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« LA STORIA DELLE "TRE MARIE"Derive »

All'amore il tempo

Post n°34 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da alfredofiorani
 

Dov'è quell'altrove di Rimbaud, secondo il quale "la vera vita è altrove"?
È forse in quel presentimento che scompiglia il fragile velo tra pensare e agire?
0 nell'ansia che ci coglie allorché ci accorgiamo di fuggire da un passato tappezzato di illusioni morte?
Nel suo ultimo romanzo (All'amore il tempo, Manni editore, Lecce 2007), Alfredo  Fiorani invita il lettore a un'operazione di straniamento lunga quanto il suo libro.
Semplice la trama.
Alfredo Rovermann finisce in un paese della Liguria di levante "dopo che il destino l'aveva morso nel cuore".
Qui si arrabatta a chiudere una ricerca su Sebastian Perez da Silva, pirata gentiluomo dei Settecento, in mare già a diciassette anni, nella cui biografia egli avverte qualche consonanza con la propria vicenda; ma soprattutto tenta di liberarsi dall'ossessione di Beatrice Bez, la giovane amante che l'ha "ragnato" in un'oscura, remota prigione con la sua ambigua condotta consumata nell'intrecciarsi continuo di slanci amorosi e disperanti tradimenti.
Intorno ad Alfredo ruota l'esiguo drappello di amici, ognuno dei quali, stipato da angusti orizzonti e trafitto, dal destino, cerca cocciutamente di rompere gli argini di quel percorso biografico che siamo condannati ad attraversare: un capitano in pensione che incontra una giovane amica, una locandiera da poco distaccatasi dal marito, qualche figurina minore sbozzata velocemente per arricchire il formicolio umano del piccolo centro ligure.
Tra sogni covati con voluttà, incubi mai tollerati e ironie subite senza rancore, questa umanità dolente è animata dal bisogno, prima ancora che dal desiderio, di rimarginare le lacerazioni inesorabilmente inflitte dalla vita a chi semplicemente esiste e, di conseguenza, il rosario di avventure e di pensieri che si snoda nel fatale fluire quotidiano di ogni personaggio mette a nudo, insieme, la condizione umana, con i suoi segreti oracoli, e l'ostinato affaccendarsi di chi vuole sfuggire alla condanna cui la nascita sembra destinarci o, detto con altra metafora, cerca la propria salute nel fondo della propria anima.
Lo scrittore racconta la faticosa sopravvivenza di Alfredo Rovermann e del corteo di personaggi che l'accompagnano; personaggi simili a sagome ritagliate su uno sfondo soltanto accennato ma sempre presente, il mare.
Il mare, regno del pirata Sebastian, non ha confini e la sua mappa è per cosi dire disegnata dal tempo. Di conseguenza, i personaggi di Fiorani occupano più uno spazio di durata che uno spazio geografico e, come appare del resto fin dal titolo, si presentano come una variegata e prolungata riflessione sulla memoria, spazio nel quale ogni vicenda si dipana proustianamente con il progressivo districarsi dei ricordi. Il lento affiorare alla consapevolezza, che scioglie o ammorbidisce i tormenti, è il luogo deputato dei romanzo che pertanto ha in sé, fin dalle prime pagine, il suo scioglimento, cioè la rivincita su una sconfitta amorosa grazie a un amore consapevole.
Aver subito i tormenti della passione che l'avventurosa relazione con Beatrice Bez gli ha imposto libera Alfredo dai lacci e dai limiti che il perenne conflitto dell'amante insicuro cova come un inavvertito cancro dell'anima e lo predispone alla nuova reazione con la locandiera Arianna con un'intensificazione affettuosa, anzi sentimentale, maturata grazie all'ordito dei malanni curati con la medicina dei tempo.
Alfredo Fiorani racconta con una tessitura di prosa che sovrappone e alterna senza alcuna soluzione due livelli di esperienza, fatti reali e non meno reali pensieri.
I pensieri rivelano una loro natura non dissimile da quella del sogno (o dell'incubo); i fatti acquistano le volubili iridescenze e la rapidità febbrile dei pensieri; e l'intero romanzo, quindi, costantemente pendolare tra sogno e ironia, è la metafora di un'emersione, non si sa se reale o fantastica ma in ogni caso vera, dall'oscurità alle ragioni del cuore, il passaggio dal buio della notte al crepuscolo dell'alba e alla luce del mattino. Storia, in fondo, di cose viventi che diventano, da simulacro della realtà, realtà accettata. E la prosa dei romanzo, con il suo corredo di immagini liriche o acri, con il suo ritmo che coinvolge l'orecchio e altri strati della sensibilità, con il suo progressivo rivelarsi sintomo dell'intreccio fra natura e storia, traveste i segni del tempo interiore dei protagonisti in un profondo, avvertito bisogno di sconfiggere l'irrazionale che è in noi.
Alla fine del racconto è lecito domandarsi dove o che cosa sia la vera vita.

Walter Tortoreto
in: La Voce dell'emigrante del 01/01/2008

http://www.concapeligna.it/rassegnastampa/vocemigr/home/
conca_rassegnastampa_vocemigrante_home.htm

 
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In libreria

All'amore il tempo
Romanzo

Manni Editore, San Cesario, 2007

Laudomia Bonanni.
Il solipsismo di genere femminile

Saggio
Edizioni Noubs, Chieti, 2007

 

Omaggio Video

Omaggio Video
a Laudomia Bonanni
da un'idea di
P. Tocci
direzione e montaggio di
C. Nannicola

http://www.archive.org./details/
ComeSeIlFioreNascesseDallaPietra

 

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