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Post n°9 pubblicato il 30 Ottobre 2010 da der.Adler

Voi credete nel destino? Io assolutamente no, eppure...

... eppure talvolta ho la sensazione che Qualcosa di senziente modifichi certe dinamiche, le forzi a percorrere tracciati che conducono esattamente dove vorrei, nonostante io faccia di tutto affinché ciò non accada. Sembra quasi che i miei desideri debbano avverarsi per forza, anche se cerco di contrastarli perché so che sono... "sbagliati".

Scrivo qualcosa di lei perché ho la certezza che non arriverà mai qui e, nella remotissima ipotesi che ci capiti, non capirebbe nulla. Vedete... lei non parla italiano.
E' francese, anzi bretone (come lei sottolinea sempre), viene da una cittadina da qualche parte di fronte all'oceano.
Il suo nome non è importante e il suo aspetto fisico è ininfluente. Vi basti sapere che è sulla trentina, ci conosciamo da quattro anni e fra due giorni va via, a 1200 km da dove vivo. Non la vedrò mai più.

Io non sono cristiano, non credo in nessun Dio e non ho nessuna fede religiosa.
Lei invece è cristiana e, come già scrivevo da qualche parte, intendo autenticamente cristiana. Ha una fede fortissima, ha un rapporto estremamente diretto con il suo Dio, senza intercessioni. Nel tempo libero gestisce, assieme ad altri, una micro comunità religiosa autofinanziata. Non riconosce nessun Papa, vescovo, cardinale, gerarchie e correnti varie, e pensa che il Vaticano sia una gigantesca ipocrisia. I suoi genitori non l'hanno battezzata alla nascita (decisione ineccepibile, perché imporre una religione?) e lei ha spontaneamente deciso di battezzarsi a 19 anni.

Siamo due opposti, in quattro anni abbiamo scoperto di avere una – dico solo UNA – cosa in comune: l'amore per la musica celtica. Lei la ama perché fa parte della sua cultura, del folklore della sua terra, io l'adoro perché mi sento celtico in ogni cellula. Basta, tutto qui!

Siamo totalmente diversi, assolutamente incompatibili, eppure io so che la porterò nel sangue, forse sino all'ultimo dei miei giorni.
In questo mese di silenzio stampa ho fatto di tutto per allontanarla. Non ci sono riuscito!

Due settimane fa…

Lei: « Venerdì c'è il cheese-party a casa mia, te ne ricorderai? »
Io: «No guarda... non vengo »
Lei: « E perché? »
Io: « Scuola di ballo dalle 19:00 alle 21:00, doccia e cambio d'abito dalle 21:30 alle 22:30, appuntamento alle 23:00 con ********* »
Lei: « Ah! Mi spiace davvero che tu non venga »
Io: « A me no »

In quel dialogo non ho detto nulla di vero. Non c'era nessuna scuola di ballo e nessun appuntamento post ballo, tutto inventato! Avevo pianificato la cosa da giorni.
Giovedì sera, la sera prima del suo party, vado in ipermercato e compro gli ingredienti per fare il cheesecake. E' l'unico dolce che mi riesce una meraviglia e poi è in tema con il cheese-party. Torno a casa e preparo il dolce.
L'idea è quella di farle una sorpresa... a doppio taglio: renderla felice per la mia presenza e per l'inaspettato cheescake (le piace da morire), per poi rovinarle il party litigando con alcuni tirolesi che detesto e che sapevo avrei trovato lì (erano nella mail d’invito).
L'idea mi pareva buona, e poi... non ho saputo pensare nulla di più veemente per allontanarla definitivamente.
Venerdì sera verso le 20 sono da lei, le citofono:

Lei: « Sì? »
Io: « Ciao, mi apri? »
Lei: « E tu cosa ci fai qui? »
Io: « Mi apri o devo prendermi una polmonite? »

Pioveva a dirotto.
Suono il campanello della sua porta, lei mi apre.
Strano... non sento nessun rumore provenire dall'interno della casa, silenzio assoluto.

Io: « ??? »
Lei: « Mi si è rotto il congelatore, me ne sono resa conto solo stamattina. I formaggi che avevo portato dalla Francia mi si sono ammuffiti, quindi ho disdetto il party »

Avrei voluto buttare il cheesecake per terra e saltarci dentro!!!

Io: « Potevi avvisarmi, no? »
Lei: « Ma mi hai detto che non saresti venuto... Cos’hai lì dentro? »
Io: « Niente... un cheesecake che ho preparato per te, per il tuo party del formaggio ammuffito »
Lei: « Ah ah ah... Dai, entra »

Si stava verificando esattamente ciò che desideravo nel profondo, ma che non avrei mai voluto accadesse: restare solo con lei!
Abbiamo parlato tantissimo, ma non è stato un dialogo. Si è trattato piuttosto di un "flusso dialogico" tra due anime estremamente diverse... tremendamente affini.
Io proprio non so spiegarlo. Lei raffigura perfettamente l'antitesi del mio archetipo di donna eppure, nonostante entrambi si parli una lingua straniera (i nostri dialoghi sono in inglese, a volte in tedesco), ogni sua parola fluisce in me con una naturalezza sorprendente, giunge davvero in profondità e stimola corde ancestrali che vibrano all'unisono con le mie parti più profonde.

Una settimana fa...

Squilla il telefono:

Lei: « Ciao, disturbo?
Io: « Ma no, figurati... »
Lei: « Cosa fai domenica? »
Io: « Alle 10 mi arriva la padrona di casa. Cambio appartamento, te ne ho già parlato, e lei vuole vedere se ho abbattuto muri, divelto pavimenti e cose del genere »
Lei: « E dopo? »
Io: « Non saprei... Ho dato un'occhiata in rete al sito del castello di ********* e ho letto che domenica 7 nov. è l'ultimo giorno utile per le visite, poi lo chiudono sino ad aprile del prossimo anno. Purtroppo quella domenica volo in Olanda e torno il sabato successivo, ma questo già lo sai, quindi domenica prossima (31 ott.) è l'ultima data disponibile per visitare quel castello. Pensavo di andarci, se trovo qualcuno che voglia venire con me »
Lei: « Posso venire con te? »
Io: « Coooome??!! Domenica è il tuo ultimo giorno qui, lunedì mattina te ne torni in Francia per il resto dei tuoi giorni. Non hai proprio nulla di meglio da fare? »
Lei: « Posso venire con te? »

L'intraprendenza di questa ragazza è da shock, la sua spontaneità è incantevole.

Io: « Ma sì, certo. Saresti la compagnia ideale »

Sarebbe stato semplicissimo risponderle con un NO secco, di quelli che non ammettono repliche, ma non ce l'ho fatta. Volevo vivere quella giornata solo con lei, senza interferenze che avrebbero certamente spezzato quell'atmosfera da incanto che entrambi abbiamo capito saper generare. Ma temevo quel desiderio perché, non saprei, mi appariva... esagerato.
Così ho cercato di evitare che si realizzasse: ho mandato una mail a tutta la gente che conosco chiedendo loro se volevano unirsi a noi in quella gita. Mi sono arrivate tonnellate di adesioni, roba da pensare al noleggio di un pullman.

Oggi...

Il cellulare è un continuo squillare e ricevere SMS, ricevo una rinuncia dopo l'altra... pazzesco!!!

« Mi è venuta l'allergia al polline »
« Dimenticavo di avere già i biglietti per il teatro »
« La fidanzata mi arriva su domani anziché oggi »
« Mia moglie ha il turno in clinica »
« ... »

Gioia, sbigottimento, sospetto... le sensazioni che mi conquistano ad ogni squillo. L'ultima rinuncia è di qualche ora fa.
Siamo nuovamente io e te, soli, e a nulla sono valsi i miei sforzi per evitarlo!
Ti chiamo poco prima di buttar giù queste righe e ti racconto quanto è accaduto. Sulle prime pensavo addirittura tu avessi avuto un qualche ruolo in questa vicenda assurda, ma non conosci una delle persone che avevo invitato!

« Spero non ti dispiaccia » la tua risposta.

Ed ora quel Qualcosa che citavo all'inizio del post, dopo essersi divertito un mondo a creare situazioni allucinanti, sembra voglia burlarsi di me: mal di gola e febbre (37.8 mentre scrivo). Eh no... non gliela do vinta!!!

Ehi... questo tu non lo sai, ma la cosa è ininfluente. Ora m'intossico di zimox e tachipirina, mi affogo con succhi d'arancia e mi abbuffo di vitamine. Domani, non appena la rompic... della padrona di casa si toglie di torno, io vengo da te... a costo di arrivarci in ambulanza!!!

Domani...

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