Uno dei pochi racconti ancora popolare.
Riesce a far effetto su adulti e ragazzi di tutte le età.
Proprio perché semplice e penetra mente e parte sensibile del corpo.
Riesce ad emozionare.
Questo è meraviglioso.
E, considerato che il racconto
rispecchia ottimamente la realtà umana,
è decisamente stupefacente.
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Il sogno e la Realtà si incontrarono per via.
Si guardarono a lungo e poi esclamarono insieme:
"non ci assomigliamo per niente, com’è allora, che l’uomo ci confonde così facilmente?"
Due che facevano lo stesso cammino si intromisero nel discorso:
"La colpa o il merito, è nostro"
"chi siete?":
domandarono il Sogno e la Realtà.
"siamo il Dolore e il Piacere; avete mai visto un uomo che concepisca un sogno fatto di dolore?
oppure uno che miri a una realtà priva di un qualcosa di piacere?"
"Mai", assentirono il sogno e la realtà.
"ed io", intervenne a questo punto una voce squillante:
"non sono forse la molla che sostiene ogni sogno?"
Tutti chiesero chi parlasse così, e…
"sono la speranza" rispose la voce.
A questo punto si udì un’altra voce, robusta e pastosa:
"ma senza di me, che sono il coraggio, mai nessun uomo riuscirebbe a trasformare un sogno in realtà"
"A meno che non intervenga io":
interloquì un’altra voce ancora, "trasformando il sogno e modificando la realtà ".
Il Sogno, la Realtà , il Dolore, il Piacere, la Speranza e il Coraggio riconobbero subito quella parlata in falsetto: era l’Illusione.
"che stolti", mormorò fra se' qualcuno che non volle intervenire nella diatriba.
"non sanno che, per merito mio, il Sogno è la Realtà, e la Realtà è il Sogno".
Ma,
non pronunciò forte queste parole perché,
pur essendo la Verità,
nessuno le avrebbe creduto.
Questo è tutto.