« Creare interesse e poi i... | Il film horror del nuovo... » |
Post n°40 pubblicato il 04 Marzo 2012 da arte1245
* |
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
« Creare interesse e poi i... | Il film horror del nuovo... » |
Post n°40 pubblicato il 04 Marzo 2012 da arte1245
* |
quanto hai fatto piangere
senza te
quanta solitudine.
Fino a che
avra' un senso vivere.
Io vivro'
per avere te.
Cercando te.....
:-)la libertà in tutte le sue forme...
Buon tempo..
"Incubo Italiano" vi da il benvenuto :)))
Ci sono carcerati che hanno saputo essere più liberi dei loro carcerieri, è una condizione mentale più che fisica difficile da trovare senza una profonda conoscenza di se stessi.
Ma come tutte le forme di libertà, anche la liberà personale non è assoluta.
Un concetto non può sussistere senza il suo contrario.
<teoria di un filosofo di cui nn ricordo il nome>
Non si può conoscere il bene senza sapere che cos'è il male come allo stesso modo, non si può cercare di analizzare l'idea di schiavitù senza definire la libertà.
(-_^)
Un ideale giusto, ovviamente, ma dal quale non dobbiamo essere troppo ossessionati perchè alla fine, se tutti fossimo liberi, probabilmente, la libertà nn esisterebbe neanche?!
^^
Prima parte.
E' l'anima a scegliere la propria vita nell'ambito delle possibilità offerte dagli Dei.
L'anima può scegliere di vivere secondo virtù.
Il comportamento dell'anima viene giudicato dopo la morte da giudici che hanno la facoltà di inviare in cielo a godere delle beatitudini celesti o condannare alle pene nelle profondità della terra.
La permanenza in cielo non è definitiva.
Dopo un certo numero di anni l'anima ritorna sulla terra a vivere una nuova vita.
Lo stesso avviene per le anime inviate nelle profondità della terra.
Solo alcuni condannati rimangono in perpetuo nel luogo della loro sofferenza.
Prima di ritornare sulla terra le anime possono scegliere quale modello di vita vivere.
La scelta è libera.
L'ordine di scelta è sorteggiato tra le anime.
Chi rimane per ultimo avrà meno scelta, ma avrà sempre a disposizione modelli virtuosi, possono essere peggiori le condizioni materiali ma non quelle morali.
Dopo la scelta l'anima dimentica il passato e torna sulla terra.
In tal modo il cerchio si chiude ed inizia una nuova vita.
Segue..
Aristotele, nel suo trattato "Politica", affermava, argutamente che la condizione di essere schiavo era "giusta e utile", per volere della Natura.
Come se essere sottomesso fosse un volere divino.
Altri politici romani, come Catone o Varrone, paragonavano il servo alla stregua di una proprietà, come un oggetto o un animale che, quando diventa troppo vecchio, deve essere eliminato e immediatamente sostituito.
Lo schiavo diventa come un cavallo da corsa:
quando, a causa dell'età, è impossibilitato a correre, viene mandato al macello.
Una concezione politica basata sull'idea di un ordine fondato sull'autonomia e la libertà degli individui?
contrapposto ad ogni forma di Stato e di potere costituito Utilizzato per descrivere caos nel primigenio e situazioni di disordine sociale quindi di illegalità?
C'è parecchia confusione tra termine politico e gergale.
In Italia, molto più che negli altri Paesi europei, il movimento anarchico ebbe un ruolo di primissimo ordine che naturalmente sembra "dimenticato" dai programmi delle nostre scuole.
Innanzitutto perché i rivoluzionari ex-garibaldini ed ex-mazziniani non soddisfatti dell'Unità d'Italia ritrovarono nuovo entusiasmo nelle idee anarchiche, e poi perché soggiornò proprio in Italia.
Dopo essere evaso dalle carceri siberiane, Bakunin, sul quale pose le proprie fondamenta il movimento anarchico italiano.
Fondò la Fratellanza Internazionale, con un Comitato centrale e molte sezioni regionali, da cui si formò la prima, vera, generazione di anarchici italiani.
Nei giorni nostri, esistono molte interpretazioni dell'anarchia italiana e alla fine, per non creare successiva confusione, sarebbe questione di punti di vista.
^^
Le anime, dopo la morte, giungono in un prato dove si aprono quattro vie.
Una via conduce in alto verso il cielo ed una via discende dal cielo. Una via conduce in basso verso le profondità della terra ed una via risale dalla profondità.
In mezzo alle quattro vie siedono i giudici delle anime.
Le anime giudicate giuste prendono la via verso l'alto, le ingiuste la via verso il basso.
Dalla via che scende dal cielo arrivano le anime pure, dopo avervi passato un periodo in cui hanno potuto contemplare visioni di beatitudine e di straordinaria bellezza.
Dalla via che risale dalle profondità arrivano le anime che sono state purificate dopo un periodo di sofferenza proporzionale alla colpa per le azioni ingiuste compiute.
Non tutte le anime riescono a risalire dalle profondità.
Esistono infatti alcune anime inguaribili che non sono in grado di ritornare nel prato.
Le tre Moire, figlie della Necessità, seguono il nascere e lo svolgersi della nuova vita.
"Altre tre donne sedevano in cerchio a uguale distanza, ciascuna sul proprio trono.
Le anime ritornate al prato si preparano ad una nuova vita.
Tra le anime ritornate nel prato viene sorteggiato un ordine di scelta.
Ogni anima potrà scegliere un modello di vita.
SEGUE...
Il vocabolario la identifica come la "condizione che permette a un individuo di agire senza impedimenti, in altre parole di scegliere se agire o non agire, senza che in alcuno dei due casi debba subire costrizioni fisiche".
Oggi, sembra strano parlare di vessazione: essa appare come una fotografia sfocata di un passato molto lontano.
Eppure, l'abolizione ufficiale della schiavitù è avvenuta non meno di due secoli fa:
solo nella metà dell'800, infatti, i grandi Paesi industrializzati (Stati Uniti e Gran Bretagna in primis) emanarono delle leggi per interrompere uno dei più orrendi commerci della storia umana, la tratta dei neri.
Inoltre, durante la Seconda Guerra Mondiale, tantissimi individui furono massacrati e resi schiavi nei campi di concentramento nella Germania nazista di Hitler.
La fotografia della schiavitù, forse, non è poi così sbiadita.
L'uomo nasce libero, la società lo rende schiavo.
La schiavitù nasce con l'uomo stesso.
La schiavitù è scomparsa?
Non credo: la schiavitù, ora, è divenuta, interiore.
La nostra coscienza è proprietà di coloro che controllano le televisioni, le pubblicità, i mezzi di comunicazione di massa che, lentamente e consapevolmente, tentano di unificare tutti gli ideali, tutte le menti al solo fine di vendere e guadagnare.
Seneca ci aveva avvisato:
si può perdere la libertà esteriore, ma non bisogna mai divenire schiavi interiormente, perché perdere la propria coscienza significa perdere noi stessi.
Come aveva ragione, il vecchio filosofo romano!
Lo si può sperimentare girovagando per i vicoli delle nostre città:
vedi tante anime vuote, insipide, che ragionano, parlano, discorrono nella stessa maniera.
Le osservi: sono incatenate, dipendenti alla tecnologia, alla moda, ai milioni di servizi che la società le offre.
Un legame che diventa indissolubile solo quando tu decidi di lasciar che la corrente di parole inutili ti travolga e si impossessi di te.
Esiste un rimedio a questo processo, che si è profondamente radicalizzato nella società moderna?
L'unico deterrente, forse, che permette di fronteggiare e difendersi da un mondo che vuole costringerti a diventare un ignavo, come diceva Dante, è usare l'arma della ragione.
Bisogna sapersi ascoltare, essere in grado di analizzare e selezionare gli impulsi esterni e, soprattutto, porre un proprio punto di vista originale:
quando la mente sarà libera di giudicare, anche tu sarai veramente libero.
"la libertà è partecipazione!!" diceva il saggio Gaber..
^^
es: se uccidiamo andiamo ad ostacolare la libertà della vittima e dei parenti, se ci uccidono fanno cessare la nostra libertà.
quindi la libertà non esiste al 100%, inoltre, molti sono schiavi dei loro dogmi mentali..
Il capo era colui che aveva un qualcosa in più rispetto al resto della comunità.
Questa "cosa" poteva essere una conoscenza, un oggetto, un amuleto, una facoltà che, conseguentemente, gli conferiva un'abilità superiore alla norma.
Tale capacità diventava, davanti agli occhi degli altri individui, un potere, il quale, data la sua unicità, era esercitato in modo dispotico, tirannico.
Non a caso, i primi grandi imperi della storia erano basati sul rapporto tra sovrano e sudditi, questi ultimi considerati alla stregua di schiavi (assiri, babilonesi, egizi ecc.)
Nel corso dei secoli, invenzioni e scoperte hanno creato un gigantesco intreccio di relazioni, in cui sussistono subordinanti e subordinati, comandanti e comandati, e a giustificare ciò, l'uomo ha sfruttato abilmente l'arte della parola, in particolare quella dello scrivere:
non a caso, una stessa frase può avere una pluralità di significati, mille vie di interpretazione.
^^
Ecco, il rispetto della diversità è sicuramente Libertà con la L maiuscola!
Non a caso la libertà comincia a subire duri colpi quando nelle società umane si tende ad avere una certa uniformità di pensiero e di comportamenti.
I regimi totalitari ottengono una drastica limitazione della libertà non solo con la forza, ma anche con una decisa spinta all’uniformità di pensiero.
E in questo modo capiamo subito che non sono solo i dittatori che cercano di limitare la libertà, dato che la spinta all’uniformità viene anche da altre fonti…
<Adoro le battutine di ZIONE>
^^
Non sarà il demone a scegliere voi, ma sceglierete voi il vostro demone.
Chi è stato sorteggiato per primo, per primo scelga la vita alla quale sarà necessariamente congiunto.
La virtù non ha padrone, e ognuno ne avrà in misura maggiore o minore a seconda che la onori o la disprezzi.
La responsabilità è di chi sceglie; la divinità è senza colpa Occorre prepararsi a fare la scelta giusta tra la vita buona e quella cattiva.
lì sta il più grave pericolo per l'uomo, nonché il principale motivo per il quale ognuno di noi deve preoccuparsi di ricercare e apprendere questa cognizione trascurando le altre, nella speranza di poter riconoscere e trovare chi lo renda capace ed esperto a distinguere la vita buona da quella cattiva.
L'ordine di scelta non impedisce di poter vivere in modo accettabile e virtuoso.
Anche chi è arrivato per ultimo, se sceglierà con giudizio e vivrà con rigore, può disporre di una esistenza accettabile e non indecorosa.
Il primo a scegliere non sia distratto e l'ultimo non si scoraggi
Dopo il sorteggio e la scelta ad ogni anima viene assegnato un demone angelico che accompagna l'anima e la guida.
a ciascuna assegnava come custode della sua vita ed esecutore della sua scelta il demone che si era preso Ogni anima ha un destino scelto al momento del sorteggio.
Dopo il sorteggio e la scelta le anime si preparano ad entrare nella loro nuova vita dimenticando la loro vita passata.
Conclusione:
... questo mito ... potrà salvare anche noi, se gli crederemo ... E se daremo retta a quanto ho detto, considerando l'anima immortale e capace di sopportare ogni male e ogni bene,
terremo sempre la via che porta in alto e praticheremo in ogni modo la giustizia unita alla saggezza; in questo modo saremo cari a noi stessi e agli Dei sia finché resteremo quaggiù, sia dopo che avremo riscosso i premi della giustizia, come vincitori che vanno in giro a raccogliere premi, e godremo della felicità su questa terra e nel viaggio di mille anni che abbiamo descritto.
Un racconto affascinante che è stato in mia compagnia per più di 70 minuti^^
Fine.
nell'Aldilà egli o lei sarà premiato, e accolta nel mondo dei Cieli.
Sant'Agostino non aveva previsto che la sua affermazione poteva divenire un'arma a doppio taglio:
se, dopo la morte, ognuno di noi si congiunge a Dio, non è necessario cambiare il proprio stato terreno.
Si riafferma, così, la necessità della schiavitù.
Tanti filosofi, commediografi, scrittori, retorici, politici, nel lungo corso umano, si sono cimentati nell'affrontare la questione, e alcuni di loro hanno permesso l'abolizione ufficiale di essa.
Un enorme passo dell'umanità verso lo Stato attuale.
Questo vale a maggior ragione quando le “intenzioni” riguardano progetti di lunga durata.
Supponiamo che intraprenda un compito ma che, poco dopo averlo iniziato, mi annoi e mi manchi la volontà per andare avanti. Cosa se ne dovrà dedurre?
Che avevo effettivamente quell’intenzione, ma che non ho la forza di volontà per realizzarla, o che, in realtà, io non avevo quell’intenzione?
In conclusione, la riflessione etica deve sempre tener presente sia i limiti della libertà umana, sia le concettualizzazioni delle teorie dell’agire.
La creatività è la capacità di dare una lettura nuova alla realtà, oltrepassando i limiti dei condizionamenti ricevuti, scoprendo nuovi modi di affrontare vecchi problemi, inventando nuove forme, rinnovando rituali, procedure, strumenti di lavoro, stili di vita. Si rivela, così, come la capacità di trasformare da potenza in atto progetti, idee, aspirazioni e sogni.
Quando viene sviluppata rende le persone più soddisfatte, più sicure di sé e, soprattutto, consapevoli di un'altra qualità ancor più pericolosa per lo status quo: la libertà.
Libertà e creatività vengono riconosciuti come potenzialità insite in ogni singolo essere umano, spinte fondamentali per il continuo reinventarsi dell'uomo e della società.
A questi due valori ne viene affiancato un terzo, indispensabile per garantire il corretto uso di quello che, senza alcun controllo, potrebbe diventare micidiale: la responsabilità.
Se ho la libertà di dirigere me stesso e gli eventi in una direzione scelta da me, se ho la creatività necessaria a trasformare un mio piano da idea a realizzazione, è importante che io sia dotata della responsabilità necessaria per definire il mio progetto entro limiti consoni non solo con i miei valori ma anche con quelli del contesto in cui intervengo.
La responsabilità diventa non solo l'argine che contiene libertà e creatività del singolo nell'ambito della società, ma la misura che rende l'individuo stesso più accorto nell'uso delle sue capacità. @}->--
Non si può terminare tuttavia questo discorso sulla libertà senza dire qualcosa sull'obiezione che molti fanno, cioè che la libertà in realtà non esista.
Da millenni è stato affermato.
Ancora in questo secolo è stato affermato da diversi punti di vista.
La psicanalisi tende a spiegare il conscio come forma emergente di dinamiche inconscie.
Gli strutturalisti negano la realtà dell'io. Il marxismo con difficoltà riesce a fare spazio alla libertà del momento.
L’Ideologia Tedesca parla della coscienza come di un prodotto sociale. Anche la sociobiologia vede nel comportamento sociale umano la segreta “regia" dei geni, una sorta di vera e propria strategia evoluzionistica per la riproduzione dei geni.
La libertà esista in noi ed è ASSOLUTA.
Grazie a tutti i presenti
@}->--
Salve carissima.
Tra le persone interessanti di questa community che conosco da quando sono su libero, ovvero da due anni, ci sei tu...
Grazie della tua amicizia^^
Grazie a tutti..^^
Io non insulto nessuno..
Metteremo la moderazione per evitare di ricevere commenti offensivi e state sicuri che né lacky, né noi insultiamo la gente, viviamo in ambienti, dove il rispetto è sovrano.
Un saluto e a prestissimo con il chiarimento che è stato promesso.
Insultare la gente non ci appartiene !!