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Anche io dico la mia

Spazio libero di espressione e confronto

 

 

IL GIUDIZIO UNIVERSALE

Post n°11 pubblicato il 01 Maggio 2012 da aldebram_1969
 
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Amici, cittadini, fratelli e sorelle, compagni e compagne, colleghi e colleghe, permettetemi di dirvi una santa verità: la coperta è corta e si sta sempre più accorciando.

In questo triste e caotico periodo di crisi e di rivoluzioni in essere, ciò che mi appare sempre più chiaro e lampante, è che la coperta che pria ci copriva e custodiva ampiamente tutti noi, è ora stretta e sempre più corta.

Siamo in periodo di recessione, siamo in un tempo di grandi ed epocali cambiamenti, forse. Siamno in un periodo di crisi, ma soprattutto siamo in un periodo in cui non potremo assicurare a tutti lo stesso benessere fin qui conosciuto a noi gente dell'occidente europedo civilizzato e progredito.

Essendo la coperta (il nsotro pianeta) gaia sempre quella, essendo gli abitanti aumentare incessantemente, essendo le risorse ridursi costantemente, essendo le esigenze di una vita migliore, desiderabile da sempre più popoli, ci ritroviamo, nostro malgrado a dover rivedere la nostra aspettativa di crescita e di benessere.

I disoccupati in piazza, i poveri per le strade, i giovani senza futuro, gli anziani senza assistenza, e tutte le nuove povertà di questo inizio di secolo, non sono altro che la scoperta di essere vissuti sin d'ora al di sora delle nostre possibilità.

Il debito pubblico del nostro paese, ma di ogni altro paese europeo od occidentale che sia, non è altro che il frutto di una spesa eccessiva rispetto alle proprie capacità di farne fronte.

Chi deve pagare ora questo peso?
Chi deve pagare ora lo scotto di questa situazione, di questo mal governo, di questo egoismo di molti?

Nessuna delle persone che ha creato il problema vuole essere lui a pagarne le conseguenze.

E' molto semplice: le persone che si sono sino ad oggi arricchite, sono al riparo della crisi sistemica che attraversa il pianeta. 

Coloro che invece hanno ocndotto uina vita sobria, onesta e compatibile con l'ecosistema in cui vivevano, pagheranno per primi lo scotto dell'egoismo altrui.

"Non di solo pane vive l'uomo" - diceva Gesù nelle Sacre Scritture, ma sembra che l'uomo moderno si sia dimenticato di cercare altrove le proprie risorse umane e spirituali, accanendosi sulle risorse umani ed economiche che la terra metteva a disposizione.

Non so quali accadimenti vedremo nel nostro futuro, ma ho il sentore che la disperazione delle masse più povere sarà come la polveriera pronta ad esplodere in qualche modo incontrollato.

Il mio pensiero è : chi potrà calmare queste masse di gente? con quale promessa?
con quale prospettiva di società e di economia?

Sento eccheggiare lontane le parole che da piccolo sentivo nelle letture domenicali alla messa. Parole che stavano a presagire un futuro desolante se l'uomo avesse perduto la retta via per lasciarsi tentare dalle false strade che il mondo gli suggeriva.

Può essere, forse, che questo presagio si stia per avverare?

Può essere che l'uomo sia arrivato alla resa dei conti e che dovrà pagare per i suoi errori e per essersi allontanato dalla strada che Dio gli aveva indicato?

Non so cosa pensare per più vero, so solo che certe scritture, certi ammonimenti, rieccheggiano dal profondo della coscienza con insistenza e con timore.

Spero invece che qualcuno possa accedere a saggezza e conoscenza che mi sono oscuri, e che trovi una soluzione a questo difficile momento!


 

 
 
 

LA MIA PICCOLA CENTRALE A FUSIONE NUCLEARE

Post n°10 pubblicato il 22 Dicembre 2011 da aldebram_1969
 
Foto di aldebram_1969

Molti non sanno che io sono uno dei pochi (ma non pochissimi) che possono vantare di avere sul tetto una centrale elettrica che funziona a ad energia nucleare.

Si, perchè, infatti, dopo molti sforzi personali e famigliari, sono riuscito ad inaugurare il mio impianto fotovoltaico ad uso domestico.

L'energia che sfrutta questio impianto è quella a Fusione nucleare.

La fusione avviene nel sole che ormai lavora per noi già da qualche milione di anni e per qualche altro milione ancora, dovrebbe funzionare.

Le radiazione fotoniche che arrivano sulla terra, innescano un meccanismo di conduzione sui moduli al siclicio di cui è composto ogni pannello del mio impianto FTV.

Non è stato facile prendere questa decisione. Essendo dei neofiti in materia, ci siamo dovuti documentare molto prima di avere un'idea chiara su quello che andavamo facendo.

Ma poi abbiamo deciso, ci siamo fidati dell'offerta che ci aveva proposto il venditore, malgrado tanti punti interrogativi restavano aperti e la paura di fare un passo sbagliato ci ha accompagnato per molto tempo.

Oggi, dopo un anno di esercizio dell'impianto, possiamo dire di essere rimasti soddisfatti dei risultati.

Il rendimento dell'impianto è stato superiore alle previsioni e ci ha permesso di pagare agevolmente le rate del mutuo che abbiamo aperto, malgrado l'innalzamento dei tassi di interesse e malgrado i primi pagamenti siano arrivati dopo circa 6 mesi che l'impianto è entrato in funzione.

Un solo dato su tutti mi preme condividere: in quest'anno gli introiti provenienti dal conto energia, sommati a quelli della vendita dell'energia non utilizzata , più i soldi risparmiati, ci hanno fatto incassare più del 23% di quelli spesi per il mutuo.

L'investimento ha quindi reso il 23% del capitale versato.

Attualmente, a vostra conoscenza, quale altro investimento avrebbe reso altrettanto?

Buona energia pulita a tutti.

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Il giorno del giudizio

Post n°9 pubblicato il 03 Ottobre 2011 da aldebram_1969
 
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Il giorno del giudizio è arrivato.

Entro questa sera si emetterà il giudizio definitivo (di terzo grado) del processo per la morte di Meredith Kercher, barbaramente uccisa nella sua abitazione di Perugia nel novembre del 2007.

La vicenda è nota a tutti.

I principali indagati, Amanda Knox e Raffaele Sollecito, sono in carcere da quattro anni come principali indiziati.

Il terzo indiziato, Rudy Guede, anch'egli presente sul luogo del delitto in quella notte, ha accettato il rito abbreviato, per ottenere uno sconto di pena.

Senza approfondire l'analisi del delitto, è parso chiaro fin da subito che tutti e tre gli indiziati sono corresponsabili, anche se nessuno di essi ha ammesso la propria colpa o denunciato la colpevolezza di un suo co-indiziato.

La mia riflessione, a poche ore dalla sentenza, è che i ragazzi siano tutti e tre responsabili di questo delitto, ma nessuno di essi ha voluto ammettere le proprie responsabilità.

Ovviamente l'ammissione di questo delitto comporterebbe una pena molto gravosa.

Nessuno si sentirebbe in grado di sopportare un ergastolo, questo è umanamente comprensibile.

Ciò che però è inaccettabile è l'omertà di queste persone in tutto questo periodo, insieme alla farsa della del ruolo di "bravi ragazzi per bene ed immacolati" che mai e poi mai avrebbero potuto compiere fatti di tali gravità.

Io penso che la verità purtroppo sia un'altra.

I media americani spingono per l'innocenza della Knox, ma i famigliari della Kercher hanno il sacrosanto diritto di sapere chi è (o chi sono) iresponsabili del delitto.

Io credo che questi ragazzi avrebbero fatto meglio a confessare sin da subito le proprie colpe.

E' molto probabile che questo delitto sia scaturito da una bravata collettiva degenerata poi in un delitto a sfondo sessuale e che non ci sia stata una vera premeditazione. Forse anche l'effetto dell'alcool o della droga possono aver avuto il loro ruolo decisivo.

Sbagliare nella vita è umano e qui non dovrebbe esserci da parte di nessuno una condanna definitiva. Quello che è veramente inaccettabile è la mancanza di assunzione di responsabilità.

I due ragazzi avrebbero fatto meglio ad ammettere le proprie colpe. E' probabile che i giudici avrebbero tenuto conto delle circostanze nell'emettere la pena.

Così facendo, continuando a recitare la parte degli innocenti, finiti ingiustamente nelle maglie della giustizia, indurranno i giudici ad emettere una pena severa.

Attenderemo la serata per conoscere l'esito di questa vicenda.

Io credo che Meredith meriti giustizia ed un'assoluzione per mancanza di prove, sarebbe un colpo duro alla sua memoria ed alla sua famiglia.

W la giustizia.

W Meredith.

 
 
 

Quando il dado è tratto

Post n°8 pubblicato il 22 Maggio 2011 da aldebram_1969
 
Foto di aldebram_1969

Occore ogni tanto, scrollarsi di dosso l'ipocrisia, il falso perbenismo, il politically correct.

E' un esercizio questo necessario per non inquinare le fonti dell'intelletto e guardare con chiarezza la realtà che ci circonda.

Non è un esercizio facile e si cade spesso nella trappola di farsi condizionare in modo emotivo dagli eventi e non in modo razionale.

Tralascio ogni discorso sui cosa è giusto e cosa è sbagliato. Perchè ognuno di noi troverà buone o cattive ragioni affinche ogni crimine venga commesso.

Ciò a cui mi voglio riferire e all'entrata in "guerra" dell'Italia a fianco degli alleati contro Gheddafi e le sue milizie.

Io non ho gridato allo scandalo quando si è presa la decisione di attaccare militarmente il rais.

Era ormai nell'aria che ciò dovesse accadere, nella logica conseguenza deglie eventi.

Era ormai solo più una questione di tempo, di giorni o di ore, ma si sarebbe fatto.

Oramai il dado era tratto.

E non da oggi, cioè dai giorni precedenti la risoluzione dell'Onu, ma da anni prima.

Oramai era storia. una storia già scritta che attendeva solo di diventare realtà.

Quando si ha davanti un dittatore come Gheddafi, come per tanti altri, per un po' i governi occidentali tentano di avere dei rapporti diplomatici e di collaborazione. Trattati di amicizia, accordi economici, accordi politi sulle strategie internazionali.

Quando uno come Gheddafi è di fatto il padrone di un popolo, di una nazione, ne è anche il principale referente per quelli che sono gli interessi degli altri stati con i quali ci sono dei rapporti.

Ora però che la scintilla della rivolta popolare è scoppiata, chi la può fermare?

I dittatori proveranno con tutte le loro forze a sedare le rivolte civili (vedi Egitto e Libia) e per fare questo dovranno ordinare ai militari di sparare sui civili.

Ma di fronte a questi avvenimenti la comunità internazionale che può fare?. Può stare ferma ed osservare lo svolgere degli eventi?

Immaginare poi che Gheddafi accetti di sedere ad un tavolo di trattative per decidere le modalità del suo esilio, è pure follia.

La guerra, intesa come intervento dell'Onu rimane l'unica possibilità di evitare stragi di civili.

Che ci piaccia o no, i meccanismi politici internazionali funzionano in questa maniera.

 

 

 
 
 

Di catastrofi naturali, umane e politiche.

Post n°7 pubblicato il 15 Marzo 2011 da aldebram_1969
 
Foto di aldebram_1969

Dopo i recenti avvenimenti del terremoto in Giappone, ancora tragicamente presenti nei ostri occhi e nel nostro cuore, urge prepotentemente concentrarsi sull'analisi di ciò che è avvenuto in questo paese.

Il forte terremoto del nord-est del Giappone non ha messo in ginocchio questo moderno paese e i suoi cittadini, ci ha pensato però il conseguente maremoto o tsunami, che dir si voglia.

Dal terremoto infatti ci si può difendere. L'uomo ha imparato a costruire edifici antisismici di grande efficacia ed a collaudare piani di emergenza per la popolazione.

Ciò che è stato fatto di positivo per il primo evento, nulla, a tutt'oggi, sembra possibile fare per il conseguente tsunami che ha travolto in pochi minuti le coste orientali del Giappone mietendo decine di migliaia di vittime.

Sembra un paradosso questo, se la stessa cosa fosse accaduta in Italia, avrebbe prodotto decine di migliaia di morti per il terremoto e, molto probabilmente, nessun conseguente tsunami.
Questo perché il nostro paese è costituito per la maggior parte da edifici ed infrastrutture vulnerabili ad una tale magnitudo.

L'aspetto più eclatante di questa vicenda è che, malgrado ci troviamo in uno dei paesi più avanzati al mondo, non si è riusciti ad evitare che il sisma abbia provocato incidenti alle centrali nucleari, fatti questi che stanno aggravando ulteriormente il quadro già critico di questo paese.

Proprio a causa di questo elemento aggiuntivo, si sono riaperte le discussioni ed i dibattiti sulla opportunità o meno di ritornare al nucleare in Italia.

Spero invece, che proprio grazie a questo evento, si possa capire una volta per tutte, che eventi naturali incontrollabili ed imprevedibili, possono minare la sicurezza di una popolazione malgrado tutti gli sforzi possibili che la tecnica mette a disposizione per la sicurezza di un impianto nucleare.

Una centrale nucleare è e resterà sempre un possibile pericolo , una possibile minaccia al genere umano. In qualsivoglia punto del pianeta essa venga collocata, non potremo mai essere sicuri che per la durata della sua vita, questi non costituirà un pericolo per la popolazione e l’ambiente in generale.

Benché il mondo occidentale ed i paesi emergenti sta diventando sempre più grandi consumatori di energia, sembra ormai chiaro a tutti che non può essere l’energia nucleare la fonte a cui puntare per il prossimo futuro.

Malgrado l’evidenza che la situazione giapponese ci mostra, il governo italiano ancora una volta si dimostra incapace di “intelligere” il quadro mondiale, e punta diretto sulla costruzione di nuove centrali.

Come è possibile un sì alto grado di stoltezza?

A voi (se vi garba) l'ardua sentenza.

 

 

 
 
 

Il sogno eretico di Caparezza

Post n°6 pubblicato il 07 Marzo 2011 da aldebram_1969
 
Foto di aldebram_1969

E' uscito il 1° Marzo 2011 l'ultimo album del fantasioso ed eccentrico rapper Michele Salvemini, in arte Caparezza, che si sta facendosi strada nelle hit dei vari network radiofonici.

Utilizzando uno stile musicale Techno misto di "rap all'italiana ", Caparezza fa il punto della situazione del mostro paese ormai ridotto allo sfacielo economico-sociale.

I testi dei suoi brani parlano dell'Italia e delle condizioni in cui versa attualmente, la disperazione dei giovani che non vedono altra possibilità che fuggire all'estero e la corruzione della politica e del costume sociale.

Sono chiari i riferimenti agli uomini politici attualmente al governo e alla classe dirigente in generale.

Caparezza dipinge un quadro preciso, realistico, una fotografia dell'italia di oggi.

Nessuna retorica, nessuna ideologia nelle sue parole, ma solo un grido di protesta, di rabbia contro chi non fa nulla per cambaiore questa situazione.

Uno dei singoli di maggior ascolto è senza dubbio "Goodbye Melancònia" ove racconta la vita nel paese "Melanconia", dal quale tutti cercano di scappare per un futuro migliore.

Qui alcuni versi significativi del singolo.

A Malincònia tutti nell’angolo, tutti che piangono
toccano il fondo come l’Andrea Doria
Chi lavora non tiene dimora, tutti in mutande, non quelle di Borat
La gente è sola, beve poi soffoca come John Bonham
La giunta è sorda più di Beethoven quando compone la “nona”
E pensare che per Dante questo era il “bel paese là dove ‘l sì sona”
Per pagare le spese bastava un diploma, non fare la star o l’icona
né buttarsi in politica con i curricula presi da Staller Ilona
Nemmeno il caffè sa più di caffè, ma sa di caffè di Sindona

E poi se ne vanno tutti! Da qua se ne vanno tutti!
Non te ne accorgi ma da qua se ne vanno tutti!
E poi se ne vanno tutti! Da qua se ne vanno tutti!
Non te ne accorgi ma da qua se ne vanno tutti!

Goodbye Malincònia
Come ti sei ridotta in questo stato?
Goodbye Malincònia
Dimmi chi ti ha ridotta in questo stato
Goodbye Malincònia
Come ti sei ridotta in questo stato?
Goodbye Malincònia
Dimmi chi ti ha ridotta in questo stato d’animo

 

 
 
 

La fine del mondo....storto

Post n°5 pubblicato il 03 Marzo 2011 da aldebram_1969
 
Foto di aldebram_1969

Prendendo spunto dall'ultimo libro di Mauro Corona, "La fine del mondo storto", mi è venuto alla mente quante volte ho immaginato, tra me e me, cosa sarebbe potuto accadere se, a causa di qualche evento catastrofico, la civiltà moderna ripiombasse improvvisamente alle condizioni dell'uomo primitivo, cioè agli albori della civiltà.

http://www.qlibri.it/narrativa-italiana/romanzi/la-fine-del-mondo-storto/

Questa immagine è ben ripresa e sviluppata in questo libro che l'eccentrico autore ha scritto immaginando che un giorno l'umanità si svegliasse senza pù alcuna forma di energia così come la conosciamo oggi.

Petrolio, carburanti, energia elettrica. Tutto fermo, tutto esaurito.

Possiamo definirlo il "The Day After" di una possibile catastrofe planetaria. Quale che ne sia la causa, sarebbe questo lo scenario che si presenterebbe ai nostri occhi.

Auto ferme, luci spente, servizi non funzionanti, telecomunicazioni assenti, panico tra la gente, sciacallaggio, violenze, soprusi, tentativi di ricostruire un ordine perduto, ecc..ecc..

Questo è lo scenario dell'ipotetico ma non improbabile "Collasso Energetico" che la nostra civiltà, così come è strutturata, può subire in maniera molto più probabile di quanto si possa pensare.

Come potremo cavarcela in tale situazione? Quali conseguenza avrebbe una situazione di questo tipo? Riuscirà l'uomo ad essere unito e ritrovare la strada per la civilizzazione?

Oppure forse l'uomo si estinguerà?

Io penso che l'egoismo e l'Individualismo della società moderna occidentale potrebbe portare inizialmente l'uomo ad una guerra senza confini per l'appropriazione delle risorse principali alla sopravvivenza, salvo poi, forse, in ultima istanza capire, finalmente, che solo attraverso la collaborazione, la solidarietà, l'aiuto verso chi è più debole, si riuscirà a risorgere dalle ceneri di una tale catastrofe.

Qui il video con la spiegazione del libro da parte dell'autore.

 
 
 

Io che amo solo te..

Post n°4 pubblicato il 01 Marzo 2011 da aldebram_1969
 

non ci sono parole per questa canzone...

 
 
 

In lutto per Yara

Post n°2 pubblicato il 27 Febbraio 2011 da aldebram_1969
 
Foto di aldebram_1969

Non potevo non aprire la serie dei miei post senza parlare della recente tragica notizia del ritrovamento del corpo della piccola Yara Gambirasio.

Purtroppo mi aspettavo un esito di questo tipo. Dopo tre mesi di silenzio e di incognite, difficilmente avrei pensato ad un epilogo diverso.

Sono molto rattristato da questo fatto.

Benchè proprio in questi giorni assistiamo ad immani massacri di civili inermi in lotta per la libertà nella vicina Libia, questo episodio lascia in me una profonda tristezza ed amarezza e mi fa pensare ad un male oscuro della nostra società civile, in pace e prosperità da molti anni.

C'è da riflettere molto sul perchè di questo crimine, apparentemente senza logica e senza senso.

Qualsiasi sia la spiegazione di questo delitto, nulla ci potrà ridare un senso di pace e serenità nel futuro.

Oggi si uccide per molto poco. Per motivi molto futili si compiono gesti molto gravi.

Penso che molte persone non sappiano quello che fanno mentre lo fanno.

Forse solo dopo lunghi anni di riflessione una persona si può rendere conto della gravità di certi gesti.

Prendiamo ad esempio altri delitti famosi. Partendo da Cogne, per poi passare ad Erba, poi a quello di Garlasco, a quello di Perugia, e l'ultimo, di Sara Scazzi.

Tutti delitti ad oggi non ancora del tutto chiariti.

I presunti colpevoli si dichiarano tutti innocenti.

Allora di chi è la colpa?

 

 

 

 
 
 

Benvenuto!

Post n°1 pubblicato il 26 Febbraio 2011 da aldebram_1969
Foto di aldebram_1969

Carissimo navigante che hai aperto questa pagina del mio blog, Benvenuto!

Spero di vederti spesso e sarò felice di leggere i tuoi commenti.

Adesso che pubblicizzerò questa pagina personale, attenderò con ansia che i visitatori lascino un loro breve messaggio.

Auguri caro mio blog. Che il tuo percorso sia lungo e felice.

Alessandro

 
 
 

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