronte ad una spiritualità sempre più degradata a sterili forme esteriori e alcrescente disagio dell'uomo in una società dominata dal dilagante fenomeno delmaterialismo, la Gnosi si propone ancora, e più di sempre, come strumento perun percorso di autorealizzazione, che riassume tutti i molteplici aspetti dell'"essere gnostico" alle soglie del 2000 e che consente, a chi siriconosca in questo spirito, di esprimersi e di manifestarsi. 

L'invito è dicompiere un cammino interiore 'rivoluzionario', controcorrente rispetto ai disvalori dominanti, non certo facile, ma straordinariamente ricco di donispirituali. Non ci sono intermediari o "guru" nel percorso interiore,ma scuole in cui ognuno può diventare maestro di se stesso.

dott. Carlo Casasola 1

GORIZIA



FONTI:

1 = http://www.gnosi.it/GNOSI.IT_2

le traduzioni dei termini sono state prese dal sito wikipedia.it e dal sito www.riflessioni.it





 

 
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seconda parte - SIGNIFICATO DELLA PAROLA ESOTERISMO-

Post n°2 pubblicato il 23 Novembre 2012 da treblo

ESOTERISMO ORIGINE DEL TERMINE


Partiamo dall’etimologia del termine. 

J.M.Riviere in Storia delle dottrine esoteriche collega l’origine del termine al verbo greco eisoteo, che significa far entrare, quindi “aprire una porta, offrire agli uomini la possibilità di penetrare nell'interiore attraverso l'esteriore; simbolicamente, è rivelare una verità nascosta, un senso occulto.

L'esoterismo è "una dottrina segreta, un'iniziazione, una spiegazione del mondo rivelata in un contesto scelto, isolato dall'esterno e dalla moltitudine e spesso tramandata in forma orale".(1)

Altre fonti individuano la radice del termine nell’aggettivo greco esoterikòs che significa “interno, segreto”, e storicamente si riferisce ai sacri misteri presenti in tutti i paganesimi. In Grecia esistevano i misteri eleusini, orfici edionisiaci. Nell'impero romano si diffusero pure quelli di Mitra e Iside. 

Nel 1992 Antoine Faivre, titolare della cattedra di "Storia delle correnti esoteriche nell'Europa moderna e contemporanea" all'EPHE di Parigi, ha proposto la prima definizione storico-religiosa della nozione di esoterismo. 

Secondo Faivre, il quale metodologicamente circoscrive la sua analisi all'ambito delle correnti moderne e contemporanee dell'Occidente, è esoterica ogni dottrina e forma di pensiero che si basi sui quattro principi seguenti:

1. l'esistenza di una corrispondenza analogica tra il microcosmo e il macrocosmo (l'essere umano e l'universo sono l'uno il riflesso dell'altro);

2. l'idea di una natura viva, animata;

3. la nozione di esseri angelici, di mediatori tra l'uomo e Dio, ovvero di una serie di livelli cosmici intermedi tra la materia e lo spirito puro;

4. il principio della trasmutazione interiore.

A questi quattro principi fondamentali vanno aggiunti i due seguenti, considerati complementari:
5. la pratica della confluenza delle fonti dottrinali;
6. il principio della trasmissione iniziatica. 
-----------

Qualunque sia l’esatta etimologia, l’esoterismo è da sempre la tendenza ad “un insegnamento estremamente riservato, a cui venivano ammessi soltanto alcuni individui che avevano ricevuto una preparazione specifica. Il centro dei misteri era l'iniziazione ovvero la liberazione dal corpo visto come prigione dell'anima. 

Infatti le religioni misteriche, come lo gnosticismo che ne fu una specie di infiltrazione nel cristianesimo, la cabala nell'ebraismo e il sufismo nell'Islam, credevano alla dottrina dell'ensomatosi(cioè l’incorporazione dell’anima) e della preesistenza celeste dello spirito.

 Questo spirito considerato divino discendeva nel corpo e attraverso varie vite si purificava dal male fino a far ritorno alla patria celeste ed essere reintegrato tra gli dei. Queste dottrine insegnavano che c'è una "scintilla divina"(monade) nell'uomo e che l'uomo è temporalmente limitato mentre la particella luminosa trascende il tempo. 

È la non-consapevolezza che conserva quella scintilla nello stato illusorio umano mentre è la consapevolezza che la libera facendola divenire perfettamente cosciente. 

La resurrezione era parte del mito dei misteri per cui vi era la morte allo stato umano e la nascita allo stato divino Gli altri, la massa, erano tagliati fuori. Gli stessi concetti, venivano appositamente ammantati di doppi significati, camuffati in più modi, quando addirittura i testi non venivano nascosti completamente alla vista, nei templi o in luoghi inaccessibili."(2)

L'esoterismo tutte le rivelazioni magiche presso i primitivi venivano compiute nel mistero, lontano dagli altri membri della tribù, all'ombra propizia di un bosco sacro, in un luogo appartato, oppure su una sommità isolata. La conoscenza delle tecniche che donano capacità sovrumane è sempre stata circondata dai misteri. Da lungo tempo esiste la distinzione tra il volgare, la moltitudine, il popolo-ritenuto ignorante, grossolano, goffo, istintivo- e gli eletti, i saggi, gli iniziati, gli adepti. 

Tale distinzione esisteva tanto in campo culturale come in quello religioso, e spesso l'uno si trovava ad invadere l'altro. Le tecniche di governo erano intimamente connesse con le tecniche magiche; l'ordine sociale era il riflesso fedele dell'ordine cosmico e magico della natura; il microcosmo, con la sua stabilità, assicurava l'ordine del macrocosmo. I segreti di stato, i mezzi magico-politici di dominio, i gesti rituali che asservivano il cielo erano riservati ad una cerchia ristretta, a coloro che erano degni di ricevere, conservare e trasmettere tali rivelazioni, esoteriche nella loro essenza per il fatto che avrebbero potuto dar luogo a conseguenze incalcolabili." 

"L'esoterismo nasce dall'assoluta conoscenza di chi ha osato per primo affrontare il peso della sapienza trafugandola agli antichi dei. (MITO DI PROMETEO CHE RUBO' IL FUOCO SACRO AGLI DEI PER DONARLO AGLI UOMINI) 

All'alba della creazione l'uomo tradusse in conoscenze ciò che aveva captato dall'esterno. Durante la ricerca della ragione della propria vita il suo discernimento si svolse verso l'imponderabile, in quanto non poteva esistere soltanto il nulla. Tutto gli apparve improvvisamente, per trasmettersi dalla mente al cuore. Ogni percorso intrapreso portava l'uomo verso ricordi antecedenti: gli archetipi, solo apparentemente immobili, si manifestarono sotto forma di simboli tribali. 

Gli elementi avevano un'importanza fondamentale e la loro energia veniva impiegata quale legame con il tutto rappresentatati dall'universo. L'essere umano, soggetto alla grande opera divina, fu testimone di una spiritualizzazione progressiva, non diffusa alle masse ma riservata ad una ristretta e prescelta casta iniziatica. Da ciò si deduce che l'esoterismo è scaturito dalla parte più profonda dell'essere umano, restituendogli quel mondo che non poteva ricordare. Così, subito dopo le civilizzazioni preistoriche, si fece spazio alla luce dell'interiorità. Ogni interrogativo trovò un riscontro con l'inizio dei culti sacrali e delle varie manifestazioni misteriche.I grandi sacerdoti e i sommi capi detenevano il potere della conoscenza occulta, che esercitavano con grande segretezza, non condividendone con i profani che i frammenti indispensabili alla loro evoluzione. 
Solo chi dimostrava di essere degno di ricevere gli insegnamenti occulti veniva ammesso nella cerchia privilegiata di coloro che un giorno avrebbero guidato le tribù".(3) 
------------------------

 (1)tratto da "Storia delle Dottrine Esoteriche", di Jean Marques-Riviere, Edizioni Mediterranee.
(2) tratto da "Quinta Dimensione", di Giuditta Dembech, Edizioni L'Ariete.
(3) tratto da "L'Esoterismo", di Pina Andronico Tosonotti, Edizioni Xenia.

fonti = riflessioni.it , wikipedia.it

 
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prima parte INTRODUZIONE

Post n°1 pubblicato il 23 Novembre 2012 da treblo

salve a tutti

 

Questo blog ha il proposito di trattare dei temi legati all'ESOTERISMO ,e alla GNOSI .

Mi rendo conto che è un argomento molto vasto costellato da vari punti apparaentemente inconciliabili e distanti tra loro(sia per motivi storici sia per motivi culturali) , gli stessi punti però possono unirsi in un disegno chiaro e rivelatore.

Sovente capita che si è molto scettici riguardo questi argomenti, mi capita spesso quando parlo di esoterismo che al solo pronunciare questa parola ,le persone si pongono sulla difensiva ,opponendo un attacco dettato più dall'ignoranza che da altro.

per questo i primi passi saranno dedicati al chiarimento etimologico (aspetto che non verrà comunque mai trascurato durante il percorso).

Siccome è un argomento davvero molto vasto molte volte potrà implicare anche altre discipline apparentemente estranee a cui tal volta si farà riferimento.

Il blog non ha nessuna pretesa di parlare in modo accademico ,sono consapevole che esistono persone che ne sanno molto più di me, e queste qualora passassero da qui sono ben accette perchè potrebbero fornire un loro prezioso contributo .

Verosimilmente so anche che ci sono persone che trattano la questione riducendola a mera "cazzata" , sono accette anche loro purchè le loro critiche abbiano un fondamento che apra il dialogo e non lo chiuda. 

NON è UN BLOG DOGMATICO. 

SEMPLICEMENTE tengo al rispetto ed allo scambio basato sull'umiltà dove atteggiamenti da tuttologi e da saccenti siano lasciati fuori.

grazie per la vostra attenzione.

 

 
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