Creato da bandierarossa61 il 31/05/2008
Nel blog verranno presi in considerazione i problemi presenti nella città di Pisa. Blog campanilista, assolutamente no, in quanto i problemi della città della torre pendente, leggendo i quotidiani e ascoltando i servizi trasmessi dalle tv locali e nazionali, li ritroviamo in molte altre città italiane, tanto per citarne alcuni: l'inquinamento, causato dal traffico su gomma, dallo sviluppo sconsiderato degli aeroporti e dell'industria; l'assenza della casa; il sociale la sanità e la salute, la sicurezza e la violenza; gli extracomunitari; i rifiuti e il loro smaltimento; il precariato e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Ripeto sono soltanto alcuni dei tanti probelmi che affliggono questa nostra società. E' un variegato di problematiche che in molti casi sono legate a filo diretto le une alle altre. La discussione sarà condotta in maniera democratica e aperta a tutti, il linguaggio utilizzato dovrà essere semplice e comprensibile. Ritengo necessario informare coloro i quali parteciperanno a questo blog, che le funzioni dello stesso saranno quelle di supporto professionale al lavoro degli amministratori della nostra città.

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6/05/2011 Progetto per la realizzazione Hub Militare per aiuti “umanitari”

Post n°123 pubblicato il 07 Giugno 2011 da bandierarossa61
 

 

Gentile e cortese Presidente della Regione Toscana signor

la ringrazio per la sua lettera, con la quale lei mi ha dato una serie di notizie, a me note, che dovrebbero spazzar via i miei cattivi pensieri sulla venuta di questa nuova realtà l’Hub, ma da preventore quale io sono, mi pongo sempre nella situazione peggiore per analizzare razionalmente un qualcosa che va a cambiare o a apportare modifiche ad un ciclo produttivo o ad una situazione ambientale, nel ns caso già precaria, e nella relazione che le ho inviato era palese tutto ciò. Il miglioramento tecnologico è ben accetto, ma deve essere adeguatamente valutato sotto tutti i punti di vista, non solo economico. Purtroppo oggi non si ragiona con il cervello ma con la sete di denaro perché tanto più ne ho e tanto più comando, posso comprare tutto e tutti. Il dio Euro ha una dote di persuasione alla quale nessuno riesce a dire di no.

A 50 anni non credo più nelle favole, e quindi voglio toccar con mano e valutare personalmente la liceità delle affermazioni che ci piovono dall’alto e sinceramente non credo molto alle parole che lei mi ha riportato, certamente non è farina del suo sacco, ma come vediamo da ciò che sta accadendo i nostri governanti sono alla mercè delle nazioni che contano, è sempre stato così, la storia ce lo insegna, noi siamo la cenerentola che deve dire sempre si, deve essere sempre disponibile, tradotto in parole correnti la bella Italia può essere paragonata ad una Escort che per obblighi si sottomette al potere dei più forti con la speranza di trarne qualche misero vantaggio. Siamo la nazione barzelletta, da vernacoliere.

a) Lei mi dice che:”Le previsioni relative alla realizzazione di un hub aereo nazionale dedicato alla gestione dei flussi, via aerea, di personale e di materiale dal territorio nazionale hanno peraltro ottenuto il parere positivo, per quanto di competenza, da parte delle Commissioni Difesa di Camera e Senato senza alcun voto contrario”. La domanda prima domanda che uno si pone è:”Da chi è composta la Commissione?” La seconda:” Che potenziali  interessi hanno i componenti della commissione nella realizzazione dell’Hub?” “Per chi lavorano, considerato che l’Italia è una bandiera al vento schiava delle nazioni forti come l’America, la Francia, l’Inghilterra e la Germania?” Ed infine la competenza.  E’ un temine forte, e in questo caso non si parla di scelte politiche, ma di valutazioni tecnico/ambientali e certamente se i componenti sono militari che cosa vuole che interessi loro del danno sanitario/ambientale verso la cittadinanza. Soggetti che fanno utilizzare agli ignari militari proiettili con uranio impoverito non pensano certo al suddetto danno, ma esclusivamente al raggiungimento del traguardo in tempi veloci, se ne sbattono di tutto, se poi il campo di battaglia rimane un emettitore di radiazioni dannose che gli frega a loro, essi sono fatti per fare le guerre. Se vuole le invio qualche articolo su Quirra, per dimostrarle che cosa frega ai militari della salute pubblica e degli stessi ingnari militari.

Su che base è stato espresso all’unanimità tale parere? E’ stata fatta una attenta valutazione sulle conseguenze che apporterà la realizzazione dell’Hub. E’ stata fatta una corretta progettazione. Per fare simili valutazioni ci vogliono validi tecnici, indipendenti, seri studi di fattibilità coerenti che tengono conto della situazione attuale e quella che addiverrà, non come è stato fatto per il SIA o la VIA per il PSA dell’aeroporto civile pisano, dove hanno “toppato” alla grande, hanno considerato uno sviluppo nel decennio 2000/2010 di 1 milione di passeggeri (da 1 a 2 milioni) invece di quello reale è stato il triplo di 4 milioni, nel prossimo futuro il dato dovrebbe arrivare a 6 milioni. Questo che cosa vorrà dire egregio governatore. Certo sviluppo, ma a quale costo.

b) Continua dicendo:“Sulla base di indicazioni pervenute in via informale - ma come risulta anche dall’Atto del Governo n. 274 (ai sensi dell’art. 1, co. 1, lett. b, L. 4 ottobre 1988, n. 436) -, il Ministero della Difesa ha manifestato l’intenzione di avviare un progetto di razionalizzazione di una struttura presso un aeroporto militare  destinato al transito in arrivo e partenza di personale militare e che l’aeroporto militare di Pisa ha le migliori caratteristiche logistiche per la vicinanza ad importanti infrastrutture di trasporto”.

Camp Darby e porto di Livorno. Questa è in breve la risposta. Attraverso queste due realtà logistiche arriveranno all’Hub armi di qualsiasi tipo, e da Pisa verranno riforniti tutti i campi di battaglia che si apriranno nel futuro nell’aree orientali e africane. Ovviamente aree dove ci sono interessi economici, sfruttabili a basso costo con la manodopera locale, ma che danno gran profitto alle multinazionali, coloro i quali comandano il mondo, i politici, burattini in mano ai padroni del mondo quali sono le multinazionali, che io definisco la mafia autorizzata, la “Mafia bianca”, quella ha l’autorizzazione di distruggere il mondo uccidendo e sfruttando migliaia di persone senza subire alcuna condanna. Se poi c’è qualcuno che si intromette e danneggia i loro interessi, allora subentra l’altra mafia, la “Mafia nera” che collabora con i servizi segreti trasversali e via dicendo, che toglie l’indesiderato, colui che, con la sua onestà vuol distruggere i legami, gli equilibri, le connivenze ormai radicate nelle stanze del comando, il mondo economico. Lo ripeto la politica, come la si può definire, è il palco dove si rappresentano gli spettacoli, dove si muovono le marionette, ma il palco è dentro un teatro e questo è di proprietà del mondo economico, la politica non è produttrice di soldi, solo parole, il mondo economico sono il potere, il potere dei soldi.

c)Le informazioni pervenute ci indicano che non saranno aumentati i voli militari ma utilizzati voli cargo più capienti per un trasporto maggiore di personale e di mezzi. La nuova struttura non dovrebbe prevedere nuovi alloggi ma esclusivamente infrastrutture operative interne al sedime aeroportuale (terminal con sale di attesa e banchi di accettazione, hangar, piazzali, raccordi, etc.)”.

La relazione che le ho inviato, se l’ha letta annienta quanto sopra. Non prendiamoci per i fondelli. Non siamo degli sciocchi. Non voglio star qui a ripeterle quanto contenuto nella mia relazione.

Facciamo un po’ di conti, l’Aeroporto Toscano Galileo Galilei S.p.A. ha comunicato che i movimenti di aeromobili civili hanno superato nel 2007 il numero di 40.000 annui (42.691), raddoppiando nell’arco di dieci anni. Nel 2007 il n° dei passeggeri era al disotto dei 4 milioni, oggi abbiamo superato tale traguardo e il successivo che si propone SAT sono 6 milioni, quindi se tanto mi da tanto, 60.000 voli annui, di soli passeggeri è una cifra attendibile alla quale si devono obbligatoriamente aggiungere i voli cargo. Il magazzino Fedex di via Asmara non è un castello in aria, e i proponimenti SAT erano di passare, sempre nel suddetto decennio, da 8,6 a 22 milioni di tonnellate anno di materiale. Con i dati proposti e ipotizziamo un aereo che porta 200.000 kg, pari a 200 tonnellate a volo, la matematica non è un opinione dividendo le tonnellate anno ipotizzate per la portata dell’aereo avremmo 110.000 voli. Ma ipotizziamo che la suddetta cifra sia il materiale movimentato, i voli sono sempre 55.000. A questi si aggiungono i movimenti di aeromobili militari. Tali voli sono circa un terzo di quelli civili, nel 2007 14.000 annui. Ma quando i passeggeri saranno 6 milioni ed i voli 60.000, i voli aerei saranno sempre 1/3? Poi c’è il contesto HUB. Voli dichiarati 1 al giorno, voli calcolati con la movimentazione degli uomini proposti 600 – 1200 uomini giorno e del materiale, qualche tonnellata avremmo, con  l’Hercules C130, 14 voli sapendo che il mezzo può trasportare, se vuoto, 20 tonnellate di materiale,  McDonnell Douglas C-17 Globemaster III 7 voli sapendo che il mezzo può trasportare, se vuoto, 76,6 tonnellate di materiale. Come è evidente il volo giorno è un dato senza senso. Facciamo un pò di somme al momento del massimo sviluppo, tanto per dare un dato puramente indicativo: voli civili 60.000/anno, voli trasporti civili 55.000/anno, voli militari 14.000/anno, voli Hub/Nato 3650/anno, per un totale di 132.650 voli anno che corrispondono a 363 voli giorno. Che cosa vuol dire! Semplicemente che, in base all’orario di apertura dell’aeroporto civile dalle 6 del mattino alle 24, ma, ricordo che i militari possono volare a qualsiasi ora, ma facciamo finta che pensino a noi poveri cittadini, insomma nelle 18 ore di attività ci sarà 1 volo ogni circa 3 minuti. Certamente l’inquinamento acustico e chimico non subirà implementazioni vero governatore. Il Galilei è la porta della Toscana e quindi tutto è concesso.

Certamente non siamo a Malpensa con 600 voli giorno, ma certamente siamo sulla buona strada.

Analizziamo il risultato dell’indagine sulla valutazione sanitaria dell’ASL di Varese, che prende in considerazione il periodo dal 1997 al 2009, per i 9 comuni CUV che circoscrivono l’aeroporto di Malpensa, il tasso di mortalità per tutte le cause è aumentato del 4% quello per i decessi per malattie respiratorie sono aumentati del 54%. Per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri per tutte le cause  sono aumentati del 2,8% mentre per quelle respiratorie siamo a 23,8%. I tassi per 1000 abitanti il tasso di mortalità in generale è diminuito del 4,8%, quello per malattie respiratorie è aumentato del 41,1%, il tasso di ospedalizzazione in generale è diminuito del 5,8%, mentre per le suddette malattie, respiratorie, il tasso è salito al 13,4%. Lascio a lei ogni commento, visto che di sanità se ne intende.

d)La struttura potrà essere utilizzata anche per scopi di protezione civile in quanto potrà garantire un afflusso rapido e consistente di materiali in caso di incidenti o calamità”. Certamente cosa positiva, oltre che ai voli umanitari, per i quali la 46a eccelle, soltanto ogni tanto pecca, perché tali voli sono abbinati, o sostituiti dal trasporto di armi e munizioni all’uranio impoverito o bombe a grappolo o altre schifezze prodotte anche in Italia. Si sa ogni tanto qualche svista può capitare.

e) “La Regione, su propria richiesta di informazioni al Ministro della Difesa del 21 ottobre 2010, ha ottenuto risposta da parte del Sottosegretario di Stato, on. Guido Crosetto, in data 10 dicembre 2010, con la quale si comunica che il progetto in argomento non rappresenta altro che un ammodernamento strutturale per attività di routine già operanti sul sedime aeroportuale e che non prevedono un incremento degli attuali organici stanziati presso la 46° Brigata Aerea”.

Il programma comporterà un investimento completamente a carico del bilancio della Difesa e la struttura eviterà qualsiasi promiscuità tra personale civile e militare all’interno degli scali commerciali, senza aggravare gli stessi di ulteriori movimentazioni di uomini e materiali, come attualmente avviene anche presso l’aeroporto “Galilei”, evitando di far stazionare i militari sul territorio. Non si prevede, peraltro, un aumento dei voli militari in quanto con questa nuova struttura sarà possibile utilizzare velivoli cargo più capienti e, quindi, a parità di movimenti si potrà trasportare molto più personale e materiale”.

Lo stato italiano, in specifico il Ministero della Difesa, spenderà 65 milioni di €, e questo è solo la punta dell’iceberg, per realizzare l’Hub necessario per fare un voletto giorno per trasportare un po’ di uomini e qualche tonnellata di materiale, sciocchezzuole. La nuova viabilità cittadina, l’allargamento del Canale dei Navicelli e quanto altro necessario per miglioramenti, le manutenzioni chi le paga? E’ un ammodernamento strutturale per attività di routine, non allarmiamoci, saranno solo 365 voli con mezzi più capienti. Ma se vediamo un aereo in più? Che facciamo? Lo buttiamo giù perché potrebbe essere un aereo nemico, perché tutti hanno dichiarato che otre ai 14000 dei C130 ci saranno soltanto 365 voli in più.

Concludo riportando quanto da lei asserito: “Comunque la Regione ritiene che, fermo restando i dovuti passaggi amministrativi, sia necessaria una più puntuale informativa da parte del Ministero della Difesa in merito alle previsioni infrastrutturali ed ai relativi  programmi di sviluppo dell’aeroporto.

Solo a quel punto potremo esprimere una valutazione completa e definitiva, tenendo conto delle necessità logistiche dell’aeroporto militare nell’ambito dei programmi nazionali e delle relative ricadute sul territorio in termini di sviluppo e di sicurezza”.

Valutazione completa e definitiva. Ma lei hai il potere di non autorizzare in una struttura militare. Non penso proprio. In termini di sviluppo, l’aeroporto complessivamente, vista la sua collocazione, il territorio e la cittadinanza avranno solo danni, economici, svalutazione degli immobili dove risiedono, e sanitari, in quanto sottoposti all’implementazione dell’inquinamento acustico e chimico e lo stesso dicasi per la sicurezza, aerei con armi e bombe che passano sulla città che cosa portano, salute e protezione? Per non parlare dell’aeroporto militare in termini di sicurezza, esso diventerà un punto strategico e nodo importante per le comunicazioni e quindi una struttura sensibile soggetta ad attentati. Le basta.

Spero che queste informazioni le siano utili per fare maggiore chiarezza e la invito a leggere la mia relazione, nel ringraziarla per avermi risposto, le invio un cordiale saluto

 

Risposta

Regione Toscana - Segreteria del Presidente  01/06/11 15:21

Risposta dal Presidente della regione

Caro signor

nella precedente email che le ho inviato c’erano gli elementi tecnici, forniti dagli uffici regionali,
per dare alcune risposte alle sue osservazioni.
Nella sua successiva email, però, lei è passato a considerazioni ed espressioni – ne cito soltanto alcune: “dio euro”, “chi fa parte della commissione difesa” (sottintendendo trame segrete ed
intrighi), “Italia come una escort che si sottomette al potere dei più forti”, “mafia bianca/mafia nera”, “multinazionali che comandano il mondo”, “politici burattini in mano ai padroni del mondo” - che di tecnico hanno ben poco e rientrano invece nel campo delle (legittime) opinioni personali ed in quel diritto di critica che io non voglio certo limitare.
Penso però che la sua richiesta di ascolto e dialogo mal si concilino con questo tipo di espressioni e, mi permetta, di insinuazioni e che, pertanto, su queste basi ogni dialogo sarebbe inefficace.
Grazie per avermi letto fin qui e cordiali saluti.

 

 

 
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4/III/2011 Facciamo il punto sull’aeroporto pisano

Post n°122 pubblicato il 04 Marzo 2011 da bandierarossa61
 

 

Al Sindaco del Comune di Pisa,

All’Assessore all’Ambiente,

Ai direttori dei quotidiani “La Nazione” e “Il Tirreno”

 

 

Prima di iniziare due notizie, così tanto per far capire ai pisani.

Prato, centro sinistra e centro destra uniti per il no alla pista parallela all’autostrada perché tutto ciò comporterebbe il sorvolo della città di Prato da parte degli aerei che atterrerebbero e decollerebbero dalla pista fiorentina. Ai pratesi inquinamento acustico e chimico e ai fiorentini i turisti. Un bello scambio, alla pari.

In data 27/II/2011 il consiglio comunale di Casorate Sempione ha resa nota la valutazione sanitaria dell’ASL di Varese prot. 2011/0140001457/I del 10/II/2011, dal 1997 al 2009, per i 9 comuni CUV che circoscrivono l’aeroporto di Malpensa, il risultato, nel periodo, il tasso di mortalità per tutte le cause è aumentato del 4% quello per i decessi per malattie respiratorie sono aumentati del 54%. Per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri per tutte le cause  sono aumentati del 2,8% mentre per quelle respiratorie siamo a 23,8%. I tassi per 1000 abitanti il tasso di mortalità in generale è diminuito del 4,8%, quello per malattie respiratorie è aumentato del 41,1%, il tasso di ospedalizzazione in generale è diminuito del 5,8%, mentre per le suddette malattie, respiratorie, il tasso è salito al 13,4%. Che dire, e a Pisa che campionamenti fanno per determinare l’inquinamento chimico? E da chi? Gli accertamenti sanitari sulle persone che abitano all’intorno del sedime aeroportuale? Sono tutti i….. iron man, non hanno bisogno di niente. Ma i dati sull’inquinamento quando vengono pubblicati. Già a Pisa si fa la zonizzazione per l’inquinamento da traffico, non richiesta dalla legge, e non si fanno la zonizzazione dell’aeroporto e la mappatura della qualità dell’aria intorno all’aeroporto. A Pisa non ne abbiamo bisogno. Ma la Corte dei Conti non ha il compito di valutare lo sperpero di danaro pubblico per attività non richieste. Mah. Per ulteriori informazioni in merito a quanto sopra www.cubmalpensa.it

Nello stesso giorno, Il Tirreno pubblica la condanna da parte del sindaco dell’atto vandalico c/o la sede del PD di S. Giusto «La città - scrive il sindaco - non ha alcun bisogno di un inasprimento del dibattito sull’hub militare, soprattutto dopo la positiva discussione nel consiglio comunale di giovedì scorso. Una discussione che ha ridimensionato preoccupazioni evidentemente poco fondate e strumentalizzazioni fuori luogo e ha tracciato l’impegno del Comune per informare i cittadini e garantire l’inserimento ambientale e infrastrutturale dell’hub e la compatibilità con le funzioni civili dell’aeroporto».

Mi domando quale delle due cose sia la più preoccupante, quella di quei senza attributi che non hanno neanche il coraggio di discutere pubblicamente il problema, danneggiando l’operato di chi lavora seriamente ed alla luce del sole, mettendoci la faccia, o senza offesa, le infondate conclusioni del sindaco, che si basano su quale studio o analisi, che dice che la discussione in consiglio ha ridimensionato le infondate preoccupazioni.

Ai ns tempi, all’ITIS “Leonardo da Vinci” di Pisa, non si parlava di decibel o di inquinamento da IPA, ma oggi putroppo si e quindi prima di esternare il proprio pensiero sarebbe opportuno informarsi o leggere il materiale del quale è in possesso, relazione inviata a Lei e all’assessore all’Ambiente Eligi ed ad altre personalità il 10/II/2011 via email, nella quale si denuncia senza mezzi termini la potenziale situazione che si verrà a creare di qui a pochi anni. Voli militari+voli civili+voli da trasporto militari e civili+ traffico su gomma=aumento notevole dell’inquinamento chimico e acustico.

Sono veramente sbigottito. Pregherei gli amministratori, ma anche gli allettati da false illusioni e facili guadagni, ma a quale costo, i pisani, di leggere quanto riportato nel suddetto sito, suppongo di un consiglio comunale, la relazione avente come oggetto: Inquinamento acustico ed atmosferico “Studio dell’aria” – determinazioni, per far capir quale è il ruolo dei nostri amministratori.

Per concludere. Non posso neanche dire che le amministrazioni non sono dalla parte dei cittadini, ma dalla parte di chi ha il potere economico, in quanto la Regione, la Provincia e il Comune sono soci di maggioranza della S.A.T. S.p.A. e quindi da questa situazione ne traggono profitto e quindi come fanno a garantire ai cittadini la salute e la sicurezza, compiti ai quali le amministrazioni sono demandate, se da tale situazione ne traggono profitto?

 
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Pisa 27/10/10 indagine cittadina

Post n°121 pubblicato il 27 Ottobre 2010 da bandierarossa61
 

Sindaco del Comune di Pisa, Assessore alle politiche sociali, Gruppi di maggioranza e minoranza, Direttori dei quotidiani Il Tirreno e La Nazione

 

Ho letto articoli sul caso Bortoluzzi, certamente un controllore della corretta applicazione delle norme ed allo stesso tempo esecutore di azioni nei confroti di chi viola, non deve fare commenti e non deve inveire contro coloro i quali sono soggetti ai provvedimenti, non ne ha le facoltà, agisce e basta.

Ma veniamo al contenuto degli articoli di Africa Insieme, Caiolfa, Bontempelli, demagogia. Più volte ho detto che chi ha progettato “Città Sottili”, il dott. Macaluso ed il suo staff, hanno fatto un buco nell’acqua, le costruzioni di Coltano, realizzate con il contributo degli onesti cittadini europei, quelli che hanno il dovere di pagare le tasse, perché non possono fare altrimenti, in quanto facilmente controllabili, sono la ciliegina sulla torta. Voglio dire due cose: le case sono state costruite nel parco di S. Rossore e se si vuol fare un inserimento non si crea un ghetto lontano dalla città. Alcune domande chi controlla il n° di coloro i quali occupano le case? Chi riscuote gli affitti di 50 e 100 euro/mese? Chi paga l’amministratore del condominio? Chi paga le utenze gas, luce, acqua e smaltimento liquami? Chi, chi, chi …. .

Caiolfa dice che l’attuale amministrazione non è uguale alle precedenti, accondiscendente nei confronti dei rom. Mi sembra che sia una delle poche risposte sensate da parte dell’amministrazione pisana, non certo l’Hub e lo sviluppo insensato dell’aeroporto, la cementifazione del territorio, o i sogni di un illuminato architetto inglese che vuol trasformare Pisa con i soldi di chi. Ma certo fondi europei. Forse l’amministrazione ha iniziato a capire che sia l’ora di chiudere i rubinetti, visti i risultati ottenuti dalle precedenti amministrazioni e soprattutto dai precedenti assessori, (che forse saranno o sarà riciclata, che strano di solito si dice squadra che vince non si cambia, boh forse sono rimasto indietro, divagazione,) e visto il consenso pololare, che io esternerei con una indagine cittadina ad hoc. Il responso del popolo è la massima espressione della democrazia e quindi facciamolo decidere a loro se dobbiamo continuare a sperperare, inutilmente danaro pubblico o se è meglio destinarlo ai ns bambini, ai ns anziani e ad i ns portatori di handicap.

Caiolfa continua, sintetizzo il secondo punto:”Di tutta l’erba non se ne può fare un fascio”. Non posso dargli torto, emergano coloro i quali da parassiti si sono trasformati in contribuenti e si separino dalle mele marce, però ci vogliono le prove concrete, fatti, il nucleo familiare, buste paga, assegni familiari, CUD, non il mi pare e il sentito dire che. Caiolfa continua dicendo che dobbiamo però considerare che le donne e i bambini sono i soggetti che subiscono i maggiori danni di una profonda emarginazione umana e materiale. Stranamente le stesse persone che circuiscono e raggirano i ns vecchietti e i turisti per rubagli il portafogli o entrano nelle ns case, certamente sono dei poveretti devono mangiare. Caiolfa dice che alle mamme dei ceti medio alti non va bene neanche l'utilizzo di un vecchio scuolabus per i bambini rom. Ne è proprio sicuro? Facciamo una indagine popolare, abbiatene il coraggio per vederne i risultati.

Bontempelli conclude la sua arringa dicendo che è opportuno che vengano riaffermati con forza:”I valori della legalità e lo stato di diritto”. Giusto, anzi giustissimo. Tali parole sono le pietre miliari della democrazia, ma io ci aggiungere il “dovere” perché tali persone stranamente hanno solo diritti, la legalità, Sergio è sicuro che ne sappiano il significato. Domando a Bontempelli:”Sino adesso i rom hanno applicato i suddetti valori, fondamentali della democrazia e della convivenza civile?””Lei è e sarà il garante del loro comportamento sin qui da loro tenuto e quello che terranno nel futuro?”“Che cosa hanno fatto per meritarsi la fiducia della cittadinanza pisana?” L’unica cosa positiva è che con la loro apparizione sono sorte delle coop sociali nelle quali sono nati dei posti di lavoro. I rom da quando sono presenti sul territorio pisano sono stati esclusivamente una spesa, un pozzo di S. Patrizio nel sociale pisano, anzi europeo, vedasi i bilanci comunali ed ora della SDS. I ritorni della loro presenza dove sono? Il progetto scuola, quello del quale parlai con Macaluso, un fallimento. Se sbaglio dimostratemi il contrario. Gli inserimenti nel tessuto lavorativo, in questi mesi c’è stato un finanziamento di circa 80 mila euro, non né sappiano niente, comunque se uno lavorasse, come voi paladini del rispetto dei valori della legalità e lo stato di diritto e dei doveri, asserite, si può pagare un affitto di una casa, del resto come lo fanno i ns operai. Noi a loro diamo, non solo assistenza sociale e questo è tangibile basta vedere i fondi versati dai comuni, ma come è giusto, anche assistenza sanitaria, e questo è meno tangibile, perché è necessario ricercarlo nel bilancio della ASL, giusto Caiolfa. E’ bene ricordare che loro non danno alcun contributo. L’ho detto più volte loro si devono adeguare ai ns usi e costumi, alle ns regole, alle ns leggi e se entro tre mesi non trovano lavoro e da parassiti si trasformano in onesti contribuenti, certificato con CUD, se ne devono andare, lo dice la legge, e il rispetto della legge, che è uguale per tutti, è un dovere da parte di ogni onesto cittadino.

 
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Pisa 13/10/10

Post n°120 pubblicato il 15 Ottobre 2010 da bandierarossa61
 

Al Presidente della Provincia, All’assessore, Ai Direttori dei quotidiani Il Tirreno e La Nazione

Egregio Assessore,

Vorrei controribattere personalmente, come semplice cittadino e ex atleta, alla sua risposta, partendo dall’ultima considerazione, siamo tornati in un attimo a 2000 anni fa quando qualcuno disse:”Io me ne lavo le mani” e con questo comportamento capisco, con dispiacere, qual è l’atteggiamento e la volontà dell’italiano medio verso terzi, ovviamente quelli meritevoli che hanno voglia di fare, quelli che pagano onestamente le tasse, quelli che non protestano mai o se lo fanno la loro azione è composta senza andare in escandescenze, senza battere i pugli sul tavolo o peggio ancora senza aggredire. Capisco come mai accadono fatti incresciosi come quello di Roma dove una infermiera rumena è stata aggredita e per 1 minuto, a causa della caduta è andata in coma, è rimasta distesa per terra senza che nessuno le prestasse soccorso, non era una zona deserta, ma in metrò. Tutto si riassume in due parole “paura e menefreghismo”. E’ un po’ come quando accadono gli infortuni sul lavoro o grandi incidenti, nell’immediatezza fuochi di artificio, poi chiacchiere solo demagogia, il non far niente accontenta sempre tutti. Comunque ritorniamo ai fatti ns.

Conclude l'assessore: "Da considerare anche - come le competenze della Provincia riguardino in modo specifico la scuola; e come la stessa apertura al pubblico in orario extrascolastico della piscina del "Marchesi" - che una struttura appartenente appunto a un polo didattico, quindi prioritariamente destinato alla fruizione studentesca - rappresenta una scelta migliorativa che la Provincia ha compiuto proprio a vantaggio della cittadinanza".

Io penso che la cittadinanza e tutti gli utilizzatori, bambini, anziani, portatori di handicap e sportivi in generale siano grati ad una Amministrazione così magnanima che ha attuato per anni “una scelta migliorativa …. proprio a vantaggio della cittadinanza” insomma che permette a terzi, fuori età scolastica superiore, perché questo è l’obbligo di legge, di usufruire di propri impianti sportivi quali sono le palestre e la piscina del Concetto Marchesi. Se lo avessero saputo magari, qualcuno poteva, per fruire delle tensio strutture e della piscina di S. Giuliano Terme, iscriversi per la prima volta o riiscriversi ad un istituto o liceo, insomma una scuola superiore, così diventavano studenti che avrebbero avuto il diritto di …. . Capisco, ma non comprendo, tutto ciò è un bene ad uso pubblico e quindi è necessario tener conto delle esigenze e dei diritti di tutti gli utilizzatori, altrimenti si ritorna ai santi vecchi, l’orticello. Io proteggo il mio e ciò che non è mio sono ….. di chi è ne è proprietario. Altruismo che cola. Sarebbe stata cosa positiva rendere partecipe, gli ipotetici non aventi diritto, ma stranamente sono cittadini che pagano le tasse e contribuiscono alla realizzazione delle opere scolastiche, su quali erano le problematiche degli impianti e quali erano i presupposti per sanare questa situazione pericolosa. Un appalto, per legge, ha un inizio ed una fine, ed il tutto si esplicita attraverso un cronoprogramma degli interventi, ma nessuno è stato fatto partecipe di ciò. Supposizioni, articoli sui gionali e via dicendo. Il rispetto delle norme, certamente, la sicurezza avanti a tutto, sia dei lavoratori e dell’utenza, il Dlgs 81/08 e s.i. al titolo IV – Cantieri temporanei o mobili è molto chiaro per la committenza ed impone all’apertura del cantiere l’apposizione di derminata cartellonistica per far capire a terzi, vista la mancata o non dovuta o voluta, comunicazione che cosa si sta facendo e tempi di esecuzione. Non vado oltre. Va bene, per modo di dire.

Sinceramente non penso agli adulti, che possono muoversi e cercare, ma ai bambini del quartiere, che vedranno sfumare due ore di divertimento settimanali, ovviamente cosa reciproca; agli adolescenti, che perderanno un punto di aggregazione, di distrazione che dovranno ricercare in altri siti, la ns speranza in altri ambiti sportivie non certo in mezzo alla strada o davanti ad uno schermo piatto, dove la fregatura ti apetta dietro l’angolo; ed infine a chi ha problematiche nella deambulazione, gli impianti esistenti non permettono a tali soggetti, di fare attività in acqua. E quindi che facciamo? Poniamo altre barriere davanti al loro angoscioso “cammino”, tanto una più una meno. Ma certo non sono studenti degli istituti superiori e quindi non è di mia competenza. Certamente, la Provincia non è la porta alla quale si deve bussare, ma nel caso è colei che ha tolto la disponibilità di un bene ad uso pubblico, poco utilizzato al mattino, ma abbondantemente frequentato al pomeriggio, e quindi, avrebbe dovuto organizzare misure alternative, per sanare in parte questa situazione, non solo per gli alunni.

Visti i tempi, 12 mesi di lavori + 3 mesi di collaudi, il tutto ci porterà, senza alcun problema all’autunno 2012, assessore spero con tutto il cuore di sbagliarmi, ma il parcheggio di p.zza Emanuele ne è un esempio.
Pisa vituperio delle genti, ma io direi degli stessi pisani, se ne sono ancora rimasti.

 
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chiusura della piscina Concetto Marchesi di Cisanello

Post n°119 pubblicato il 15 Ottobre 2010 da bandierarossa61
 

Al presidente della Provincia, ai direttori dei quotidiani La Nazione ed Il Tirreno

 

Egregio Presidente,

 

            a scriverLe è tutto il gruppo di istruttori e personale di servizio che per anni si è occupato della piscina Gianluca Signorini sita nel complesso Marchesi. Per anni abbiamo svolto la nostra attività con passione e dedizione insegnando a bambini, ragazzi e adulti; tutti, seppur con enti diversi, accomunati dall’interesse e dalla passione per l’attività natatoria.

Negli anni passati, in questo periodo, eravamo in fibrillazione; pronti a ricominciare una nuova stagione sportiva. Ora, invece, tutto tace.

             

          Finora, con pazienza, abbiamo atteso uno sviluppo della situazione ma a quanto pare tale silenzio rimarrà ancora; almeno fintanto che qualcuno vorrà romperlo e capire come stiano realmente le cose.

Ci facciamo carico, non solo dei nostri dubbi, ma anche di quello di centinaia di persone che continuano a chiedersi il perché di tale situazione. Perché chiudere una piscina, in una città, il cui bacino di utenza non può essere soddisfatto dalla sola piscina comunale e da quelle limitrofe. Il disagio provocato dalla chiusura dell’impianto sopracitato non solo porterà all’abbandono di uno sport sempre propagandato e per il quale si fa sempre troppo poco, ma inevitabilmente, si ripercuoterà anche nel sociale. 

Pertanto, con la presente, vorremmo che Lei ci chiarisse alcuni punti che a noi risultano molto oscuri.

 

-        il cronoprogramma, l'inizio vero e la durata degli interventi ed il perché non si possa utilizzare la piscina visto che si paventa un inizio dei lavori a marzo 2011 quasi con un anno di ritardo (comunque la piscina chiudeva- di norma- a maggio);

 

-        come committente dei lavori se sia possibile, visto l'impatto e le ripercussioni di tale chiusura per tante persone, predisporre vie alternative di accesso alla struttura, dai diversi ingressi presenti.

 

-        se la Provincia, istituzionalmente impegnata nella formazione e nelle problematiche del lavoro, sia sensibile, e in quali forme se ne faccia carico, al disagio economico del personale, che per alcuni non è cosa da sottovalutare, e al rischio di disperdere le professionalità del personale stesso;

 

-        se  la Provincia di Pisa, sul tema del sociale, dello sport, dei giovani, della disabilità, ritiene davvero sufficiente, rispettoso ed esaustivo liquidare la faccenda con “...ma i necessari sacrifici saranno ricompensati dal rinnovo e dal miglioramento degli spazi e della sicurezza.” (Tirreno, 7-9-10). Tanto per informazione, alcuni disabili, quelli che deambulano, andranno nella piscina piccola di via A. Pisano, mentre per quelli che non deambulano, in pratica quelli sulla sedie a rotelle, per loro non c’è alcun impianto che possa ospitarli e quindi rimarranno a casa. Giusta giustizia.

 

Egregio Presidente, noi tutti indistintamente uniti, al di là dell'appartenenza ad Enti differenti, e l'utenza, ci auguriamo che alla presente segua una sincera risposta per far luce sulle questioni sollevate affinché le problematica del sociale, nelle sue diverse sfaccettature, sia ancora una priorità del buon amministratore e non solo lo slogan politico.

 
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9/09/10 Hub militare

Post n°118 pubblicato il 10 Settembre 2010 da bandierarossa61
 

Sindaco del Comune di Pisa, Gruppi di maggioranza e minoranza Direttori dei quotidiani Il Tirreno e La Nazione

Hub all’interno dell’aeroporto militare. 30 mila militari depositati dove, uno sopra l’altro nell’aeroporto e guai se si azzardano ad andare fuori. Arrivano con l’aereo e ripartono con l’aereo, oppure su strada attraverso l’Aurelia o FIPILI, no da lì arrivano i containers da caricare sui cargo civili o da depositare nel nuovo hangar di via Asmara. Forse in nave, no da lì arrivano le armi da Camp Darby. Con il treno? Non ci sono scali. Si potrebbero buttar giù alcune case di via Asmara, tanto can che abbaia non morde, e fare un collegamento diretto sopraelevato stazione – aeroporto militare, un military mover. Tanto un people mover si farà e quindi se aggiungiamo un military. Le case che vanno giù, non fa niente i cittadini di San Giusto e San Marco non dicono niente, sono degli amici.

Domanda ma per il territorio pisano tutto ciò che comporta che guadagno economico ne trae la città di Pisa, gli stessi cittadini pisani che si vedranno passare sulla testa tutti questi aerei, per le missioni di gu… pace? La stessa che c’è per l’aeroporto civile. Niente. Si un po’ di turismo mordi e fuggi del resto Pisa, anzi, senza offesa, i bottegai pisani che cosa offrono? Ma che sciocco dimenticavo all’aeroporto civile arriveranno 4000 nuovi posti di lavoro, che saranno suddivisi equamente tra i disoccupati pisani, i rom e gli extracomunitari, così tutti saranno contenti e i rom ed extra da parassiti diventeranno contribuenti, per la gioia di noi lavoratori pisani e per le associazioni, e quindi si potranno permettere di pagare un equo affitto della casa. Certo se li trattano come quei 70 dipendenti delle coop con uno stipendio di 800 € mensili. Ma per quello militare? Arriveranno altri militari, altri aerei, aumenterà il traffico sulle ns teste e nessuno potrà dire niente, perché gli aerei militari possono fare tutto ciò che credono, prove motori ad orari inopportuni e quindi? In tasca a me cittadino che cosa mi viene? Opere edili, e quindi lavoro. Si come le piazzole dell’aeroporto civile ditta non pisana, ma poi è una cosa temporanea, un lavoro a tempo determinato.

Tutti i ns amministratori sono contenti di questa situazione paradossale. E’ bello fare, senza offesa per i gay, il finocchio con il didietro degli altri, ma questa è la moda, tanto il cittadino non si oppone.

Che dire, non so che dire. Nel didietro con la FIPILI lo abbiamo preso, dicasi lo stesso con le ferrovie, con l’aeroporto civile idem con patine, e non è finita, per il militare, beh tanto ormai ci abbiamo preso gusto, uno più uno meno che cambia.

Ben venga questo Hub.

   

 
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8/09/10 Considerazioni

Post n°117 pubblicato il 08 Settembre 2010 da bandierarossa61
 
Tag: varie

Sindaco del Comune di Pisa Gruppi di maggioranza e minoranza Direttore dei quotidiani Il Tirreno e La Nazione

 Aeroporto di Pisa, internazionale, a conduzione stagionale. Arriveremo nell’aeroporto, dove, nella riunione di circoscrizione4 sul people mover, Filippeschi e Cerri, dissero che quando la struttura sarà a regime, saranno occupati 4000 lavoratori, poi li conterò, dicevo arriveremo nel prossimo futuro, per i nuovi assunti o per i dipendenti non accondiscendenti a lavorare part time, cioè 6 mesi di lavoro, in estate, e 6 mesi a casa. Questo per i dipendenti SAT S.p.A.. Per le coop, non oso neanche pensarci per contratti capestro che hanno, del resto tutto è concesso vedasi i metalmeccanici.

Ma lasciamo perdere, tanto quello che ha sempre sostenuto il comitato che rappresento è una noce nel sacco, ci vuole qualcosa di grosso per far muovere i cittadini dei quartieri interessati da questo scempio, può essere che quando gli aerei militari, incontrollabili, si alzeranno a qualsiasi ora di notte, allora forse, e ripeto forse si muoveranno.

Egregio sindaco, sono qui a scriverLe, per riportarLe le lamentele dei cittadini di via L. Pilla e per fare alcune considerazioni.

Capita molto spesso che i miei concittadini non possano parcheggiare l’auto davanti alla propria abitazione, la causa sono i clienti SAT, che per evitare il pagamento dei 7 € giornalieri evitano i parcheggi convenuti ed occupano le strade limitrofe, incluso via Asmara e strade connesse.

Oltre a ciò si lamentano della cattiva gestione del verde, della pulizia e manutenzione della strada e della segnaletica orizzontale e verticale, come è successo ultimamente, due auto si sono scontrate a causa dell’incontrollato parcheggio di bravi conduttori. Per non parlare dell’eccessiva velocità con la quale i mezzi della Geofor ed altri la percorrono la strada, c’è un limite di 30 Km/h, da nessuno rispettato. Per poi mettere in evidenza il non controllo da parte dei VV.UU. che permettono di parcheggiare le auto sul limite degli incroci, contravvenendo al Codice della strada o sui marciapiedi, un morto basta, lato non consentito via dell’Omodarme, o nelle zone riservate agli abitani, via Ghisleri o dove proprio non è consentito Asilo Conti.

Che altro dire, mah degli spacciatori nord africani che frequentano i bar del ns quartiere e i giardini pubblici o che dormono nell’area di cantiere delle RFI.

Tanto per dirne una il camper bruciato nel parcheggio di via A. da Morrona ed altre macchine abbandonate che servono a personaggi per dormire o per depositarvi la droga.

Le cose da dire sarebbero altre, ma voglio terminare con queste ultime cose, la stazione di Pisa, che schifo, ubriachi sui giardini, spacciatori nordafricani indisturbati, venditori per strada, barboni ….., ma la stazione che cosa è un ricettacolo di malaffare o il fiore all’occhiello della città. Le pulizie si fanno a fondo con la varichina e non solo con una secchiata d’acqua. Tali personaggi occupano le strade limitrofe e poi dopo qualche giorno ritornano a rioccupare le posizioni precedenti.

Io mi sono posto una domanda che è la seguente:”Come fanno i cinesi a pagare affitti ed alcuni casi ad acquistare negozi e case con questa crisi? A quel che si dice soldi alla mano. Se fossero stati così ricchi nel loro paese per quale motivo sono venuti qua? Loro vivono indisturbati nel loro mondo, l’importante è non destare il can che dorme. Il futuro ci riserverà strane sorprese perché mentre i cittadini normali non riescono a convergere su programmi comuni che favoriscano lo svilippo economico, vedasi i bottegai del litorale, che quando capiranno che lo strozzare il cliente non porta profitto, che l’anno è costituito da 365 giorni e non solo dai mesi estivi, ed infine che lo sport ben gestito è busines sarà troppo tardi, le mafie mondiali al contrario si capiscono immediatamente, lavorano su programmi comuni, ben gestiti e si spartiscono gli introiti: prostituzione, spaccio, edilizia, rifiuti. Meditate gente, meditate.

 
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Pisa 3/09/10 Città sottili che barzelletta

Post n°116 pubblicato il 03 Settembre 2010 da bandierarossa61
 

Assessore alle Politiche Socio Sanitarie Sindaco del Comune di Pisa Ai Gruppi di maggioranza e minoranza Ai Direttori dei quotidiani Il Tirreno e La Nazione

Sono qui che scoppio dalle risate nel leggere gli articoli che riportano le dichiarazioni di Ciccone e Bontempelli, veramente non ce la faccio più. Nel giugno 2005 ebbi un incontro con l’allora assessore del sociale Macaluso e gli dissi che la politica sociale pisana nei confronti dei Rom era completamente sbagliata. Era un progetto senza senso, senza alcuna base solida. Oggi a 5 anni di distanza vediamo i risultati. Più volte ho detto basta con i finanziamemti a pioggia, non siamo la fatebene fratelli. Progetti sensati a numero chiuso, definire quante famiglie posso aiutare, o meglio, inserire nel tessuto socio economico pisano sulla base delle disponibilità economiche, le altre via, fuori dal territorio. La cittadinanza che si è stufata. Se i due quotidiani pisani avessero il coraggio di fare una indagine su questo argomento ci accorgeremmo che ne pensa il popolo, tutti leghisti. Lo ripeto tutto ciò che stato fatto sino ad oggi per il sociale è sbagliato e non mi interessa che cosa asseriva tizio o caio. Io, come dice Renzi, ho il problema dell’aumento vertiginoso del numero degli immigrati, devo limitare l’afflusso altrimenti il carico economico non ce la fa, perché i finanziamenti hanno subito tagli, e quindi la malavita ha facile appiglio su certi soggetti. Unica soluzione immediatamente attuabile è smantellare i campi e allontanare chi non posso aiutare. Razzista, fascista, ma se si ascoltassero le discussioni che si hanno tra i semplici cittadini quando si parla di questo argomento, beh, forse qualcuno cambierebbe i suoi intenti. Il discorso sul paese ospitante di Bontempelli è una menata. Allora le associazioni che ci stanno a fare, dovrebbero essere la base di partenza, visto che il Paese che ospita è negativo e avvia lo straniero al commercio della droga ed al non rispetto delle regole, ad educare, informare e formare gli immigrati che arrivano sul ns territorio a comportarsi nel giusto modo, rispettosi delle regole e degli usi e costumi della società ospitante. L’unica asserzione esatta è quando dice il rispetto delle regole. Domando a Bontempelli:”Tu sei così puro, sei pulito e rispettoso delle regole che puoi scagliare la prima pietra?”. Mi congratulo con una mosca bianca. Basta gurdarci in giro e ci rendiamo conto di cosa accade in questa società. Rispetto dei diritti della persona. Beh. Bontempelli, non mi sembra che le popolazioni che tu difendi abbiano il rispetto dei diritti della persona, basta guardare le donne che vivono con loro come vengono trattate, per non parlare dei bambini. Basta ascoltare i telegiornali seri, per vedere come gli immigrati trattano le proprie donne. Lo ripeto per l’ennesima volta il progetto “Città sottili” è stato una cavolata sin dall’inizio, giusto eliminare gli accampamenti, ma non certo con casette di 50/60 m2. Chi ha fatto il progetto degli edifici, come più volte ho asserito nelle mie lettere, non si è reso conto che una famiglia Rom è costituita da 20/30 persone, in pratica come eravamo noi 50/60 anni fa. Il progetto che che se ne dica non ha mai fatto riferimento a soggetti definiti, cioè il progetto è riferito alle seguenti famiglie costituite da, ma è sempre stato anonimo, ed il risultato lo vediamo oggi con l’assegnazione. La cazzata, perché non oso definirla in altro modo, del rientro finanziato, è una presa di giro ai cittadini pisani in quanto il pagare il viaggio di ritorno in patria, non obbliga la famiglia a non poter ritornare in Italia, e quindi è una presa di …. . Di fiori all’occhello tanto decantati dalla Ciccone ne vorrei vedere i risultati, alcune ragazze/i che andavano alle Fucini, oggi le ritrovo adulti e li vedo girovagare alla stazione, con atteggiamenti, diciamo poco gradevoli. Che cosa è servito andare a scuola se poi vedo tali soggetti a girovagare, forse senza meta? Soldi della comunità spesi per niente. Io ho sempre asserito che la prima cosa da fare è alfabetizzare il soggetto, fargli capire gli usi e costumi del paese e le sue leggi, poi avviarlo nel mondo del lavoro, per trasformarlo da parassita a carico della società a realtà indipendente e contribuente dello stato che lo ospita, ed infine permettergli, con agevolazioni di prendere in affitto una casa, come ai ns concittadini. Ed invece che cosa accade?Tutto il contrario, il n° di irregolari aumenta, le poche persone che hanno voglia di lavorare, ripeto poche, essendo illegali o perché chi me lo fa di lavorare quando il tutto mi arriva egualmente, vengono sfruttate. Utilizzo della forza e della violenza per il raggiungimento dello scopo, furti, spaccio …. Ed io cittadino devo pagare le tasse per aiutare tali soggetti? Sinceramente no. Perché l’amicizia si mantenga un carrellino vada ed una venga, quindi se gli immigrati vogliono un aiuto dimostrino che sono soggetti che meritano la ns attenzione, e noi contribuiremo nei limiti delle ns possibibilità economiche. Lasciamo stare la politica, è roba sporca e sono soltanto parole inutili, cerchiamo di risolvere i problemi, una mela marcia rovina tutto il raccolto e nel cesto del sociale pisano di mele marce ce ne sono e quindi operiamo per toglierle, anche magari con azioni poco dignitose, ma efficaci. Nella potatura degli alberi a volte dispiace tagliare un bel ramo, ma se tutto ciò comporta il bene della pianta, ben venga.

 
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28/08/10 aeroporto

Post n°115 pubblicato il 03 Settembre 2010 da bandierarossa61
 

Sindaco del Comune di Pisa Gruppi di maggioranza e minoranza Direttore dei quotidiani Il Tirreno e La Nazione

Peccato non sono un abitante di quel paesino sotto il ghiacciaio del monte Bianco, versante francese, dove il sindaco ha fatto il suo dovere. Ogni spesso i personaggi politici italiani si dimenticano i propri ruoli e il sindaco ha il ruolo di garantire la salute e della sicurezza della popolazione che lui rappresenta. Il sindaco di quella cittadina si è messo contro lo stato centrale e la parte economica della cittadina stessa. Perché? Semplicemente perché è stata evidenziata la presenza di un lago sotto il ghiacciaio che poteva esondare e provocare la morte dei cittadini della valle sottostante. Ha lottato ed è riuscito a raggiungere il traguardo che si era proposto. Un sindaco che ha fatto il suo dovere. A Pisa il comitato Volare sicuri a Pisa è dal 2006 che denuncia una situazione altamente pericolosa, ma i sindaci: Fontanelli e Filippeschi e tutta la classe politica ed economica pisana, hanno fatto come Ponzio Pilato. L’interesse economico di pochi prevarica sulla sicurezza e sulla salute pubblica della cittadinanza, il danno, si spalma su tutti i cittadini. In sintesi a guadagnare sono in pochi, ma a pagare il danno siamo tutti noi. Scusatemi la venalità, vedi ad esempio l’incidente del dicembre scorso, chi è che paga, ovviamente tutta la cittadinanza onesta che paga le tasse: costo dell’aereo, ripristino della linea ferroviaria, personale che è intervenuto, bonifica dell’area con smaltimento, pensione alle famiglie dei 5 piloti deceduti. Quanto ci è costato? E se il tutto fosse accaduto dal lato città, quale sarebbe stato l’ammontare del danno? Purtroppo la cosa che mi fa sorridere, leggendo un po’ di rassegna stampa, è che i cittadini interessati direttamente dal problema non hanno il coraggio di aprire bocca, vedi via Ferrari, via De Pretis, via Montanelli. Quelli di via Cariola e via Carrareccia, escluse le 8 famiglie in affitto, sono nella fase di contrattazione e quindi, meglio stare buoni. Quelli di via Asmara, beh, non ho parole se ne accorgeranno presto. Nel quartiere ci sono personaggi che rappresentano la forza politica attualmente incaricata del governo della città di Pisa ed anche all’opposizione. Anzi qualcuno dice che i tempi della chiave nel portone sono ormai trascorsi e purtroppo i quartieri S. Giusto e S. Marco si trovano in una posizione scomoda. Ma questi personaggi che cosa hanno fatto per migliorare le condizioni dei cittadini che abitano nei due quartieri. Assolutamente niente. Anzi hanno fatto espandere l’aeroporto, hanno fatto realizzare la FIPILI, hanno fatto implementare il traffico su gomma e ferroviario, hanno tolto il verde per realizzare parcheggi, hanno fatto realizzare dei sottopassi ferroviari inutili e saturare tutto il territorio con nuovi edifici, non riescono a controllare la delinquenza, vedi spacciatori che girano indisturbati, per non parlare della stazione ferroviaria abbivaccamento di tossici e alcolizzati, un bel biglietto da visita; ma i cittadini che guadagno ne hanno da tutto ciò? Forse c’è un introito, ne traggono profitto, pagano meno tasse? L’unico guadagno certo è l’aumento dell’inquinamento e l’aumento della probabilità di caduta di un aereo, la diminuzione dello spazio verde a disposizione e la mancanza di sicurezza. Non c’è che dire hanno lavorato bene, si sono impegnati. Nell’ultima riunione sul people mover il sindaco e l’assessore Cerri hanno detto che con l’aeroporto a regime si avrà una implementazione dei posti di lavoro, 4000, si avete capito bene altre 4000 persone troveranno un posto di lavoro nell’aeroporto e nel suo indotto. Ormai a 50 anni non credo più alle favole. L’unica cosa evidente, lo ripeto, è che i cittadini sono interessati da inquinamento acustico e chimico e che tutto ciò avrà una implementazione con l’aumento del traffico aereo civile, nuovi voli con aerei più grossi e capienti, militare, arriva anche Verona, e trasporti e del traffico su gomma. La SAT, che poi è amministrata per il 51% da soggetti pubblici, Regione Toscana, Provincia e Comune, non sta facendo niente per i cittadini del quartiere, se non espropriare o acquistare per cambiare la destinazione d’uso delle zone acquisite, neanche si sogna di realizzare un parco pubblico. Ci mancherebbe altro. Nuove viabilità con nuovi parcheggi e rotatorie, city metrò o people mover, come a Perugia, con abbattimento di case. Ma che me ne frega se nel prossimo futuro nella zona aumenteranno i casi di tumore e gli immobili dei cittadini si deprezzeranno e i cittadini pisani diventeranno sordi, avanti aeroporto avanti.

 
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7/04/2010 hotel cala l’asso del tutto compreso

Post n°114 pubblicato il 21 Aprile 2010 da bandierarossa61
 
Tag: varie

Al Sindaco ed ai Gruppi di Maggioranza e Minoranza Ai Direttori dei quotidiani “Il Tirreno” e “La Nazione”

 

Meglio tardi che mai, come si suol dire:”Hanno scoperto l’acqua calda”. Già lo avevo detto all’assessore Salvatore Sanzo in una lettera, a seguito della sua, in merito alle manifestazioni che la provincia promuoverà nell’anno 2010, e qui lo ripeto per dimostrare senza alcuna presunzione e senza alcuna autoreferenziazione, sono i fatti che lo dimostrano, che dodici anni fa avevo colpito nel centro. Ma purtroppo io non ero nessuno, un semplice consigliere, e quindi quando inviai su carta intestata della ex Circoscrizione 1 all’Ascom ed alla Confesercenti e alla stessa CCIAA la proposta del tutto incluso non fui neanche preso in considerazione. Sport, turismo e spettacolo era la mossa vincente. Mi spiego meglio. Noi sul litorale, avevamo, oggi ho perso un pò il filo del discorso, attività sportive riconosciute dalle rispettive federazioni: vela, surf, tennis, golf, equitazione ed al tempo potevamo inserire anche il nuoto, perchè c'era la piscina olimpionica dell'Hotel Continental.

Sul litorale abbiamo hotel, alberghi e pensioni di varie categorie, come del resto bagni e ristoranti, in più avevamo una agenzia, per organizzare gite nel ns stupendo entroterra toscano e locali di intrattenimento, senza contare sulla vicina Versilia. La domanda che mi ponevo a quel tempo era la seguente: “Perchè non proporre al BIT di Milano o a Montecatini un pacchetto turismo/sport/spettacolo dove la mattina te ne vai a fare un pò di sport, a tua scelta, il pomeriggio ti diletti al mare a prendere la tintarella o a fare una bella gita a Volterra o S. Gimignano o ...... e poi la sera dopo un buona cena vai in un locale o .... ?” Ne parlai anche Francesco, titolare a quel tempo dell’Hotel S. Francesco, al momento presidente del consorzio turistico “Pisa è”. Pensavo che il tutto fosse una cosa carina e appetibile, soprattutto per gli imprenditori del litorale. Nessuna risposta. Oggi a dodici anni di distanza vedo scritto sul giornale quanto in oggetto, sinceramente è stato gratificante. Putroppo lo scrissi sulla lettera delle mie dimissioni da consigliere che al litorale avrei potuto dare tanto, per quanto riguarda le manifestazioni sportive da svolgersi nei 365 giorni dell’anno e che denunciavo che il litorale era un purosangue allenato da incapaci.

Sinceramente il litorale era ed è tuttora una palestra a cielo aperto nella quale si possono realizzare manifestazioni di nuoto, in mare ed in piscina, di ciclismo, di triathlon, sia per adulti che per minori, corse podistiche, tennis, vela, gol equitazione …. l’importante è che tutti collaborino, ci sia un effetto sinergico. Io l’asso lo avevo calato 12 anni fa.

 
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6/04/2010 Parliamo di …… in una assemblea partecipata amministrazione - cittadinanza

Post n°113 pubblicato il 06 Aprile 2010 da bandierarossa61
 
Tag: varie

Al Sindaco ed ai Gruppi di Maggioranza e Minoranza Ai Direttori dei quotidiani “Il Tirreno” e “La Nazione”

Sicuramente è deformazione professionale, quella di osservare e notare i cambiamenti e nei due quartieri S. Giusto e S. Marco in questi 13 anni di cambiamenti ce ne sono stati tanti, senza contare quelli che verranno: nuova viabilità, nuovi parcheggi, potenziale chiusura di strutture sanitarie, nuove abitazioni, verde pubblico inquinato perche realizzato sotto la FIPILI ed in prossimità dell’aeroporto …… . La cosa che mi da fastidio è che la gente non riesce a elaborale i progetti che gli vengono proposti e le conseguenti, nella maggior parte, negative ripercussioni che questi cambiamenti avranno sul nostro territorio e nella nostra vita quotidiana, in pratica molti non riescono a vedere più in la della punta del naso o peggio ancora, e questo è gravissimo, se il problema è all’esterno della sua proprietà il problema non lo riguarda. Pazzesco. Però, e il però è di casa, è un mio inquilino fisso che mi perseguita, ogni tanto qualcuno ti ricerca e in maniera distaccata mi chiede lumi su alcune problematiche, non ultima le conseguenze dell’apertura della seconda pista all’aeroporto pisano, è sotto gli occhi di tutti, o il perché del parcheggio indiscriminato di auto in via Asmara, via Ghisleri o via Conti, di clienti dell’aeroporto, nonostante ci siano cartelli di divieto di sosta o di parcheggio a soggetti autorizzati, come del resto la sera sui lungarni. Poi magari vedi una multa senza senso su di una Smart in via Cerboni. Qualcuno si altera quando non trova parcheggio davanti la propria casa a causa sempre dei clienti dell’aeroporto, che pur di non pagare il parcheggio staziona la propria macchina dove è possibile, vedi via Pilla, per non parlare del parcheggio di via A. da Morrona, dove c’è un camper sbruciacchiato sede di scambi e depositi. In via Pilla ci sarebbe da fare un discorso particolare, regolamentare il parcheggio con segnaletica orizzontale e far limitare la velocità. Come segnaletica verticale è necessario inventare un nuovo cartello “Attenzione spacciatori” che girovagano per il quartiere a piedi in bicicletta nascondendo la roba e la vendono ai ns ragazzi, mi fanno ridere i genitori che fanno controllare i propri ragazzi per vedere se fanno uso di droghe, siate onesti con voi stessi, non fate come gli onorevoli, dopo la denuncia delle Iene sul consumo di droghe si sono viste levate di scudi, ma poi tutto è finito a tarallucci e vino. Siccome noi ci teniamo ai ns ragazzi richiediamo gli accertamenti sanitari in tutti i plessi scolastici e contemporaneamente facciamo allontanare chi spaccia, non è difficile trovare i soggetti che fanno ciò, basta andare agli angoli della strada dove nord africani sostano in attesa del giovane cliente, oppure basta domandarlo ai ragazzi, qualche spacciatore sfrontato domanda direttamente ai ragazzi se hanno bisogno di roba, e non solo di fumo, ed infine facciamo togliere il patentino e patente a chi fa uso di droghe e alcool

Riporto una notizia ANSA del febbraio 2009 della quale non si è sentito più niente. Droga:no motorino a positivi a test Il governo sta lavorando a questa ipotesi, annuncia Giovanardi

(ANSA) - MILANO, 16 FEB - Il governo studia una norma al fine di non concedere il patentino per il motorino ai ragazzi che risulteranno positivi al test antidroga. Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanardi. 'Vogliamo introdurre una norma - spiega il ministro -perche' il ragazzo deve sapere che, se viene trovato al test positivo, non avra' ne' patentino ne' patente'. Per ora l'esperimento dovrebbe essere fatto in quattro citta': Foggia, Verona, Cagliari e Perugia.

Comunque, non voglio prodigarmi oltre, e credo di essere portavoce di molti sofferenti e irrequieti cittadini dei due quartieri

CHIEDO

ufficialmente all’aministrazione pisana entro un mese dal ricevimento della presente un incontro pubblico con la cittadinanza nei locali della neo ristrutturata circoscrizione dove venga illustrato il reale futuro dei due quartieri: sviluppo dell’aeroporto, nuove viabilità, nuove edificazioni, nuovi parcheggi, lotta allo spaccio, sicurezza e salute, verde pubblico attrezzato a misura di bambino, e allo stesso tempo sia permesso alla cittadinanza di parlare, insomma un incontro democratico ad armi pari, si parla di democrazia partecipata, bene incominciamo, ma con la massima lealtà e onestà da entrambe le parti.

 
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5/04/2010 Considerazioni post elettorali

Post n°112 pubblicato il 05 Aprile 2010 da bandierarossa61
 
Tag: varie

Al Sindaco ed ai Gruppi di Maggioranza e Minoranza Ai Direttori dei quotidiani Il Tirreno e La Nazione

 

In una gara c’è chi arriva primo, chi secondo chi terzo e così via, nelle elezioni stranamente tutti arrivano primi, poi però nonostante che tutti siano arrivati primi ci sono alcuni che comandano mentre altri sono all’opposizione, significa che non concordano con chi comanda. Ma nelle loro dichiarazioni avevano detto che anche loro erano arrivati primi. Un ex atleta come me non capisce questo linguaggio, questo comportamento, questo modo di fare, nelle gare di solito sul podio salgono i primi tre e soltanto uno vince, gli altri sono tutti secondi. Ma veniamo all’analisi dei dati pisani elezioni regionali 2005 e 2010:

Elettori che hanno diritto al voto

elezioni 2005 76.992 elezioni 2010 72.966  - 4.026 votanti

Considerazione, se 4000 persone se ne sono andate perché devo costruire 2400 appartamenti?

Elettori che hanno/non hanno votato

elezioni 2005 52.744 votanti il 68,5%, non votanti 24.248;

elezioni 2010 43.372 votanti il 59,44%, non votanti 29.594.

Ma veniamo alle liste ed ai candidati

Martini 27.317                                              Rossi 25.665

Ulivo 20.019                                        PD 13.330

PDCI1.794      3.310                             PDCI PRC Verdi 2.306

Verdi1.516                                          IDV 4.207

Tot. 23.329                                         SEL 2.098

Ciabatti 4.476                                    

PRC  4.591                                         

Tot. 27.806                                         Tot. 21.941

Antichi 17.462                                              Faenzi 14.291

FI 7.423        13.601                             PDL 10.041

AN 6.178                                            Lega 2.076

Lega 526                                            Tot. 12.117

UDC1.686                                                      Bosi 1.710

Tot. 15.813                                         UDC 1.603

Chi ha vinto? Il centro sinistra, 11 mila voti in più, ma alcuni partiti hanno avuto un duro colpo e la ferita è molto profonda, i numeri non sono una opinione, riflettono il malumore e il disinteresse dell’elettore, nauseato da questa politica del fare niente. C’è molto da riflettere, ma il messaggio è chiaro, l’Italia è costituita da moderati, non a caso la balena bianca, la vecchia DC, che tutti cercano di far risorgere, aveva il 40% dei consensi.

L’estrema sinistra, i “comunisti”, come dice il Cavaliere, da 7.901 sono scesi a 4.404 – 3497. IDV e Lega, come era attendibile, hanno avuto molti consensi, ma il risultato incredibile è quello della Lega che ha quadruplicato i voti. Certo potremmo dire che ci sono stati spostamenti interni di voti, sia da una parte che dall’altra, complessivamente la sinistra ha lasciato sul campo 10.186, di cui 4.404 sono rientrati con l’IDV, certamente non è un partito di sinistra, forse un po’ più di centro, ma nel PD c’è la Margherita, e quindi. Lo stesso discorso per FI e AN, il PDL ha perso 3.560 voti, ma la Lega ne ha ripresi 2.076. L’UDC, ma che dire, ha mantenuto i suoi, ma è un partito indefinito, me ne ricorda uno della prima legislatura. Se vogliamo applicare il bicameralismo o siamo da una parte o siamo dall’altra, non possiamo andare a simpatia, altrimenti si ritorna alla prima repubblica, tutti liberi e uniti all’evenienza con i soliti compromessi.

Il voto alla Lega denota un cambio radicale dell’orientamento della cittadinanza e l’apprezzamento della politica portata avanti dal partito stesso. Certamente ci sarebbero da capire tante cose, prima di tutto su alcuni soggetti intimamente vicini a Bossi, la cui durezza è stata denunciata più volte anche dallo stesso leader, una volta alla domanda se quel soggetto era il suo delfino, rispose che al massimo poteva aspirare al ruolo di una trota, però oggi …. . Poi sarebbe da capire l’incongruenza del messaggio trasmesso, se la Lega vuol applicare alla lettera il federalismo, e per tanti è cosa positiva, basta parlare con la cittadinanza, cosa che la sinistra non fa più da tempo, come potrà portare avanti tale politica nel centro sud, l’Italia della Mafia, dei corrotti e delle pensioni facili? E poi tutti i meridionali che sono al nord, che mantengono attiva l’economia lumbard, che fanno rinnegano le loro origini? Che fanno anche loro sostengono il federalismo. Ma giù hanno tutti i loro parenti. Non so.

Un punto forte della loro politica è quello dell’intolleranza verso certe minoranze, o meglio, se sei un parassita e ti mantieni tale, te ne devi andare via, perché non hai alcun diritto, sei inutile alla società, sei un peso, ma se al contrario ti trasformi in contribuente, allora puoi rimanere, e questo ha presa sulla gente che si è stufata della politica assistenzialista gratuita senza ritorno della sinistra che accoglie tutti a braccia aperte e non sostiene chi li ha votati o chi paga le tasse. Il risultato della Lega a di Pisa, come in altre città, considerate la roccaforte della sinistra, è un campanello d’allarme che dovrebbe far riflettere.

La gente non ha più voglia di vedere nordafricani che spacciano agli angoli della strada, baraccopoli nelle periferie, vagabondi che vivono di espedienti e furti nelle abitazioni dei semplici cittadini che lavorano e pagano le tasse, di prostitute e trans che lavorano sulle strade, di finanziamenti/aiuti a soggetti che non gli frega niente di integrarsi, ma a loro basta di avere tutti i giorni la pagnotta gratuitamente …… . Questo è ciò che sostiene la Lega, ma tra il dire e il fare c’è il mare e l’Italia ne è circondata.

 
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26/03/10 Seconda pista si grazie

Post n°111 pubblicato il 26 Marzo 2010 da bandierarossa61
 

Al  Sindaco del Comune di Pisa Ai Gruppi di maggioranza e minoranza Ai Direttori dei quotidiani Il Tirreno e La Nazione

   

Grazie ENAC per il si alla seconda pista e vi ringraziano tutti i cittadini che sono sul cono di volo della stessa che si sono accorti di tutto ciò a loro spese, anzi a spese dei loro orecchi, quando si sono accorti ed hanno visto passare sulle loro teste e sulle loro case gli aerei civili e militari. Un altro sacrificio viene richiesto ai cittadini di S. Marco, ma poi avremo la soddisfazione di non vederci più sorvolare le ns teste e le ns case dagli aeroplani perché come è stato detto più volte sui quotidiani locali l’allungamento di 500 m della pista lunga comporterà l’arretramento del decollo e dell’atterraggio degli aerei o l’anticipazione di entrambe e l’immediata virata verso lato mare, ad una altezza superiore, e fuori dalla città. Sarà dura, due anni sono lunghi, con la speranza che non si ripeta l’esperienza dell’inutile parcheggio piazza Emanuele. Certo questa variazione del cono di volo non permetterà alle centraline una corretta rilevazione del rumore in quanto gli aerei hanno un percorso diverso molto più vicino alla città, tanto per intenderci su via Dell’Omodarme. Come tutti sanno al raddoppiare della distanza la potenza sonora dimezza e quindi con questo spostamento dallo strumento di misura, collocato in via della Ferrovia, i dati rilevati non saranno più attendibili.

Non vorrei essere noioso nel ripetere che quanto dichiarato sul Provvedimento per l’espansione dell’aeroporto, e più specificatamente sulla VIA, sulla quale si diceva che lo sviluppo non avrebbe comportato alcuna variazione alle condizioni ambientali iniziali, non ci sarebbero stati regali alla cittadinanza, ed invece non è stato proprio così. La SAT per ridurre l’inquinamento acustico, che era salito oltre i limiti di legge, vedi art. del 1/12/2009, allungherà la pista, spero che lo faccia realmente per questo motivo e non per permettere a tutti gli aerei di usufruire in sicurezza dello scalo pisano; via Asmara è classificata zona A, e ha diritto ad un indennizzo; via Cariola e via Carrareccia sono in zona B, l’inquinamento chimico, proveniente dai motori dei mezzi e aerei è aumentato, per non parlare del traffico. 5 milioni di passeggeri sono tanti e tanti saranno i mezzi che transiteranno nella zona dell’aeroporto e nelle vie antistanti. Ma la viabilità ce la farà a sopportare un ulteriore milione in più di passeggeri. Le vie di accesso sono tre: dalla città via dell’Aeroporto, FIPILI e via Asmara, la più congeniale tra le tre sarebbe la FIPILI, ma dall’uscita si devono raggiungere i parcheggi e quindi si deve utilizzare la viabilità del quartiere, forse con i nuovi terreni, via Cariola e via Carrareccia, che verranno regalati dai cittadini italiani ed europei alla SAT senza colpo ferire, gratis, per la porta della Toscana questo ed altro, tutti i mezzi gommati verranno lì parcheggiati e quindi tutto rimarrà chiuso nell’ambito aeroportuale, forse. Ma non è finita, altro regalo, i camion che arriveranno dalla nuova bretella per entrare nella zona cargo di via Asmara. Grazie porta della Toscana, grazie a te tutta la cittadinanza dei quartieri San Giusto e San Marco avrà qualcosa in più, un riconoscimento, un ringraziamento: l’implementazione dell’inquinamento acustico e chimico, si ferma il traffico in città per ridurre lo smog e si aumenta in periferia. Concittadini siete grandi. Per fortuna non tutte le cose vengono per nuocere ci sarà il trenino di collegamento, stazione ferroviaria aeroporto, con in regalo una fermata, raggiungibile come non si sa, con dei parcheggi intermedi che serviranno esclusivamente quando c’è il blocco del traffico per farci parcheggiare le auto provenienti dall’Aurelia, per evitare la figuretta che è stata fatta in questi giorni, il nuovo slogan “Via lo smog dalla città, implementiamolo nelle periferie” tanto sono quartieri dormitorio e la mattina non c’è nessuno, e poi sono abituati, sono allenati hanno il verde attrezzato vicino alle grandi arterie di collegamento, quindi lo smog è roba di tutti i giorni. Prevenire è meglio che curare e quindi, per non ripetere le suddette figurette, iniziamo a fare grandi parcheggi per ospitare le auto di coloro i quali lavorano in Pisa e colleghiamo il tutto con mezzi pubblici. Chidere la città in questo modo non serve a niente, è un po’ come utilizzare le mascherine monouso per proteggersi dalle PM 10 o PM 2,5, una grande ……. . Città chiusa ben venga, ma con le regole, ricordandoci che la libertà dell’uno termina dove inizia quella dell’altro e tutti hanno gli stessi diritti giustamente di divertirsi, ma anche di dormire e riposarsi.

 
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17/03/2010 via F.lli Antoni soluzione equilibrata?

Post n°110 pubblicato il 18 Marzo 2010 da bandierarossa61
 

Al Sindaco ed ai Gruppi di Maggioranza e Minoranza Ai Direttori dei quotidiani Il Tirreno e La Nazione

 

Equilibrata rispetto a che cosa. Qual è il riferimento con il quale confrontare? Qualche notizia, tanto per introdurre l’argomento, oggetto di una mia precedente lettera. Alderigi come lei ben sa le civili abitazioni potranno avere la seguente tipologia:  n° di piani massimo 3 fuori terra, con possibilità di realizzare interrati o seminterrati da destinare a parcheggio; altezza massima dell’edificio ml.9,50; destinazioni d’uso ammesse: residenza, commerciale al p.t. e direzionale per una quota non superiore al 10% della slu. Come dice l’Alderigi gli alloggi previsti non saranno più di 82 e il 75% di essi, 62, escluso garage, cantine, scale comuni, eventuali balconi, verande non può essere inferiore a mq. 85 calpestabili. Gli altri 20 che superficie avranno, mini 46 mq o 65 mq come in Coltano. 42 degli appartamenti edilizia popolare + 8 ad affitto concordato. Quindi qui potremmo allocarci temporaneamente gli abitanti delle case popolari di S. Ermete onde evitare di deturpare il verde pubblico esistente.  Facciamo un conto della serva per gli appartamenti

 

tabella non inseribile 

 

Quindi nel ns quartiere avremo un aumento di 1 milione e 500 mila passeggeri, ops, ho sbagliato, questo è per l’aeroporto, 82 famiglie che compoteranno una implemetazione di 164 auto, 82 delle quali parcheggiate sulla strada, poi ci saranno i motorini e motori e via dicendo. Ovviamente dovrà essere implementato il n° dei mezzi di trasporto, ma che sciocco c’è il trenino ogni 5 minuti dall’aeroporto; la rete fognaria, le linee elettriche, gas. I bambini che fanno parte delle famiglie, stimati oltre 134, dove saranno collocati? Ci sono le scuole che potranno accogliere tutta questa nuova utenza? Per non parlare del discorso sanitario, ulteriori 298 utenti. Il distretto ce la farà ad accogliere questa nuova esigenza, ma forse è meglio chiuderlo.

Ma ritorniamo alla lettera dove l’Alderigi dice dell’incuria sulla tenuta dei terreni. Ma sinceramente bastava una ordinanza del sindaco per far si che la proprietà facesse opera di manutenzione della zona. Vigilare sul sovraccarico della viabilità, come è umano, ma è difficile fare entrare in una bottiglia da litro due litri d’acqua, a meno che non sia allo stato di vapore. 164 auto non sono una barzelletta e via S. Bona non è una arteria di una superstrada, ci passa appena un’auto. Ovviamenti altri parcheggi blu. Annunci condivisi, confronto con i cittadini, che circolo. Gli stessi dovevano essere convocati quando il tutto fu presentato in circoscrizione, come è stato fatto democraticamente per la FIPILI e l’aeroporto e i cittadini all’unanimità hanno deciso. Democrazia partecipata avanti tutta. Benefici per la zona! Cementifichiamo ed aumentiamo l’inquinamento, tanto gli abitanti bionici di S. Marco son pronti a tutto. Il verde pubblico attrezzato per i cittadini sotto la FIPILI e  vicino all’aeroporto, specialmente quando tira vento di libeccio, è salutare. Il profumo dell’incombusto proveniente dagli aerei si diffonde per tutto il quartiere, che fortuna. Forse, e ripeto forse, l’unica cosa positiva, ma non sta a me a dirlo, ma agli abitanti della zona è l’edilizia convenzionata. Certo la convenzionata, popolare, insieme ad abitazioni di libero mercato è una bella prova da parte del comune, integrazione nel tessuto sociale pisano partendo dalle civili abitazioni.

 
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Pisa e il litorale cittadella dello sport?

Post n°109 pubblicato il 18 Marzo 2010 da bandierarossa61
 
Tag: salute

Risposta da parte di Sanzo

Buongiorno, ringrazio molto per l'intervento...
Personalmente, confido molto nel cd. turismo sportivo....per quanto è nelle mie possibilità, cercherò di farcela...a questo punto con la speranza che nessuno ostacoli il percorso già intrapreso. Naturalmente, sono a disposizione per un confronto...anzi, lo ritengo assai utile, in virtù del fatto che potrei non conoscere tutte le potenzialità del nostro Litorale...
Noi partiamo...se poi anche il Comune vorrà seguirci, ne sarò molto contento, viceversa vado avanti da solo, con il sostegno della gente, che sono certo apprezzerà l'impegno e la passione che metto in questo mio incarico, come ho fatto nello sport...
Devo dire, che sia Confcommercio che Confesercenti si sono resi disponibili sin da subito a condividere l'idea...
Certo, sarebbe auspicabile che anche gli imprenditori facessero la loro parte....solo in pochi ci sono sempre....
In attesa di un suo riscontro, porgo cordiali saluti...
Salvatore Sanzo.

Ulteriore lettera

Vedi Salvatore,
dodici anni fa, feci una proposta alle rappresentanze che tu citi, inclusa la CCIAA, proponendo loro sport e turismo.
Mi spiego meglio.
Noi sul litorale, avevamo, oggi ho perso un pò il filo del discorso, attività sportive riconosciute dalle rispettive federazioni: vela, surf, tennis, golf e ci si poteva inserire nuoto, perchè c'era la piscina dell'Hotel Continental.
Sul litorale abbiamo hotel, alberghi e pensioni di varie categorie, come del resto bagni e ristoranti, in più avevamo una agenzia, per organizzare gite nel ns stupendo entroterra toscano e locali di intrattenimento.
Perchè non proporre al BIT di Milano o a Montecatini un pacchetto turismo/sport dove la mattina te ne vai a fare un pò di sport e il pomeriggio ti diletti al mare a prendere la tintarella o a fare una bella gita a Volterra o S. Gimignano o ...... e poi la sera dopo un buona cena vai in un locale o .... . Carino penso. Nessuna risposta. Pensa avevo proposto ai suddetti, essendo un tecnico della ASL 5, di fare tre giornate di formazione ai loro associati sulle normative antincendio per alberghi, bagni e ristoranti; sull'HACCP, sull'igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, ma anche questa proposta andò fallita. Siccome alcuni di quei soggetti sono sempre presenti, mi domando sono finalmente maturati ed hanno capito?
L'ultima cosa e ti lascio, con il direttore del Continental, Campana o qualcosa di simile e l'amm.re del bagno imperiale, i nomi sono andati nel dimenticatoio, dietro colloquio e visita dell'impianto da parte del fiduciario della FIN di quel tempo ?, avevamo iniziato a buttar giù le basi per fare una manifestazione sportiva nella piscina olimpionica dell'Hotel stesso, sfruttando le cabine/docce del bagno imperiale e il percorso protetto che collega le due realtà, ma putroppo. Il beneficio era per tutti gli albergatori e ristoratori del litorale, ma anche questa.
Potrei continuare, ma finisco dicendoti che il percorso ottimale per la gara di triathlon e piazza Belvedere, zona di ritrovo, a ds verso Livorno la prova di corsa, a sinistra ciclismo e nel bagno imperiale la prova di nuoto.
Ti ripeto potremmo fare grandi cose, mi rendo conto che con le mie idee faccio paura, ma lo sport richiama gente, sportivi e spettatori e se non si capisce questo beh è meglio non partire neanche. Certamente sono carine le sfilate di moda, cose futili, ma lo sport porta gente e la gente porta consumo, certo porta anche confusione valutiamolo per lo sviluppo economico del litorale. Senza andare lontani, Viareggio insegna, poi se vai in Riviera, beh sono anni luce avanti, ma questa è un'altra puntata.
Tu hai un ruolo, e quindi puoi fare e proporre, io non sono nessuno, e nessuno è come una noce nel sacco. Collaborare, certamente, ma avendo un ruolo, un incarico, ho imparato a mie spese che se non sei ufficialmente riconosciuto non vali una cicca anche se le cose che proponi sono ottime e quindi.
Ti auguro un buon lavoro

 
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16/03/2010 Pisa e il litorale cittadella dello sport?

Post n°108 pubblicato il 18 Marzo 2010 da bandierarossa61
 
Tag: salute

All’assessore provinciale allo sport

Nel leggere l’articolo scritto da Antonia Casini “L’onda lunga dello sport” pubblicato sul quotidiano La Nazione del 12/03/2010 torno indietro a 12 anni fa quando ero consigliere di circoscrizione, la n. 1.

Mi ricordo il il primo incontro con l’assessore allo sport del Comune di Pisa, la professoressa Fabiana Angiolini, quando le presentai il calendario delle manifestazioni sportive sul Litorale e lei lo guardò con fare sufficiente, come dire e a me. Nel colloquio, che si protrasse per circa un ora, lo conclusi con una  domanda, e cioè se avesse mai fatto attività sportiva e lei mi rispose con un'altra domanda:”Perché?”. Il perché della mia domanda lo possiamo capire noi che abbiamo fatto sport a livelli nazionali e internazionali. Che cosa vuol dire fare attività agonistica, i sacrifici ad essa collegata, le rinunce che gli vanno dietro. Io le dissi che chi non ha fatto mai attività sportiva non è in gradio di fare l’assessore allo sport. Si risentì molto di quella mia affermazione.

Infatti nei miei due anni di attività di consigliere con delega allo sport ebbi tutti contro, ad iniziare dal presidente De Neri fino ad arrivare all’ultimo consigliere, nessuno mi aiutò nella mia impresa di portare lo sport sul litorale, inclusa la cittadinanza, gli albergatori, i ristoratori…. e tutto il mondo economico del Litorale. Non mi voglio autoreferenziare o piangermi addosso, dico soltanto che se avessimo iniziato 12 anni fa il Litorale, palestra a cielo aperto, oggi sarebbe un punto di riferimento per tantissime manifestazioni sportive in tutti i campi. Putroppo non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, e a Pisa di sordi ce ne sono tanti.

Sul Litorale possiamo fare di tutto e chi cercava di starmi dietro non riusciva a capire quale erano i miei intenti, supponevano che avessi degli interessi personali, certamente, quelli del mondo economico del litorale, farli guadagnare nei momenti vuoti quando non c’era turismo. L’ultimo atto prima delle mie dimissioni dall’incarico di consigliere fu la gara di ciclismo dove si presentarono oltre 250 partecipanti che si ridussero a 150 a causa dell’ostruzionismo dei VV.UU. che iniziarono a evidenziare dei problemi, inesistenti, sulla viabilità, era invece solo esclusivamente ostruzionismo e basta. Lo stesso che trovai da parte di tutti nell’esecuzione di tutte le manifestazioni: ciclismo per i bambini e adulti, gare di nuoto in mare, triathlon per adulti e bambini e per quelle che avevo proposto, tennis nei due circoli esistenti a Tirrenia e Marina di Pisa, golf ….. . Era un calendario straricco di manifestazioni, molte rimasero al palo. Mi ricordo che per la manifestazione di triathlon, nonostante le mie richieste a destra e a manca, le coppe mi furono acquistate dalle due farmacie di Tirrenia e Marina di Pisa. Quell’anno mi ricordo che avevo già preso accordi con il presidente nazionale della UISP per fare una cronometro a squadre su di un percorso di 30 km e avevo diffuso la notizia su di un volantino riscuotendo il consenso del mondo delle due ruote, ma putroppo è difficile lottare contro una amministrazione e una popolazione che non capisce, bello il calcio tutto racchiuso in un campo, ma quando vai ad interessare il territorio sei un rompicoglioni. Soltanto il gestore del Bagno Imperiale aveva capito il discorso, ma uno su mille non è un buon rapporto.

Se fossi assessore dello sport del comune di Pisa insieme a te assessore provinciale allo sport Salvatore, sicuramente trasformeremmo Pisa e il suo Litorale in cittadella dello sport anche fuori il periodo estivo di Marenia. Il litorale ha queste potenzialità, l’importante è farle capire al mondo economico che sport e turismo sono una fonte di guadagno, come dicono nel meridione “Busines”.

E’ un sogno, no affatto è pura verità, ma tra il dire e il fare c’è una amministrazione e le associazioni di categoria che non capiscono.

Cordiali saluti ed in bocca al lupo da un ex atleta

 
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12/03/2010 Scheda 27.4 S. Marco via F.lli Antoni

Post n°107 pubblicato il 12 Marzo 2010 da bandierarossa61
 

Al Sindaco ed ai Gruppi di Maggioranza e Minoranza Ai Direttori dei quotidiani Il Tirreno e La Nazione

Come tutti saprete è stato fatto ricorso al TAR contro la variante al regolamento urbanistico approvato dal consiglio comunale nel dicembre 2009. L’assessore all’urbanistica, geometra Cerri, si è irretito e ha detto che chi ha fatto ciò si oppone allo sviluppo di Pisa. Insomma Pisa per svilupparsi ha bisogno di cementificarsi, di eliminare il verde e di realizzare ulteriori 2400 appartamenti, recuperare l’esistente non va bene. Il prof. Pierotti ha parlato di mafia e riciclaggio. No che sciocchezze.

Nella scheda in oggetto, che invito tutti i cittadini del quartiere S. Marco a guardare, che qui riporto in parte, si legge:

4.OBBIETTIVI QUALITATIVI GENERALI DI PROGETTO

L’intervento si configura come un completamento del tessuto urbano esistente e coglie tale occasione per incrementare a fianco dei servizi pubblici esistenti la dotazione di standard con un ampia zona di verde e con i parcheggi. La tipologia edilizia prevista è di case binate a schiera o in linea disposte sui bordi della fascia lasciando lo spazio centrale libero come un corridoio di verde che attraversa a partire da una nuova piazzetta adiacente la circoscrizione, prospiciente la via f.lli Antoni, tutto l’isolato e si collega all’ampia area verde che fa anche da filtro posta lungo la superstrada.

5.DIMENSIONAMENTO DI PROGETTO

5400 m2 di cui 2700 superficie edificabile di cui 50% a PEEP, 9000 m2 di piazze e superficie a verde, 1900 m2 di parcheggi e 1700 m2 di viabilità per un totale di 18000 m2.

6. ELEMENTI PRESCRITTIVI

Descrizione dell’edifici.

Potranno essere previste attività commerciali (solo al p.t.) e direzionali e dovranno essere concentrate, in massima parte, nella zona prospiciente la nuova piazzetta a la via f.lli Antoni.

Gli accessi e i collegamenti interni esistenti, anche se privati, dalla via dell’Aeroporto e dalla via S. Bona dovranno essere ripresi e mantenuti come percorsi pedonali e ciclabili di uso pubblico.

Bene. Qualcuno potrebbe dire, meno male così tolgono tutte quelle schifezze e rimettono al pulito la zona. E con ciò potrei concordare, ma sicuramente non concordo con l’esigenza della nuova cementificazione e tanto meno con la collocazione del verde, in special modo con quello pubblico. Da quello che si legge sugli articoli sui giornali a Pisa ci sono un migliaio di appartamenti sfitti, inclusi quelli al nero per studenti pendolari e non, lavoratori e subaffitti. La domanda urgente per alloggi popolari è per 400/500 famiglie, sulle 800 richieste complessive, quindi perché edificare di nuovo? Per attirare chi è fuggito dalla città? Certamente io non acquisterei nella periferia, nelle zone considerate dormitorio della città. Ristrutturiamo in città a prezzi concorrenziali e non a 7 – 8 mila euro al m2. Ma come si fa, in città è il salotto buono e metterci degli alloggi popolari. Ma la cosa che mi sbigottisce è la collocazione del verde pubblico, a ridosso della FIPILI e a pochi metri dall’aeroporto. Pazzesco. Vi immaginate i ns bimbi accompagnati dai genitori o dai nonni che permangono qualche ora in quel parco a che cosa sono soggetti? Rumore e polveri fini delle auto che transitano e degli aerei che si muovono nell’aviostazione. I cittadini del quartiere non si meritano anche questa beffa, nuova cementificazione e parco pubblico inquinato, ma andrebbero premiati con un bellissimo parco arredato con attrezzature e ritrovo per sopperire all’inquinamento al quale sono sottoposti. Ma allora che si fa? Magari guardiamo l’esigenza di parcheggio degli abitanti della zona e realizziamo un parcheggio privato a gestione diretta dei cittadini, cioè il comune lo realizza e poi l’usufruttuario, in prima persona, lo gestisce a proprie spese, una specie di parcheggio privato all’aperto, o qualcosa di simile, destinato ai cittadini di via S. Bona e via dell’Aeroporto e dei residenti del quartiere che ne fanno richiesta questo magari nell’area prospiciente la FIPILI, a me non pare giusto che si debba pagare per avere almeno un posto macchina per famiglia. Il parcheggio di via A. da Morrona è libero, ma è un ricettacolo di tutto di più. Ci circuiscono, ci allettano per acquistare una macchina, e poi per parcheggiarla sotto casa o in prossimità di essa dobbiamo pagare. Se l’esigenza di parcheggi non fosse eccessiva, inseriamo un’area recintata, destinata all’amico dell’uomo, anche loro hanno i propri diritti, anche quello di correre, e di defecare in santa pace senza essere additati come sporchi, senza pensare che il porcello non è l’animale, in quanto tale, ma il padrone. Nell’area edificabile un bellissimo parco sorvegliato dove i bambini possano divertirsi, corre, cadere, giocare, senza alcun problema. Del resto qualche volta è giusto dare a chi da e paga le tasse. Il mantenimento? Ad una associazione o comitato “Mantengo il mio verde”. 10 Euro all’anno per famiglia per garantirti del verde non penso pesino a nessuno.

 
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10/03/2010 Aeroporto

Post n°106 pubblicato il 10 Marzo 2010 da bandierarossa61
 

Al Sindaco ed ai Gruppi di Maggioranza e Minoranza Ai Direttori dei quotidiani Il Tirreno e La Nazione

                                                                                                                           

 

Articolo 43 (Misure in materia di programmazione negoziata) della L. 17 maggio 1999, n. 144 (in SO n.99/L alla GU 22 maggio 1999, n.118) Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all'occupazione e della normativa che disciplina l'INAIL, nonché disposizioni per il riordino degli enti previdenziali

1. omissis. La ripartizione delle risorse destinate allo scopo, da erogare anche in forma di un contributo ai proprietari di immobili ad uso di residenza principale residenti da almeno cinque anni in tali centri abitati, "ovvero di acquisizione di immobili ad uso residenziale purche' con titolo di edificazione anteriore al 17 aprile 1999 e ricadenti anche in zona A delle curve isofoniche, di cui alla legge regionale della regione Lombardia 12 aprile 1999, n. 10, nei limiti di metri 400 dal perimetro del sedime aeroportuale (Legge 23 dicembre 2005, n.266 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato legge finanziaria 2006 GU n. 302 del 29-12-2005- Suppl. Ordinario n.211 testo coordinato alle modifiche apportate dalla Finanziaria " dovrà essere effettuata sulla base dell’assetto finale dei piani di volo e delle richieste dei comuni interessati a fenomeni di inquinamento acustico e atmosferico, con riferimento ai normali livelli definiti dalla normativa vigente.

Che cosa se ne desume? Sembra che con quanto sopra il contenuto nel PROVVEDIMENTO 23 gennaio 2002 - Piano di sviluppo aeroportuale - valutazione impatto ambientale. (pubblicato nella Gazzetta ufficiale italiana n. 47 del 25 febbraio 2002):“Considerata la nota n. 108/4921/09-02-01 della regione Toscana del 7 agosto 2001, pervenuta il 14 agosto 2001, con cui si esprime un parere positivo a condizione che si ottemperi alle seguenti prescrizioni:…. 5) le alternative abitative per gli abitanti espropriati di Via Cariola, devono essere concordate con il comune di Pisa e accettate dalla popolazione….”; salti tutto, quindi le amministrazioni pubbliche acquisteranno direttamente le case, con una contrattazione privata e quindi vengono saltate a piè pari tutte le lungaggini e le perdite di tempo dell’esproprio e la corrispondente motivazione per “pubblica utilità”. Motivare il perché e il percome. Perdita di tempo. Siamo celeri, non possiamo aspettare. Domanda:”Ma le alternative abitative?”. Che domande. Una volta acquistato e dati soldi concordati le amministrazioni pubbliche non hanno più nessuna incombenza nei confronti dei venditori, altrimenti noi cittadini siamo becchi due volte, diamo i soldi per pagare le case, cediamo il terreno gratuitamente, per far arricchire terzi, e poi dobbiamo trovare le case ai delocalizzati. Ottimo direi. Verrà alzato un nuovo reticolato sul confine che si è venuto a creare e l’amministrazione pubblica cederà, senza colpo ferire, il nuovo territorio, demaniale, ovviamente, alla SAT, che ne disporrà a suo piacimento. Perfetto, per non dire pazzesco. E a noi cittadini che cosa ne viene? Ma che domande:”Abbiamo la porta della Toscana, il 6° aeroporto d’Italia”. Beh capirei tutto ciò se le amministrazioni pubbliche costituissero una holding con gestione dell’aeroporto, dei rifiuti, dell’acqua, del gas, dei trasporti, dei parcheggi …. . Un portafoglio misto, ma con le amministrazioni aventi il 55% della maggioranza della società. Bene i proventi derivanti sia dalle entrate dalla gestione che dalle quotazioni in borsa reinvestiti sul territorio, ma così, mi domando quale convenienza. Ed io pago.

Ma l’indennizzo ai cittadini che risiedono nella zona B, via Cariola e via Carrareccia chi lo paga?

Avviso urgente. State attenti cittadini di via Asmara, siete all’interno della isofonica A, al di sopra dei 60 dB(A), e siete a meno di 400 m dal confine con il sedime aeroportuale, potrebbe, se applicassero la legge regionale lombarda, basta fare un decreto regionale, in questo caso, non illustrativo, ma applicativo, e siamo a posto, dicevo, potrebbe venire un tecnico dell’Agenzia delle Entrate e farvi una allettante proposta per acquistarvi la vostra abitazione per poi darla alla SAT. Meditate gente meditate potrebbe essere l’occasione per farvi una casa nuova.

 
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4/03/2010 trasporti a Pisa

Post n°105 pubblicato il 10 Marzo 2010 da bandierarossa61
 

Al Sindaco ed ai Gruppi di Maggioranza e Minoranza Ai Direttori dei quotidiani Il Tirreno e La Nazione

                                                                                                                           

Capisco che l’eternit fa paura, ma certamente non siamo alla Breda o in altre ditte dove l’amianto lo mangiavano come il pane, però a volte è opportuno aprire gli occhi, cosa che in S. Giusto e in S. Marco sino ad oggi non hanno fatto. Si accorgono della pagliuzza che si presenta davanti agli occhi, ma non si accorgono della trave che incombe sulla testa.

L’amministrazione pubblica si esalta nel comunicare i nuovi progetti per l’espansione dell’aeroporto “internazionale” Galilei. Ma il tutto è stato pianificato, che cosa porterà questa espansione. Certamente posti di lavoro, ma di che tipo, stagionali, a tempo determinato, o come sta accadendo esaspererà il personale attuale con turni massacranti. C’è modo e modo di lavorare. Una seconda domanda, si dice aeroporto internazionale, ma lo è realmente, può in qualsiasi momento, soprattutto di notte con il personale che ha in turno, accogliere qualsiasi aereo in difficoltà o che abbia necessità di un atterraggio perché il mezzo è in avaria? Sindacati potete rispondere?

Cerchiamo di andare per punti ormai sono 4 anni che peroro la causa. Allora, rimettiamo il disco:

la zonizzazione pronta dal 2003, con alcune correzioni per via Asmara, non è stata ancora approvata. Da essa emerge che via Cariola & C. sono in zona B. Per legge non ci possono stare edifici di civile abitazione e oltre a ciò, sempre putroppo a causa di una legge inapplicata, i cittadini devono essere indennizzati. Ovviamente alla SAT non gli interessa tutto ciò, ha necessità di espandersi e quindi la priorità è:”Prima vi togliete di mezzo e meglio è”. Il problema da quanto si legge sui giornali è che noi cittadini e quindi gli stessi delocalizzandi devono pagarsi, visto che il comune cerca finanziamenti regionali, statali ed europei, la vendita della casa. In pratica con i finanziamenti noi paghiamo e si delocalizzati si pagano la delocalizzazione e la SAT espande l’aeroporto, ma i finanziamenti vengono costituiti dalle tasse che noi cittadini versiamo. Domanda :”Perché devo pagare un terreno del quale ne usufruisce e ne gode i proventi un terzo, in questo caso la SAT?”

Sempre dalla zonizzazione depositata e aggiornata emerge che gli abitanti di via Asmara sono in zona “A”, forse, ci vorrebbe un monitoraggio in continuo, per determinare realmente quanto viene asserito dagli organi di controllo, ci vogliono le prove. Comunque diamo per scontato che ciò sia reale, anche i cittadini di via Asmara devono essere indennizzati. Accidenti alle leggi. Fortuna è che i cittadini sono così occupati a leggere le notizie sul calcio che non si rendono conto dei diritti che hanno.

Arretramento della stazione ferroviaria e realizzazione del people mover e dei due parcheggi scambiatore con fermata. Il trenino ogni 5 minuti eliminazione del P.L. di via di Goletta. Bene. Come avevo detto ci sono dei grossi lavori da fare, perché i collegamenti tra parcheggi e fermata trenino devono essere realizzati per tutte le tipologie di utente, quindi anche per i portatori di handicap. Collegamento stazione aeroporto, via S. Agostino come la si supera, con un semaforo a pulsante? Collegamento darsena aeroporto. Sinceramente debbo dire che il progetto doveva essere impostato diversamente e i mezzi pesanti non dovevano arrivare sino alla zona cargo, ma il tutto doveva essere fatto attraverso spostamenti con mezzi non inquinanti o su binari. Ma lasciamo perdere. Parliamo dei collegamenti su gomma, la viabilità del quartiere. Da via S. Agostino, strada a senso unico, si entra in S. Giusto, così pure da via dei Cappuccini. Da questa ultima si esce. Entrambe le strade confluiscono in via Montanelli e poi su via dell’Aeroporto. Una grossa viabilità per sopportare il traffico che si prevede. Ci vorrebbe una rotatoria in p.zza Giusti. A meno che non sia, come si stanno dimostrando tutti i parcheggi scambiatore pisani una grande bufala. Ma poi come disse Andrea Alderigi in una riunione:”Ma perché mi devo fermare in S. Giusto quando ho un parcheggio in p.zza V. Emanuele?” Per non parlare che cosa avverrà con la nuova dislocazione dei bus in via Battisti. Il sottopasso di collegamento S. Giusto – stazione ferroviaria, tante volte l’ho e lo hanno scritto, una grande buffonata ed insicuro. Entro con la bicicletta e poi mi trovo di fronte una scalinata, entro con una carrozzina e poi mi trovo a che fare con un ascensore che non funziona. Finalmente anche il sig. Alderigi se ne accorto. Meglio tardi che mai. Ma ritorniamo all’amianto. Certo l’amianto si vede e sappiamo che cosa fa, ma le polveri sottili PM 10 e 2.5 no e ricordiamoci che noi nei ns due quartieri abbiamo la FIPILI e l’aeroporto e il traffico su gomma. Sbagliare è umano, il problema è che nei ns quartieri, i cittadini, quando votano, continuano a perseverare nell’errore.  

 
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3/03/2010 Senza Parole

Post n°104 pubblicato il 03 Marzo 2010 da bandierarossa61
 
Tag: varie

 Al Sindaco ed ai Gruppi di Maggioranza e Minoranza, Ai Direttori dei quotidiani Il Tirreno La Nazione

                                                                                                                            

Oggetto: Senza parolePrima di iniziare la lettera vorrei permettermi di dire:“Il senatore Di Girolamo non poteva essere eletto perché non era residente all’estero, lasciamo perdere chi, compiacente, ha autorizzato tutto ciò, mafia politici, è tutto un calderone, a prescindere da ciò, noi cittadini italiani, in considerazione di quanto sopra, chiediamo allo Stato, ovviamente chi ne ha la competenza, di esercire un’azione per il recupero di quanto illecitamente Di Girolamo ha percepito, cioè lo stipendio da senatore, perché ha ricoperto tale incarico senza averne il diritto”. Cittadini non vi pare giusto?

Veniamo ai fatti di casa nostra, che anche qui non scherziamo. Una barzelletta breve:”Lo sapete da che cosa si valuta lo sviluppo di una città?” “Da quanto l’amministrazione comunale cementifica il territorio”. “Il recupero dell’esistente, questa si che è una barzelletta”. Uno si potrebbe domandare:”Ma a favore di chi tutta questa cementificazione?” Che domanda. Il comune ha applicato il ciclo di Deming, ha pianificato, successivamente attuerà, controllerà e poi dopo il monitoraggio, un attentissimo monitoraggio, come è stato fatto per il progetto:”Città sottili” e a tutta la politica messa in pratica nel decennio trascorso nel sociale pisano, che ha riscosso successi sconsiderati, ci sarà il riesame della direzione. In sintesi se l’indagine era una bolla, vedi Madrid, palazzi disabitati, oppure quanto era emerso dall’indagine era realmente richiesto. Dalla pianificazione, che non è altro una indagine dell’esigenza, con numeri precisi alla mano, è emerso che, non essendoci niente da recuperare, sul territorio non ci sono case sfitte o da ristrutturare, strano, le caserme, l’ospedale S. Chiara, supposto campus universitario, palazzo dell’Enel …. ed altri palazzi in giro per la città, c’è la necessità di realizzare case nuove, a causa di una crescente domanda di edilizia sociale, di case popolari, di case in affitto concordato, ricostruzione di nuove, vedi S. Ermete, magari distrattamente su di un parco pubblico esistente, alloggi per studenti, giusto, però sorge spontanea la domanda:”Perché non si indaga se il locatore affitta al nero o fa affitti capestro o magari affitta ad un solo conduttore e questo sub affitta?” No, questo non si può fare, si potrebbe dar fastidio agli amici. Certamente edilizia per studenti, ma fatta oculatamente e con responsabilizzazione dell’occupante. Anche qui è l’ora di farla finita con l’assistenzialismo, del poverino. Il conduttore è responsabile delle cose e degli ambienti e se rompe paga. Però tutta questa ciurmaglia metterla in città stona, in periferia è meglio, nei quartieri dormitorio. In città i benestanti.

C’è necessità di dare una significativa risposta alla domanda di impianti sportivi, da ex nuotatore sto aspettando da 1970 una piscina olimpionica a Pisa, un palazzetto come si deve. Giustamente trasferire l’Arena Garibaldi, quale sarà lo scambio. Ah già l’area sarà trasformata in zona edif…le, ehm, spazio a verde attrezzato con sottostanti reperti etruschi. A Pisa mancano gli spazi di verde, magari a volte distratti si realizzano accanto alla FIPILI, mancano piazze, piste ciclabili, luoghi per migliorare la qualità della vita, e perché no, parcheggi, ovviamente a pagamento, non gratuiti, magari esclusivi per i cittadini pisani. Ad ogni appartamento dovrebbe essere garantita la gratuità di un posto macchina.  Insomma alla fine si parla di 2400 appartamenti. Che amministrazione, vuol far crescere i n° dei residenti nelle periferie dormitorio, per farci pagare meno tasse. A me pare che in questo decennio, il n° dei residenti sia calato, non mi ricordo se il dott. Gambini o il sig. Barachini abbiano fatto riferimento a ciò. Appartamenti per le giovani coppie, senza lavoro, che se non ci pensassero i loro genitori a garantire alle banche, non avrebbero neanche i soldi per acquistare una bicicletta. Certamente la città la possiamo considerare città conservatrice, ma semplicemente perché non cambia mai quando va dentro la cabina elettorale e vota sempre gli stessi nonostante che nel proprio quartiere non cambi nulla, anzi la situazione peggiori. Vedremo il miglioramento della qualità della vita in S. Marco e S. Giusto.  

 
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